logo AnimeClick.it


    -

    Ho letto tutti i volumetti del manga con l'intensione di dare una recensione oggettiva fino alla fine, ma temo che un po' d'irritazione in merito alla lettura rimarrà ugualmente nel mio commento che, ad ogni modo, ha le sue motivazioni. Non sono qui per criticare chi ha adorato questo manga, ma credo che bisognerebbe notare alcuni punti che lo rendono una lettura sconsigliabile, per questo mi sento in dovere di avvisare il prossimo in merito all1 [ continua a leggere]

    6.0/10
    -

    È la mia delusione più grande. Trattandosi di un'opera di Kaori Yuki - autrice che stimo ed ammiro fortemente - l'ho acquistato sebbene non mi affascinasse particolarmente. La storia purtroppo è sbrigativa e non mi ha commosso come le altre da lei create, ha perso il pathos classico del suo genere. È un manga che non consiglierei tutto sommato. Si tratta di un genere fantasy più "commerciale" e meno pregnante del solito. La parte che reputo inte1 [ continua a leggere]

    5.0/10
    -

    Questo manga non mi è piaciuto affatto. Leggendo i trafiletti ai margini ho compreso che inizialmente è nata come storia breve e poi si è evoluta come manga, ma nonostante tutto non mi sembra ben strutturato sin dall'inizio. Tralasciando la trama molto leggera, potrei in futuro ricredermi, ma ne dubito, attualmente ho di meglio da seguire, non vorrei esperimentare inutilmente qualcosa al di là delle mie corde. Si tratta di un fantasy molto sempl1 [ continua a leggere]
    -

    Angel Sanctuary è un manga particolare ed avvincente, la trama apocalittica nel contesto del Giappone moderno è realizzata inizialmente con la massima cura, successivamente la storia si snoda in ambientazioni parallele, le quali sono curate dall'autrice nei minimi dettagli. Non vi è la classica presentazione dell'angelo buono e distinto, bensì di una creatura primordiale, la quale non è né male né bene, è oltre l'accezione moderna, difatti si fr1 [ continua a leggere]

    10.0/10
    -

    God Child è senz'altro uno dei miei manga preferiti, tralasciando il tratto della Yuki - impareggiabile a mio avviso eppure, come tutte le arti, non è per tutti -, la trama è avvincente sotto ogni punto di vista. L'introspezione è onnipresente, la visione tormentata dell'infanzia del protagonista evolve la trama in milioni di frammenti legati l'un l'altro attraverso un filo invisibile. La caratterizzazione dei personaggi è legata alle loro esper1 [ continua a leggere]