Recensione
Beck - Mongolian Chop Squad
9.0/10
Recensione di beppequasar
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Ho finito da poco di vederlo e scrivo subito una recensione a sangue caldo!
Iniziamo dagli aspetti tecnici.
Il tratto è a dir poco unico. Lo stile è molto moderno. Ma sull'animazione ho da ridire. Pochi frame. Spesso si tende ad inquadrare lo sfondo durante un dialogo per evitare di disegnare ogni singolo movimento tipico dei dialoghi "animeschi". Ma comunque ci sta, deducendo che sovente gli studi di animazione sono, diciamo, "alle pezze" e giustamente tendono a risparmiare dove si può. La cosa che più mi ha sorpreso è che, mentre l'animazione dei personaggi e dei paesaggi lasciava a desiderare per un anime del 2004, l'animazione degli strumenti e dell'azione stessa del suonare è ottima! Queste chitarre in 3D sono identiche alle reali! Mai visto una Gibson Les Paul rappresentata così bene! Inoltre (ci ho fatto molta attenzione dato che io stesso suono basso e chitarra) gli accordi o comunque la posizione delle dita sul manico, durante l'esecuzione, sono realistiche e spesso corrispondono alla realtà! Questo giustifica l'animazione sterile che caratterizza le scene di vita quotidiana. Si deduce che i produttori hanno preferito concentrarsi di più sul momento in cui si suona. "Beck" è un vero manga/anime musicale!
Parliamo ora di come è stata affrontata la trama.
Rispecchia perfettamente il manga, anzi, lo completa! L'unico difetto è la resa non eccellente dell'elemento demenziale, tipico del manga (Es quando la professoressa Momoko invita Saku e Koyuki a partecipare al contest scolastico i 2 ragazzi, in preda agli ormoni, accettano mettendosi in una posa tipica del soldato che obbedisce alla propria signora. Nei disegni del manga è molto più comica. Nell'anime la scena lascia un pò così..). Cooomunque, apparte questo dettaglio, posso dire che l'anime mantiene i caratteri tipici di "Beck". Quella patina opaca, molto anni '90 è resa ancor più evidente dai colori, tra i quali primeggia proprio il grigio. Questo è un bene. Perchè riesce a contestualizzare alla perfezione la storia rendendo l'atmosfera avvolgente e intrigante. Le sensazioni che lascia non sono di una società allegra e spensierata, ma anzi ci permette di capire le difficoltà dei giovani che hanno di esprimere loro stessi, in una situazione dove la globalizzazione musicale non fa altro che annientare la musica indipendente (quella vera) per imporre musica finta, commerciale, dove quindi è tutto un business e dove una band non è altro che una pedina in mano ai produttori, utilizzata per soddisfare quello che il mercato chiede. Appena la richiesta cambia, la band in questione viene subito messa da parte. I ragazzi, gli adolescenti, ma non solo, fanno di tutto pur di trasmettere il loro messaggio, e ciò che vuole trasmettere l'autore è che chiunque, con il sacrificio ce la può fare...anche un ragazzino normale come Koyuki!!! Più ci penso e più mi commuovo.
La critica al mondo musicale del maestro Harold Sakuishi viene sempre più fuori andando avanti con la trama, raggiungendo il culmine con il Great Full Sound. Lo scopo della creatrice del festival era quello di far conoscere la vera musica a tutto il Giappone, invitando grandi artisti internazionali da tutto il mondo. Tuttavia attualmente è in mano ai discografici che stanno sempre più snaturando e commercializzando l'evento la quale anima originaria sembra destinata perdersi: l'immagine conta più del messaggio da mandare. Ritratto magnifico della musica moderna. I salvatori del festival saranno dei giovani ragazzi che meglio di tutti incarnano lo spirito della musica! Ciò che vuole farci capire l'autore è che il rock parte dal basso, da noi! E con il sacrificio e con la passione, si può battere qualsiasi cosa! Tutto ciò è stupendo!
Se cercate una storia che parli di musica, ma musica vera, questo fa per voi. Vi permetterà di capire come un musicista cresce e come si evolve. Come compone.
Peccato che la storia si sia fermata neanche a metà del manga, ma ormai negli anime moderni è tipica la durata di 24/26 episodi. Ma vabeh..
Ho tralasciato molti aspetti (come le vicende riguardanti Maho e Izumi eccecc per non parlare del signor Saito!) preferendo di concentrarmi sull'aspetto tipico del fumetto: la musica.
Quasi dimenticavo! Le colonne sonore, by Beat Crusaders, sono molto buone e stanno perfettamente nel mood della storia ("Moon On The Water" mi è entrata in testa!).
