Tante volte ci è stato chiesto di fare una rubrica dove inserire il bianco e il nero, Capuleti e Montecchi, Livorno e Pisa, giorno e notte...insomma due punti di vista diametralmente opposti su cui poter discutere e magari anche schierarsi.
Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati", ci siamo detti in Redazione "Why not"?
AnimeRing!
Un titolo, anime o manga, due recensioni a confronto. Due recensioni di voi utenti, il vostro diverso punto di vista sul "palco" di AnimeClick.it.
Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
Andiamo a scoprire il titolo su cui faremo discutere voi utenti!
Oggi è giunto il momento di emettere un verdetto!
La domanda è una sola: voi da che parte state?
A FAVORE
CONTRO
Potete far sentire la vostra voce, oltre che nei commenti, anche con un mini sondaggio che durerà tre giorni!
Dobbiamo ammetterlo, il timore che tutto finisca in un inutile flame ci ha sempre frenato ma, visto che ultimamente voi utenti vi siete dimostrati meno "scalmanati", ci siamo detti in Redazione "Why not"?
AnimeRing!
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Come nel miglior incontro di Wrestling, come nella più epica delle Battle rap, saranno le vostre opinioni a sfidarsi fino all'ultimo colpo anzi...spoiler!
Andiamo a scoprire il titolo su cui faremo discutere voi utenti!
Oggi torniamo ai tempi dell'Anime Night, con un'opera non tra le più celebri trasmesse nel contenitore di MTV ma che ha comunque saputo ritagliarsi un suo discreto numero di appassionati: Beck, serie animata in 26 episodi tratta dal manga di Harold Sakuishi, pubblicata in entrambe le sue versione da Dynit.
Trama: Vivere una vita assolutamente normale può essere frustrante, e questo il quattordicenne Yukio Tanaka lo sa bene. Sa anche che niente di questa sua piatta esistenza sarà mai degno di menzione in un’autobiografia, a meno di una radicale svolta. Una svolta, sì, ma quale? L’occasione si presenta sotto le vesti di un cane rattoppato che il ragazzo salva da un gruppetto di bulli. Il suo padrone è infatti Ryusuke Minami, un giovane dall’aria poco raccomandabile cresciuto a New York e tornato da poco in Giappone, nonchè un formidabile chitarrista, un talento naturale come se ne incontrano pochi in giro. Qualcosa nel nostro protagonista scatta: potrebbero essere Ryusuke e la sua musica la svolta che cambierà per sempre la sua vita? Nel dubbio, complice l’incontro col signor Saito - ex campione olimpico nonché istruttore di nuoto barra datore di lavoro barra insegnante di musica - Yukio prova ad imparare a suonare la chitarra. Sarà vera passione o piuttosto solo un modo per far colpo sulla senpai Izumi Ishiguro, colei che alle elementari lo soprannominò Koyuki e che gli ha fatto conoscere la musica dei celebri Dying Breed?
Trama: Vivere una vita assolutamente normale può essere frustrante, e questo il quattordicenne Yukio Tanaka lo sa bene. Sa anche che niente di questa sua piatta esistenza sarà mai degno di menzione in un’autobiografia, a meno di una radicale svolta. Una svolta, sì, ma quale? L’occasione si presenta sotto le vesti di un cane rattoppato che il ragazzo salva da un gruppetto di bulli. Il suo padrone è infatti Ryusuke Minami, un giovane dall’aria poco raccomandabile cresciuto a New York e tornato da poco in Giappone, nonchè un formidabile chitarrista, un talento naturale come se ne incontrano pochi in giro. Qualcosa nel nostro protagonista scatta: potrebbero essere Ryusuke e la sua musica la svolta che cambierà per sempre la sua vita? Nel dubbio, complice l’incontro col signor Saito - ex campione olimpico nonché istruttore di nuoto barra datore di lavoro barra insegnante di musica - Yukio prova ad imparare a suonare la chitarra. Sarà vera passione o piuttosto solo un modo per far colpo sulla senpai Izumi Ishiguro, colei che alle elementari lo soprannominò Koyuki e che gli ha fatto conoscere la musica dei celebri Dying Breed?
