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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Introduzione, interpretazione e messaggi

Dire che questo anime è strano è dire poco o niente. È un caso particolare decisamente difficile da comprendere e contestualizzare. Permangono molti punti incerti e quindi sorgono spontanee molte domande. La prima che salta alla mente è che cosa l'autore intende veramente dichiarare con questo anime, e qui subentra una specie di effetto domino che conduce inevitabilmente ad altre domande. La seconda è: "Qual è il collegamento tra i demoni mushi che infestano i denti del drago e lo sfondo del conflitto tra i due Paesi? Quale correlazione può esserci tra questi due fatti? Quali sono le origini dei personaggi, soprattutto quella dei draghi? Che cosa rappresentano essi?" Qualcuno potrebbe pensare che i mushi, cioè i demoni delle carie, siano una metafora della guerra: così come all'inizio sono piccoli e innocenti e la guerra sembra un gioco innocente, se non vengono fermate le carie, diventano dei mostri sempre più grandi e fuori controllo, e cominciano a insidiare tutti coloro che ne sono affetti, e così allo stesso modo la guerra finisce con l'inghiottire tutti coloro che la combattono. Quindi, il messaggio che questa mini-serie di due episodi mira a veicolare è sostanzialmente la pericolosità e la futilità della guerra, il tutto descritto in una specie di pseudo-parentesi miyazakiana, vista l'ambientazione di stampo aeronautico, passione somma del Maestro Miyazaki. Difficile però dire e/o stabilire se l'autore di questa mini-serie si sia ispirato alle opere del Maestro per crearla, poiché anche la velocità di narrazione qui è molto aumentata, e quindi non consente di soffermarsi a riflettere su questi quesiti. Questo penalizza la trama in maniera piuttosto consistente, poiché la lascia sospesa nel vuoto per quanto concerne queste e altre domande. Voto: 7.

Trama

Bernard è un ufficiale dell'esercito che mira a diventare una promessa del medesimo. Purtroppo, si ritrova coinvolto nel conflitto che sconvolge il Paese del Drago e rimane ucciso. Resuscita come dentista di un drago e si unisce quindi alla causa dei draghi e dei loro inquilini, per mantenere l'equilibrio all'interno della bocca del medesimo e fermare la guerra in corso una volta per tutte. Apprende quindi il mestiere, ma non fa tempo ad apprenderlo, che deve fare i conti con un gruppo di mercenari pronti a tutto, pur di ottenere il famoso dente del giudizio che conferisce il potere al drago e sancisce la face fra i popoli. C'è anche un tradimento che aspetta solo che gli si ponga fine. Qui conosce Nonoko, che lo guida e lo istruisce sul come prendersi cura della salute dei draghi. Voto: 7,5.

Grafica

Il comparto grafico è ben sviluppato e caratterizzato: i disegni sono ben sviluppati e i relativi movimenti sono fluidi, senza quella componente eccessivamente meccanica e/o macchinosa; questa viene usata solamente per la raffigurazione tridimensionale del drago che, essendo di dimensioni mastodontiche, necessita di più tempo per muoversi... Gli effetti speciali sono a dir poco meravigliosi e descrivono delle parentesi e degli istanti personali di personaggi molto profondi e toccanti. I colori sono molto armoniosi e impiegati in modo realistico, pur essendo presente l'elemento del sovrannaturale che allude alla potenza devastante della guerra. Voto: 7,5.

Colonna sonora

La colonna sonora è gradevole, sia che si tratti della sigla d'apertura, che delle tracce che descrivono le singole scene dei due episodi, che la sigla di chiusura. Un canto a dir poco commovente che tocca nel profondo e che descrive meravigliosamente le singole scene, per enfatizzare e rimarcare la tristezza, l'amarezza mostrata dai personaggi nel perdere le persone care e/o i compagni di squadra e/o l'amore della propria vita, ma anche la crudeltà e la spietatezza degli antagonisti che poi diventa disperazione, ansia, angoscia e sensazione d'impotenza, altri stati mentali resi molto bene nel corso della vicenda. Voto: 8.

Giudizio finale

Un anime molto altalenante per quanto concerne lo sviluppo della trama, dei personaggi, la veicolizzazione dei messaggi, delle sensazioni, dei sentimenti, delle emozioni. Gli stati emotivi sono molto limitati e consentono una contemplazione minima della situazione; anche il ritmo è molto serrato, nonostante ogni episodio sia lungo quarantasei minuti.

Voto: 7,5