Recensione
Wolf Children
8.0/10
Recensione di Spirit Eater
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Questa è la storia di due fratelli: Ame e Yuki. Yuki, la neve, è un fenomeno atmosferico effimero che nasce candida e soffice e, con lo scorrere del tempo, muta adeguandosi all'ambiente in cui si trova. Ame, la pioggia, è un qualcosa di particolare, un fenomeno che consideriamo più che naturale, ma che è in realtà speciale, è acqua che cade dal cielo. La pioggia ha due volti: quello tenero e timido di una pioggia autunnale o quello violento e impetuoso di un monsone primaverile. Hana è il nome della madre dei due bambini. Hana ovvero fiore: un fiore che sorride sempre al prossimo, un fiore eternamente fresco e profumato.
I nomi, in questo film, non sono assolutamente stati scelti a caso.
"Wolf Children" è, finora, l'apice della carriera artistica di Mamoru Hosoda (autore già noto nel Bel Paese per "Summer Wars" e "La ragazza che saltava nel tempo"). Si tratta di un film di quasi due ore edito in Italia da Dynit e recentemente reso visibile gratuitamente in streaming dal portale VVVVID.
La trama è molto semplice: Hana, una studentessa universitaria, si innamora di un uomo che si rivelerà essere un uomo-lupo. La donna non viene spaventata dalla natura del suo amato e instaura con lui una profonda relazione che porta alla nascita di due bambini. Quando, a causa di un incidente, il padre dei bimbi scompare, sarà Hana a dover educare due piccoli bambini lupo.
L'incipit è relativamente semplice: il film non punta a sbalordire colui che lo visiona con effetti speciali o colpi di scena indimenticabili, concentrandosi sull'aspetto slice of life più semplice e dolce possibile. La regia riesce a reggere ottimamente le scelte narrative trovando, di volta in volta, trucchi registici o inquadrature che rendono la visione molto più appassionante.
Alla interessante sceneggiatura e alla ben curata regia si accompagnano delle gradevoli musiche e animazioni di buon livello. Per quanto riguarda le OST si tratta di tracce piacevoli, ma non indimenticabili né troppo coinvolgenti. Le animazioni sono invece altalenanti, o meglio, le animazioni in 2D sono piacevoli, ma, nella prima parte del racconto, vengono spesso accostate a una CG ben poco azzeccata con il tema naturale del film (io non posso vedere i fiori in CG, è un controsenso!). Gli sfondi e le ambientazioni sono curate nei minimi dettagli.
Il film contiene varie, e spudorate, citazioni al maestro Miyazaki (anche se quasi solo ed esclusivamente a "Il mio vicino Totoro").
Parlando invece dei piccoli difetti del film, il primo elemento che viene in mente è la prima parte del film che, essendo molto veloce, presenta colpi di scena introdotti un po' malamente. Inoltre, nei primi trenta minuti, sono spesso presenti tentativi di creare una situazione poetica non particolarmente riusciti (classiche animazioni con solo la musica in sottofondo senza parlato). A livello di sceneggiatura, superata questa parte che mi ha fatto storcere il naso, si ha un continuo crescendo. Lo svolgimento della storia non è così originale per quanto riguarda la giovane Yuki, mentre per il piccolo Ame le vicende sono molto più interessanti e originali.
Un altro difetto dell'opera è quello di non riuscire a mantenere una organicità costante della narrazione. Il punto di vista si focalizza prima su Hana, poi su Yuki, poi su Ame, per poi condurre al finale. Questa scansione netta e un po' troppo rigida mina il ritmo del film, seppure in modo vago.
Il progetto di Hosoda è senza dubbio molto coraggioso. Pochi registi hanno tentato di confrontarsi con film adatti ad un pubblico internazionale (forse gli unici che veramente sono riusciti nell'intento sono Miyazaki e Kon, e forse Oshii) e quasi nessuno ha proposto un titolo come "Wolf Children".
La visione di questo titolo è, a mio avviso, consigliabile a persone di ogni età e sesso: potete ritrovare messaggi rivolti ai bambini così come ad adulti o anziani. Concludo ricordandovi che il film è disponibile in streaming gratuito. Insomma, che aspettate a vederlo?
I nomi, in questo film, non sono assolutamente stati scelti a caso.
"Wolf Children" è, finora, l'apice della carriera artistica di Mamoru Hosoda (autore già noto nel Bel Paese per "Summer Wars" e "La ragazza che saltava nel tempo"). Si tratta di un film di quasi due ore edito in Italia da Dynit e recentemente reso visibile gratuitamente in streaming dal portale VVVVID.
La trama è molto semplice: Hana, una studentessa universitaria, si innamora di un uomo che si rivelerà essere un uomo-lupo. La donna non viene spaventata dalla natura del suo amato e instaura con lui una profonda relazione che porta alla nascita di due bambini. Quando, a causa di un incidente, il padre dei bimbi scompare, sarà Hana a dover educare due piccoli bambini lupo.
L'incipit è relativamente semplice: il film non punta a sbalordire colui che lo visiona con effetti speciali o colpi di scena indimenticabili, concentrandosi sull'aspetto slice of life più semplice e dolce possibile. La regia riesce a reggere ottimamente le scelte narrative trovando, di volta in volta, trucchi registici o inquadrature che rendono la visione molto più appassionante.
Alla interessante sceneggiatura e alla ben curata regia si accompagnano delle gradevoli musiche e animazioni di buon livello. Per quanto riguarda le OST si tratta di tracce piacevoli, ma non indimenticabili né troppo coinvolgenti. Le animazioni sono invece altalenanti, o meglio, le animazioni in 2D sono piacevoli, ma, nella prima parte del racconto, vengono spesso accostate a una CG ben poco azzeccata con il tema naturale del film (io non posso vedere i fiori in CG, è un controsenso!). Gli sfondi e le ambientazioni sono curate nei minimi dettagli.
Il film contiene varie, e spudorate, citazioni al maestro Miyazaki (anche se quasi solo ed esclusivamente a "Il mio vicino Totoro").
Parlando invece dei piccoli difetti del film, il primo elemento che viene in mente è la prima parte del film che, essendo molto veloce, presenta colpi di scena introdotti un po' malamente. Inoltre, nei primi trenta minuti, sono spesso presenti tentativi di creare una situazione poetica non particolarmente riusciti (classiche animazioni con solo la musica in sottofondo senza parlato). A livello di sceneggiatura, superata questa parte che mi ha fatto storcere il naso, si ha un continuo crescendo. Lo svolgimento della storia non è così originale per quanto riguarda la giovane Yuki, mentre per il piccolo Ame le vicende sono molto più interessanti e originali.
Un altro difetto dell'opera è quello di non riuscire a mantenere una organicità costante della narrazione. Il punto di vista si focalizza prima su Hana, poi su Yuki, poi su Ame, per poi condurre al finale. Questa scansione netta e un po' troppo rigida mina il ritmo del film, seppure in modo vago.
Il progetto di Hosoda è senza dubbio molto coraggioso. Pochi registi hanno tentato di confrontarsi con film adatti ad un pubblico internazionale (forse gli unici che veramente sono riusciti nell'intento sono Miyazaki e Kon, e forse Oshii) e quasi nessuno ha proposto un titolo come "Wolf Children".
La visione di questo titolo è, a mio avviso, consigliabile a persone di ogni età e sesso: potete ritrovare messaggi rivolti ai bambini così come ad adulti o anziani. Concludo ricordandovi che il film è disponibile in streaming gratuito. Insomma, che aspettate a vederlo?