Oggi è giunto il momento di emettere un verdetto!
La domanda è una sola: voi da che parte state?
A FAVORE
Beck - Mongolian Chop Squad
8.0/10
Recensione di Metaldevilgear
-
Quello che qui recensisco è uno di quei pochi titoli che siano stati capaci di ampliare enormemente il mio interesse, non solo nei confronti dell'animazione giapponese, ma dell'attuale immaginario nipponico stesso, e per giunta d'incuneare le mie prime esperienze musicali in un'attiva elaborazione di gruppo: considerazioni strettamente personali ma, insomma, scusate se è poco.
Tralasciando la 'storia della mia vita', spendiamo qualche parola su quest'anime. BECK è un prodotto che ha riscosso molto successo in Italia. Merito di Dynit, responsabile sia della sua prima messa in onda su Mtv nel 2006 (negli ormai lontani 'tempi d'oro' dell'Anime Night) e di repliche a suo seguito, sia di avere distribuito l'originale versione cartacea, realizzata da Harold Sakuishi.
Sullo sfondo di un Giappone urbano contemporaneo, pienamente valorizzato dalla splendida regia di Osamu Kobayashi, ricca di primi piani e inquadrature che si trattengono anche sui particolari minori dello scenario, si racconta, da un lato, uno spaccato di vita adolescenziale di un comune gruppo di amici appassionati di musica, dall'altro, la realizzazione di un sogno: la formazione e poi la scalata al successo dei Mongolian Chop Squad, giovane band indipendente, chiaramente ispirata a mostri del rapcore quali i Rage Against the Machine o i primi Red Hot Chili Peppers. Principale intermediario del binomio vita-musica è Yukio 'Koyuki' Tanaka, timido quattordicenne che, dopo una serie d'incontri fortuiti (e fortunati), a partire da quella con Ryusuke e il suo buffo cane Beck, ma soprattutto quello con le sei corde, riuscirà a prendere maggiore confidenza con se stesso e la gente che gli è intorno - sì, detto così, ricorda un certo pilota di robot, e in effetti la somiglianza esiste.
Per quanto il proseguimento della trama sia contrassegnato da un'escalation di eventi non sempre adeguati a un contesto realistico plausibile, il livello d'intrattenimento e 'l'effetto attesa' non saranno mai sviliti, grazie a un funzionale mix d'ingredienti tipici dei teen drama, dello humor nipponico e della pop-rock culture. C'è da aggiungere poi un fattore determinante nella riuscita dell'empatia tra spettatori e personaggi: per qualsiasi appassionato di musica rock, meglio ancora se alle prese con uno strumento musicale, Beck garantirà un incentivo estremamente maggiore a immedesimarsi nelle vicende. E la stessa cura per le scenografie, la dettagliata riproduzione di strumenti originali nonché il realismo delle performance di ogni componente, alimenteranno per ogni intenditore l'attrazione verso questa serie.
Mongolian Chop Squad ha tutte le carte in regola per lasciare impressa una splendida esperienza, ed è sicuramente da rinomare tra le opere più fresche e giovanili della sua generazione.
Tralasciando la 'storia della mia vita', spendiamo qualche parola su quest'anime. BECK è un prodotto che ha riscosso molto successo in Italia. Merito di Dynit, responsabile sia della sua prima messa in onda su Mtv nel 2006 (negli ormai lontani 'tempi d'oro' dell'Anime Night) e di repliche a suo seguito, sia di avere distribuito l'originale versione cartacea, realizzata da Harold Sakuishi.
Sullo sfondo di un Giappone urbano contemporaneo, pienamente valorizzato dalla splendida regia di Osamu Kobayashi, ricca di primi piani e inquadrature che si trattengono anche sui particolari minori dello scenario, si racconta, da un lato, uno spaccato di vita adolescenziale di un comune gruppo di amici appassionati di musica, dall'altro, la realizzazione di un sogno: la formazione e poi la scalata al successo dei Mongolian Chop Squad, giovane band indipendente, chiaramente ispirata a mostri del rapcore quali i Rage Against the Machine o i primi Red Hot Chili Peppers. Principale intermediario del binomio vita-musica è Yukio 'Koyuki' Tanaka, timido quattordicenne che, dopo una serie d'incontri fortuiti (e fortunati), a partire da quella con Ryusuke e il suo buffo cane Beck, ma soprattutto quello con le sei corde, riuscirà a prendere maggiore confidenza con se stesso e la gente che gli è intorno - sì, detto così, ricorda un certo pilota di robot, e in effetti la somiglianza esiste.
