Recensione
Tormenta Nera
8.0/10
Kuroi Fubuki, pubblicato in Italia con il titolo di Tormenta Nera, è un manga autoconclusivo disegnato e sceneggiato da Yoshihiro Tatsumi nel lontano 1956, ben 20 anni avanti Tacchan. L'autore lo potreste già conoscere grazie al voluminoso "Una Vita tra i Margini", pubblicato sempre da Bao Publishing, ma questa volta ci troviamo davanti ad un lavoro del tutto diverso.
La storia parla di una fortuita e disperata fuga dalle autorità da parte di due sospettati di omicidio. Invero due persone molto diverse, si trovano a scappare per motivazioni più simili delle apparenze, anche se uno dei due nemmeno avrebbe voluto trovarsi in una simile situazione e sarebbe più proponeso a costituirsi.
La lettura, pur scorrendo molto rapida, con molta azione, poco tempo per tergiversare e senza dialoghi particolarmente profondi, vi immergerà in una storia non è banale come potrebbe sembrare. Considerando gli anni in cui è stata scritta l'opera, inolte, sorprende per un paio di risvolti che non posso accennarvi per non rovinarvi il finale, che tra l'altro mi è apparso particolarmente ispirato e soddisfacente.
Le tavole sono disegnate in modo semplice, con un tratto piuttosto spesso e poco adatto ai dettagli, ma che riesce a offrere un'ottima dinamicità e rende di facile comrpensione degli eventi raccontati. Vi sono delle tavole a colori che sono state confezionate in un'edizione piuttosto curata e di buona fattura, che paga dal lato del prezzo, 14 euro, inevitabile visto che sarà un titolo acquistato probabilmente solo da pochi collezionisti e amanti dei manga classici d'autore.
L'ho letto in poco tempo, poco più di mezz'ora, e indubbiamente mi è piaciuto. Totalmente diverso dai manga di oggi, offre un buon spaccato di come poteva venire interpretato un thriller d'azione in un fumetto indirizzato ad un pubblico abbastanza adulto negli anni '50 in Giappone. Se avete disponibilità e siete curiosi, lo trovo una lettura a cui potreste approcciarvi e che merita di finire nella libreria di qualsiasi buon collezionista, amante dei manga o meno.
La storia parla di una fortuita e disperata fuga dalle autorità da parte di due sospettati di omicidio. Invero due persone molto diverse, si trovano a scappare per motivazioni più simili delle apparenze, anche se uno dei due nemmeno avrebbe voluto trovarsi in una simile situazione e sarebbe più proponeso a costituirsi.
La lettura, pur scorrendo molto rapida, con molta azione, poco tempo per tergiversare e senza dialoghi particolarmente profondi, vi immergerà in una storia non è banale come potrebbe sembrare. Considerando gli anni in cui è stata scritta l'opera, inolte, sorprende per un paio di risvolti che non posso accennarvi per non rovinarvi il finale, che tra l'altro mi è apparso particolarmente ispirato e soddisfacente.
Le tavole sono disegnate in modo semplice, con un tratto piuttosto spesso e poco adatto ai dettagli, ma che riesce a offrere un'ottima dinamicità e rende di facile comrpensione degli eventi raccontati. Vi sono delle tavole a colori che sono state confezionate in un'edizione piuttosto curata e di buona fattura, che paga dal lato del prezzo, 14 euro, inevitabile visto che sarà un titolo acquistato probabilmente solo da pochi collezionisti e amanti dei manga classici d'autore.
L'ho letto in poco tempo, poco più di mezz'ora, e indubbiamente mi è piaciuto. Totalmente diverso dai manga di oggi, offre un buon spaccato di come poteva venire interpretato un thriller d'azione in un fumetto indirizzato ad un pubblico abbastanza adulto negli anni '50 in Giappone. Se avete disponibilità e siete curiosi, lo trovo una lettura a cui potreste approcciarvi e che merita di finire nella libreria di qualsiasi buon collezionista, amante dei manga o meno.