Tante volte ci è stato chiesto di fare una rubrica dove inserire il bianco e il nero, Capuleti e Montecchi, Livorno e Pisa, giorno e notte...insomma due punti di vista diametralmente opposti su cui poter discutere e magari anche schierarsi.
Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati", ci siamo detti in Redazione "Why not"?
AnimeRing!
Un titolo, anime o manga, due recensioni a confronto. Due recensioni di voi utenti, il vostro diverso punto di vista sul "palco" di AnimeClick.it.
Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
Andiamo a scoprire il titolo su cui faremo discutere voi utenti!
Oggi è giunto il momento di emettere un verdetto!
La domanda è una sola: voi da che parte state?
A FAVORE
CONTRO
Potete far sentire la vostra voce, oltre che nei commenti, anche con un mini sondaggio che durerà tre giorni!
Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati", ci siamo detti in Redazione "Why not"?
AnimeRing!
Un titolo, anime o manga, due recensioni a confronto. Due recensioni di voi utenti, il vostro diverso punto di vista sul "palco" di AnimeClick.it.
Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
Andiamo a scoprire il titolo su cui faremo discutere voi utenti!
Uno degli anime più recensiti sul nostro sito e che fece parecchio discutere all'epoca dell'uscita.
Ambientato in una "normale" scuola dell’Aldilà, l’anime seguirà le vicende del protagonista, Otonashi, un ragazzo ordinario che, dopo la morte, si ritrova privo di ricordi e catapultato nell’epica battaglia intrapresa dalla SSS (Shinda Sekai Sensen), un’organizzazione creata dalla bella Yuri per combattere Dio e ribellarsi al proprio destino.
Ambientato in una "normale" scuola dell’Aldilà, l’anime seguirà le vicende del protagonista, Otonashi, un ragazzo ordinario che, dopo la morte, si ritrova privo di ricordi e catapultato nell’epica battaglia intrapresa dalla SSS (Shinda Sekai Sensen), un’organizzazione creata dalla bella Yuri per combattere Dio e ribellarsi al proprio destino.
Oggi è giunto il momento di emettere un verdetto!
La domanda è una sola: voi da che parte state?
A FAVORE
Angel Beats!
10.0/10
Recensione di Turboo Stefo
-
Angel Beats! è una serie di soli 13 episodi talmente ricca che riuscire a parlarne in poche parole è quasi impossibile, riassumendo si può dire di trovarsi di fronte a un piccolo capolavoro in grado di soddisfare moltissimi palati.
Divise scolastiche mai viste così come l’istituto, persone sconosciute e soprattutto una ragazza che punta il fucile verso una ragazzina indifesa: è ovvio comprendere lo smarrimento che prende possesso di Otonashi che si ritrova in un mondo ignoto con una ragazza di nome Yuri che gli dice che sono morti, creando così ulteriore instabilità nella mente del ragazzo. Il quale corre verso la ragazza sotto tiro soprannominata Tenshi (Angelo), ottenendo così una morte rapida facendosi infilzare il cuore. Quando si risveglierà in un letto dell’infermeria capirà che non era uno scherzo.
Lo spettatore verrà lanciato a tutta forza nella storia insieme al protagonista in modo da potersi immedesimare al meglio nel ragazzo che trova difficoltà a uccidere una ragazzina e prova risentimento verso i mezzi usati dai compagni. Dopo queste fasi iniziali l’anime comincia ad evolversi in maniera continua, a ogni episodio lo scenario di sviluppo sembra cambiare ma senza mai risultare confuso o forzato, catturando così l’attenzione dello spettatore senza mai annoiarlo. Nel complesso ci sarà una buona combinazione di risvolti improvvisi e imprevisti, ma il culmine sarà nel tredicesimo e ultimo episodio: quando la tensione è al massimo e si smania per scoprire cosa accade cominciano improvvisamente toni pacati che avviano le vertiginose montagne russe di emozioni della conclusione.
Qualche risata e momenti dolci cominciano ad alternarsi a momenti tristi e commoventi, e nello spettatore l’ipotesi su come possa finire la vicenda continua a cambiare passando da uno scenario idilliaco a uno dolce o uno triste, in continuo cambiamento. Il risultato saprà comunque fare colpo e se siete sensibili le lacrime saranno assicurate.
Chiave importante per lo sviluppo saranno i personaggi. I protagonisti sono ovviamente ben costruiti e caratterizzati, ma anche i comprimari sapranno rivelare volti nascosti e passati commoventi. Ottimi anche i personaggi di contorno, che teoricamente vivacizzano solo la scena grazie ai soliti stereotipi, ma che sapranno mostrare lati nascosti che vanno a ironizzare proprio sui luoghi comuni.
