Recensione
Oh, Mia Dea!
7.0/10
Recensione di Bradipo Lento
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Gli OAV di Oh, Mia Dea!, a mio parere, hanno lo stesso scopo di quelli di Video Girl Ai: invogliare gli spettatori a leggersi il manga da cui sono tratti, presentando i personaggi principali e il filo conduttore degli eventi narrati. Rispetto all'opera di Katsura qui il lavoro è stato veramente arduo; gli OAV coprono una minima parte del manga da cui sono tratti, opera che tra l'altro era ancora in piena fase creativa mentre venivano prodotti questi episodi - in Giappone erano stati pubblicati otto dei quarantotto volumi di cui si compone il manga. Inutile aspettarsi un riassunto della versione cartacea o una narrazione dettagliata degli eventi, però gli OAV risultano accattivanti e riescono a tenere alta l'attenzione dello spettatore.
La storia, a grandi linee, narra le vicende di Keiichi Morisato - uno studente universitario che alloggia in un dormitorio maschile - e di Belldandy, una dea che risponde a una sua richiesta di aiuto. Keiichi, quando Belldandy gli spiega che potrà esaudire un suo desiderio, chiede alla ragazza di poter stare sempre insieme a lei; la richiesta spiazza Belldandy, che deve chiedere l'autorizzazione al suo superiore. Ricevuta l'approvazione diretta da parte di Dio, Belldandy inizia a vivere insieme a Keiichi in un tempio abbandonato, perché il ragazzo viene sfrattato dal dormitorio per aver ospitato una ragazza. I due però non rimarranno da soli per molto tempo, perché avranno la compagnia prima di Megumi - la sorella minore di Keiichi - e in seguito di Urd e Skuld, le sorelle di Belldandy. Keiichi quasi non riesce a credere di poter vivere insieme a una ragazza bella e devota come Belldandy, mentre lei si dimostra stranamente molto interessata e coinvolta dalle attenzioni di Keiichi...
I personaggi ricalcano molto quelli che ho conosciuto in Video Girl Ai: Keiichi è il bravo ragazzo di buon cuore, che non riesce a conquistare le ragazze ma ha una gran voglia di vivere una relazione romantica; Belldandy è la fanciulla che tutti i ragazzi vorrebbero avere al loro fianco e che si materializza davanti a Keiichi in una maniera che ha del miracoloso, uscendo da uno specchio. Anche qui, come negli OAV del manga di Katsura, si intuisce che tra i due protagonisti c'è una forte attrazione e una interessante storia sentimentale, e gli elementi fantastici e sovrannaturali lo rendono diverso dai soliti anime ambientati sui banchi di scuola. I primi tre episodi sono dei racconti autoconclusivi, nei quali si introducono le tre dee (Belldandy, Urd e Skuld) e viene mostrato il rapporto via via più intenso che lega Belldandy a Keiichi; negli ultimi due viene mostrata una dura prova che Belldandy e Keiichi dovranno affrontare e che metterà a rischio il loro legame.
Data la brevità della serie si notano le gravi pecche nella sceneggiatura, che dà per scontate troppe cose e disorienta chi è completamente a digiuno dell'opera; in particolare mi sono chiesto, soprattutto nei primi tre episodi, perché Belldandy fosse così innamorata di Keiichi: cosa c'è dietro al suo amore senza riserve per il ragazzo, non è possibile che una sconosciuta sia così coinvolta. Gli ultimi episodi mi hanno dato la chiave di lettura su questo aspetto, e mostrano un finale plausibile e desiderato per gli amanti del genere sentimentale (anche se un po' brusco) e aperto a nuovi sviluppi. Varie scenette comiche - mai eccessive - movimentano la serie rendendola più gradevole, la colonna sonora fa il suo compito alla perfezione e la grafica di tipo tradizionale è gradevole sia per i fondali che per il chara design; di notevole effetto gli abiti delle dee, sembrano usciti dalla matita di qualche stilista di moda.
Il mio giudizio finale sugli OAV di Oh, Mia Dea! è positivo: cinque episodi che catturano l'attenzione dello spettatore e invogliano ad approfondire la conoscenza dell'opera; niente di fenomenale, ma è proprio quello che si chiedeva a questo prodotto.
