logo AnimeClick.it


    -

    Indubbiamente una delle commedie più riuscite e intelligenti degli ultimi anni, mi è bastato poco a dipingerla in questo modo, dal momento che è riuscita a strapparmi diversissime volte un sorriso, cosa che ahimé non mi riesce affatto spesso con gli anime.
    «Nami yo Kiitekure» fornisce un esempio perfetto di quanto sia smisurata la varietà delle storie e dei setting presentati dell'animazione giapponese, altresì un triste esempio di come questa1 [ continua a leggere]
    -

    Misteriosa come la vita e le profondità del mare.
    Quella che ci propone un placido ma consapevole Ayumu Watanabe è un'operazione estremamente ambiziosa, a cavallo tra un'audace espressione d'autore, un più che mai fedele ossequio all'estetica di Daisuke Igarashi e uno spiccato esempio di cinema nel suo significato più primordiale. Nondimeno è un'esperienza filmica che non riduce il suo destinatario a mero spettatore passivo, e che acquista ulte1 [ continua a leggere]
    -

    Iniziato un po' per scherzo, un po' per curiosità, insieme ad un amico, e terminato con immensa fatica solo grazie alle nostre osservazioni sarcastiche, mirate ad alleggerirne la visione, "High School DxD" è molto semplicemente un anime brutto, estremamente cringe, privo di qualsivoglia fattore di intrattenimento, ancor meno di un senso artistico.
    Mi è veramente incomprensibile come un titolo del genere sia riuscito ad espandersi in un franchis1 [ continua a leggere]

    10.0/10
    -

    "In Giappone ci sono moltissime persone di talento che purtroppo non possono esprimere appieno il loro potenziale e in completa libertà. Ecco perché ho scelto di lavorare in questo modo con quest'opera. Qualche anno fa un'opera d'animazione per debuttare doveva per forza avere fra i protagonisti una ragazza giovane e carina (ride), mentre le cose ora sono cambiate, e penso che sia grazie anche a Space Dandy" - Shinichiro Watanabe, Torino, 2017.1 [ continua a leggere]
    -

    Animo ribelle ma castigato, portavoce di una generazione che procede a passo svelto ma barcollante tra imposizioni, disillusioni ed effimeri sogni calcistici, Pingu è il pinguino medio che a suon di "noot-noot" tenta di farsi strada in una realtà che gli ha accorciato le zampe in partenza, in una matassa destabilizzante che è il vivere nella postmodernità.
    Vita masticata e risputata, nel fenomeno urbano-globalistico (che la city di questa nuova1 [ continua a leggere]
    -

    Tra i titoli lanciati al sorgere del 2016 dal sempre più attivo e altalenante studio A-1 Pictures, spunta anche questo Hai to Gensou no Grimgar, a modo suo interessante, non per il soggetto in sé - che va a collocarsi nell'ormai folto mucchio di LN ad ambientazione fantasy con elementi da RPG - quanto per l'astuta operazione di camuffamento che gli si è applicata. Sorta di decostruzione farlocca di un fenomeno esploso nel 2012 e che nel corso di1 [ continua a leggere]
    -

    Serializzato su Kodansha a partire dal 2011 e vincitore, due anni dopo, dell'omonimo premio per la categoria shonen manga, Shigatsu wa Kimi no Uso, del poco più che debuttante Naoshi Arakawa, ottiene per conto di Fuji TV un proprio adattamento televisivo, andandosi a collocare in uno degli slot autunnali di noitaminA del 2014. Lo studio A-1 Pictures non bada a spese e confeziona un lavoro senza macchia sotto il profilo tecnico, non altrettanto p1 [ continua a leggere]
    -

    Ho retto finché ho potuto. Finché non ho realizzato che qualcosa, di questa serie, proprio non mi andava giù. E quel qualcosa era tutto. Logico fissarsi delle aspettative: le mie erano alte, e laddove per molti derivassero soprattutto dal fattore nostalgico, nella mia situazione si era affiancato, ad esso, un acceso desiderio di riportare alla mia mente "Sailor Moon" in quanto trama, dacché ormai quasi completamente dimenticata. È stato, in un c1 [ continua a leggere]
    -

    Se dovessi stilare una lista personale delle migliori serie d'animazione invernali del 2014, collocherei Tonari no Seki-kun sul podio, senza pensarci due volte, e forse non senza suscitare un po' di sorpresa: in fondo come potrebbe spiccare, in un mare di uscite stagionali, proprio un titolo da circa sette minuti a episodio, con delle premesse così 'banali' e alcun tipo di aspettativa a suo seguito? La risposta è racchiusa in certe qualità che q1 [ continua a leggere]

    3.0/10
    -

    Quando una commedia romantica ti porta a provare vera e propria antipatia per il 'lui' e la 'lei' coinvolti nella relazione sentimentale presa in esame, significa, per quanto mi riguarda, che si può già parlare di completo fallimento. Quando poi si aggiungono, alla lista dei fattori negativi, anche quelli di ordine tecnico e narrativo, neanche il 'feeling mancato' con i protagonisti, che è in fin dei conti strettamente legato alla soggettività,1 [ continua a leggere]

    5.0/10
    -

    Mi sono ri-avvicinato, dopo una momentanea pausa, a Log Horizon per via del clamore con cui molti lo hanno accolto, definendolo "lo Sword Art Online fatto bene", ma bisogna dire che avevo iniziato io stesso a guardarlo facendomi molte aspettative, essendo, da videogiocatore, indubbiamente interessato a questo tipo di ambientazione. Invece per me si è trattato di una delle più deludenti visioni dell'anno, decisamente distante dal modello di anime1 [ continua a leggere]
    -

    Fino a qualche giorno fa non pensavo che sarei mai ritornato a etichettare un anime come 'capolavoro', o meglio, fino a qualche settimana fa, quando arrivato a metà visione, avevo già capito quanto la maturità e la profondità di Ginga Eiyuu Densetsu si elevassero al di sopra di quasi tutto quanto avessi già visto. La Leggenda degli Eroi Galattici è semplicemente 'leggenda' di nome e di fatto, un capolavoro imprescindibile, imprevedibile, emozion1 [ continua a leggere]