Da non dimenticare anche i momenti di riflessione proposti sulla vita ingiusta, sul fatto di accettare e vivere le proprie vite, o anche i messaggi velati, come quello di non disperdesi nelle masse per non perdere la propria identità.
Il character design è abbastanza povero, i volti sono minimalisti e sottolineano solo i grandi occhi minando così l’espressività; se non fosse per i diversi tagli di capelli e altri particolari nell’abbigliamento sarebbe difficile riconoscere un personaggio dall’altro.
Le animazioni sono ottime, anche se le scene d’azione sono poche i movimenti sapranno rispondere alle esigenze registiche con la giusta prontezza e fluidità.
Ottima la scelta dei colori chiari e luminosi che danno sensazione di tranquillità nelle panoramiche giornaliere, l'ambiente sembra realmente un paradiso.
La CG è poco invasiva e di eccellente fattura, usata principalmente per i giochi di luce e le illuminazioni, riesce a regalare ottimi effetti “cibernetici” e di distorsione quando Tenshi usa i suoi poteri. Anche con la comparsa delle ombre Kage verranno usati effetti simili ma più fumosi, nel senso fisico della parola.
L’anime si apre con una sigla poetica ed evocativa che, sulle note di un pianoforte, lascia intendere la natura toccante dell’opera, e durante gli episodi offre alcune canzoni orecchiabili cantate dalla Band e altre tracce che ben sottolineano i momenti ma nulla di particolarmente incisivo. Una piccola curiosità sulla sigla di chiusura, che in molte occasioni è uno sfondo per le conclusioni dell’episodio, sostituendo così la consona chiusura.
Angel Beats! è una serie breve ma intesa, alterna continuamente gag riuscite a momenti incredibilmente drammatici. Nonostante alcuni scelte nel comparto tecnico che potrebbero risultare non gradite a tutti, e soprattutto alcuni buchi a livello di trama (anche se sono piccolezze notabili solo dai più precisini), se ci si lascia trasportare dai giusti sentimenti diventa un’opera incredibilmente intesa, in grado di fare ridere e piangere con incredibile naturalezza davanti all’ingiustizia della vita.
Divise scolastiche mai viste così come l’istituto, persone sconosciute e soprattutto una ragazza che punta il fucile verso una ragazzina indifesa: è ovvio comprendere lo smarrimento che prende possesso di Otonashi che si ritrova in un mondo ignoto con una ragazza di nome Yuri che gli dice che sono morti, creando così ulteriore instabilità nella mente del ragazzo. Il quale corre verso la ragazza sotto tiro soprannominata Tenshi (Angelo), ottenendo così una morte rapida facendosi infilzare il cuore. Quando si risveglierà in un letto dell’infermeria capirà che non era uno scherzo.
Lo spettatore verrà lanciato a tutta forza nella storia insieme al protagonista in modo da potersi immedesimare al meglio nel ragazzo che trova difficoltà a uccidere una ragazzina e prova risentimento verso i mezzi usati dai compagni. Dopo queste fasi iniziali l’anime comincia ad evolversi in maniera continua, a ogni episodio lo scenario di sviluppo sembra cambiare ma senza mai risultare confuso o forzato, catturando così l’attenzione dello spettatore senza mai annoiarlo. Nel complesso ci sarà una buona combinazione di risvolti improvvisi e imprevisti, ma il culmine sarà nel tredicesimo e ultimo episodio: quando la tensione è al massimo e si smania per scoprire cosa accade cominciano improvvisamente toni pacati che avviano le vertiginose montagne russe di emozioni della conclusione.
Qualche risata e momenti dolci cominciano ad alternarsi a momenti tristi e commoventi, e nello spettatore l’ipotesi su come possa finire la vicenda continua a cambiare passando da uno scenario idilliaco a uno dolce o uno triste, in continuo cambiamento. Il risultato saprà comunque fare colpo e se siete sensibili le lacrime saranno assicurate.
Chiave importante per lo sviluppo saranno i personaggi. I protagonisti sono ovviamente ben costruiti e caratterizzati, ma anche i comprimari sapranno rivelare volti nascosti e passati commoventi. Ottimi anche i personaggi di contorno, che teoricamente vivacizzano solo la scena grazie ai soliti stereotipi, ma che sapranno mostrare lati nascosti che vanno a ironizzare proprio sui luoghi comuni.
Da non dimenticare anche i momenti di riflessione proposti sulla vita ingiusta, sul fatto di accettare e vivere le proprie vite, o anche i messaggi velati, come quello di non disperdesi nelle masse per non perdere la propria identità.