Per quanto il proseguimento della trama sia contrassegnato da un'escalation di eventi non sempre adeguati a un contesto realistico plausibile, il livello d'intrattenimento e 'l'effetto attesa' non saranno mai sviliti, grazie a un funzionale mix d'ingredienti tipici dei teen drama, dello humor nipponico e della pop-rock culture. C'è da aggiungere poi un fattore determinante nella riuscita dell'empatia tra spettatori e personaggi: per qualsiasi appassionato di musica rock, meglio ancora se alle prese con uno strumento musicale, Beck garantirà un incentivo estremamente maggiore a immedesimarsi nelle vicende. E la stessa cura per le scenografie, la dettagliata riproduzione di strumenti originali nonché il realismo delle performance di ogni componente, alimenteranno per ogni intenditore l'attrazione verso questa serie.
Mongolian Chop Squad ha tutte le carte in regola per lasciare impressa una splendida esperienza, ed è sicuramente da rinomare tra le opere più fresche e giovanili della sua generazione.
CONTRO
Beck - Mongolian Chop Squad
4.0/10
Recensione di Franzelion
-
Ehm, no, direi proprio di no. Non ci siamo.
Tutto mi aspettavo da Beck, anime acclamato da tutti, tranne che questa gran delusione.
La storia - se può definirsi tale - ruota attorno a un gruppo di ragazzi che vogliono mettere su una band, e da qui il tema si allarga sempre di più mostrando le varie sfaccettature della vita di una rock band.
Il problema principale di quest'anime è che non sa mai dove andare a parare, si autocompiace del modo semplice con cui racconta la vita di Koyuki e dei suoi amici. Ma lo fa in maniera talmente pigra, che gli episodi sembrano procedere per inerzia, senza che succeda mai nulla degno del minimo interesse, almeno fino agli ultimi episodi che sono sì più avvincenti, ma in cui lo sviluppo rasenta la banalità più totale, degna del "miglior" High school musical.
Fattore varietà, alla fine si ripete sempre lo stesso ciclo: i protagonisti ricevono un'offerta per dei dischi o per un provino/concerto, fanno le prove, problemino in mezzo, problemino risolto e concerto/CD effettuato con successo. Mi ricorda la monotonia dello schema che segue One Piece. Voi direte che è questa la vita di una rock band? Allora io rispondo che è pessima l'idea di trasporla in anime. E come trasposizione da un manga, diciamocelo, è quanto di peggio si possa immaginare, pur non conoscendo il manga. Perché? Perché più che assistere a un anime sembra di assistere a un "manga animato". Il termine "regia" possiamo dire che non esiste in quest'anime, visto che i produttori si sono limitati ad affiancare una dopo l'altro le vignette del manga, con pause e cambi di scena che non stanno né in cielo né in terra, ripercuotendosi quindi sulla storia e sulla sceneggiatura, con effetti disastrosi.
Ma purtroppo non finisce qui. Quello di Beck sarebbe stato accettabile come finale pur nella sua eccessiva semplicità, e invece no: mi sono trovato difronte a uno dei finali più brutti e insignificanti della mia carriera da appassionato d'animazione giapponese. Sono consapevole che questa scelta sia stata pressoché inevitabile perché tratto dal manga, ma io purtroppo devo limitarmi a giudicare l'anime.
