Recensione
My Love Mix-Up! Thailand
6.5/10
"My love mix-up" è un drama thailandese del 2024, trasposizione live-action del manga "Vanishing My First Love", edito in Italia per Star Comics. Il fumetto può vantare anche un’altra trasposizione giapponese del 2021 con l’interpretazione di Ren Meguro e Shunsuke Michieda.
Reduce da poco dalla ben fatta trasposizione thailandese di "Cherry Magic", nutrivo non poche aspettative riguardo questa serie, anch’essa produzione della GMMTV: purtroppo, aspettative che, per la maggior parte, sono state deluse.
Notiamo, infatti, fin dai primi episodi, una sceneggiatura che si prende non poche libertà.
La trama viene cambiata leggermente o, in altri punti, vengono aggiunte delle scene.
Le modifiche, se fatte bene, sono sempre ben accette perché i paesi rappresentati sono comunque diversi e, se gestite bene, possono essere un fattore aggiunto.
Alcuni cambi sono risultati interessanti: ad esempio, lo sport praticato da Kongthap/Ida non è più la pallavolo, ma il basket e, essendo io un’appassionata di questo sport, ha ben gradito questa innovazione.
Altre parti hanno portato con sé qualcosa di buono, ma anche di meno buono: [la seguente parte può contenere spoiler] il professore che, nell’opera originale, porta a una profonda analisi e accettazione della comunità LGBT, in questo drama è anch’esso omosessuale, alleggerendo così una parte molto intensa e importante del manga.
Al tempo stesso, però, regala un dialogo davvero emozionante con Atom dove viene affermato che nessuno ha il diritto di decidere cosa ci piace o meno perché ognuno di noi ha il diritto di avere le proprie preferenze [fine dello spoiler].
Il resto dei cambiamenti, personalmente, non li ho apprezzati in quanto sembrano essere aggiunte per allungare la storia e arrivare ai canonici 12 episodi da 45 minuti circa, tipici delle serie thailandesi.
Non ho apprezzato appieno neanche la regia: alcune scene si interrompono nel momento di maggior enfasi, dando un senso di troncatura.
Troppe, inoltre, le canzoni inserite nei vari episodi, soprattutto nel secondo, in cui veniva rappresentata la recita di Cenerentola. Gli abiti che hanno indossato in questa parte erano veramente magnifici e approvo il fatto che la storia di Cenerentola è quella tipica della Thailandia e che il personaggio principale sia stato trasformato in Cenerentolo, avendo così, anche nella recita, una coppia formata da due maschi.
Il problema sono state le troppe canzoni che hanno trasformato l’episodio in un piccolo musical.
Altre canzoni le troviamo anche negli episodi successivi come se si volesse far sfoggio delle doti canore dei due attori protagonisti.
Tantissime, anche, e molto invadenti sono le pubblicità indirette: non è una novità che i drama thailandesi, come altri di altre nazionalità, inseriscano dei prodotti da sponsorizzare, ma in questo caso sono veramente troppi e anche poco amalgamati nel contesto dell’episodio.
Il mio voto per questa serie è sufficiente solamente per due ragioni: Gemini e Fourth.
Questi due ragazzi si sono calati alla perfezione nei loro personaggi, similissimi al manga, ma allo stesso tempo differenti all’impronta data nel live-action giapponese.
Fourth dà così vita a un Atom/Aoki buffo, impacciato e imbranato.
Gemini aveva il compito più difficile: perché se Fourth è sempre stato al centro della scena, seguendo costantemente il suo punto di vista, al suo compagno hanno lasciato davvero poco spazio. E non ne capisco il motivo dal momento che, sia in questo drama, sia soprattutto nei precedenti, Gemini ha dato prova di grande bravura.
Gemini, in ogni caso, ha dato vita a un Kongthap tutto d’un pezzo, ma che piano piano ci mostra le sue emozioni, anche solo grazie a un semplice sguardo o un piccolo sorriso.
Quando hanno annunciato l’adattamento thailandese di questa storia, ho pensato che gli unici attori giusti potevano essere loro e non mi sbagliavo: hanno lasciato intatta quella purezza e innocenza tipica del manga, mantenendo anche la freschezza dell’opera originale.