Il character design è abbastanza povero, i volti sono minimalisti e sottolineano solo i grandi occhi minando così l’espressività; se non fosse per i diversi tagli di capelli e altri particolari nell’abbigliamento sarebbe difficile riconoscere un personaggio dall’altro.
Le animazioni sono ottime, anche se le scene d’azione sono poche i movimenti sapranno rispondere alle esigenze registiche con la giusta prontezza e fluidità.
Ottima la scelta dei colori chiari e luminosi che danno sensazione di tranquillità nelle panoramiche giornaliere, l'ambiente sembra realmente un paradiso.
La CG è poco invasiva e di eccellente fattura, usata principalmente per i giochi di luce e le illuminazioni, riesce a regalare ottimi effetti “cibernetici” e di distorsione quando Tenshi usa i suoi poteri. Anche con la comparsa delle ombre Kage verranno usati effetti simili ma più fumosi, nel senso fisico della parola.
L’anime si apre con una sigla poetica ed evocativa che, sulle note di un pianoforte, lascia intendere la natura toccante dell’opera, e durante gli episodi offre alcune canzoni orecchiabili cantate dalla Band e altre tracce che ben sottolineano i momenti ma nulla di particolarmente incisivo. Una piccola curiosità sulla sigla di chiusura, che in molte occasioni è uno sfondo per le conclusioni dell’episodio, sostituendo così la consona chiusura.
Angel Beats! è una serie breve ma intesa, alterna continuamente gag riuscite a momenti incredibilmente drammatici. Nonostante alcuni scelte nel comparto tecnico che potrebbero risultare non gradite a tutti, e soprattutto alcuni buchi a livello di trama (anche se sono piccolezze notabili solo dai più precisini), se ci si lascia trasportare dai giusti sentimenti diventa un’opera incredibilmente intesa, in grado di fare ridere e piangere con incredibile naturalezza davanti all’ingiustizia della vita.
CONTRO
Angel Beats!
4.0/10
ATTENZIONE! Questa recensione è stata scritta da una persona che ha visto tutto l'anime per persone che hanno visto tutto l'anime. Si sconsiglia la lettura a chi non rientra in questa categoria. Livelli di sarcasmo tossici
La storia di "Angel Beats!" è incredibile. Incredibile in "quel" senso. Questo perché nell'anime compaiono paradossi spazio-temporali che spingono la ragione umana ai suoi limiti estremi.
Senza entrare troppo nello spoiler, (il che è impossibile, poiché non c'è una storia da spoilerare) si può dire che in questa serie le normali leggi di sequenzialità temporale che governano l'universo vengono capovolte quando una persona decide di donare degli organi. Anche se ho il sospetto che l'intento di "Angel Beats!" fosse l'opposto, questa serie mi ha fatto cambiare idea riguardo alla donazione di organi, adesso ho capito che gli organi donati vengono trapiantati a persone già morte, quindi preferisco che le mie viscere mi accompagnino sottoterra, almeno staranno con il loro proprietario.
Non solo, ma a quanto pare qui l'umanità non ha fame o sete, ma solo appetito e gola secca. Mi spiego meglio. Sempre per evitare lo spoler-che-non-c'è pensiamo un momento alla Zattera della Medusa di Géricault (per chi non lo conoscesse, Google). E' come se quei poveri, sfiniti, affamati naufraghi, persi su una zattera in balia dell'oceano, si lasciassero morire così, di fame e sete, questo perché la legge morale dentro di loro antepone l'aiutare il prossimo alla sopravvivenza - ovviamente non è andata così, e per fortuna direi. Perfino gli ebrei nei campi di concentramento erano costretti a ricorrere al cannibalismo.
Avete presente quelle storie che il nostro regime trasmette abitualmente su Pomeriggio Cinque, quei racconti lacrimevoli di gente a cui manca il padre, o la madre, o il figlio (ma a tutti loro manca comunque il cervello), quella gente che afferma di averli incontrati in un altro mondo, dove sono felici e non hanno nessun rancore? Insomma, quella gente lì, che fa viaggi dove ci sono tunnel bianchi, oppure si ritrovano in un posto con tutte nuvole?
Ecco, quella gente ha molti amici alla Key. Forse che Key stia per Konferenza Episcopale Ytaliana? Non penso, la dottrina della reincarnazione è contraria alla teologia cristiana, però è divertente che una volta reincarnatosi solo il tizio dai capelli rossi abbia conservato i ricordi della sua battona - questo è quello che ho capito io dal finale, ma ho sicuramente sbagliato: ovviamente il tutto va visto nell'ottica della Legge dell'Amore Universale che governa tutte le cose, la forza del cuore che supera ogni ostacolo e tutte quelle cose là.
