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Tratta dal fumetto della mitica Rumiko Takahashi, la serie vede protagonista Ataru, un ragazzo alquanto pigro la cui principale passione è quella di fare il filo alle ragazze. La sua vita cambierà quando farà conoscenza con Lamù, un'aliena proveniente dalla stella Uru che s'innamorerà di lui.
La fauna di "Urusei Yatsura" è piuttosto variegata, e tra le figure più ricorrenti che affiancano i due ci sono: i genitori, che si chiedono cosa abbiano fatto di male per avere un figlio simile, Shinobu, dolce compagna di scuola (ma guai a farla arrabbiare), Megane, Chibi, Perma e Kakugari, estimatori della ragazza dai capelli verdi nonché invidiosi che rivolga tutte le sue attenzioni al loro compare, Ten, bambino alieno che si domanda come la cugina possa avere un debole per un individuo simile, Mendo, aristocratico snob sempre pronto a 'fare il figo', Sakura, sensuale sacerdotessa, suo zio, il monaco Sakurambo, e il professor Onsen.

L'opera è un concentrato di situazioni demenziali, surreali e assurde, in cui il nostro si troverà ahilui coinvolto. Dovrà anche fronteggiare la tremenda gelosia dell'avvenente ragazza oni disposta a fare pochi sconti.
Gli episodi prendono spunto soprattutto dalla fantascienza e dalle leggende giapponesi, da cui sono tratti diversi personaggi, ma non mancherà anche l'incursione in altri generi. In generale viene mantenuto un tono leggero e scanzonato, ma ogni tanto possiamo trovare alcune storie più seriose, come "Quella magnifica estate", "La maga della pioggia", "Buon compleanno" e altre, "Un lavoro affascinante" e "Le casalinghe", in cui l'estro del famoso Mamoru Oshi, regista di oltre metà serie, esce allo scoperto.

Dopo più trent'anni la serie non ha perso il suo smalto, rivelandosi ancora oggi fresca e divertente, con personaggi che lasciano il segno e ispiratori di più di un'opera successiva. La sua carica irriverente poi è uno dei segreti del successo.
In tempi recenti, forse per mancanza di nuove idee, abbiamo visto comparire opere ispirate al classico della Takahashi come "To-love Ru", "Sora no Otoshimono" e un'altra con una ragazza gatto di cui non ricordo il nome. Per quanto gradevoli, non possono competere con il loro progenitore. Di "Lamù" ce n'è una sola.