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Boruto: Naruto Next Generation non ha bisogno di molte presentazioni: è il seguito derivato di Naruto, da cui riprende il genere (azione, fantastico).

In generale odiato, ma anche amato, è un manga che vive di due valutazioni separate, ovvero come serie a se e come seguito di Naruto.

[Ci sono piccoli spoiler, ma niente che possa rovinare la lettura a mio avviso]

Come manga a se, Boruto non è male, anzi, è un buon manga, una serie che funziona, probabilmente superiore alla media. Scegliendo una serie caso (tra uno scaffale fatto di manga dello stesso genere pubblicati negli ultimi anni) e prendendo Boruto, vi ritrovereste con qualcosa migliore della media.
Perché?
Fondamentalmente la serie non è niente di trascendentale in nessuno dei suoi aspetti, ne per quanto riguarda il sistema magico (che in realtà, come nella maggior parte delle serie moderne, non esiste, essendo fondamentalmente basato sui singoli poteri) ne per quanto riguardo il sistema politico, ne per quanto riguarda i personaggi, ecc.
Tutto però funziona bene, con solo alcuni "ma" principalmente dovuti al fatto che è un opera derivata per esempio, per quanto riguarda alcuni personaggi: in una serie non derivata non si sarebbe scelto come protagonista il figlio (leggermente) viziato ed amato da tutti del capo villaggio. A livello logico ha senso che il figlio di Naruto, ma in un manga normale non si sarebbe scelto un personaggio del genere come protagonista.
Questa cosa influenza negativamente la scrittura nella parte iniziale della serie (perché ovviamente attorno al personaggio viene fatto un costante lavoro di evoluzione).
Un altro problema legato ai personaggi è che ce ne sono molti, alcuni ripresi da Naruto ed altri legati a loro (i figli) che però non sono personaggi "veri", ma spesso e volentieri hanno un nome, un design e un potere, ma finiscono li. In quanto seguito ha senso che ci siano, ma se non fosse un seguito probabilmente non ci sarebbero stati.

I veri problemi iniziano quando lo si comincia a considerare il seguito di Naruto.
Fondamentalmente, da questo punto di vista la serie si può suddividere in due categorie: il "vorrei ma non posso" e il "dito medio al materiale originale".

Con vorrei ma non posso intendo dire che il manga non è praticamente mai all'altezza dell'originale, non ci va neanche vicino. World building, poteri, personaggi, ecc. Niente ci va vicino.
Per esempio in Naruto c'erano i vari villaggi ninja, c'era l'alba, c'era il suono, inoltre i vari villaggi avevano delle "correnti interne" (tipo la radice) e di fatto, tutte queste fazioni coesistevano contemporaneamente nel mondo, facendo cose, alleandosi, inimicandosi, ecc.
In Boruto ci sono i cinque villaggi, che però sono alleati e fine.
È come se non ci fossero e di fatti sono il villaggio della foglia anch'essi. Poi c'è il guscio che in pratica è la fazione dei cattivi, fine.
Ci sono dei tradimenti e dei cambi di casacca dei singoli personaggi ma fondamentalmente ognuno appartiene o all'una o all'altra fazione.
Come detto, questo è un esempio, ma vale lo stesso identico discorso per una buona parte degli elementi della serie.

