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8.0/10
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Tra i manga di ampio respiro di Rumiko Takahashi, "Ranma 1/2" si gioca sicuramente con "Lamù" il primo posto in classifica. "Inuyasha", "Rinne" e "Maison Ikkoku" non riescono infatti a ricreare il mix di ingredienti che hanno fatto il successo di queste due opere.
Ranma Saotome è un ragazzo esperto di arti marziali, che si trova ad essere ospite a casa di un amico fraterno di suo padre Genma, Soun Tendo, che vive con le tre figlie, Kasumi, Nabiki e Akane. È proprio a quest'ultima, la più giovane delle tre, ragazza al contempo dolce e appassionata di arti marziali, che Ranma è stato promesso in sposo. A vivacizzare il tutto sta il fatto che Ranma e suo padre sono caduti all'interno di fonti maledette durante un severo allenamento e da allora si trovano a trasformarsi, bagnandosi con l'acqua fredda, rispettivamente in una ragazza e in un panda, tornando alle loro sembianze naturali quando si immergono in acqua calda. Al cast suddetto si uniscono presto una miriade di altri personaggi demenziali e divertenti, che nella maggior parte dei casi sono caduti nelle stesse fonti maledette di Ranma, trasformandosi in un maialino, un gatto, un'oca e chi più ne ha più ne metta! Tra combattimenti di arti marziali sempre più complessi, continue gag e passioni incrociate nella miglior tradizione della commedia sentimentale nipponica, Ranma diventerà sempre più forte e imparerà ad amare Akane.

In "Ranma 1/2" ogni personaggio è ben caratterizzato e fa ridere, le gag non mancano mai, le trovate per non rendere noiosi gli episodi sono sempre brillanti e ai combattimenti, ai sentimenti e alle risate si aggiunge, come in "Lamù", un enorme repertorio di riferimenti alla cultura giapponese, come mostri, racconti e leggende della tradizione, cibi, celebrazioni rituali e vita quotidiana dei giapponesi.

Ai protagonisti di "Ranma 1/2" ci si affeziona facilmente e in maniera particolare, tanto che rimangono impressi anche dopo anni dalla lettura del manga, laddove in certi titoli si stenta a ricordare il nome del protagonista anche durante la lettura stessa.

Ciò che mi fa mantenere a 8 il giudizio su questo manga è una personalissima preferenza per le storie con una trama che si evolva verso un finale compiuto rispetto a quelle con episodi fini a se stessi. "Ranma 1/2", a differenza di altri titoli con le stesse caratteristiche, non annoia dopo pochi numeri, ma incappa nell'inevitabile effetto "assuefazione" che non fa sentire l'impellenza di leggere il prima possibile il volumetto successivo per sapere come evolverà la storia. La struttura a episodi tradisce "Ranma 1/2" anche nel portare il racconto ad un finale raffazzonato, che non rende giustizia ad un background di episodi dove l'autrice esibisce una fantasia pressochè infinita, fantasia che poteva essere sfruttata in modo migliore per studiare, magari, una saga conclusiva più mirata rispetto a un finale che ha il sapore dell'improvvisazione.

"Ranma 1/2" rimane comunque una lettura obbligata per un appassionato di manga: chi non l'avesse mai letto può procurarselo a scatola chiusa e non ne resterà deluso!