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10.0/10
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<b>Trama</b>
Molto complessa da spiegare in sintesi, la trama di Berserk è il suo punto forte, senza la quale non sarebbe il capolavoro da molti osannato e <i>preferito rispetto alle migliaia di titoli in circolazione</i>. Questo perché l'autore è uno dei pochi che riesce a creare nel lettore una voglia <i>indescrivibile</i> di continuare a leggere, per scoprire cause e conseguenze delle vicende rappresentate <i>in maniera superba e magnifica</i>, a partire dal primo volume. Infatti, una delle caratteristiche che differenzia questo titoli dagli altri, è l'ordine della narrazione non rigorosamente cronologico: nei primi capitoli troviamo il protagonista principale dell'opera (Gatsu, uomo di corporatura robusta, cieco da un occhio e monco di un braccio) alle prese con dei mostri spaventosi, e conosciamo il primo dei suoi tanti "compagni di viaggio", Pak. <i>Ma chi è Gatsu? Chi sono i suoi nemici? Perché è cieco da un occhio e monco da un braccio?</i> Per rispondere a tutte queste domande, viene mostrato, attraverso <i>un flashback lungo circa dieci volumi</i>, il passato del protagonista, partendo dalla nascita, passando per l'infanzia e l'adolescenza, e finendo con un Gatsu ormai adulto, con una coscienza saldamente formata e con un obiettivo ben preciso: <i>vendicare i suoi compagni</i>. Nel quattordicesimo volume quindi il passato "raggiunge" il presente e il lettore comincia, insieme al protagonista, un apparentemente interminabile viaggio, pieno di azione, introspezione psicologica e combattimenti <i>al limite del fantastico</i>, che difficilmente può pentirsi di aver intrapreso.

<b>Personaggi</b>
Inizialmente pochi (all'inizio troviamo solo <i>Gatsu e Pak</i>, oltre ai pochi nemici presentati nei primi tre volumi), il numero dei personaggi di Berserk cresce notevolmente dal quarto volume, con la presentazione della <i>squadra dei falchi</i>. Nel corso del flashback, numerosi dialoghi svelano al lettori i caratteri, i desideri e le ambizioni di alcuni dei membri, ma sopratutto del <i>loro capitano, Grifis</i>, e dell'<i>unica donna della squadra, Caska</i>. Al termine di questo, il protagonista incomincia un viaggio che lo porta a conoscere molti nuovi personaggi, alcuni solo come nemici, altri prima come nemici e poi come compagni. In ogni caso, l'autore utilizza per descriverli una tecnica d'introspezione psicologica <i>strabiliante</i>, che ogni volta lascia il lettore <i>di stucco</i>. Infine viene a formarsi un nuovo gruppo, un gruppo che non ha niente a che fare con i soliti ninja, pirati o shinigami... una sorta di <i>famiglia</i> per il <i>guerriero nero</i> e per il lettore che si immedesima nel suo ruolo.

<b>Disegno</b>
Un'altra caratteristica fondamentale dell'opera è indubbiamente <i>il disegno</i>: l'autore presenta delle tavole che si distinguono da quelle della maggior parte degli altri autori. Sin dalle prime, infatti, si può notare il <i>tratto distintivo di Miura</i>, il quale mischia l'erotismo all'orrore, generando <i>un mix stupefacente</i>. Le ambientazioni sono a dir poco <i>stupende</i> e lasciano poco spazio all'immaginazione. <i>Innumerevoli dettagli</i> caratterizzano l'aspetto esteriore dei personaggi, disegnati minuziosamente, <i>con cura</i>. Lo stesso vale per le armi, a partire dal <i>braccio-cannone</i> e dall'<i>Ammazzadraghi</i>, l'enorme <i>"blocco di ferro"</i> che il protagonista porta sempre con se. Ma la vera peculiarità dei disegni di Miura sta nei combattimenti, che si possono definire <i>"non adatti ai deboli di cuore"</i>, per via delle esposizioni a dir poco raccapriccianti. <i>Sangue a litri e organi schizzanti dai corpi nemici</i> sono difatti quasi sempre presenti. Insomma, sono molte le immagini che l'autore riesce a imprimere nelle menti dei lettori che cercano <i>qualcosa di diverso</i>, qualcosa di <i>spettacolare</i>.

<b>Divertimento</b>
Molti titoli sono in grado di far ridere ininterrottamente per ore. Beh, Berserk <i>non è</i> uno di questi, ma ciò non significa che non sia divertente. Infatti, tra i molti personaggi ce n'è uno che riesce <i>perfettamente</i> in tale intento: <i>Pak</i>. Questi per l'appunto smorza i temi crudi e violenti dell'opera, evitando di farla diventare troppo <i>"pesante"</i>. <i>Irresistibili</i> le gag proposte dall'autore con protagonista il minuscolo elfo. Svariati i riferimenti ad altre opere, come ad esempio <i>Doraemon</i> o <i>Star Wars</i>. Ma Pak non è solo: personaggi come <i>Shilke, Ivarella e Isidoro</i> riescono benissimo ad appoggiarlo, nel compito di alleggerire la lettura. Inoltre c'è da dire che, sebbene per molti divertimento equivalga solo a umorismo, per altrettante persone non è così. Giacché ci si può divertire anche guardando il protagonista che <i>squarta e riduce in mille pezzi i propri nemici</i>, in modo che solo lui sa fare, o una delle tante scene di sesso proposte da quello <i>"sporcaccione"</i> di Miura.

<b>Considerazioni finali</b>
Berserk non è "un" manga. Berserk è "il" manga. Certo, non è un genere di manga adatto a un pubblico di bambini o ragazzini, ma per un qualsiasi otaku che si rispetti è un titolo immancabile. Se siete alla ricerca di qualcosa di diverso, provatelo e non ve ne pentirete.