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10.0/10
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Potrebbe contenere spoiler

Tantissime aspettative creò quello che venne definito 'l'ultimo capolavoro' dei celebri studi nipponici d'animazione Aniplex, P.A. Works e la Key: i fan che avevano pianto e sorriso dinanzi a 'Kanon', ad 'Air' e a 'Clannad' si aspettavano grandi cose da 'Angel Beats!'. L'anime è stato al centro di numerosi dibattiti. Disegni nuovi, colori intensi, animazioni perfette vennero apprezzati dagli intenditori, come del resto anche la meravigliosa colonna sonora, la migliore che l'autore abbia mai prodotto e forse una delle più belle di tutto il panorama dell'animazione, e non mi riferisco solo alle canzoni, ma soprattutto alle OST, che in pochissimo tempo fecero vendere milioni di copie. Numerose però furono le pecche dell'anime. Secondo alcuni è una storia troppo breve, ricca di preziosi spunti non approfonditi, perché a parte i protagonisti non sappiamo nulla degli altri personaggi; secondo altri invece l'opera è efficace così com'è. Molti ritenevano che la storia non fosse poi così originale; altri al contrario ne apprezzavano l'iniziativa.
In realtà - a mio parere - a furia di criticarlo per le più disparate ragioni si è finito con il perdere di vista quello che era il vero scopo dell'anime.

Nel Medioevo ci pensò Dante a dare un messaggio di speranza a tutti gli uomini con l'opera che lo rese immortale dinanzi all'umanità intera. Speranza, perché la vita era piena di corruzione. Speranza, perché nessuno possa più smarrire la retta via.
Nel 2010, in un'epoca più che mai vuota, forse con il medesimo scopo, Jun Maeda, noto scrittore e compositore già conosciuto per 'Clannad', 'Kanon' e 'Air', comincia un nuovo e inaspettato progetto, una 'Divina Commedia del XXI secolo'. Già, perché 'Angel Beats!', o meglio il luogo dove è ambientato 'Angel Beats!', è un'onirica dimensione dell'animo, proprio come il purgatorio dantesco. Solo che qui non ci troviamo su un monte, ma in una comunissima scuola, non ci sono pene da patire, ma comuni lezioni da seguire. Vi è una scuola abitata da anime di studenti che si trovano qui tutti con uno scopo ben preciso: riflettere circa la propria esistenza. Eppure non a tutti è chiaro questo messaggio.

Tutto comincia all'improvviso, quando meno te lo aspetti. Come tutti in questo posto sei morto e non sai il perché. Un solo sentimento ti anima: vendetta. Vendetta contro quel dio che ha permesso che la tua vita fosse un inferno, che ti ha fatto morire in un modo così assurdo. Lottare: lottare contro quel dio diventa il tuo unico scopo nel regno dei morti. Eppure, pur lottando con tutte le tue forze contro quella realtà nulla è cambiato. Obbiettivo: perché hai perso di vista il tuo obbiettivo, perché hai forse dimenticato perché sei qui. Amore: l'amore è il motore del mondo, ciò che 'move il sole e le altre stelle', amare la vita.
Dio, facendoti venire qui voleva solo darti una possibilità. Possibilità, speranza, fiducia, obbiettivo: parole che implicano un'azione futura...
Perché per quanto possa essere dura, per quante catene ti possano trattenere, per quanto tu abbia paura di morire, per quanti ostacoli tu debba superare, la vita è una, sola, sacra e insostituibile, il tuo tesoro più prezioso.