Recensione
Lone Wolf & Cub
8.5/10
"Lone wolf and cub" è un manga in grado di offrire un ritratto fedele ed affascinante del Giappone feudale e del Bushido samurai.
La struttura a episodi, pur non essendo tra le modalità narrative che preferisco, riesce ad attirare il lettore con capitoli sempre avvincenti e profondi, ideati per approndire ogni volta aspetti diversi del bushido o della cultura giapponese del periodo. Alcuni capitoli offrono vere e proprio lezioni di vita.
Se il mio voto si ferma all’8,5 e non va oltre è per due motivi:
Il primo è un finale per me non all’altezza, ho adorato il tutto fino al penultimo capitolo ma la conclusione non mi ha soddisfatto e questo mi è dispiaciuto molto (vorrei fare spoiler per spiegarmi meglio ma eviterò).
Il secondo motivo riguarda i combattimenti affrontati dal protagonista, sebbene all’inizio tutte le sue sfide siano plausibili e avvincenti, si arriva ad un certo punto in cui Ogami Itto riesce a sbaragliare 40/50 persone da solo nell’arco di una battaglia, facendo perdere al lettore ogni contatto con le atmosfere reali del resto dell’opera.
Questi per me i due difetti, di un opera comunque fantastica, che portano ad un 8,5 e non ad un 10.
La struttura a episodi, pur non essendo tra le modalità narrative che preferisco, riesce ad attirare il lettore con capitoli sempre avvincenti e profondi, ideati per approndire ogni volta aspetti diversi del bushido o della cultura giapponese del periodo. Alcuni capitoli offrono vere e proprio lezioni di vita.
Se il mio voto si ferma all’8,5 e non va oltre è per due motivi:
Il primo è un finale per me non all’altezza, ho adorato il tutto fino al penultimo capitolo ma la conclusione non mi ha soddisfatto e questo mi è dispiaciuto molto (vorrei fare spoiler per spiegarmi meglio ma eviterò).
Il secondo motivo riguarda i combattimenti affrontati dal protagonista, sebbene all’inizio tutte le sue sfide siano plausibili e avvincenti, si arriva ad un certo punto in cui Ogami Itto riesce a sbaragliare 40/50 persone da solo nell’arco di una battaglia, facendo perdere al lettore ogni contatto con le atmosfere reali del resto dell’opera.
Questi per me i due difetti, di un opera comunque fantastica, che portano ad un 8,5 e non ad un 10.