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    “Junji Itō Maniac: Japanese Tales of the Macabre”: una spaventosa delusione.

    Maniac è una raccolta antologica di racconti autoconclusivi provenienti dalla penna del celebre autore dell’orrido Junji Itō.
    Se dovessi scegliere una parola per descrivere la serie nel suo complesso, direi “altalenante”. Durante la visione dell’opera, passiamo da storie che, tutto sommato, sono buone e hanno davvero il potere di mettere inquietudine nello spettatore,1 [ continua a leggere]
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    “Bocchi the rock!”: l’esilarante sorpresa della stagione autunnale!

    La serie è degna di considerarsi una delle migliori uscite recenti. Lo stile dinamico e umoristico accompagna perfettamente la trama da slice of life con tema musicale.
    Noi seguiamo le vicende dal punto di vista della protagonista Bocchi, un’introversa a livelli estremi, a un passo dalla reclusione che trova la sua ancora di salvezza nella musica. Riuscirà, nonostante il suo c1 [ continua a leggere]
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    “Mushoku Tensei: Isekai Ittara Honki Dasu”: una perla rara.

    L’opera mi ha conquistato sin dal primo episodio per l’originalità e la freschezza della trama. Seppur il genere “isekai” sia di solito una minestra già assaporata, la serie riesce ad appassionare con un gusto nuovo e non dandoti mai un senso di noia. Quello che più me lo fa pensare è la “crudità” di alcune scene, sia inteso in senso di violenza sia in senso sessuale. Queste clip più c1 [ continua a leggere]
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    “Tokyo Revengers”: una bella serie ma un po’ sopravvalutata.

    La trama è di sicuro originale e avvincente, i ventiquattro episodi scorrono bene, soprattutto perché non mancano i colpi di scena. Tuttavia, non riesco a giustificare un così grande successo.
    Partendo dal protagonista, Takemichi, che spesso si ritrova a darsi per vinto e piangersi addosso anche quando può fare ancora qualcosa. Capisco che questo, come molti altri difetti, lo renda1 [ continua a leggere]