Recensione
Berserk
9.0/10
Non si può descrivere Berserk in una parola perchè sarebbe riduttivo; quello che scriverò sarà solo una piccola porzione di quello che in realtà è Berserk...
All'inizio ero piuttosto scettico sul prenderlo, per le critiche contrastanti e per il fatto che l'autore fosse piuttosto lento (è dire poco), ma quando mi sono deciso a leggerlo devo ammettere che era esattamente quello che tanto cercavo: una storia eccezionale, i disegni che all'inizio sono ancora acerbi, si fanno praticamente perfetti verso il quindicesimo volume per poi migliorarsi ancora; i personaggi sono tutti ottimamente caratterizzati e maturano insieme alla storia (cosa che non si vede spesso). Questi sono i punti forti di un manga stupendo che sa catturare e ti immerge in un mondo di violenza.
Il protagonista Gatsu è un vero protagonista: non è perfetto, commette degli errori e più volte nella storia si renderà conto di aver lasciato indietro le cose importanti. E' una persona istintiva che all'inizio del flashback si dimostra ancora immaturo e afflitto dalla morte del padre adottivo, per poi diventare un adulto che lotta per non perdere quel briciolo di umanità che gli rimane.
Molti potrebbero criticare il passaggio di Miura al fantasy che avviene negli ultimi volumi (Shilke sembra uscita da uno shojo manga di streghe!), ma bisogna ammettere che non poteva certo finire bene una storia che vede il protagonista macellare apostoli e nemici senza scrupoli (io lo preferivo così però!), anche la storia ogni tanto deve prendere strade diverse per non apparire mai noiosa; inoltre la trama lo richiedeva con l'avvento del falco e il mescolarsi dei mondi (anche se dubito che Miura all'inizio avesse pensato a questo).
Comunque dire che Berserk sia un capolavoro non si discosta troppo dalla realtà: disegni stupendi e super dettagliati (il chara degli apostoli è perfetto), storia avvincente e personaggi carismatici, con le loro paure, difetti e pregi.
Voto 9 perchè ancora incompleto... ma confido nel fatto che Miura sforni il migliore dei finali possibili... solo che, a questo ritmo, spero di essere ancora vivo quando avverrà! Consigliato ad un pubblico maturo poichè le tematiche toccate potrebbero non essere comprese da tutti.
All'inizio ero piuttosto scettico sul prenderlo, per le critiche contrastanti e per il fatto che l'autore fosse piuttosto lento (è dire poco), ma quando mi sono deciso a leggerlo devo ammettere che era esattamente quello che tanto cercavo: una storia eccezionale, i disegni che all'inizio sono ancora acerbi, si fanno praticamente perfetti verso il quindicesimo volume per poi migliorarsi ancora; i personaggi sono tutti ottimamente caratterizzati e maturano insieme alla storia (cosa che non si vede spesso). Questi sono i punti forti di un manga stupendo che sa catturare e ti immerge in un mondo di violenza.
Il protagonista Gatsu è un vero protagonista: non è perfetto, commette degli errori e più volte nella storia si renderà conto di aver lasciato indietro le cose importanti. E' una persona istintiva che all'inizio del flashback si dimostra ancora immaturo e afflitto dalla morte del padre adottivo, per poi diventare un adulto che lotta per non perdere quel briciolo di umanità che gli rimane.
Molti potrebbero criticare il passaggio di Miura al fantasy che avviene negli ultimi volumi (Shilke sembra uscita da uno shojo manga di streghe!), ma bisogna ammettere che non poteva certo finire bene una storia che vede il protagonista macellare apostoli e nemici senza scrupoli (io lo preferivo così però!), anche la storia ogni tanto deve prendere strade diverse per non apparire mai noiosa; inoltre la trama lo richiedeva con l'avvento del falco e il mescolarsi dei mondi (anche se dubito che Miura all'inizio avesse pensato a questo).
Comunque dire che Berserk sia un capolavoro non si discosta troppo dalla realtà: disegni stupendi e super dettagliati (il chara degli apostoli è perfetto), storia avvincente e personaggi carismatici, con le loro paure, difetti e pregi.
Voto 9 perchè ancora incompleto... ma confido nel fatto che Miura sforni il migliore dei finali possibili... solo che, a questo ritmo, spero di essere ancora vivo quando avverrà! Consigliato ad un pubblico maturo poichè le tematiche toccate potrebbero non essere comprese da tutti.