Per quanto riguarda la parte "dito medio al materiale originale" è come se rigettasse o ripudiasse, molti degli elementi originali, andando a diventare qualcosa che è il seguito di Naruto, ma solo su carta, essendo a conti fatti una roba diversa.
Qui la lista delle cose che si potrebbero dire sarebbe davvero lunga, a partire dalla rilettura tipo cyberpunk (che poi in realtà sempre fantasy rimane per motivi anche abbastanza ovvi, ma è comunque raccontata in un altro modo) di tutti gli elementi della serie. Ad un tratto questa storia di ninja magici (genere classico della letteratura giapponese) non è più una storia di ninja magici, ma è tutt'altro. Che poi, come detto, neanche è vero, perché per dire, tutta la questione dei ninja che si trapiantavano le abilità innate esisteva anche in Naruto, e qui sempre di quello si parla, solo che se ne parla in un modo completamente diverso, a volerlo far sembrare qualcosa di diverso (quindi appunto ripudia il materiale originale).
Stesso discorso per tutta la questione del karma, per esempio, che sostanzialmente è una magia per rubare il corpo e reincarnarsi, però viene descritta come fosse win rar (chi ha letto sa).
Un altro esempio è quello del sistema magico. In Naruto era stato fatto tutto un lavoro per spiegare cos'è il chakra, come fluisce, le proprietà del chakra, la sua forma, ecc. Ed anche quando si parlava di abilità innate queste avevano senso nel contesto del contesto del sistema magico ed inoltre erano in generale un'evoluzione di ciò che non era innato, per esempio gli uchiha sono noti per le illusioni e il fuoco e con lo sharingan ipnotico potevano ottenere delle versioni più potenti di questi attacchi, (ci sarebbe altro da dire ma il discorso sarebbe troppo lungo).
In Boruto il sistema magico viene ripudiato, ogni personaggio ha praticamente la tabelle delle mosse, fine. Non esistono più poteri efficaci sugli altri o cose così, difatti tutto il sistema magico di Naruto qui non si applica.
Un'altra cosa inoltre è la presenza di "una classe superiore". In pratica tutti quei grandi ninja che esistevano in Naruto, storici e presenti, ora non valgono più niente. Tutti quei personaggi fortissimi, riveriti come grandissimi eroi e guerrieri, quasi dèi ora in pratica sono delle mezze calzette. Sono tutti scarsi, come erano scarsi tutti i loro nemici (visto che qui ora ci sono una marea di ootsutsuki di livello superiore a quelli che erano sostanzialmente le divinità del mondo di naruto). Gli stessi Naruto e Sasuke ora sono relativamente scarsi e usano i loro poteri male e in modo stupido (inoltre nella serie vengono ancor di più indeboliti). La decacoda, quella che in pratica nel mondo di Naruto corrispondeva ad un arsenale missilistico, ora è roba da niente, in pratca si trova al supermercato, tra l'altro tutte queste cose non sono neanche coerenti col manga di Naruto, lo sono con l'anime che aveva cambiato alcuni concetti sul finale proprio per creare un seguito. Come detto comunque, non sono neanche davvero più forti, sono Naruto e gli altri ad essere più scarsi, Naruto manga si apre dicendo che la volpe a nove code può distruggere le montagne (e in seguito lo dimostra anche graficamente) qui Naruto al massimo può rompre un bicchiere.
In pratica tutti i personaggi, protagonisti e antagonisti, l'intero concetto di ninja vengono ripudiati.


Per concludere, Boruto: Naruto Next Generation è un buon manga, se considerato una cosa a se migliore della media delle pubblicazioni odierne in questo genere (migliore di poco, non una o due spanne sopra).
Il vero problema è che come seguito di Naruto è una serie terribile. Invece di creare un qualcosa che riprendesse tutti i concetti di Naruto e li riproponesse (in modo diverso) qui si è deciso di ripudiare praticamente tutto ciò che è stato Naruto (alcuni elementi anche molto caratterizzanti vengono ripresi, ma sono gocce nel mare delle cose ripudiate) e invece di scrivere un seguito coerente che potesse in un certo qual modo accontentare i sostenitori della serie, come da manuale si dovrebbe fare con le opere derivate, si è invece deciso di fare qualcosa che non solo non è all'altezza di quanto visto prima (cosa in realtà anche normale) ma il cui messaggio è praticamente quello di riempirlo di fango.
Quindi paradossalmente Boruto è un manga consigliato a chi non ha letto Naruto, ma praticamente da evitare per i lettori della serie originale.
(Il voto è riferito al manga come qualcosa a se, non come seguito)