Recensione
Recensione di alex di gemini
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In questa serie le carte vengono ribaltate per l’ennesima volta.
Shinji vive con il suo tutore Kaji e studia in una prestigiosa accademia, assieme ad Asuka e Rei. Ma tornando a casa una sera, rimane coinvolto in uno strano combattimento corpo a corpo, in cui un mostro cerca di ucciderlo, ma viene fermato da un misterioso ragazzo, armato di una spada. Il giorno dopo ritrova a scuola il ragazzo, ovvero Kaworu, come compagno di classe. In breve dovrà entrare nella Nerv.
Tutto prevedibile?
Non proprio, poiché non si combatterà più con i robot, ma corpo a corpo, dato che gli eva diventano delle armi che nascono dall’anima e gli angeli entrano nelle persone, possedendoli e conferendo loro terribili poteri.
La storia prosegue con un gran numero di brevi episodi che imitano la serie classica e, allo stesso tempo, mantengono la loro originalità. A questo punto ci si aspetterebbe una dozzina di tankoboon, ma invece il finale sarà già al quarto. Un finale rapido, ma non brutto.
La grafica non è esaltante, poiché il tratto è troppo spesso e anche la regia delle tavole è discreta, ma non più di questo. La storia è buona e l’idea di servirsi di combattimenti corpo a corpo azzeccata, anche se paga dazio per l’eccessiva brevità. Come voto, per premiare le buone idee, do 7.
Shinji vive con il suo tutore Kaji e studia in una prestigiosa accademia, assieme ad Asuka e Rei. Ma tornando a casa una sera, rimane coinvolto in uno strano combattimento corpo a corpo, in cui un mostro cerca di ucciderlo, ma viene fermato da un misterioso ragazzo, armato di una spada. Il giorno dopo ritrova a scuola il ragazzo, ovvero Kaworu, come compagno di classe. In breve dovrà entrare nella Nerv.
Tutto prevedibile?
Non proprio, poiché non si combatterà più con i robot, ma corpo a corpo, dato che gli eva diventano delle armi che nascono dall’anima e gli angeli entrano nelle persone, possedendoli e conferendo loro terribili poteri.
La storia prosegue con un gran numero di brevi episodi che imitano la serie classica e, allo stesso tempo, mantengono la loro originalità. A questo punto ci si aspetterebbe una dozzina di tankoboon, ma invece il finale sarà già al quarto. Un finale rapido, ma non brutto.
La grafica non è esaltante, poiché il tratto è troppo spesso e anche la regia delle tavole è discreta, ma non più di questo. La storia è buona e l’idea di servirsi di combattimenti corpo a corpo azzeccata, anche se paga dazio per l’eccessiva brevità. Come voto, per premiare le buone idee, do 7.