Tecnicamente parlando la situazione non migliora di certo, anzi:
- regia penosa, con un montaggio delle scene che non sta né in cielo né in terra, mai visto un lavoro così mediocre in un prodotto animato;
- disegni scadenti, anche per quanto riguarda il chara design (quelli di Koyuki e Ryusuke sono palesemente copiati da due personaggi di Evangelion, rispettivamente da Shinji e da Shigeru Aoba, guarda caso anche i doppiatori sono gli stessi...), che è di una semplicità disarmante e di un'espressività praticamente inesistente, non ho mai visto dei volti così inespressivi;
- animazioni scarne, appena essenziali;
- aspetto musicale invece discreto, almeno gli autori si sono degnati di curarlo fino alla sufficienza - non oltre eh, son sempre musichette rockettare come se ne vedono tante per strada;
- fondali tra i peggiori che si possano immaginare per un anime;
Segnalo subito un pregio, prima che me ne dimentichi: seppur non troppo in profondità, l'anime a volte riesce a trasmettere bene i sentimenti di Koyuki nello spettatore, e anche la visione di certi aspetti del mondo musicale è affrontata con cura genuina.
Ora tocca parlare dei personaggi.
A un esame superficiale direi che godono di un'ottima caratterizzazione, ma vogliamo entrare un po' più nel dettaglio? Ok. Koyuki, il protagonista, e Maho sono caratterizzati benissimo e la loro evoluzione e rappresentata ottimamente... ma gli altri? I "semplici" componenti della band lo sono in maniera appena sufficiente, mentre Ryusuke è un vero e proprio disastro, per la sua incoerenza (e antipatia anche, ma questo aspetto è soggettivo) nel suo modo di fare, e nel relazionarsi con Koyuki e con gli altri membri della band; ad esempio prima sembra finalmente aver legato seriamente con Koyuki, e poi minaccia di cacciarlo dalla band se non riuscisse a scrivere un testo per la loro canzone che dovrebbero presentare al prossimo live, ritenendolo appunto inutile. Poi di punto in bianco decide di lasciare i Beck, così, per mostrare degli pseudo-colpi di scena, e poi nel finale ci torna dentro di punto in bianco? Motivo? Mai rivelato. E' un personaggio che per ridicolaggine, incoerenza e non-credibilità accosterei a Suzaku Kururugi di Code Geass, ma qui a rendere ancor peggiore Ryusuke è l'interruzione - perchè questo è, non un finale - della serie.
Pensare che c'è pure un altro personaggio che riesce a cadere in basso quasi quanto Ryusuke fa calare le braccia non poco. Sto parlando della prima amica di Koyuki, per la quale quest'ultimo aveva una cotta, ricordate? Chissà perché anche il suo nome mi è completamente passato di mente. Cosa succede dopo una decina di episodi? Koyuki sembra che stia per riuscire nel suo intento, quando di punto in bianco sembra rinunciarci e inizia a pensare di rimorchiare Maho. Vada pure, chiamasi crisi di gioventù, ma l'amica sua che fine ha fatto? Sparita. E per sparita intendo letteralmente, volatilizzata insomma. Da una dozzina di episodi alla fine non si vede più neanche una volta, né in giro né nei pensieri di Koyuki. Bell'amico, evidentemente pensava solo a cuccare. Ma soprattutto bell'anime, che riesce a dimenticarsi per strada un personaggio non irrilevante... Senza parole.
E se poi voglio essere proprio cattivo e rigirare il coltello nella piaga, in uno stesso episodio sono presenti due scene ridicole (neanche il tempo di digerirle): Ryusuke che rovescia il contenuto di una tazza in testa a un ragazzo appena conosciuto, il quale rimane impassibile fino al completo svuotamento della suddetta. Da un'altra parte invece Koyuki, eccezionale ciclista, si cimenta in derapate e acrobazie degne del miglior livello di abilità di "Gran Thef Auto: Sant Andreas" e s'inventa una trovata alla Tom&Jerry.
Ah, e che dire dei messaggi educativi di fondo, tipici di quasi ogni anime, anche dei più scadenti? Inesistenti, anzi diverse volte ho notato una forte inclinazione agli ideali americani, che ritengo siano in un anime quanto di peggio ci possa stare.
E che dire del cane Beck, che dovrebbe essere il simbolo dell'opera? Compare sì e no 4-5 volte in tutti i 26 episodi.