Viva Harold Sakuishi! Viva Beck! Viva la musica!
Iniziamo dagli aspetti tecnici.
Il tratto è a dir poco unico. Lo stile è molto moderno. Ma sull'animazione ho da ridire. Pochi frame. Spesso si tende ad inquadrare lo sfondo durante un dialogo per evitare di disegnare ogni singolo movimento tipico dei dialoghi "animeschi". Ma comunque ci sta, deducendo che sovente gli studi di animazione sono, diciamo, "alle pezze" e giustamente tendono a risparmiare dove si può. La cosa che più mi ha sorpreso è che, mentre l'animazione dei personaggi e dei paesaggi lasciava a desiderare per un anime del 2004, l'animazione degli strumenti e dell'azione stessa del suonare è ottima! Queste chitarre in 3D sono identiche alle reali! Mai visto una Gibson Les Paul rappresentata così bene! Inoltre (ci ho fatto molta attenzione dato che io stesso suono basso e chitarra) gli accordi o comunque la posizione delle dita sul manico, durante l'esecuzione, sono realistiche e spesso corrispondono alla realtà! Questo giustifica l'animazione sterile che caratterizza le scene di vita quotidiana. Si deduce che i produttori hanno preferito concentrarsi di più sul momento in cui si suona. "Beck" è un vero manga/anime musicale!
Parliamo ora di come è stata affrontata la trama.
Rispecchia perfettamente il manga, anzi, lo completa! L'unico difetto è la resa non eccellente dell'elemento demenziale, tipico del manga (Es quando la professoressa Momoko invita Saku e Koyuki a partecipare al contest scolastico i 2 ragazzi, in preda agli ormoni, accettano mettendosi in una posa tipica del soldato che obbedisce alla propria signora. Nei disegni del manga è molto più comica. Nell'anime la scena lascia un pò così..). Cooomunque, apparte questo dettaglio, posso dire che l'anime mantiene i caratteri tipici di "Beck". Quella patina opaca, molto anni '90 è resa ancor più evidente dai colori, tra i quali primeggia proprio il grigio. Questo è un bene. Perchè riesce a contestualizzare alla perfezione la storia rendendo l'atmosfera avvolgente e intrigante. Le sensazioni che lascia non sono di una società allegra e spensierata, ma anzi ci permette di capire le difficoltà dei giovani che hanno di esprimere loro stessi, in una situazione dove la globalizzazione musicale non fa altro che annientare la musica indipendente (quella vera) per imporre musica finta, commerciale, dove quindi è tutto un business e dove una band non è altro che una pedina in mano ai produttori, utilizzata per soddisfare quello che il mercato chiede. Appena la richiesta cambia, la band in questione viene subito messa da parte. I ragazzi, gli adolescenti, ma non solo, fanno di tutto pur di trasmettere il loro messaggio, e ciò che vuole trasmettere l'autore è che chiunque, con il sacrificio ce la può fare...anche un ragazzino normale come Koyuki!!! Più ci penso e più mi commuovo.
La critica al mondo musicale del maestro Harold Sakuishi viene sempre più fuori andando avanti con la trama, raggiungendo il culmine con il Great Full Sound. Lo scopo della creatrice del festival era quello di far conoscere la vera musica a tutto il Giappone, invitando grandi artisti internazionali da tutto il mondo. Tuttavia attualmente è in mano ai discografici che stanno sempre più snaturando e commercializzando l'evento la quale anima originaria sembra destinata perdersi: l'immagine conta più del messaggio da mandare. Ritratto magnifico della musica moderna. I salvatori del festival saranno dei giovani ragazzi che meglio di tutti incarnano lo spirito della musica! Ciò che vuole farci capire l'autore è che il rock parte dal basso, da noi! E con il sacrificio e con la passione, si può battere qualsiasi cosa! Tutto ciò è stupendo!
Se cercate una storia che parli di musica, ma musica vera, questo fa per voi. Vi permetterà di capire come un musicista cresce e come si evolve. Come compone.
Peccato che la storia si sia fermata neanche a metà del manga, ma ormai negli anime moderni è tipica la durata di 24/26 episodi. Ma vabeh..
Ho tralasciato molti aspetti (come le vicende riguardanti Maho e Izumi eccecc per non parlare del signor Saito!) preferendo di concentrarmi sull'aspetto tipico del fumetto: la musica.
Quasi dimenticavo! Le colonne sonore, by Beat Crusaders, sono molto buone e stanno perfettamente nel mood della storia ("Moon On The Water" mi è entrata in testa!).
Viva Harold Sakuishi! Viva Beck! Viva la musica!