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6.0/10
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Oggi mi ritrovo qui a recensire un vero e proprio caposaldo della mia infanzia: Pokémon!
Correva l'anno 1999, quando il videogioco più famoso del Giappone sbarcò nel Bel paese e con esso arrivò pure l'anime, adattato dalla Merak Film e mandato in onda sulle reti Mediaset. Ricordo il fatidico giorno come fosse ieri: 7 Gennaio del 2000! La mia curiosità era grande, e tanta. Alla Tv se ne parlava da mesi ormai e lo spot pubblicitario aveva incuriosito proprio tutti; chiunque sia nato nei primi anni '90 ricorda con piacere quei giorni vissuti con assoluta trepidazione. Da quel 7 Gennaio, quando fu mandato in onda il primo episodio, nulla è stato come prima. Da quel giorno la mia infanzia è cambiata, ha preso una strada ben precisa e non si è più voltata indietro.
"Gotta catch'em all!" Alzi la mano chi non ha mai pronunciato questa frase da bambino. Vanni recitava di continuo questo ritornello nella sigla italiana, e io lo seguivo a ruota aspettando speranzoso l'inizio di un nuovo entusiasmante episodio. A dirla tutta però, di entusiasmante c'è ben poco in questo anime. Probabilmente per anni il mio giudizio su quest'opera è stato falsato a causa dei piacevoli ricordi d'infazia, anche se non bisogna pretendere più del dovuto da questo anime.
La storia, in vero, non ha nè capo nè coda. Si presenta come una lunga e infinita serie di sfide che il nostro protagonista, Ash Ketchum (o Satoshi, che dir si voglia) deve affrontare per potersi fregiare del titolo di Maestro di Pokémon, ma senza avere mai un vero e proprio senso logico. Lo schema strutturale della serie è abbastanza scialbo, debole, ma soprattutto ripetitivo! I dialoghi lasciano spesso a desiderare (anch'essi di basso profilo) e risultano piuttosto scontati. La storia stessa si discosta parecchio da quella originale presente nei videogame e i protagonisti dal punto di vista emotivo-caratteriale non rendono granché; forse gli unici elementi validi sono il trio del Team Rocket (i nostri antagonisti principali), che rappresentano il punto forte della serie animata. I fondali quasi tutti uguali e le animazioni non proprio eccellenti contribuiscono ad abbassarne la valutazione finale, anche se in compenso ci sono delle buone OST.
Ma, c'è un 'ma'. Bisogna entrare nell'ottica che questo anime, oltre a rivolgersi ad un pubblico chiaramente pre-adolescente, funge in maniera primaria da "sponsor" del videogioco omonimo. La serie prepara il futuro videogiocatore a ciò che lo attende, infondendogli le nozioni necessarie a cominciare la sua avventura. Lo stesso protagonista della storia (il nostro Ash) è pensato per essere simile al giocatore medio di Pokémon, sia dal punto di vista caratteriale che dal punto di vista degli obiettivi da raggiungere, nonostante ad un prima occhiata possa sembrare davvero un personaggio "vuoto", infantile e poco intelligente.
In sostanza il cartone animato deve essere preso per quello che è, senza essere necessariamente caricato di eccessive responsabilità! Un buon 6 in pagella se lo merita tutto, conservando sempre in fondo al cuoricino una lacrima di nostalgia...