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La prima serie del mio fumetto preferito di sempre. Con questo si potrebbe chiudere la recensione, ma visto che bisogna occupare almeno 500 caratteri, facciamolo!
Signori e signore, ci troviamo davanti alla prima saga di un capolavoro assoluto... inorridisco al pensiero di quanti abbiano paragonato quest'opera a Ken il guerriero unicamente per alcune, iniziali, somiglianze di stile.
Araki è un genio. Punto.
La prima serie pur difettando al principio per una non eccelsa qualità dei disegni, compensa tale mancanza con una straordinaria forza narrativa. La storia è bella, intrigante e viaggia a ritmi sostenuti. Si passa senza traumi da un genere narrativo ad un altro. I personaggi crescono, non solo fisicamente, ma soprattutto psicologicamente. Non potrete non essere fieri di Jonathan Joestar. Non potrete non essere affascinati dal diabolico Dio Brando. Non potrete non essere colpiti dall'umanità di molti dei personaggi "secondari" come Bradford, resucitato cavaliere e guardia fedele di Maria Stuarda.
Imperdonabile non avere ancora letto quest'opera d'arte.