Recensione
Elfen Lied
7.0/10
Assegno un 7 a quest'anime anziché la sufficienza, voto che invece assegno alla controparte cartacea, proprio perché ha avuto la fortuna di essersi distaccata da quest'ultima. O meglio, più che avere una storia alternativa, l'anime ricopre solo metà degli archi narrativi del manga.
Le animazioni, per quanto non siano perfette, sono sicuramente superiori ai disegni inguardabili del manga. L'anime vanta anche musiche molto belle, come la sublime opening "Lilium", che rende quest'anime ancora più romantico e nostalgico.
Riguardo i personaggi, la protagonista mi ha davvero colpito, la sua personalità può assumere le classiche e stereotipate caratteristiche kawaii (che in questo caso non risultano banali, ma sono caratterizzate ad arte), che infondono un'infinita dolcezza e tenerezza, oppure tratti demoniaci e ammalianti che la rendono estremamente affascinante.
La storia non è banale, tutt'altro, almeno per quanto riguarda gli archi di storia narrati nell'anime. Il difetto del manga è infatti quello di rendere parecchio demenziale un racconto fatto con i fiocchi.
Sebbene l'anime non completi veramente la storia, a differenza di tanti altri anime lasciati incompiuti, in "Elfen Lied" questo aspetto non costituisce un vero problema. Sembra che gli autori avessero le idee chiare sin dall'inizio, decidendo di far di "Elfen Lied" un prodotto autoconclusivo e non necessariamente dipendente dalla lettura del manga.
Dirò di più: il finale, nonostante lasci vagamente l'idea di incompiuto, dal mio punto di vista chiude l'opera in maniera perfetta come il manga non ha saputo fare, consolidando ancor di più quell'atmosfera di passione e strazio che pervade tutti i tredici episodi.
Unico caso in cui ho preferito l'anime alla versione cartacea.
Do un sette, cercando di essere neutrale perché non nascondo il mio legame affettivo con "Elfen Lied", essendo stato il mio primo anime.
Le animazioni, per quanto non siano perfette, sono sicuramente superiori ai disegni inguardabili del manga. L'anime vanta anche musiche molto belle, come la sublime opening "Lilium", che rende quest'anime ancora più romantico e nostalgico.
Riguardo i personaggi, la protagonista mi ha davvero colpito, la sua personalità può assumere le classiche e stereotipate caratteristiche kawaii (che in questo caso non risultano banali, ma sono caratterizzate ad arte), che infondono un'infinita dolcezza e tenerezza, oppure tratti demoniaci e ammalianti che la rendono estremamente affascinante.
La storia non è banale, tutt'altro, almeno per quanto riguarda gli archi di storia narrati nell'anime. Il difetto del manga è infatti quello di rendere parecchio demenziale un racconto fatto con i fiocchi.
Sebbene l'anime non completi veramente la storia, a differenza di tanti altri anime lasciati incompiuti, in "Elfen Lied" questo aspetto non costituisce un vero problema. Sembra che gli autori avessero le idee chiare sin dall'inizio, decidendo di far di "Elfen Lied" un prodotto autoconclusivo e non necessariamente dipendente dalla lettura del manga.
Dirò di più: il finale, nonostante lasci vagamente l'idea di incompiuto, dal mio punto di vista chiude l'opera in maniera perfetta come il manga non ha saputo fare, consolidando ancor di più quell'atmosfera di passione e strazio che pervade tutti i tredici episodi.
Unico caso in cui ho preferito l'anime alla versione cartacea.
Do un sette, cercando di essere neutrale perché non nascondo il mio legame affettivo con "Elfen Lied", essendo stato il mio primo anime.