Per concludere Beck-Mongolian chop squad ha cercato di riscuotere successo limitandosi a fare vedere un gruppo di ragazzi che diventano sempre più bravi a suonare, e ci è riuscito, ma non con me. E' un disastro su quasi tutti i fronti, ho gettato dalla finestra circa 9 ore della mia vita, ma da qui in avanti non credo di cimentarmi più in una tortura del genere solo per potere giudicare un anime dall'inizio alla fine, le pratiche di masochismo le lascio agli altri, io penserò solo a godermi le opere più meritevoli.
Il mio voto durante tutto l'arco narrativo della serie è sempre oscillato tra il 4 e il 6, ma in vista di un finale simile la bilancia non può pendere dalla parte positiva. Non infierisco ulteriormente perché, nonostante i tantissimi difetti, a un appassionato del genere potrebbe anche piacere.
E pensare che le premesse iniziali erano buone. Ho rivalutato K-ON!
E' triste vedere che le recensioni più lunghe mi escono con gli anime più scadenti, sigh.
Tutto mi aspettavo da Beck, anime acclamato da tutti, tranne che questa gran delusione.
La storia - se può definirsi tale - ruota attorno a un gruppo di ragazzi che vogliono mettere su una band, e da qui il tema si allarga sempre di più mostrando le varie sfaccettature della vita di una rock band.
Il problema principale di quest'anime è che non sa mai dove andare a parare, si autocompiace del modo semplice con cui racconta la vita di Koyuki e dei suoi amici. Ma lo fa in maniera talmente pigra, che gli episodi sembrano procedere per inerzia, senza che succeda mai nulla degno del minimo interesse, almeno fino agli ultimi episodi che sono sì più avvincenti, ma in cui lo sviluppo rasenta la banalità più totale, degna del "miglior" High school musical.
Fattore varietà, alla fine si ripete sempre lo stesso ciclo: i protagonisti ricevono un'offerta per dei dischi o per un provino/concerto, fanno le prove, problemino in mezzo, problemino risolto e concerto/CD effettuato con successo. Mi ricorda la monotonia dello schema che segue One Piece. Voi direte che è questa la vita di una rock band? Allora io rispondo che è pessima l'idea di trasporla in anime. E come trasposizione da un manga, diciamocelo, è quanto di peggio si possa immaginare, pur non conoscendo il manga. Perché? Perché più che assistere a un anime sembra di assistere a un "manga animato". Il termine "regia" possiamo dire che non esiste in quest'anime, visto che i produttori si sono limitati ad affiancare una dopo l'altro le vignette del manga, con pause e cambi di scena che non stanno né in cielo né in terra, ripercuotendosi quindi sulla storia e sulla sceneggiatura, con effetti disastrosi.
Ma purtroppo non finisce qui. Quello di Beck sarebbe stato accettabile come finale pur nella sua eccessiva semplicità, e invece no: mi sono trovato difronte a uno dei finali più brutti e insignificanti della mia carriera da appassionato d'animazione giapponese. Sono consapevole che questa scelta sia stata pressoché inevitabile perché tratto dal manga, ma io purtroppo devo limitarmi a giudicare l'anime.
Tecnicamente parlando la situazione non migliora di certo, anzi:
- regia penosa, con un montaggio delle scene che non sta né in cielo né in terra, mai visto un lavoro così mediocre in un prodotto animato;
- disegni scadenti, anche per quanto riguarda il chara design (quelli di Koyuki e Ryusuke sono palesemente copiati da due personaggi di Evangelion, rispettivamente da Shinji e da Shigeru Aoba, guarda caso anche i doppiatori sono gli stessi...), che è di una semplicità disarmante e di un'espressività praticamente inesistente, non ho mai visto dei volti così inespressivi;
- animazioni scarne, appena essenziali;
- aspetto musicale invece discreto, almeno gli autori si sono degnati di curarlo fino alla sufficienza - non oltre eh, son sempre musichette rockettare come se ne vedono tante per strada;
- fondali tra i peggiori che si possano immaginare per un anime;
Segnalo subito un pregio, prima che me ne dimentichi: seppur non troppo in profondità, l'anime a volte riesce a trasmettere bene i sentimenti di Koyuki nello spettatore, e anche la visione di certi aspetti del mondo musicale è affrontata con cura genuina.