Ma vogliamo parlare un po' dei personaggi? (Ehi tu! Non ridere! Ci sono davvero dei personaggi!... o almeno credo). In pratica, il protagonista - è lui il protagonista perché è quello che compare per primo - è la nuova incarnazione di Cristo, sebbene nel proseguo compaia un millantatore che tenti di rubargli il nome. E cioè il suo unico obiettivo è fare del bene al suo prossimo. Per esempio, tu puoi anche chiedergli di farti la sua ragazza, lui acconsentirebbe, magari dicendo che ne hai più bisogno di lui - confessione che lascia spazio a interessanti considerazioni.
Ci sono anche molte ragazze, probabilmente tutte imparentate tra di loro data la straordinaria somiglianza somatica (in Giappone è usanza sposarsi tra parenti), ma questo, si sa, è un classico per la Key. Un consiglio: per distinguerle memorizzate il colore di occhi e capelli, e la cantante no, non è il capo, sono due ragazze diverse.
Degli altri personaggi si deve dire che hanno un ruolo utilissimo: grazie alla loro esistenza il protagonista sarà sicuro di avere degli amici. Questo è il loro ruolo: esistere. E' poco, è vero; ma sapete che TK sa fare il moonwalker?
Infine l'anime propone anche un messaggio abbastanza profondo, e cioè che chi si ribella a Dio, alla fine, è costretto a scomparire; che bisogna accettare tutto ciò che ci capita nella vita; che la vita stessa è un dono meraviglioso, e se la nostra vita è una m***a, allora è una m***a meravigliosa. Il ragionamento vangelico del "nella mia vita tutti mi hanno fatto trenta kancho al giorno, non ho mai avuto una ragazza, quando ho fatto il militare per sbaglio mi sono sparato in un certo posto, alla fine sono morto per sbaglio perché un serial killer mi aveva scambiato per il suo obiettivo, ma sapete una cosa? Io sono contento così! Non voglio niente! Sto bene con questo nulla che ho ricevuto! Ora Dio, per piacere, fammi scomparire!".
Prima di concludere, come non menzionare il tentativo di finale alla "Matrix", con tanto di cyber cospirazione, il quale risulta comprensibile quanto il corano letto da Bossi.
[In un momento di serietà, mi accingo a dire che la realizzazione tecnica dell'anime è impeccabile: il comparto sonoro e quello artistico sono qualcosa di stupefacente. Di solito valuto gli anime metà per il loro comparto tecnico e metà per quello narrativo. Dato che la "storia" è incredibile, assolutamente banale, e tenta di aggrapparsi a temi pseudo-filosofici che altro non sono che campagne di sensibilizzazione, e i personaggi sono tutti dei santi, capaci di sacrificare tutto per gli altri, secondo il mio modesto parere non esiste una storia ma solo alcune "idee" che gli autori vogliono inculcare a suon di lacrime nella testa degli spettatori. In tal caso ho ridotto il range dei voti da 1 a 5; avrei volentieri dato 5, ossia punteggio pieno alla realizzazione tecnica, che merita davvero, nemmeno una sbavatura, sigle comprese, ma il voto è un 4 per il character design delle ragazze troppo simile. Ottimo anime per gli amanti delle trasmissioni di Maria de Filippi e per i bigotti. Tutto sommato da vedere per rifarsi un po' gli occhi e ridere sugli abissi della trama e sul colpo di scena finale con tanto di paradosso spazio-temporale.]
La storia di "Angel Beats!" è incredibile. Incredibile in "quel" senso. Questo perché nell'anime compaiono paradossi spazio-temporali che spingono la ragione umana ai suoi limiti estremi.
Senza entrare troppo nello spoiler, (il che è impossibile, poiché non c'è una storia da spoilerare) si può dire che in questa serie le normali leggi di sequenzialità temporale che governano l'universo vengono capovolte quando una persona decide di donare degli organi. Anche se ho il sospetto che l'intento di "Angel Beats!" fosse l'opposto, questa serie mi ha fatto cambiare idea riguardo alla donazione di organi, adesso ho capito che gli organi donati vengono trapiantati a persone già morte, quindi preferisco che le mie viscere mi accompagnino sottoterra, almeno staranno con il loro proprietario.
