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10.0/10
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Avete presente quando passano quelle notizie sulle varie pagine a tema anime e manga con i dati di vendita settimanali? Quando si esaltano quei fenomeni editoriali quali i vari One Piece, Jujutsu Kaisen e compagnia bella che, con una media di 100-200k copie vendute a volume, con picchi fino a 400k, domino le classifiche?
Ebbene, a Febbraio di quest’anno, il 28, per la precisione, mi imbatto in una di queste classifiche e noto una cosa sconcertante. In prima posizione non c’è niente di incredibilmente famoso o in voga in quel momento. Bensì, il 15° volume di uno slice of life. Non solo: accanto al nome vi era un asterisco, collegato ad una nota a piè di pagina: “I dati si riferiscono alla sola data di ieri, ovvero alla data di uscita del volume”. Quindi, in solo un giorno, questo manga era già arrivato in prima posizione. E non con 100, né 200, neppure 300 o 400, ma ben 460.000 copie vendute. Neanche il caso editoriale dell’anno o un evento storico come il 100° volume di One Piece o il 41° di Berserk hanno avuto un tale impatto in una singola giornata. E da qui, è iniziata la mia ricerca di questo manga misterioso.

Il mistero della bambina dai capelli verdi
Digito il nome in Google, ma sembra una password provvisoria. Come si legge? “Yotsuba”? “Yotsuba And”? “Yotsubato”? Mistero. Scopro da Wikipedia che è uno slice of life commedia su una bambina dai capelli verdi che si è trasferita col padre in una nuova città. Punto. No, nel senso, che questa è la trama. E anche qui mi sorge il dubbio: come fa ad essere una serie così seguita se ha una trama così ristretta? Poi, riguardando l’autore, mi si accende una lampadina: Kiyohiko Azuma, Kiyohiko Azuma, Kiyohiko Azuma… Ma certo! Quello di Azumanga Daioh! Per chi non lo conoscesse, Azumanga Daioh è un manga comico in formato yonkoma (brevi storie da 4 vignette l’una) poi adattato in un anime di buon successo, riguardante la surreale vita di un gruppo di liceali. Quindi, essendo lui famoso, il manga deve aver venduto molto perché è una sua idea… Ma anche qui non regge, perché la pubblicazione di Yotsuba&! È iniziata nel 2003 e questo è il 15° volume, questo boost si ha solitamente al primo volume. Allora ho cercato il manga in vari siti anime, per vedere le recensioni e, con immenso stupore, la rivelazione: questo fumetto su una bambina con un colore di capelli strano è in TOP 30 manga sia su MAL, che Anilist e Animeclick, aggregatori di recensioni molto differenti. A questo punto, solo una era la soluzione: leggere questo misterioso “Yotsuba&!”…

Eeeeeeeeeeeee…
Sono incappato nel mio nuovo manga preferito. YOTSUBA&! È UN CAPOLAVORO DI ARTE MODERNA.

Oke, mi calmo. Partiamo allora coi dati generali. In corso, Yotsuba&! È un manga slice of life che punta ad esserlo fino in fondo, senza toccare generi che solitamente si combinano a quest’ultimo, come per esempio esistono milioni di anime o manga SOL ma anche sentimentali. Qui invece, come per opere come Genshiken o Lucky Star, si cerca solamente di descrivere la vita di una bambina di pochi anni, che affronta un radicale cambiamento come un trasloco assieme al padre. E la cosa incredibile, è che, pur essendo una vita normale, Kiyohiko Azuma è un genio, perché riesce a rendere avvincente anche una normalità come andare dal fiorista o al supermercato, costruendo attorno a queste piccole, grani avventure un capitolo di una bellezza affascinante. Però, tutto ciò che accade, non sono episodi autoconclusivi. In qualche modo lasciano il segno, una piccola traccia nella storia che si sta sviluppando, tangendo anche la crescita di tutti i personaggi. Tutto, riassunto nel motto del manga “Oggi è il giorno più divertente”, che si può interpretare come un bambinesco “Carpe Diem”.

Avete presente Usagi Drop? Quel bellissimo anime e manga (fino alla monnezza che è il finale, almeno) dove una persona si ritrova a svolgere il ruolo di genitore e deve crescere dritta una bambina? Quello dove vengono mostrate alla grande tutte le difficoltà che questo comporti? Bene Yotsuba&! è simile. Solo molto più divertente e molto meglio sviluppato. Ma con la sostanziale differenza che il punto di vista cambia. Non si parla solo dei sacrifici e delle attenzioni che crescere un figlio comporta, ma di come una bambina debba scoprire un mondo nuovo per le sue prospettive. Tutto ciò che è descritto nel manga, viene raccontato usando la prospettiva della piccola Yotsuba, alla costante ricerca di scoprire cose nuove, commettere errori e imparare da essi. La figata di tutta questa storia è che il lettore si immedesima alla perfezione in queste vesti: l’effetto malinconia provocato dal vedere uno specchio della nostra infanzia rappresentato così bene è una delle cose che più fanno amare questo manga. Non è però tutto solo un gioco: ci sono momenti felici, così come quelli “paurosi” (si fa per dire) o tristi. Vi giuro, ho anche pianto ad un certo punto. E mi fa strano, perché piango veramente poco solitamente vedendo anime (tipo con Una Tomba Per Le Lucciole non sono riuscito a trattenermi), ma non avevo mai pianto leggendo qualcosa. Per di più considerando il fatto che non succedeva nulla di grave! Insomma, non so come, ma questo manga fa riscoprire emozioni e sentimenti che credevi d’aver perso.