Quindi è davvero un peccato che regia e sceneggiatura, nomi che in precedenza hanno dato vita a drama che ho amato, non siano riusciti a valorizzare a pieno questi attori.
Reduce da poco dalla ben fatta trasposizione thailandese di "Cherry Magic", nutrivo non poche aspettative riguardo questa serie, anch’essa produzione della GMMTV: purtroppo, aspettative che, per la maggior parte, sono state deluse.
Notiamo, infatti, fin dai primi episodi, una sceneggiatura che si prende non poche libertà.
La trama viene cambiata leggermente o, in altri punti, vengono aggiunte delle scene.
Le modifiche, se fatte bene, sono sempre ben accette perché i paesi rappresentati sono comunque diversi e, se gestite bene, possono essere un fattore aggiunto.
Alcuni cambi sono risultati interessanti: ad esempio, lo sport praticato da Kongthap/Ida non è più la pallavolo, ma il basket e, essendo io un’appassionata di questo sport, ha ben gradito questa innovazione.
Altre parti hanno portato con sé qualcosa di buono, ma anche di meno buono: [la seguente parte può contenere spoiler] il professore che, nell’opera originale, porta a una profonda analisi e accettazione della comunità LGBT, in questo drama è anch’esso omosessuale, alleggerendo così una parte molto intensa e importante del manga.
Al tempo stesso, però, regala un dialogo davvero emozionante con Atom dove viene affermato che nessuno ha il diritto di decidere cosa ci piace o meno perché ognuno di noi ha il diritto di avere le proprie preferenze [fine dello spoiler].
Il resto dei cambiamenti, personalmente, non li ho apprezzati in quanto sembrano essere aggiunte per allungare la storia e arrivare ai canonici 12 episodi da 45 minuti circa, tipici delle serie thailandesi.
Non ho apprezzato appieno neanche la regia: alcune scene si interrompono nel momento di maggior enfasi, dando un senso di troncatura.
Troppe, inoltre, le canzoni inserite nei vari episodi, soprattutto nel secondo, in cui veniva rappresentata la recita di Cenerentola. Gli abiti che hanno indossato in questa parte erano veramente magnifici e approvo il fatto che la storia di Cenerentola è quella tipica della Thailandia e che il personaggio principale sia stato trasformato in Cenerentolo, avendo così, anche nella recita, una coppia formata da due maschi.
Il problema sono state le troppe canzoni che hanno trasformato l’episodio in un piccolo musical.
Altre canzoni le troviamo anche negli episodi successivi come se si volesse far sfoggio delle doti canore dei due attori protagonisti.
Tantissime, anche, e molto invadenti sono le pubblicità indirette: non è una novità che i drama thailandesi, come altri di altre nazionalità, inseriscano dei prodotti da sponsorizzare, ma in questo caso sono veramente troppi e anche poco amalgamati nel contesto dell’episodio.
Il mio voto per questa serie è sufficiente solamente per due ragioni: Gemini e Fourth.
Questi due ragazzi si sono calati alla perfezione nei loro personaggi, similissimi al manga, ma allo stesso tempo differenti all’impronta data nel live-action giapponese.
Fourth dà così vita a un Atom/Aoki buffo, impacciato e imbranato.
Gemini aveva il compito più difficile: perché se Fourth è sempre stato al centro della scena, seguendo costantemente il suo punto di vista, al suo compagno hanno lasciato davvero poco spazio. E non ne capisco il motivo dal momento che, sia in questo drama, sia soprattutto nei precedenti, Gemini ha dato prova di grande bravura.
Gemini, in ogni caso, ha dato vita a un Kongthap tutto d’un pezzo, ma che piano piano ci mostra le sue emozioni, anche solo grazie a un semplice sguardo o un piccolo sorriso.
Quando hanno annunciato l’adattamento thailandese di questa storia, ho pensato che gli unici attori giusti potevano essere loro e non mi sbagliavo: hanno lasciato intatta quella purezza e innocenza tipica del manga, mantenendo anche la freschezza dell’opera originale.
Quindi è davvero un peccato che regia e sceneggiatura, nomi che in precedenza hanno dato vita a drama che ho amato, non siano riusciti a valorizzare a pieno questi attori.