logo AnimeClick.it

-

Serial Experiments Lain: anime del 1998 ad opera di Yoshitoshi ABe . La vicenda ruota intorno alla persona di Lain, ragazzina timida e introversa fino al limite dell'autismo, che viene incoraggiata da famiglia e amiche a seguire la "moda" del momento, ovvero navigare nel Wierd (sillogismo per il nostro Internet, o web qualsivoglia) tramite periferiche di ultima generazione dette Na'vi (che stanno per i nostri computer). Lasciando ai lettori il piacere o l'onere di scoprire da soli il prosieguo della trama, mi accingo ad esporre il mio sindacabile giudizio sulla serie.

Parto subito dal voto, anticipando le più feroci critiche : 6. Intendiamoci, riconosco al progetto il coraggio di aver osato, sull'onda del parziale successo di Gainax e Be-Papas, portare l'animazione giapponese su nuove vette di sperimentazione sia del significante che del significato. E non sono così presuntuosa da affermare di averlo compreso appieno, ma sono anche dell'idea che complessità non sia per forza sinonimo di profondità, come originalità di pregio. Per questo, rilevati i meriti, mi sono interrogata su cosa mi rendesse così pesante, quasi fastidiosa, la visione dell'opera. E dunque, quali sono i difetti che mi portano a conferire un giudizio risicato a Serial Experiments Lain? In sostanza, questo anime:

a) si auto compiace del suo carattere "avanguardistico", fino all'estremo di ridurre trama e personaggi a sterili sembianti di contenuti elevati e innovativi. Sorge il dubbio che l'autore abbia sfruttato un comunicante di massa per esporre, non senza una certa presunzione, la sua verità riguardo all'universo: nel misero spazio di 13 episodi ne viene descritta fisica, metafisica, umanistica, internautica, teologia, sociologia mettendo ridicolmente in bocca a figuranti di qualsiasi qualifica anagrafica, sociale e intellettiva discorsi pseudo-filosofici criptici e molto spesso deliranti. Ne consegue un appiattimento generale dei personaggi stessi e la loro fagocitazione nella pur affascinante ambientazione.
Il tutto viene mal amalgamato dalle esperienze della piccola ma onnipotente protagonista e da alcune scelte estetiche sì notevoli, ma ben lungi da rivoluzionare il successivo panorama anime e spesso fini a se stesse.

b) non vuole comunicare con lo spettatore. In verità le speculazioni dell'autore sul senso della vita, seppure non nuove e trattate in maniera superficiale, offrirebbero quantomeno dei begli spunti di riflessione negli spettatori, se la regia non facesse di tutto per rendere la recezione difficile abusando di inquadrature audaci, oscure metafore, riferimenti culturali alieni, voci non collegabili al preciso interlocutore, e via dicendo. È come se si beasse del'elitarietà della comprensione del suo messaggio, quando questa qualifica viene vilmente ottenuta tramite volute, continue e stancanti interferenze che ne ostacolano la trasmissione verso l'utenza

c) non intrattiene questo ultimo punto è il più grave. Se a mio avviso un'opera d'arte per ritenersi tale deve saper trasmettere un preciso messaggio a un vasto pubblico, un'anime in quanto oggetto di svago ha per definizione il compito di distrarre, coinvolgere, appassionare l'utenza dall'inizio alla fine. La visione di SEL risulta invece pesante come un mattone nello stomaco: vuoi per i tempi dilatati, le animazioni rallentate, la mancanza di qualsivoglia tema musicale, di elementi superflui, di semplici battute o anche di un filo di autoironia, lo spettacolo diventa noioso in maniera direttamente proporzionale al susseguirsi degli episodi. c'è il rischio che lo spettatore incauto si faccia prendere dalla tentazione di droppare la serie prima di entrare nella seconda fase, meno arcana e più pertinace al proseguo della trama.

Insomma, SEL è un parziale successo e assieme un triplo fallimento: come "avanguardia", come opera d'arte e come generico anime per i punti sopracitati. Se a questo aggiungiamo la scarsa empatia rilevata in alcuni personaggi altrimenti degnamente caratterizzati (penso ad Arisu) e una realizzazione tecnica (citando) "fiera del risparmio"risollevata solo dal comparto sonoro, il mio voto trova ampia giustificazione. Visione consigliata alle persone desiderose di mettere la loro intelligenza e la loro pazienza a dura prova. Io vi ho avvisato.