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9.0/10
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C'è poco da dire: "Death Note" è uno degli anime più belli che abbia mai visto. La storia è basata su un quaderno, il Death Note appunto, gettato sulla Terra da uno shinigami annoiato, con il potere di uccidere con un arresto cardiaco chiunque a patto che si conoscano il vero nome e il volto. Sarà trovato da uno studente modello, Light Yagami, che decide di usarlo per "filtrare" l'umanità uccidendo tutti i criminali. Però un detective, il misterioso L, si accorge dell'aumento improvviso delle morti e decide di indagare al riguardo.

Come già accennato, quest'anime mi ha colpito tanto. Nell'arco delle 37 puntate non annoia mai, è letteralmente impossibile staccarsi dallo schermo. La serie può essere divisa in due parti: la prima, dalla prima puntata fino alla 26, che è riuscita meglio, e la seconda, dalla puntata 27 fino all'ultima, la 37. La prima parte è costituita dal duello mentale fra il protagonista, Light, ed L, ed è paragonabile a una partita a scacchi, una lotta mentale senza esclusione di colpi. Nella seconda parte cambiano i personaggi e la serie vira decisamente verso l'azione, fino alla conclusione, che ho trovato veramente ottima. I personaggi hanno tutti una psicologia molto sviluppata, e il finale è netto, nessuna porta viene lasciata aperta e nulla viene affidato al caso. L'unico difetto imputabile alla serie è una leggera stanchezza che ho percepito negli ultimi episodi.

Degno di lode anche il comparto tecnico. Lo stile di disegno è qualcosa d'incredibile, con un'atmosfera cupa palpabile in ogni episodio, come anche le musiche, che accompagnano molto bene l'anime, ma che possono essere ascoltate anche senza averne mai visto una puntata.