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    9.0/10
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    Siamo di fronte a uno degli anime meno “anime” che la storia dell’animazione giapponese abbia mai esportato in Italia. Nato come romanzo, scritto dalla brava Kyoko Mizuki, trasportato in manga dalla Igarashi (anche "mamma" di Giorgie), Candy Candy arriva nel nostro paese nel 1980, trasmesso da reti locali. Perché parlo di un anime “poco anime”? Perché Candy ha più il sapore di una fiction, di una bella ed emozionante fiction televisiva per adol1 [ continua a leggere]

    5.0/10
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    Dall’omonimo manga di Takashi Ikeda, nasce questa produzione televisiva che scorre lentamente davanti agli occhi dello spettatore, regalando qualche risata qua e là e spegnendosi come la brace che diventa cenere.
    La storia di base ruota attorno al rapporto tra due ragazze, Ushio e Sumika, che in queste 13 puntate intesseranno un rapporto d’amicizia con altre ragazze della scuola che frequentano, senza tuttavia approfondirlo un granché. “Il club1 [ continua a leggere]
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    Esiste un limite tra quello che possiamo definire libera interpretazione e quello che possiamo, invece, tranquillamente chiamare ridicolo. Dante’s Inferno tende decisamente verso il secondo giudizio, ma andiamo per ordine.
    La trama in pillole: Dante è un cavaliere crociato che, tornando dalla terra santa, trova la sua amata Beatrice in punto di morte per mano di qualche sconosciuto. Dopo un melenso e scontato addio, l’anima pia della pulzella vi1 [ continua a leggere]
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    Signore e signori siamo di fronte a un’altra impresa della nostra bella Hinako, che, dopo aver sculettato copiosamente per noi nel primo one shot da lei interpretato, ora è davvero stanca e quindi dorme. Quarantacinque minuti di produzione in cui lei è sveglia per dieci. Del resto lo stesso titolo lo annuncia. Sleeping whit Hinako non ha trama e possiamo spezzarlo in tre parti. L’introduzione, in cui la nostra eroina si appresta ad andare a dorm1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Mushishi è l’anima "shinto" di un Giappone tecnologico e futuristico che rimpiange la sua identità spirituale con lacrime di luce chiamate “anime”. Mai nulla nella storia dell’animazione giapponese aveva sfiorato così in profondità lo spirito shinto nipponico, e mi vien da pensare alla Fenice di Tezuka, mentre guardo estasiato, uno dopo l’altro, gli episodi di questa serie. In Mushishi certezze quali il tempo e lo spazio non esistono, sfumano in1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Quando si parla della Tatsunoko si pensa sempre ai suoi classici kodomo. Tentoomushi no Uta, Coccinella in Italia, è un anime del 1974 in linea con le produzioni sue contemporanee. Coccinella, la nostra protagonista (il cui nome originale è Yoko) è una bambina di cinque anni che vive con i sei fratelli nella casa lasciata dai genitori trapassati di recente. Un nugolo di personaggi più o meno sensati (alcuni proprio no) si alterna nella sua vita,1 [ continua a leggere]
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    Accade di rado, ma può succedere che un titolo rivoluzioni un genere. Come Dragonball rivoluzionò lo shonen a mio parere Queen’s Balde rivoluziona l’ecchi. Lo trasforma, lo emancipa da filone noioso e colmo di baggianate a un nuovo genere, molto più sfacciato, interessante, che riesce a catturare l’attenzione del pubblico anche quando distratto. Queen’s Blade non si maschera con futili perbenismi per poi sventolare pizzi e mutande, mette in most1 [ continua a leggere]
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    Al cuor non si comanda, si dice. E pare proprio che i fiumi di lacrime che irrorano questo anime vogliano confermare questa tesi. Kimkiss Pure Rouge è un’anime atipico, che sbandiera stereotipi e sentimentalismi commerciali per poi addentrarsi in introspezioni piuttosto profonde, anche toccanti. Di certo l’opera non è delle migliori di questo periodo, tuttavia merita un’analisi dettagliata che permetta di sottolineare luci ed ombre di un prodott1 [ continua a leggere]
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    Nogizaka Haruka ha un segreto. È una akiba-kei, ossia un’otaku ossessionata da manga e anime. Essendo l’erede di una famiglia molto potente, nonché la ragazza più popolare della scuola, Haruka sa che se questo suo hobby trapelasse il suo mondo imbalsamato e sciccoso crollerebbe come un castello di carte. Ayase Yuto è un compagno di classe di Haruka che, per puro caso, scopre questo segreto.
    L’incipit è di quelli che acchiappano, che fanno ben sp1 [ continua a leggere]
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    Aoi Hana è un anime dai toni tenui, pacati, con una trama che alterna momenti ricchi di pathos a riciclaggi di clichè ormai troppo inflazionati. In breve la storia : Akira e Fumi ,amiche sin dalla più tenera età, si rincontrano per caso dopo una lunga separazione. Le ragazze sono cresciute ma hanno mantenuto il carattere che l’una ricordava nell’altra. Da un lato Fumi è energica, spigliata, chiassosa, ma sa capire il cuore dell’amica. Dall’altro1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Tutti me ne hanno parlato, qualcuno mi ha quasi costretto a guardarlo a forza di citarlo e mandarmi immagini, così alla fine mi sono deciso, prendendo il coraggio a quattro mani, e ho iniziato a proiettare il fansub sul mio schermo.
    K-ON è la produzione Moe dell’anno. Pochi personaggi, sui quali possiamo avere tantissime informazioni, dal compleanno al gusto di gelato preferito, fino al gruppo sanguineo, per soddisfare la brama di input dell’ota1 [ continua a leggere]
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    Anno 1975, un nuovo genere di manga travolge il Giappone, si parla di Europa, ma non di quella attuale, si parla di un’Europa sontuosa, pomposa e romantica come solo nel ‘700 è riuscita ad essere. A capo di questa ondata d’amore per il roccocò e i giri di valzer, un manga : Versailles no Bara. I network vorrebbero chiaramente sfruttare tanta popolarità ma quella testona della Ikeda continua a negare i diritti per la trasposizione televisiva. Ch1 [ continua a leggere]