Ora tocca parlare dei personaggi.
A un esame superficiale direi che godono di un'ottima caratterizzazione, ma vogliamo entrare un po' più nel dettaglio? Ok. Koyuki, il protagonista, e Maho sono caratterizzati benissimo e la loro evoluzione e rappresentata ottimamente... ma gli altri? I "semplici" componenti della band lo sono in maniera appena sufficiente, mentre Ryusuke è un vero e proprio disastro, per la sua incoerenza (e antipatia anche, ma questo aspetto è soggettivo) nel suo modo di fare, e nel relazionarsi con Koyuki e con gli altri membri della band; ad esempio prima sembra finalmente aver legato seriamente con Koyuki, e poi minaccia di cacciarlo dalla band se non riuscisse a scrivere un testo per la loro canzone che dovrebbero presentare al prossimo live, ritenendolo appunto inutile. Poi di punto in bianco decide di lasciare i Beck, così, per mostrare degli pseudo-colpi di scena, e poi nel finale ci torna dentro di punto in bianco? Motivo? Mai rivelato. E' un personaggio che per ridicolaggine, incoerenza e non-credibilità accosterei a Suzaku Kururugi di Code Geass, ma qui a rendere ancor peggiore Ryusuke è l'interruzione - perchè questo è, non un finale - della serie.
Pensare che c'è pure un altro personaggio che riesce a cadere in basso quasi quanto Ryusuke fa calare le braccia non poco. Sto parlando della prima amica di Koyuki, per la quale quest'ultimo aveva una cotta, ricordate? Chissà perché anche il suo nome mi è completamente passato di mente. Cosa succede dopo una decina di episodi? Koyuki sembra che stia per riuscire nel suo intento, quando di punto in bianco sembra rinunciarci e inizia a pensare di rimorchiare Maho. Vada pure, chiamasi crisi di gioventù, ma l'amica sua che fine ha fatto? Sparita. E per sparita intendo letteralmente, volatilizzata insomma. Da una dozzina di episodi alla fine non si vede più neanche una volta, né in giro né nei pensieri di Koyuki. Bell'amico, evidentemente pensava solo a cuccare. Ma soprattutto bell'anime, che riesce a dimenticarsi per strada un personaggio non irrilevante... Senza parole.
E se poi voglio essere proprio cattivo e rigirare il coltello nella piaga, in uno stesso episodio sono presenti due scene ridicole (neanche il tempo di digerirle): Ryusuke che rovescia il contenuto di una tazza in testa a un ragazzo appena conosciuto, il quale rimane impassibile fino al completo svuotamento della suddetta. Da un'altra parte invece Koyuki, eccezionale ciclista, si cimenta in derapate e acrobazie degne del miglior livello di abilità di "Gran Thef Auto: Sant Andreas" e s'inventa una trovata alla Tom&Jerry.
Ah, e che dire dei messaggi educativi di fondo, tipici di quasi ogni anime, anche dei più scadenti? Inesistenti, anzi diverse volte ho notato una forte inclinazione agli ideali americani, che ritengo siano in un anime quanto di peggio ci possa stare.
E che dire del cane Beck, che dovrebbe essere il simbolo dell'opera? Compare sì e no 4-5 volte in tutti i 26 episodi.
Per concludere Beck-Mongolian chop squad ha cercato di riscuotere successo limitandosi a fare vedere un gruppo di ragazzi che diventano sempre più bravi a suonare, e ci è riuscito, ma non con me. E' un disastro su quasi tutti i fronti, ho gettato dalla finestra circa 9 ore della mia vita, ma da qui in avanti non credo di cimentarmi più in una tortura del genere solo per potere giudicare un anime dall'inizio alla fine, le pratiche di masochismo le lascio agli altri, io penserò solo a godermi le opere più meritevoli.
Il mio voto durante tutto l'arco narrativo della serie è sempre oscillato tra il 4 e il 6, ma in vista di un finale simile la bilancia non può pendere dalla parte positiva. Non infierisco ulteriormente perché, nonostante i tantissimi difetti, a un appassionato del genere potrebbe anche piacere.
