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9.0/10
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Ataru Moroboshi è uno studente delle superiori nel pieno del suo vigore giovanile. Viene da una famiglia semplice, ma dignitosa ed ha una fidanzatina, la sua amica d'infanzia Shinobu, con la quale trascorre le sue giornate.
Ad un tratto la sua vita di normale ragazzo giapponese cambia radicalmente!
Un giorno mentre passa lungo un ponte incontra, anzi si scontra, con un monaco alquanto strano di nome Sakurambo, il quale senza badare ai fatti propri e in maniera poco gentile gli dice che lui è posseduto da uno spirito maligno e che vede uno oscuro presagio attorno a lui. Il ragazzo seccato e infastidito da tali parole, va verso la sua abitazione, seguito dal monaco-iettatore.
Facendosi largo tra la folla che lo guarda allucinata nonché i genitori e Shinobu che lo chiamano disperati, entra in casa inconsapevole e... ARGH! Un gigantesco alieno dalle fattezze di demone(Oni)è seduto tranquillamente in mezzo alla stanza!
Così si viene a scoprire che l'alieno è il re della stella Uru, venuto sulla terra per conquistarla. Questi però offre ai terrestri una possibilità di salvezza: una persona, estratta a sorte tra tutti gli abitanti della Terra, dovrà riuscire entro dieci giorni a toccare le corna di sua figlia, Lamù; se l'inseguitore riuscirà in tale compito la Terra sarà salva!
Destino volle che quel concorrente fosse Ataru Moroboshi...

Inizia in questo modo il manga Uruseiyatsura (che si può tradurre come “gente rumorosa proveniente dalla stella Uru”), che narra la difficile, divertente e paradossale vita di mondi diversi, lontani e all'apparenza inconciliabili. Il motto che sintetizza il manga potrebbe essere “l'anormalità è una normalità che noi non conosciamo”; perché è nel conoscersi e nel vivere insieme che si aprono gli orizzonti e si scopre che, in fondo, i sentimenti sono gli stessi.
La narrazione è fatta di capitoli con episodi autoconclusivi, che rendono maggiore l'idea di quotidianità delle singole avventure narrate. Il disegno della Takahashi presenta un'evoluzione stilistica non indifferente, dovuta al fatto che è un manga che è stato serializzato per quasi 10 anni.
I personaggi hanno forti caricature che li rendono sì schematici, ma incredibilmente comici.

<b>Personaggi Principali:</b>
<i>-Ataru Moroboshi</i>: protagonista maschile, è un pervertito di prima cartella, uno sfigato cronico ma è amato dalla bella Lamù... e per questo viene odiato da tutti gli altri maschi della galassia;
<i>-Lamù</i>: bellissima aliena dall'aspetto inconfondibile: capelli verdi, corna, bikini e stivali tigrati. Ama follemente Ataru e per questo non gli risparmia le sue scenate di gelosia con annesse scariche elettriche;
<i>-Shutaro Mendo</i>: uno dei personaggi migliori della serie, è tutto e per tutto simile ad Ataru, ma a differenza di quest'ultimo è ricchissimo e di miglior aspetto. Lo riconoscete dalla brillantina nei capelli, dall'uniforme diversa e dalla katana che si porta appresso. Ha una fobia per i luoghi bui e chiusi;
<i>-Sakurambo</i>: monaco buddista, non si capisce se è dotato realmente di poteri o semplicemente porta sfiga. E' lo scroccone più scroccone della galassia;
<i>-Sakura</i>: l'avvenente, burrosa e sexy nipote di Sakurambo. E' infermiera del liceo Tomobiki, nonché sacerdotessa-esorcista.
<i>-Shinobu</i>: all'inizio è la fidanzata di Ataru, dopo l'arrivo di Lamù diverrà una semplice amica. Ha l'aspetto di ragazza minuta, ma in realtà ha una forza spropositata. Se si arrabbia lancia i banchi di scuola.
<i>-Ten</i>: è il cugino poppante di Lamù. Fluttua in aria e lancia fiamme dalla bocca (destinate per lo più ad Ataru).
<i>-Gli Alieni</i>: sono tantissimi i principali sono Rei, Oyuki, Benten, Ran e Kurama; vengono sia da Uru che da altri pianeti.
La Takahashi, nel descrivere il mondo alieno ha fatto ricorso alla moltitudine di racconti popolari e di tradizioni folkloristiche presenti in Giappone.
Ciò rende Uruseiyatsura una miniera nella quale ricercare le informazioni sulla cultura e sulle usanze nipponiche, con una esposizione piena di ironia, comicità e intelligenza.

Considero Uruseiyatsura l'opera migliore, più rappresentativa e più influente della Takahashi.
Una pietra miliare.