Recensione
The Seven Deadly Sins
8.5/10
Sai quando si dice che è meglio puntare alla semplicità piuttosto che a una serie con un trama articolata e, potenzialmente, in grado di infilare gli autori in vicoli ciechi? Ecco, "The Seven Deadly Sins" ne è l'esempio perfetto!
La trama è molto semplice, ma non banale come si potrebbe pensare: diventa banale quando non crea quella voglia di dire: "Wow, voglio vedere cosa succederà nel prossimo episodio!".
Invece, nella loro semplicità, riescono a farti capire subito la caratterizzazione dei personaggi, nessuno escluso, dando il giusto spazio a tutti. Il tutto scorre nella massima fluidità, mi viene difficile trovare episodi che siano "skippabili". Forse il filler tra le prime due stagioni, ma, alla fine, vederlo non guasta.
La cosa bella della costruzione dei personaggi è, con il passare delle puntate, che ci si rende conto delle loro sfumature, e questo mi affascina moltissimo. La distinzione buono e cattivo c'è, ovviamente, però non è così netta come può sembrare, soprattutto per alcuni personaggi.
La trama, come ho già detto, non è complicata, ma lo sviluppo è ottimo: non ci sono troppi momenti morti, nella stragrande maggioranza degli episodi vanno dritti al punto e le spiegazioni sui colpi di scena sono così semplici e "naturali", che non vanno a creare forzature.
Io lo consiglio fortemente.
La trama è molto semplice, ma non banale come si potrebbe pensare: diventa banale quando non crea quella voglia di dire: "Wow, voglio vedere cosa succederà nel prossimo episodio!".
Invece, nella loro semplicità, riescono a farti capire subito la caratterizzazione dei personaggi, nessuno escluso, dando il giusto spazio a tutti. Il tutto scorre nella massima fluidità, mi viene difficile trovare episodi che siano "skippabili". Forse il filler tra le prime due stagioni, ma, alla fine, vederlo non guasta.
La cosa bella della costruzione dei personaggi è, con il passare delle puntate, che ci si rende conto delle loro sfumature, e questo mi affascina moltissimo. La distinzione buono e cattivo c'è, ovviamente, però non è così netta come può sembrare, soprattutto per alcuni personaggi.
La trama, come ho già detto, non è complicata, ma lo sviluppo è ottimo: non ci sono troppi momenti morti, nella stragrande maggioranza degli episodi vanno dritti al punto e le spiegazioni sui colpi di scena sono così semplici e "naturali", che non vanno a creare forzature.
Io lo consiglio fortemente.