Altro che Monster o Rocky Joe, questi sono personaggi scritti bene!
Ma arriviamo al punto forte: i personaggi. E beh, che dire. SONO FANTASTICI. Ma per un semplice motivo. Nessuno di essi è perfetto. La cosa migliore dell’intero fumetto sono essenzialmente i punti deboli della protagonista e da tutti coloro che la circondano. Yotsuba è una bambina di 5 anni vivace e combinaguai, suo padre, il “Signor Koiwai”, non è assolutamente il papà perfetto, ma ci prova in tutti i modi ad essere un genitore responsabile, nonostante sia anche lui un bambinone. Jumbo, l’enorme miglior amico del signor Koiwai, è un tenerone che non sa dir di no a Yotsuba e farebbe qualsiasi cosa per lei. Poi vabbè, è anche innamorato ma non ha il coraggio di dichiararsi. Poi c’è Yanda, un giovane collega del padre di Yotsuba, che è il “villain” (se si può chiamare così…) della storia perché si diverte facendo i dispetti a Yotsuba. Poi le tre sorelle sue vicine, con cui passa gran parte delle giornate: Asagi, la sorella maggiore, ma anche la più infantile (di cui Jumbo è follemente innamorato), Fuka, una liceale nel pieno della pubertà alle prese con problemi di peso e Ena, una bambina poco più grande di Yotsuba, intelligente e simpatica, ma che forse punta troppo su un ideale di perfezione. Insomma, tutti i personaggi sono incredibili, scritti in una maniera perfetta. Forse perché, per una volta, sono normali esseri umani, alle prese con i piccoli problemi di ogni giorno.

Ma quindi…
Probabilmente, anzi, quasi sicuramente, Yotsuba&! non è il manga del secolo. Non ha dalla sua storie fantastiche e spettacolari, personaggi esotici e scenari mozzafiato. Nonostante i disegni bellissimi di Azuma, con delle tavole letteralmente stupende, ammetto che questa potrebbe non essere una lettura che tutti possano apprezzare. Ma quindi, perché tutto ciò che ho raccontato finora, piace alla gente quanto me? I dati di vendita citati all’inizio parlano chiaro. So che spesso non vogliono dire nulla, ma se così tanta gente si fionda a recuperare una copia di un manga che dura da 19 anni, con tempi di pubblicazione quasi biblici (ultimamente, esce un volume ogni 3 anni e l’ultimo capitolo risale a una vita e mezza fa) vuol dire che qualcosa lo ha lasciato. Ma soprattutto, vale una regola fondamentale: YOTSUBA È TROPPO CARINA VOGLIO AVERE UNA FIGLIA COME LEI SOLO PER STRIZZARLE LE GUANCE. In sostanza, la morale è questa, ovvero leggete Yotsuba&!, il miglior manga del 21° secolo, perché non ha buchi di trama (non ne ha una), i personaggi sono perfetti (normali esseri umani) e i disegni una figata (il sesso puro e vero). Okey, forse non è vero, ma nel mio cuore lo è, quindi lasciatemi sognare.

Curiosità
• Probabilmente non vi sarà mai un adattamento anime di Yotsuba&!, in quanto l’autore ha affermato di essere rimasto deluso dall’adattamento del suo precedente lavoro. Però nel 2016 è uscita una serie spinoff chiamata “Nyanbo!”, ispirata al personaggio Danbo.
• Non esiste un anime, ma possiamo consolarci con la colonna sonora: dal 2006 sono usciti due album composti ed eseguiti dalla Kuricorder Pops Orchestra per accompagnare la lettura del manga. Si trovano facilmente su YouTube.
• Il manga è tratto a sua volta da uno one-shot del 1999 dal nome “Try! Try! Try!”
• È la mascotte ufficiale del social network 4-chan. Negli USA infatti, Yotsuba è conosciuta col nome di 404 Girl, in quanto compare nella pagina di errore del sito.
• Yotsuba si può tradurre con “quadrifoglio”, il che spiega o richiama la sua acconciatura con 4 codini e i capelli verdi.