Al momento non penso di comprarmi il manga, ma solo perché non ho il posto per ospitare i quarantotto volumetti in cui è divisa l'opera; se in futuro riuscissi a organizzare uno spazio da dedicare a loro, penso proprio che me li prenderei. Più praticabile il recupero delle due serie in lingua originale e del film con il quale si conclude la trasposizione animata di una corposa parte del manga, che farò al più presto perché ho molta voglia di vedere come si evolvono le cose tra Belldandy e Keiichi.
La storia, a grandi linee, narra le vicende di Keiichi Morisato - uno studente universitario che alloggia in un dormitorio maschile - e di Belldandy, una dea che risponde a una sua richiesta di aiuto. Keiichi, quando Belldandy gli spiega che potrà esaudire un suo desiderio, chiede alla ragazza di poter stare sempre insieme a lei; la richiesta spiazza Belldandy, che deve chiedere l'autorizzazione al suo superiore. Ricevuta l'approvazione diretta da parte di Dio, Belldandy inizia a vivere insieme a Keiichi in un tempio abbandonato, perché il ragazzo viene sfrattato dal dormitorio per aver ospitato una ragazza. I due però non rimarranno da soli per molto tempo, perché avranno la compagnia prima di Megumi - la sorella minore di Keiichi - e in seguito di Urd e Skuld, le sorelle di Belldandy. Keiichi quasi non riesce a credere di poter vivere insieme a una ragazza bella e devota come Belldandy, mentre lei si dimostra stranamente molto interessata e coinvolta dalle attenzioni di Keiichi...
I personaggi ricalcano molto quelli che ho conosciuto in Video Girl Ai: Keiichi è il bravo ragazzo di buon cuore, che non riesce a conquistare le ragazze ma ha una gran voglia di vivere una relazione romantica; Belldandy è la fanciulla che tutti i ragazzi vorrebbero avere al loro fianco e che si materializza davanti a Keiichi in una maniera che ha del miracoloso, uscendo da uno specchio. Anche qui, come negli OAV del manga di Katsura, si intuisce che tra i due protagonisti c'è una forte attrazione e una interessante storia sentimentale, e gli elementi fantastici e sovrannaturali lo rendono diverso dai soliti anime ambientati sui banchi di scuola. I primi tre episodi sono dei racconti autoconclusivi, nei quali si introducono le tre dee (Belldandy, Urd e Skuld) e viene mostrato il rapporto via via più intenso che lega Belldandy a Keiichi; negli ultimi due viene mostrata una dura prova che Belldandy e Keiichi dovranno affrontare e che metterà a rischio il loro legame.
Data la brevità della serie si notano le gravi pecche nella sceneggiatura, che dà per scontate troppe cose e disorienta chi è completamente a digiuno dell'opera; in particolare mi sono chiesto, soprattutto nei primi tre episodi, perché Belldandy fosse così innamorata di Keiichi: cosa c'è dietro al suo amore senza riserve per il ragazzo, non è possibile che una sconosciuta sia così coinvolta. Gli ultimi episodi mi hanno dato la chiave di lettura su questo aspetto, e mostrano un finale plausibile e desiderato per gli amanti del genere sentimentale (anche se un po' brusco) e aperto a nuovi sviluppi. Varie scenette comiche - mai eccessive - movimentano la serie rendendola più gradevole, la colonna sonora fa il suo compito alla perfezione e la grafica di tipo tradizionale è gradevole sia per i fondali che per il chara design; di notevole effetto gli abiti delle dee, sembrano usciti dalla matita di qualche stilista di moda.
Il mio giudizio finale sugli OAV di Oh, Mia Dea! è positivo: cinque episodi che catturano l'attenzione dello spettatore e invogliano ad approfondire la conoscenza dell'opera; niente di fenomenale, ma è proprio quello che si chiedeva a questo prodotto.
Al momento non penso di comprarmi il manga, ma solo perché non ho il posto per ospitare i quarantotto volumetti in cui è divisa l'opera; se in futuro riuscissi a organizzare uno spazio da dedicare a loro, penso proprio che me li prenderei. Più praticabile il recupero delle due serie in lingua originale e del film con il quale si conclude la trasposizione animata di una corposa parte del manga, che farò al più presto perché ho molta voglia di vedere come si evolvono le cose tra Belldandy e Keiichi.