Non solo, ma a quanto pare qui l'umanità non ha fame o sete, ma solo appetito e gola secca. Mi spiego meglio. Sempre per evitare lo spoler-che-non-c'è pensiamo un momento alla Zattera della Medusa di Géricault (per chi non lo conoscesse, Google). E' come se quei poveri, sfiniti, affamati naufraghi, persi su una zattera in balia dell'oceano, si lasciassero morire così, di fame e sete, questo perché la legge morale dentro di loro antepone l'aiutare il prossimo alla sopravvivenza - ovviamente non è andata così, e per fortuna direi. Perfino gli ebrei nei campi di concentramento erano costretti a ricorrere al cannibalismo.
Avete presente quelle storie che il nostro regime trasmette abitualmente su Pomeriggio Cinque, quei racconti lacrimevoli di gente a cui manca il padre, o la madre, o il figlio (ma a tutti loro manca comunque il cervello), quella gente che afferma di averli incontrati in un altro mondo, dove sono felici e non hanno nessun rancore? Insomma, quella gente lì, che fa viaggi dove ci sono tunnel bianchi, oppure si ritrovano in un posto con tutte nuvole?
Ecco, quella gente ha molti amici alla Key. Forse che Key stia per Konferenza Episcopale Ytaliana? Non penso, la dottrina della reincarnazione è contraria alla teologia cristiana, però è divertente che una volta reincarnatosi solo il tizio dai capelli rossi abbia conservato i ricordi della sua battona - questo è quello che ho capito io dal finale, ma ho sicuramente sbagliato: ovviamente il tutto va visto nell'ottica della Legge dell'Amore Universale che governa tutte le cose, la forza del cuore che supera ogni ostacolo e tutte quelle cose là.
Ma vogliamo parlare un po' dei personaggi? (Ehi tu! Non ridere! Ci sono davvero dei personaggi!... o almeno credo). In pratica, il protagonista - è lui il protagonista perché è quello che compare per primo - è la nuova incarnazione di Cristo, sebbene nel proseguo compaia un millantatore che tenti di rubargli il nome. E cioè il suo unico obiettivo è fare del bene al suo prossimo. Per esempio, tu puoi anche chiedergli di farti la sua ragazza, lui acconsentirebbe, magari dicendo che ne hai più bisogno di lui - confessione che lascia spazio a interessanti considerazioni.
Ci sono anche molte ragazze, probabilmente tutte imparentate tra di loro data la straordinaria somiglianza somatica (in Giappone è usanza sposarsi tra parenti), ma questo, si sa, è un classico per la Key. Un consiglio: per distinguerle memorizzate il colore di occhi e capelli, e la cantante no, non è il capo, sono due ragazze diverse.
Degli altri personaggi si deve dire che hanno un ruolo utilissimo: grazie alla loro esistenza il protagonista sarà sicuro di avere degli amici. Questo è il loro ruolo: esistere. E' poco, è vero; ma sapete che TK sa fare il moonwalker?
Infine l'anime propone anche un messaggio abbastanza profondo, e cioè che chi si ribella a Dio, alla fine, è costretto a scomparire; che bisogna accettare tutto ciò che ci capita nella vita; che la vita stessa è un dono meraviglioso, e se la nostra vita è una m***a, allora è una m***a meravigliosa. Il ragionamento vangelico del "nella mia vita tutti mi hanno fatto trenta kancho al giorno, non ho mai avuto una ragazza, quando ho fatto il militare per sbaglio mi sono sparato in un certo posto, alla fine sono morto per sbaglio perché un serial killer mi aveva scambiato per il suo obiettivo, ma sapete una cosa? Io sono contento così! Non voglio niente! Sto bene con questo nulla che ho ricevuto! Ora Dio, per piacere, fammi scomparire!".
Prima di concludere, come non menzionare il tentativo di finale alla "Matrix", con tanto di cyber cospirazione, il quale risulta comprensibile quanto il corano letto da Bossi.
[In un momento di serietà, mi accingo a dire che la realizzazione tecnica dell'anime è impeccabile: il comparto sonoro e quello artistico sono qualcosa di stupefacente. Di solito valuto gli anime metà per il loro comparto tecnico e metà per quello narrativo. Dato che la "storia" è incredibile, assolutamente banale, e tenta di aggrapparsi a temi pseudo-filosofici che altro non sono che campagne di sensibilizzazione, e i personaggi sono tutti dei santi, capaci di sacrificare tutto per gli altri, secondo il mio modesto parere non esiste una storia ma solo alcune "idee" che gli autori vogliono inculcare a suon di lacrime nella testa degli spettatori. In tal caso ho ridotto il range dei voti da 1 a 5; avrei volentieri dato 5, ossia punteggio pieno alla realizzazione tecnica, che merita davvero, nemmeno una sbavatura, sigle comprese, ma il voto è un 4 per il character design delle ragazze troppo simile. Ottimo anime per gli amanti delle trasmissioni di Maria de Filippi e per i bigotti. Tutto sommato da vedere per rifarsi un po' gli occhi e ridere sugli abissi della trama e sul colpo di scena finale con tanto di paradosso spazio-temporale.]
