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Nella mia personale classifica degli shojo più belli di sempre al primo posto c'è "Proteggi la mia terra".
"Proteggi la mia terra" è perfetto sotto ogni punto di vista: trama, caratterizzazione dei personaggi, grafica.

Benché all'inizio lo stile sia fortemente anni 80, a tratti acerbo, la lunga serializzazione ha fatto sì che l'autrice modificasse moltissimo il proprio disegno, migliorandolo sensibilmente pur riuscendo a mantenere comunque una coerenza stilistica globale.

"Proteggi la mia terra" non è una storia breve o semplice e benché si tratti di uno shojo, il carattere fantasy e le due narrazioni parallele (portate avanti magistralmente) del presente e della vita precedente, fanno sì che la lettura sia agevole e appassionante.
Non è un shojo della domenica, non si può leggere con distacco, non si può leggere se si cercano storie d'amore con turbamento e tremori: se questo è ciò che cercate "Proteggi la mia terra" non è lo shojo che fa per voi.
"Proteggi la mia terra" è una storia complessa che narra sì una storia d'amore e un dramma, ma il vero tema sono i sentimenti.
La storia, la trama, dischiude al lettore riflessioni sull'amore, il possesso, l'odio, la vendetta, la solitudine, i disturbi mentali.
La storia narrata è struggente non solo per la disperazione di quell'amore interrotto, non compreso, non mutuamente accolto ma è struggente perché descrive il dolore, racconta chi siamo, da dove veniamo e perché siamo diventati così.
Il rancore, l'odio diventano quindi comprensibili e se ne prova compassione: perché al di là del dolore che tale rancore e desiderio di vendetta infligga agli altri e a noi stessi, si prova pietà per un'animo così turbato; perché si comprendono i meccanismi che portano Shion a un tale odio e se ne prova pietà.
Mai più mi è capitato di leggere in un manga una storia così bella, complessa, umana.
I traumi, la guerra, l'amore, le incomprensioni tutto lascia un segno dentro di noi e in qualche modo ci definisce per sempre: questo è quel che "Proteggi la mia terra" racconta.
E infine, meravigliosamente, si scopre che la cura alle ferite, al dolore, ai torti subiti è solo l'amore: l'amore che lenisce ogni furore, ogni rancore; che calma, conforta e perdona.
Ma non un perdono fine a se stesso, un perdono cieco e dogmatico, quello di "Proteggi la mia terra" è un perdono consapevole, che riesce a superare l'odio poiché lo comprende, lo accoglie e lo supera.
Potente e sublime, questo è "Proteggi la mia terra".