Recensione
Il fedele Patrash (1975)
8.0/10
Recensione di Marco23111988
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Ispirato al romanzo "Il cane delle Fiandre di Ouida", "Il fedele Patrash" è l'anime che, appena un anno dopo il grande successo di "Heidi", avrebbe dato via al famoso programma TV World Masterpiece Theater, all'epoca Calpis Children's Theater, che si prefiggeva di adattare per il pubblico nipponico i capolavori della letteratura occidentale.
La storia narra di Nello, un bambino delle Fiandre, nei pressi di Anversa, orfano di entrambi i genitori che vive con il nonno con cui si guadagna da vivere vendendo il latte. La sua migliore amica, Aloise, è figlia dell'uomo più ricco del villaggio e per questo, il padre, non approva la loro amicizia. Un giorno il ragazzo Incontrerà un bellissimo cane delle Fiandre, che chiamerà Patrash. Insieme vivranno una serie di avventure: dove vedremo Nello sviluppare un innato talento per la pittura, l'amicizia tra Nello e Aloise andare avanti nonostante la contrarietà del padre di lei, fino agli ultimi tristi episodi.
Questo anime purtroppo è pressoché sconosciuto da noi, so che è stato trasmesso solo una volta dalla RAI nel 1984, è un vero peccato perché è una vera e propria opera, sebbene continui a considerare "Heidi" decisamente più di impatto e altri come "Il cielo azzurro di Romeo" o "lovely Sara" più avvincenti, ma sono gusti personali.
In effetti non è facile parlare di questo anime senza fare spoiler, perché il bello arriva proprio con gli ultimi 8 episodi, che non possono veramente essere capiti, tanto meno si può capire la fine, se non si sta attenti a tutto il resto della serie. Posso dire di aver trovato curioso come l'inizio sembrasse tutto sommato leggero e spensierato (a parte alcuni momenti) per poi evolversi nel dramma, forse è proprio per questo che qui in Italia questo anime non ha avuto molto successo, perché ci porta a fare i conti con un finale duro da digerire e mi rendo conto che, specie se vista con gli occhi di un giovane degli anni 2000/2010, possa risultare addirittura ingiusto, naturalmente col senno di poi Nello poteva prendere altre strade, non è che non ce ne fossero. Ma bisogna stare attenti a cadere nella trappola del fin troppo facile pressapochismo: a prescindere da come una storia possa finire o meno, a prescindere dalle decisioni giusto o sbagliate dei personaggi alla fine tutti questi discorsi lasciano il tempo che trovano, è lo stesso che penso delle teorie sui cartoni animati che si trovano online, va bene tutto ma una storia viene scritta, narrata e riadattata da gente che vuole comunicare qualcosa di ben preciso e piaccia o non piaccia è quello che veramente conta, per spiegarmi meglio devo andare con gli spoiler però.
Attenzione: questa parte contiene contiene spoiler sugli ultimi episodi e il finale!
Nell'episido 44 vediamo la morte del nonno di Nello, bellissimo personaggio oltreché unica vera figura di riferimento per il protagonista, fino a che ha potuto ha sempre cercato di fare il possibile perché il nipote potesse avere un infanzia felice, malgrado la povertà in cui vivevano, ora, senza più quella "protezione", inizierà a cercare di cavarsela da solo, senza più un parente, con Aloise come unica amica. La sola cosa che ormai conta per il protagonista è una gara di disegno, dove avrà modo di dimostrare il suo talento nella pittura, guarda caso al contest porterà un suo ritratto del nonno defunto ,ma questo contest verrà vinto da un altro ragazzo, peggiorando il suo sconforto. A questo si aggiunge l'essere stato accusato di aver appiccato un incendio al granaio: rimasto senza casa, senza un lavoro, senza più qualcuno che creda alla sua innocenza, senza più speranze di rivalsa si ritrova a vagare nella neve fino alla chiesa di Anversa dove morirà insieme al suo fedele Patrash.
É un finale struggente, devastante, che ti fa star male e ti fa riflettere: sì forse le cose sarebbero potute andare diversamente, forse un altro al posto di Nello avrebbe accettato l'ospitalità di Michel o avrebbe cercato di andare avanti nonostante i continui fallimenti, ma qui è palese l'intento religioso dell'autore che vede l'anima di Nello ricongiungersi a quella degli altri suoi cari. Un utente ha ipotizzato che Nello avesse già deciso di morire con la morte del nonno, io sono dell'idea che, forse, se insieme a quello non fossero accadute le altre sventure che sono successe, forse sarebbe rimasto vivo, ma è un ipotesi e, con la sua morte, il resto del villaggio avrà da riflettere su come è stato trattato un bambino rimasto orfano, accusato senza prove da persone (il padre di Aloise e Hans) di essere un criminale, per pura antipatia nei suoi confronti, rimasto senza lavoro ed emarginato solo perché chi lo aveva ingaggiato potesse salvare la faccia davanti al resto del paese.