Potete far sentire la vostra voce, oltre che nei commenti, anche con un mini sondaggio che durerà tre giorni!
Concordo appieno. L'ho visto all'epoca quando uscì, e me ne innamorai.
È passato un po' di tempo e sicuramente riguardandolo ora noterei molto di più ciò che ha evidenziato Lubulos.
Non lo definirei un capolavoro, ma nemmeno un abominio.
Per me è un bell'anime con una buona idea, terminata in modo troppo casuale (non ha senso il finale) e con delle canzoni fenomenali.
A parte questo, io ho apprezzato la serie soprattutto per il suo lato comico quindi non mi sarebbe dispiaciuto se avesse continuato seguendo quella strada. L'ho trovata molto divertente XD
Era anche l'unica parte accettabile visto che il resto era scopiazzatura di Haruhi + storia senza senso con flashback/inserti ultradrammatici al solo scopo di farci provare qualcosa per gli sfortunatissimi personaggi, ovvero il classico, orrendo, prodotto fotocopia di Jun Maeda.
L'unica nota positiva è che anche gli animefan pare si siano rotti le palle della cosa dopo Little Busters e Charlotte.
Il problema principale della serie è in fatti quello di essere stata progettata per 24 episodi ma realizzata su 12.
I primi 6 sono ben fatti, mentre nei successivi 6 accadono troppe cose, tutto troppo in fretta e si sono chiaramente persi dei pezzi. Sembra un collage delle scene più importanti (bellissime) attaccate insieme con della colla di qualità pessima. Alcuni pg cambiano carattere o prendono nuove decisioni all'improvviso (la protagonista in primis), archi narrativi interrotti a metà, altri pg, che sembravano avere una certa importanza, spariscono letteralmente nel nulla (il tizio armato di falce/ascia, la ninja, il tipo con gli occhiali). Ho poi trovato il sovrannumero di scene super-drammatiche, esagerato e veramente troppo calcato e per certi versi banale. Mancano solo quelli della regia con i cartelli in mano "commuovetevi", "piangete", "applaudite". È una serie con tante belle idee e atmosfere che avrebbe dato di più se avesse avuto a disposizione più episodi, rimane una serie discreta ma dove aleggia perenne la sensazione di occasione sprecata, ed è un peccato.
Comunque mio pg preferito è la chitarrista (una delle poche ad avere un arco narrativo decente e concluso); le ost e l'opening sono meravigliose.
Ah questo non lo sapevo, soprattutto perché non ho visto le serie citate Tra l'altro ricordo che anche quando uscì Darling in the Franxx ci fu qualcuno che disse che la parte drammatica della serie era stata scopiazzato da un'altra (Kanon, se non ricordo male).
Onestamente non ricordo più tanti dettagli perché sono passati dieci anni, però so che mi piacque molto più che altro l'idea della scuola nell'Aldilà e il melodramma legato alle storie dei vari ragazzi (quella di Otonashi mi pare fosse bella tosta, ancora ricordo che ero turbata per la questione-organi) ma allo stesso tempo mi lasciarono decisamente stranita alcuni dettagli, tipo la "violenza random" di certe gag XD o il cambio di carattere in senso più "moe" di Yuri nel finale (in realtà al cosa poteva avere senso, era a me che ai tempi non fece impazzire XD). Leggendo alcuni commenti penso che in effetti avessi avvertito pure io una certa "stranezza" nella seconda parte della storia, dovuta probabilmente alla fretta di concludere la serie.
In generale comunque ne conservo decisamente un bel ricordo, anche se non mi sognerei mai di definirlo l'anime del millennio, ecco XD Penso che vedendolo oggi mi resterebbe meno impresso, pur amando altrettanto le canzoni, solo che mi è capitato davanti nel "momento giusto" e sono contenta sia andata così ^^
L'idea delle discussioni con punti di vista opposti comunque è interessante, solo magari la prossima volta non darei risalto a gente che utilizza insulti (perché "battona" per descrivere un personaggio femminile random lo è) e cade così in basso da definire "bigotti" gli appassionati di un anime di questo tipo. Va bene che palesemente è una persona con i suoi problemi (vedi l'astio che vomita quando parla di religione - non so se odi il cristianesimo o le religioni in generale), magari però non lo aizzerei ulteriormente, ecco 'XD
Detto questo, commenti simile rinfocolano una mia curiosità: ma quelli che su Internet e non parlano con la bava alla bocca dei programmi trash italiani e di quanto li disprezzano, com'è che li conoscono sempre così bene? XD Non vedendoli non so mai se stiano inventando tutto e in realtà non sappiano esattamente di cosa parlano, limitandosi a ripetere cose lette o sentite in giro, o nonostante li detestino continuino a guardarli con cura certosina per riconfermare il proprio odio X'D
Comunque concordo che era una serie che, se fosse sviluppata su 24 episodi, poteva approfondire e spiegare meglio alcune cose. Ad ogni modo merita la visione e conserva un piacevole ricordo.
