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Tokyo Mew Mew è un manga che ho apprezzato moltissimo per vari motivi. Inizialmente lo acquistai perché era della Ikumi, di cui avevo già letto e apprezzato Superdoll Rika chan e a cui ero abbastanza affezionata, ma il manga ha saputo comunque farsi valere di suo.
Bisogna dire che la storia non è particolarmente originale e va a inserirsi nel classico filone majokko: cinque ragazze vengono dotate, a loro insaputa, di poteri particolari provenienti dal DNA di animali in via d'estinzione e si troveranno a difendere la Terra da un pericolo alieno. Niente di nuovo, ma non per questo non apprezzabile, anche perché i personaggi e le varie vicende sono strutturate in modo da risultare sempre interessanti e accattivanti.
I personaggi sono a modo loro tutti interessanti e ben caratterizzati, sia sul lato del design che su quello della personalità, anche se molti di essi risultano piuttosto stereotipati (la ragazza raffinata e snob, il lupo solitario, la protagonista esuberante ovviamente innamorata del belloccio bravo in tutto e idolatrato da tutte, la timida e pasticciona); in compenso ci sono altri personaggi, come Ryan o l'alieno Quiche, che risultano un po' più freschi e accattivanti. Uno dei difetti del manga è però la troppa concentrazione sulla protagonista Strawberry e sulla sua situazione sentimentale, che specie nelle battute finali lascia spesso in ombra le altre ragazze (Pam ad esempio, nonostante sia una delle protagoniste, viene approfondita veramente poco nel corso della storia). Questa situazione sentimentale abbastanza intricata di amori non corrisposti o semplicemente incompresi è tuttavia una delle cose che più mi è piaciuta. Vabbe', io sono una romantica a livelli estremi per cui tendo ad apprezzare sempre la romance quando c'è!
Qualcuno potrebbe storcere un po' il naso di fronte alla solita protagonista bramata da tutti (tre personaggi in questo caso), però c'è anche da dire che la cosa non è gestita male in quanto, nonostante si sappia fin dall'inizio che alla fine la protagonista riuscirà a coronare il suo sogno d'amore, è sempre divertente e interessante vederla interagire con gli altri ragazzi; Quiche è senza speranza fin dall'inizio, nonostante il suo personaggio riservi comunque diverse sorprese soprattutto verso la fine, ma Ryan poteva avere sul serio qualche chances. Anche il rapporto con Mark, il ragazzo di cui Strawberry è innamorata, è gestito molto bene, portando i due da un legame di apparente semplice amicizia a quello più profondo di innamorati.
Il finale in sé non mi è affatto dispiaciuto, non è il massimo dell'originalità ma è comunque godibile, anche se un paio di cosettine mi hanno fatto storcere il naso.
Infine veniamo al disegno: a me, sinceramente, il tratto della Ikumi piace tantissimo, con tutti i suoi pro e contro: è molto semplice e kawaii, soprattutto per quanto riguarda i vestiti e i volti dei personaggi, ma è tutt'altro che perfetto, questo sì; si nota un netto miglioramento e perfezionamento da Superdoll Rika chan, ma la Ikumi rimane comunque ancora un po' acerba per quanto riguarda l'anatomia e i piccoli dettagli.

Ok, tutto questo sproloquio per dire: è un manga che consiglio a chi è avvezzo al genere majokko o cerca una storia leggera da leggere senza pensieri (TMM potrà appassionarvi, ma di certo non vi farà fare le ore piccole per sapere come finisce) o anche a chi, come me, è un fan della Ikumi.