Non è quindi tra i miei meisaku preferiti, ma credo sia una piccola perla della animazione nipponica da riscoprire.
La storia narra di Nello, un bambino delle Fiandre, nei pressi di Anversa, orfano di entrambi i genitori che vive con il nonno con cui si guadagna da vivere vendendo il latte. La sua migliore amica, Aloise, è figlia dell'uomo più ricco del villaggio e per questo, il padre, non approva la loro amicizia. Un giorno il ragazzo Incontrerà un bellissimo cane delle Fiandre, che chiamerà Patrash. Insieme vivranno una serie di avventure: dove vedremo Nello sviluppare un innato talento per la pittura, l'amicizia tra Nello e Aloise andare avanti nonostante la contrarietà del padre di lei, fino agli ultimi tristi episodi.
Questo anime purtroppo è pressoché sconosciuto da noi, so che è stato trasmesso solo una volta dalla RAI nel 1984, è un vero peccato perché è una vera e propria opera, sebbene continui a considerare "Heidi" decisamente più di impatto e altri come "Il cielo azzurro di Romeo" o "lovely Sara" più avvincenti, ma sono gusti personali.
In effetti non è facile parlare di questo anime senza fare spoiler, perché il bello arriva proprio con gli ultimi 8 episodi, che non possono veramente essere capiti, tanto meno si può capire la fine, se non si sta attenti a tutto il resto della serie. Posso dire di aver trovato curioso come l'inizio sembrasse tutto sommato leggero e spensierato (a parte alcuni momenti) per poi evolversi nel dramma, forse è proprio per questo che qui in Italia questo anime non ha avuto molto successo, perché ci porta a fare i conti con un finale duro da digerire e mi rendo conto che, specie se vista con gli occhi di un giovane degli anni 2000/2010, possa risultare addirittura ingiusto, naturalmente col senno di poi Nello poteva prendere altre strade, non è che non ce ne fossero. Ma bisogna stare attenti a cadere nella trappola del fin troppo facile pressapochismo: a prescindere da come una storia possa finire o meno, a prescindere dalle decisioni giusto o sbagliate dei personaggi alla fine tutti questi discorsi lasciano il tempo che trovano, è lo stesso che penso delle teorie sui cartoni animati che si trovano online, va bene tutto ma una storia viene scritta, narrata e riadattata da gente che vuole comunicare qualcosa di ben preciso e piaccia o non piaccia è quello che veramente conta, per spiegarmi meglio devo andare con gli spoiler però.
Attenzione: questa parte contiene contiene spoiler sugli ultimi episodi e il finale!
Nell'episido 44 vediamo la morte del nonno di Nello, bellissimo personaggio oltreché unica vera figura di riferimento per il protagonista, fino a che ha potuto ha sempre cercato di fare il possibile perché il nipote potesse avere un infanzia felice, malgrado la povertà in cui vivevano, ora, senza più quella "protezione", inizierà a cercare di cavarsela da solo, senza più un parente, con Aloise come unica amica. La sola cosa che ormai conta per il protagonista è una gara di disegno, dove avrà modo di dimostrare il suo talento nella pittura, guarda caso al contest porterà un suo ritratto del nonno defunto ,ma questo contest verrà vinto da un altro ragazzo, peggiorando il suo sconforto. A questo si aggiunge l'essere stato accusato di aver appiccato un incendio al granaio: rimasto senza casa, senza un lavoro, senza più qualcuno che creda alla sua innocenza, senza più speranze di rivalsa si ritrova a vagare nella neve fino alla chiesa di Anversa dove morirà insieme al suo fedele Patrash.
É un finale struggente, devastante, che ti fa star male e ti fa riflettere: sì forse le cose sarebbero potute andare diversamente, forse un altro al posto di Nello avrebbe accettato l'ospitalità di Michel o avrebbe cercato di andare avanti nonostante i continui fallimenti, ma qui è palese l'intento religioso dell'autore che vede l'anima di Nello ricongiungersi a quella degli altri suoi cari. Un utente ha ipotizzato che Nello avesse già deciso di morire con la morte del nonno, io sono dell'idea che, forse, se insieme a quello non fossero accadute le altre sventure che sono successe, forse sarebbe rimasto vivo, ma è un ipotesi e, con la sua morte, il resto del villaggio avrà da riflettere su come è stato trattato un bambino rimasto orfano, accusato senza prove da persone (il padre di Aloise e Hans) di essere un criminale, per pura antipatia nei suoi confronti, rimasto senza lavoro ed emarginato solo perché chi lo aveva ingaggiato potesse salvare la faccia davanti al resto del paese.
Non è quindi tra i miei meisaku preferiti, ma credo sia una piccola perla della animazione nipponica da riscoprire.