logo AnimeClick.it

-

Opera coprodotta franco-belga-lettone di Gints Zilbalodis dal Festival di Cannes.
Affronta il tema di collaborare e rispettarsi fra diversi per la sopravvivenza, con un gatto normalmente indipendente e refrattario all'acqua che finirà su una barca con un labrador, un capibara, un lemure e uno stiloso uccello segretario, per salvarsi da una inondazione, dovrà poi imparare a nuotare per necessità, che diventa piacere e meraviglia. Film muto, se non per i versi animali, tutto parla con le espressioni e il linguaggio corporeo, specie l'adorabile gattino. Produzione in economia usando un motore grafico free e open-source, gli animali hanno una definizione che spesso si "impasta" cogli ambienti invece curatissimi e non si notano le goccioline quando si scuotono il bagnato di dosso. L'effetto acqua, comunque molto difficile, è splendido in tutto il resto e le animazioni curatissime e naturali, la musica calza ottimamente l'atmosfera. L'umanità è sparita, non si sa come, lasciando vestigia di civiltà in un mondo molto simile al nostro che vengono via via sommerse, il gruppo vive un'avventura come nei poetici videogiochi di Fumito Ueda, dove non si spiega l'ambiente; lo si vive, tra paura e stupore. Però circa a metà di 85 minuti stavo per addormentarmi, stava diventando dispersivo e non è quindi così adatto ai bambini. C'è la mistica orientale, del risveglio, che ritiene che anche gli animali possano elevarsi, ci sono scene in cui vanno oltre l'intelletto animale (quando hanno imparato a governare il timone?) ed elevano la loro empatia oltre l'istinto rispetto ad altri loro simili, grazie alla riconoscenza, che agli animali non fa difetto. Nell'unica scena sovrannaturale uno di loro proprio trascende la mortalità e probabilmente è lui che...
Non facile da capire, ma fresco, profondo, toccante.
Grande prova dell'animazione europea e senza bisogno di enormi fondi!