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    10.0/10
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    I "Transformers" sono una serie nata dall'incontro dei produttori di giocattoli Hasbro e Takara, e animata dalla Toei e dalla AKOM. La AKOM è stata responsabile della maggior parte della stagione 3, quella con Captain/Hot Rod, della 4 e di pochi episodi della stagione 2. Lo stile AKOM ha disegni più semplici, ma con un numero maggiore di fotogrammi al secondo.
    Per essere più precisi, la Hasbro ha preso i modelli Diaclone e Micronauti della Takar1 [ continua a leggere]
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    A: "Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei?"
    B: "Non vorrei parlare."
    A: "Cosa sei?"
    A: "Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai."
    B: "Una parola ancora."
    A: "Parole, parole, parole."
    B: "Ascoltami!"
    A: "Parole, parole, parole."
    B: "Ti prego!"
    A: "Parole, parole, parole."
    B: "Io ti giuro."
    A: "Parole, parole, parole, parole, parole, soltanto parole, parole tra noi."

    Questa prova con Netflix è riuscita a metà. Commander/Optimus è troppo1 [ continua a leggere]
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    Di questo film si possono dire due realtà filologiche. Una riguardante il film in sé, l'altra in riferimento alle serie animate. E sono entrambe deludenti.

    In sé il film è un'accozzaglia di situazioni strambe e strampalate, mescolate a momenti drammatici. Si seguono i destini di un cospicuo numero di personaggi, saltando in continuazione da uno all'altro. Ne risulta un'esperienza caotica in cui non emerge una chiara direzione delle singole scen1 [ continua a leggere]
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    Ho molto apprezzato la serie precedente, "Masterforce". Che è leggerina e con i suoi bei difettucci, ma ha una sua freschezza molto positiva ed è anche formativa.

    "Victory" dal canto suo ne rappresenta un falso seguito. Ci solo alcune scene con Commander-Ginrai, che servono a farci vedere che si congeda, perché ha il suo settore da sistemare. Mentre nel nostro ci pensa il Comandante Victory (nome preso dal titolo), che sconfigge i nemici macch1 [ continua a leggere]
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    "Masterforce" è la serie con cui i Giapponesi hanno tentato un reboot ibrido del brand.
    Di fatto è un nuovo inizio con nuove modalità. Se nella serie giapponese precedente ("HeadMasters"), che rappresentava una continuity alternativa a quella americana (dopo il capitolo "Captain"), avevamo dei piccoli robot che diventavano le teste dei robot, adesso è tutto molto più umanizzato e sono uomini in armatura a diventare le teste dei veicoli/robot, i1 [ continua a leggere]

    3.0/10
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    Una volta Danguard mi piaceva... quando ero giovane e non capivo niente.
    Oggi però mi si para davanti con tutti i suoi difetti. Classica storia robotica fatta di spade e raggi.
    Cosa la distingue dalle altre? Forse che il padre del protagonista è in incognito e addestra il giovane pilota a pilotare il Robot, trasformarlo ecc. Peccato che tutte le prove e gli allenamenti sono di un noioso incredibile.

    E poi il padre mascherato è davvero sempre,1 [ continua a leggere]
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    Rivedere "Jeeg Robot d'acciaio" in Bluray è stata una bella rimpatriata e una bella delusione.
    Hiroshi, Jeeg e tutti gli altri personaggi sprizzano carisma da tutte le parti. Per contrappasso, la serie è la classica, semplice serie nagaiana: mostro della puntata da sconfiggere con armi samurai. Beh, perlomeno in "Jeeg Robot d'acciaio" anche le armi sono spesso strane e originali.
    Nonostante il canovaccio standard delle vecchie serie robotiche,1 [ continua a leggere]