Recensione
My Son is Probably Gay
9.0/10
Recensione di Keehlm Fungiolo's baseball bat
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Io di norma non compro manga comici, scelgo il drammatico o il romance, motivo per cui prendo solenni cantonate che potrei evitare con un minimo di apertura mentale in più.
Se, come me, vi sentite stanchi di tutte queste "tragedie" yaoi, "My son is probably gay" è quello che ci vuole.
È una situation comedy in ambito familiare con un punto di vista femminile (quello della madre).
Hiroki è il maggiore di due fratelli: lui e Yuri sono studenti e il padre lavora lontano da casa, si possono rivedere solo una volta ogni tanto.
Lo sguardo privilegiato, allora, è quello di sua madre. Lei si accorge, da tanti piccoli particolari, che l'orientamento sessuale di Hiroki potrebbe non essere etero. Decide di non affrontare l'argomento con lui, preferendo aspettare che maturi emotivamente e che se ne accorga da solo.
L'umorismo del manga non è mai volgare o perfido, la mamma ride bonariamente tra sé ogni volta che lo coglie in atteggiamenti teneri e imbarazzati. Ho pensato che My Son sia molto simile a Temi D'amore di Yuu Yabuchi (1991) o meglio ancora, mi è sembrato un moderno Sazae -San (Machiko Hasegawa 1946) dal momento che la voce narrante è la madre.
Il padre non mi sembra particolarmente sveglio, né così aperto mentalmente, ma si intuisce che è una brava persona. Intorno a loro compaiono gradatamente amici di scuola, colleghi di lavoro dei genitori e così via, attraverso i quali la donna vede il mondo sotto un'altra luce.
Chi mi piace di più è Yuri, il fratellino, il quale diventa "complice" del piano silenzioso della mamma e sostiene il fratello quando lei non può.
Le espressioni dei personaggi valgono da sole l'acquisto della serie: spero che duri a lungo.
Lo stile grafico è simile a "Temi D'Amore" e a "Doraemon", puccioso e non grottesco, adatto ad ispirare empatia nel lettore.
Se, come me, vi sentite stanchi di tutte queste "tragedie" yaoi, "My son is probably gay" è quello che ci vuole.
È una situation comedy in ambito familiare con un punto di vista femminile (quello della madre).
Hiroki è il maggiore di due fratelli: lui e Yuri sono studenti e il padre lavora lontano da casa, si possono rivedere solo una volta ogni tanto.
Lo sguardo privilegiato, allora, è quello di sua madre. Lei si accorge, da tanti piccoli particolari, che l'orientamento sessuale di Hiroki potrebbe non essere etero. Decide di non affrontare l'argomento con lui, preferendo aspettare che maturi emotivamente e che se ne accorga da solo.
L'umorismo del manga non è mai volgare o perfido, la mamma ride bonariamente tra sé ogni volta che lo coglie in atteggiamenti teneri e imbarazzati. Ho pensato che My Son sia molto simile a Temi D'amore di Yuu Yabuchi (1991) o meglio ancora, mi è sembrato un moderno Sazae -San (Machiko Hasegawa 1946) dal momento che la voce narrante è la madre.
Il padre non mi sembra particolarmente sveglio, né così aperto mentalmente, ma si intuisce che è una brava persona. Intorno a loro compaiono gradatamente amici di scuola, colleghi di lavoro dei genitori e così via, attraverso i quali la donna vede il mondo sotto un'altra luce.
Chi mi piace di più è Yuri, il fratellino, il quale diventa "complice" del piano silenzioso della mamma e sostiene il fratello quando lei non può.
Le espressioni dei personaggi valgono da sole l'acquisto della serie: spero che duri a lungo.
Lo stile grafico è simile a "Temi D'Amore" e a "Doraemon", puccioso e non grottesco, adatto ad ispirare empatia nel lettore.