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    Yoshihiro Tatsumi è il padre del Gekiga, una delle correnti fumettistiche più importanti del mondo del fumetto e che a ben guardare è più in voga ora che 60 anni fa. Questo è dovuto al fatto che la scoperta di questi autori del gekiga è avvenuta piuttosto tardi per l’occidente, grazie solo a qualche illuminato come Spiegelman, Igort, Mazzucchelli o Tomine, ma la vera ondata si è avuta quando purtroppo gli editori avevano già pubblicato un numero1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Tadao Tsuge, fratello minore del leggendario Yoshiharu, potrebbe essere definito, a ragione, un artista operaio. Egli infatti non viveva di certo con i manga, ma lavorava un po’ ovunque e disegnava nel tempo libero, almeno per gran parte della sua carriera. Prendiamo ad esempio il suo lavoro in una “fabbrica” del sangue dove poi – data la scarsa attenzione all’igiene di allora - probabilmente riscontrò una forma acuta di epatite C. In un capit1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Bisogna innanzitutto ringraziare il grande Igort e la sua Oblomov per averci finalmente portato questo fumetto di Tsuge, considerato dai più/dai pochi che l’avevano già letto un capolavoro.
    Sebbene per me non tutta questa raccolta sia definibile con un aggettivo così altisonante - il vero capolavoro di Tsuge è L’Uomo Senza Talento -, mi è impossibile non dire che si tratta di almeno un ottimo prodotto, l’ennesimo del gekiga.
    Si può affermare co1 [ continua a leggere]
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    Sebbene tutti lo conoscono, non altrettanti lo hanno letto e diciamolo subito: il manga non solo anticipa tutte le opere cinematografiche di Miyazaki per contenuti, ma è anche di molto superiore nell’esporre queste tematiche.
    E’ un’ opera ad ampio respiro, nel vero senso della parola, epica e molto sfaccettata.
    Forse uno dei motivi che spinge i tantissimi fan di Miyazaki a non approcciarsi a questo manga è che in realtà è molto distante dagli s1 [ continua a leggere]
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    Prima di parlare di questo manga è opportuno smascherare prima il suo creatore, Shintaro Kago, ovvero “the one that turns shit into gold”. Perché parlare prima dell’autore? Non che sia un manga biografico, sia chiaro, ma è una questione puramente strategica poiché l’approccio utilizzato da Kago in ogni sua opera è pressoché identico e quindi parlare di lui in generale è come parlare indirettamente di questo fumetto.
    In questo panorama fumettisti1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Atsushi Kaneko negli ultimi anni ha ricevuto sempre più attenzioni dalla critica e dal pubblico, imponendo il proprio genio nel panorama fumettistico mondiale.
    Di solito quando si parla di Kaneko gli viene subito accostato il nome di David Lynch, infatti viene dai più definito, a ragione, il Lynch dei fumetti. Ciò è assolutamente vero per molti aspetti, ma veniamo ai fatti e prendiamo Soil, il suo fumetto più conosciuto; noteremo che ci ricord1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Attenzione: possibili spoiler.

    "I'm going to heaven."
    Sicuro, chi non ci va? In realtà solo il nostro protagonista, Kabu. Il paradiso inteso come manifestazione neurologica.
    Ultra Heaven è tra i fumetti più atipici, sconvolgenti e allucinanti di sempre, se non proprio il primo tra i suoi simili.
    Ambientato in un futuro prossimo dove la maggior parte della popolazione si droga perché l'hanno legalizzata, è a tutti gli effetti uno sci-fi con remi1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Satoshi Kon è tornato a sfruttare la sua tanto cara tematica tra sogno e realtà?
    No, purtroppo Satoshi Kon è morto. Non fatevi ingannare dalla data di pubblicazione del volume post mortem. Opus si è concluso nel 1996 o meglio è stato sospeso dal fallimento della rivista Comic Guy.
    Ma aspetta, Kon è veramente morto o lui è solamente un personaggio inventato nel fumetto?

    "Chi è il vero Dio?
    Il Creatore."

    Sembrerebbe un inizio random, ma leggen1 [ continua a leggere]