E pensare che le premesse iniziali erano buone. Ho rivalutato K-ON!
E' triste vedere che le recensioni più lunghe mi escono con gli anime più scadenti, sigh.
Potete far sentire la vostra voce, oltre che nei commenti, anche con un mini sondaggio che durerà tre giorni!
Anche col senno di poi comunque non mi pento affatto del mio giudizio, mi spiace per i fan. Poi ho anche scoperto che il regista di Beck è lo stesso del criticatissimo (forse il peggiore della serie) episodio 4 di Gurren Lagann... insomma è tutto un programma.
E' vero che può sembrare un controsenso perchè la storia dell'anime ricalca quella del manga, ma secondo me questa storia rende appunto molto meglio nel manga, sia per quanto riguarda il disegno, più accettabile nel manga che nell'anime, che per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi che è più riuscita.
Inanzitutto il comparto musicale, tutte canzoni bellissime e che rimangono impresse: la scena culmine della serie dove entra uno strumento alla volta è da antologia (e la canzone sembra scritta dai Beatles per semplicità e potenza)... poi c'è Moon On The Water e relativa scena che vabbeh, fuori scala proprio.
La storia è molto intrigante (solo tutto il mistero che gira intorno a Lucille e qualcosa di clamoroso, l'iconico Beck, ecc) e ti tiene sempre incollato. Poi ci sono altri aspetti che danno valore aggiunto all'opera: l'energia ed il fascino della scena indie-rock giapponese, personaggi uno più stupendo dell'altro... tutto molto bello.
È molto figo anche il fatto che è una serie che "non si limita al solo Giappone" ma si allarga a discografici americani, simil-band dei Nirvana, malavita new yorkese, ecc ecc
Se proprio gli si vuole rimproverare qualcosa è che non compre neanche mezzo manga (addirittura, mi sa a malapena un terzo)... ma quante serie posso vantarsi di arrivare fino in fondo??? L'arco finale conclude l'anime in modo degno e tutto sommato è una chiusura che ci sta.
Un mare di originalità in un anime di soltanto 26 episodi, ce ne fossero di anime così: conta la sostanza, non le animazioni... conta che a distanza di 10 anni ancora canti all'impazzata "Like A Foojin", non le scelte in regia.
Inoltre, Maho is my waifu... guai a chi la tocca.
Questa è una delle frasi più offensive che ho letto nella mia vita... se fossi moderatore, cancellerei la recensione.
Mai sentito parlare di Nirvana, Oasis, Rage Against The Machine, Soundgarden, Pearl Jam, Red Hot Chili Peppers??? Sono gruppi che hanno segnato la storia della musica e ai quali l'anime si ispira (in canzoni, strumenti usati, atteggiamenti sul palco, modo di suonare e/o vestirsi, ecc) andando a realizzare quello che, oltre ad essere una colonna sonora a dir poco magnifica, è il più gigantesco omaggio mai visto al mondo della musica rock.
Beck da questo punto di vista è un'opera così mastodontica e curata che neanche te lo immagini... senza offesa ma se non sai di cosa parli, non approfondire il discorso perchè poi vai a fare figure un po' del cavolo (per essere educati).
"Musichette rockettare", lasciamo perdere va... Young Signorino è pure troppo per noi italiani.
PS: chiedo scusa se mi sono scaldato, ma veramente quelle parole per me sono come bestemmie... è come andare da Valentino Rossi e dirgli: "Chi va in moto è l'essere più infimo della Terra".
Concordo, manca la parte finale del manga, un peccato che non sia stata mai animata.
Ma ormai sono passati tanti anni, quindi non ci spero più.
Izumi, l'amica di infanzia che scompare, non lo fa così a random, ma bensì perché la storia d'amore tra i due non si concretizza nessuno dei due fa il passo definitivo, anche perché Koyuki pian piano diventa più interessato a Maho, Izumi capisce la situazione, e semplicemente decide di mollare la presa, anche perché stava per diplomarsi e avrebbe poi dovuto cercare una nuova scuola etc etc. viene mostrata nei titoli di coda mentre ascoltiamo la canzone scritta da Koyuki mentre è in compagnia di quello che potrebbe essere il suo nuovo ragazzo.