Visto di recente perché all'epoca seguivo solo bleach, naruto e one piece e poco altro... O forse no, magari è uscito più tardi e mi è solo sfuggito... E poi me ne sono scordato.
Semplicemente uno dei recuperi migliori. Non trovo difetti.
Ps. Adorato anche Charlotte
same tbh
Di "Angel Beats!" apprezzai (non poco) solo il lato comico. Diverse gag mi fecero davvero sbellicare.
Per il resto, bah... la trama a parer mio non sta in piedi e il prodotto cerca di risultare spesso ESTREMAMENTE pesante senza un motivo valido... sicuramente oggi non riuscirei ad andare oltre il terzo episodio.
https://anime.everyeye.it/notizie/nuovo-progetto-angel-beats-charlotte-lo-studio-prepara-annuncio-437472.html
Poi va beh è grazie anche a questo anime che la carriera di LiSA ha iniziato a decollare.
In ogni caso l'ho trovato sopra la media, ha i suoi difetti (la lunghezza e qualche buco di trama), ma sicuramente un anime che si distingue dalla media generale.
Magari reboot, Charlotte sopratutto ne avrebbe un gran bisogno (l'ultima parte è una trashata di proporzioni bibliche)
Peccato per i vari pg secondari, ci sarebbero voluti più episodi come già detto da altri...
Le canzoni comunque son fantastiche! Ancora oggi ogni tanto le riascolto ^^
Se animano Angel Beats! Heaven’s Door (prequel manga) non posso che esserne felice.
Questa recensione è stata scritta da una persona che ha visto tutto l'anime per persone che hanno visto tutto l'anime
Le recensioni dovrebbero servire per far capire (un minimo) alle persone se guardare o meno tale serie. Chi la scrive può guardarla per intero, per metà, o solo i primi episodi ma dovrebbe tener sempre a mente che coloro che la vanno a leggere vogliono capire se iniziarla oppure no.
Quindi io che non l'ho visto cosa dovrei fare? Leggere solo quella positiva e partire con grandi aspettative perchè non sono stato informato in modo "oggettivo" sulla serie?
Dall'unica volta che l'ho visto sono passati anni e i miei ricordi non sono molto vividi, ma se facesse schifo certo me lo ricorderei, come anche se fosse un capolavoro. Come voto gli do 7, non di più ma neanche di meno. Lol. I personaggi di anime e manga si somigliano un po' tutti, il 99,9% delle volte. Mai sentito parlare di un certo Studio Ghibli, di un certo Go Nagai, di un certo Leiji Matsumoto, e ancora meglio di un certo Mitsuru Adachi? E questi, che hanno cominciato a lavorare molto prima della Key, sono solo i quattro esempi più eclatanti.
Lubulos ha certamente talento come recensore di serie trash, peccato che ha sbagliato titolo. Non è che si è confuso con Rewrite? XD
Sulla storia devo dire che riguardandolo ho notato l'alternarsi di picchi a momenti di vuoto, soprattutto nella seconda metà, dove si va un po' troppo di corsa, ma se 13 episodi forse sono pochi, 24 sarebbero stati troppi.
Complessivamente gli ho dato 8 all'epoca e forse oggi scenderei a 7,5, ma il 4 è totalmente ingiustificato, anche se fosse il clone di Suzumya (che invece non sono mai riuscito a guardare fino in fondo).
E anche se la serie fosse appena sufficiente, i due Specials successivi restano qualcosa di comicamente epico!
Cioè davvero sono l'unico che adora anche la opening?
L'inizio con il piano che continua per tutta la opening in sottofondo è stupendo a mio parere e si adotta perfettamente all'anime.
No no, io la ricordavo benissimo! Splendida.
Però, sopra qualsiasi altra cosa, per me questa serie ha principalmente un significato.
Ho una proposta. Siamo tutti casa e non sappiamo che fare... fatevi un regalo: 2 ore e 30 circa, il concerto nel quale si sono "spente" le Girls Dead Monster... ma è nata la leggenda di LiSA!!!
