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Scovato per caso in rete, e felice di sapere che è stata annunciata una sua pubblicazione anche in Italia, questo manga (attualmente in corso) è stata una piacevolissima sorpresa.

Yuki è sorda dalla nascita, Itsuomi parla tre lingue, ma non quella dei segni. I due frequentano la stessa università, tuttavia si incontrano per caso in un tram. Da quel momento in poi si cercheranno e si guarderanno con grande curiosità e altrettanto timore.
È interessante vedere in che modo l'approccio tra i due evolve, che non è lo stesso approccio che avviene tra due ragazzi comuni. I due, per conoscersi a fondo, devono cercare un modo per comunicare ed entrare nel mondo dell'altro. Entrambi, così, sperimentano situazioni nuove ed il sentimento che poco a poco cresce tra di loro, incentiva la voglia di comprendersi e di trovare vie alternative. Lui sperimenta il linguaggio dei segni, e acuisce il senso del tatto, che lo sperimenta assieme a Yuki. Lei si adopera nell'uso dello smartphone, e si concentra maggiormente sull'espressività del ragazzo, fonte comunicativa importante per un sordo. Noi sperimentiamo tutto ciò assieme a loro.
La sordità di Yuki ci porta in un mondo ovattato, in cui tutti gli altri sensi si accendono per supplire a quello dell'udito. È davvero strana la sensazione che si percepisce mentre ci si immerge nella lettura di questa storia. Personalmente è come se io stessa sentissi attutiti tutti i suoni circostanti. Credo che un anime non avrebbe sortito questo effetto particolare, in quanto in una trasposizione animata, per forza di cose, anche se vi viene trattato il tema della sordità, suoni, voci e musica sono presenti. Durante la lettura, invece, disponi di due unici elementi: il testo ed il lettore. E nello nell'immedesimarsi, nello specifico, ci si cala davvero in un silenzio surreale.

Sottolineo, inoltre, che il tratto del disegno, in tutto ciò ha il suo bel ruolo. A parte la gradevolezza della fisionomia dei personaggi, vedremo dei bellissimi primi piani, dettagliati, di mani e dita. E non poteva essere altrimenti se il principale strumento comunicativo sta nella gestualità delle mani. Mi chiedo se l'autore abbia scelto questo tipo di storia proprio perché ha magari una particolare predilezione nel ritrarre questa parte del corpo. Ad ogni modo, non si può dire che non la rappresenti bene. E non solo nei primi piani, ma anche, per esempio, quando viene rappresentato un dialogo articolato nel linguaggio dei segni. Si intuisce che, comunque, c'è sotto uno studio e una ricerca accurata di tutto quello che fa parte del mondo di un disabile sordomuto.

Intorno a questa coppia ruotano dei comprimari altrettanto interessanti, con relativi interessanti triangoli amorosi. Rin, l'amica di Yuki, innamorata di Kyou, amico (puta caso) di Itsuomi. Shin, l'amico eccentrico che ama Emma, ma che quest'ultima è Innamorata di Istuomi. E non manca il geloso amico d'infanzia di Yuki, Oushi, che ovviamente non prenderà in simpatia questo nuovo ingresso nella vita dell'amica. Sarà, soprattutto, proprio tramite Oushi che Itsuomi (e noi lettori) imparerà un poco meglio ad approcciarsi ad un sordo, a Yuki. Significativa, infatti, la scena in cui rimprovera Istuomi che compare all'improvviso alle spalle di Yuki: mai farlo con un sordo perché non ti sentirebbe arrivare e lo spaventeresti.

Che altro aggiungere riguardo a questo manga?
Se cercate una storia romantica e matura, e che si addentra nelle difficoltà quotidiane di chi è disabile, sia da un punto di vista pratico, che emotivo, questo è il manga che fa per voi.