Non mi sembra giusto inserire queste cose come difetti se non le hai comprese, magari sono arrivati in momenti in cui non eri più interessato all'opera e non la seguivi con la giusta attenzione, io sono della filosofia che va bene esplorare altri generi o anime diversi, ma se dopo pochi episodi non trovate stimoli nel continuarli, non fatelo, e guardatevi qualcosa nelle vostre corde, soprattutto se poi andate a recensirli.
L'ho visto durante l'anime night e ricordo di averlo adorato dal punto di vista musicale mentre ho trovato passabile trama e personaggi. Infatti non ho mai recuperato il manga che essendo privo di sonoro ho pensato dovesse essere inferiore all'anime e in questi anni non ho mai sentito il bisogno di rivederlo.
Se posso permettermi, è stato un errore. Harold Sakuishi, autore del manga, oltre ad essere un ottimo disegnatore (uno dei miei preferiti), è un amante e conoscitore della musica, capace di trasmettere su carta tutta la sua passione per quest'arte, tanto da compensare l'assenza del sonoro, specie se già si conosce la colonna sonora dell'anime
Volevo vederlo, però siccome mi sono stancato di vedere seria anime che non si concludo poiché manca la stagione successiva desisto.
Sono membri dello staff.
Non c'è bisogno del lei qui ahahah.
L'importante è che le cose in qualche modo si incuneino.
No, non è vero. Tutti quanti siamo degli appassionati a questo genere d'intrattenimento, pertanto se non uguali siamo simili. Quindi un tono nella discussione che costituisca una specie di gerarchia non è necessario.
Lasciamo i senpai e kohai ai giapponesi ahahah.
È vero é un anime lento ma alla fine chi di noi ha avuto un adolescenza stile fast and furious.? Se da ragazzini suonavamo o andavamo a fare sport e ci dedicavamo ad una passione usanti di noi hanno avuto premi e gioie. Lanime rispecchia i giorni "noiosi ed allegri" di adolescenti con un sogno che non sanno se realizzeranno i meno.
A me é piaciuto per essere così realistico.
Le musiche specialmente ma anche le animazioni degli strumenti e dei concerti (ricordo ancora che la prima volta che vidi la [bellissima] opening rimasi molto colpito dal perfetto labiale del tratto in cui la cantano in primo piano) erano molto belle e coinvolgenti.
Mi unisco appieno a chi avrebbe voluto una trasposizione del restante sviluppo del manga, manga che ancora oggi non sono più riuscito a rileggere, e non perché non ci fosse la voglia , ma perché mi ha accompagnato in quel particolare momento della vita attraverso le vicende del protagonista trasmettendomi molto ( vuoi per il contesto che esce dal classico studente giapponese propostoci in massa ma rimanendo molto "reale" ) e si è concluso consacrandosi nel mio cuore, come se rileggerlo fosse quasi un'offesa a quello che ha saputo trasmettermi.
Comunque una rottura di p***e dall'inizio alla fine. Secondo me avrebbe reso di più come prodotto cinematografico in carne e ossa comunque, in versione Anime è un po' né carne né pesce e nella sua serialità ha un ritmo abbastanza insulso.
Ha una dilatazione vuota della sceneggitura e per la maggior parte del tempo non ha nulla da dire. A me normalmente piacciono i ritmi lenti, quindi non prendetela come una considerazione di parte.
Ma il live action c'è...lo scrivevo giusto qualche riga più sopra.
Lo so. Non l'ho visto, ma la mia era (ed è) una considerazione a priori, su carta.
In effetti ho poco da aggiungere a queste parole. Un anime con diversi buoni elementi - soprattutto la colonna sonora - ma che non mi è veramente rimasta dentro.
A posteriori, devo ammettere però che mentre il manga è tutt'ora è nella mia top 3 di sempre, l'anime, a rivederlo di recente, mi ha un po' annoiato (non credevo, è stato un trauma quasi).
Però lo consiglio sicuramente.
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