ATTENZIONE - La visione di questo video può causare gravi effetti collaterali quali: amore sproporsionato per un essere umano che sta dall'altra parte del pianeta, irrefrenabile istinto di comprare qualsiasi gadget/cd/dvd/blu-ray (sia in versione base che limited edition) della suddetta artista, iscrizione immediata al fanclub, crisi di astinenza se non si ascolta costantemente e periodicamente la sua musica, spendere una marea di soldi per andare in Giappone a vedere la suddetta artista dal vivo, ecc... in pratica si rischia di diventare un LiSAkko!!!
Infatti ho detto in un mio post precedente che tra le tante cose, Angel Beats ha segnato l'inizio di una fantastica carriera per LiSA. Mi ricordo ancora quando guardai quest'anime alla sua uscita e sentii per la prima volta questa voce. Me ne sono innamorata subito e basta da lì non ne sono più uscita XD
Di positivo ha sicuro questi tre punti:
- Fa ridere. Per quanto sia una serie drammatica, ricordo che c'erano scene quando lo vidi dieci anni fa che mi fecero sbellicare dalle risate (tipo quando il quattr'occhi partì dritto sul soffitto xD).
- Ha un comparto musicale molto buono. Ho adorato gli episodi in cui suonava la band. Scaricai
all'epoca persino l'album delle ost (con l'indimenticabile ichiban no takaramono) e quello della band.
- Inoltre le storie di alcuni personaggi erano abbastanza interessanti, tal volta scioccanti o toccanti (chi non ha pianto per quella di Yui ha il cuore di ghiaccio xD).
Di difetti invece c'è:
- che in una stagione non c'è stato tempo di vedere tutte le storie personali dei vari personaggi. Io personalmente ero molto interessata a quelle di Shina e di Noda e ci rimasi male quando non vennero mostrate.
- La storia tra Kanade e Yuzuru mi è sembrata una forzatura, non li ho visti così legati fin da subito.
- Il finale mi è sembrato un po' affrettato.
Tutto sommato è un buon anime e per via delle vicende relative ai personaggi e alle musiche mi è rimasto impresso, ma non è neanche un capolavoro.
Attenzione però, Angel Beats è una di quelle serie che, chissà per quali motivi, sono assolutamente intoccabili neanche fossero Cowboy Bebop: nessuno deve azzardarsi a criticarle, costruttivamente o meno, e il minimo voto consentito è 8. Altrimenti, come ha detto qualcuno, ai malcapitati aspetta il processo di Norimberga. A me, in un'altra community tanto tempo fa, l'avevano fatto per Steins;Gate, altra serie intoccabile, perchè gli avevo dato 7 e mezzo. Strano che nessuno ti abbia messo pollici bassi finora, a me ne hanno messi 4 e non ho neanche parlato male di Angel Beats (anche perchè non ce n'è motivo), così come all'epoca non parlai male di S;G.
Una recensione non è un consiglio di visione (che dovrebbe essere breve, diretto e non fare alcuno spoiler).
Poi visto che le recensioni di anime vengono lette anche da chi non ha visto la serie l'autore è stato abbastanza lungimirante da avvisare.
Onestamente mi sfugge il problema.
D'altronde non puoi recensire davvero un'opera senza parlarne in modo approfondito, senza sporcarti le mani sviscerando l'approccio alla storia, gli intenti, parlando di dove la serie eccelle e dove fallisce, portandone i dovuti esempi.
Questo ovviamente se si vuole fare una recensione su cui la gente possa davvero discutere.
Perché quando leggo una recensione senza il minimo riferimento all'opera e che potrebbe essere copiata e incollata pari pari su un altro anime e non risultare fuori luogo, mi chiedo esattamente quale sia lo scopo. A me che Tizio o Caio abbiano o meno apprezzato l'anime XYZ frega fino ad un certo punto (soprattutto perché a basterebbe il voto), mi piace di più capire perché l'anime XYZ non è piaciuto per poterci riflettere sopra e potenzialmente scoprire dei lati dell'opera che non erano stati colti.
Ovviamente parlando di anime di un certo valore, quindi non di Angel Beats.
Guardare i voti medi, lo staff che ci ha lavorato, il genere e nel dubbio provare a guardare un trailer.
O se no semplicemente inizi a guardare i primi episodi e vedi se ti interessa.
Tanto sono serie anime non recenti, al 99% si sta parlando di scaricarla, non mi pare che un'ora del proprio tempo sia questo grande investimento.
La recensione di Lubulos parla di tutto tranne che dell'anime e sicuramente non in modo dettagliato.
Il prossimo sondaggio dovrebbe essere "Recensione capolavoro o Recensione imbarazzante?" perché si finisce col far satira
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