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7.0/10
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Di "Angel Beats!", serie di 13 episodi del 2010, si possono dire molte cose. Per alcuni indubbio capolavoro, per altri serie di mediocre spessore, tutti gli spettatori sono concordi nell'affermare che la serie era partita con un'ottima intuizione di base per perdersi durante il percorso verso il deludente finale.

La trama è indubbiamente originale. Ragazzi adolescenti morti senza aver realizzato i propri desideri si risvegliano nei pressi di una scuola simil purgatorio, dove viene loro data la possibilità di ritornare in pace con se stessi e il loro passato prima di passare a miglior vita. Fra costoro c'è anche chi desidera proseguire la propria esistenza senza reincarnarsi, e per questo lotta contro le regole della scuola che portano, per l'appunto, alla reincarnazione forzata di chi le segue diligentemente. Yuzuru Otonashi, protagonista dell'anime, si unisce a questo gruppo, capeggiato da Yuri Nakamura, e con loro lotta contro Kanade Tachibana, soprannominata Tenshi perchè erroneamente creduta un messo di Dio, la presidente del Consiglio Studentesco.

I personaggi sono su un buon livello, almeno i principali. Otonashi, per motivi sconosciuti senza memoria del suo passato, Yuri, e Tenshi sono personaggi gradevoli e profondi, mentre gli altri componenti del Battaglione lo sono di meno. Passando per Hinata e Ayato Naoi, entrambi di orientamente sessuale confuso e con una pseudo-cotta per Otonashi, fino ad arrivare a Yui, la finta idol con un feticismo per i cosplay felini, tutti questi personaggi infarciscono quasi inutilmente il plot narrativo, generando situazioni al limite del ridicolo.

A dire il vero, la trama prosegue senza grandi innovazioni, con continui flashbacks per commuovere gli spettatori presentando il triste passato dei protagonisti, e improbabili missioni per lottare contro Tenshi. I problemi di questa serie sono essenzialmente due: da un lato degli orripilanti errori a livello di trama, evidentissimi e mai risolti che assassinano ogni parvenza di logica in "Angel Beats!", dall'altro il rovesciamento inconcludente del comportamento di alcuni personaggi (mi riferisco, ovviamente, ad Hinata e Yui verso il termine della serie, o, ancora, all'improbabile quanto assurda amicizia fra Tenshi e Yuri da metà serie in poi).

"Angel Beats" punta molto sulla drammaticità delle situazioni, e da questo punto di vista riesce assolutamente nel suo intento. Impossibile non provare un forte senso di empatia verso i personaggi, che porta lo spettatore a tifare per un vero e proprio lieto fine. Finale, che, purtroppo non accontenta i più sensibili, destinati a versare calde lacrime per i propri beneamini, ma che allo stesso tempo fa un completo buco nell'acqua nel risolvere la situazione creatasi, rovinando irrimediabilmente la serie.

In conclusione, molto buona la caratterizzazione dei personaggi per essere un anime di soli 13 episodi (in particolare Otonashi, Kanade e Naoi) ma completo fallimento nello sviluppare degnamente la trama, che rimane monca nel complesso. Peccato. Consiglio comunque l'anime a chiunque apprezzi la drammaticità e i finali strappalacrime, non rimarrà deluso.