Recensione
Paprika - Sognando un sogno
10.0/10
Quanto è intenso questo lavoro che danza tra sogno e realtà! La psicoterapia entra nella mente sognatrice delle persone, tuttavia cerca di aiutare chi soffre di disturbi psichici oppure è qualcos’altro? Si può essere prigionieri di un sogno irrazionale, assurdo, pazzoide e dissennato, pur sempre sogno, o siamo noi spettatori che con il protagonista imprigioniamo e teniamo in pugno il sogno, e lo viviamo anche?
Qualcuno vuole dominare il mondo onirico e quello cash, reale. Un cerchi di ripresa magistrale. Chi cerca la verità si ritrova a vivere un sogno nella realtà ( è il cinema nel cinema, il film dentro il film, vedi il detective che cercando di scoprire la verità, vive tra il reale e la sua fantasia.- Questa è una scelta al confine della genialità sognata! Solo in Matrix vediamo un Reeves con questo stile karmico!). Il film è un metapsichico. Metaonirico e metafilm. Un Path Focus, un percorso filmico di macchina con un obiettivo: ma dove?
Sogno e realtà che si confondono. Eppure si inietta con frequenza l’overdose di fantasia e del cinematografico mischiando egregiamente 4 filoni, cosa che il montaggio tramuta nel leitmotiv: reale-fantastico-sognato-cinematografico! Assurdo, ma il montaggio ci riesce in modo perfetto! E’ un thriller psichiatrico poliziesco, che si unisce al mondo reale (il direttore), alla fantasia (Konakawa), al sogno (Chiba),
Qui l’animazione non documenta solo la bella trama ed il montaggio perfetto; l’animazione è uno stile, un pennello che disegna pezzi di sogni, li cuce come parti di fantasia e li riproduce come film. Il montaggio ti confonde, ti spreme, ti confonde ancora e poi ti getta il nocciolo della trama in faccia (narrazione in prima e terza persona aperta e diretta) e tu spettatore neanche te ne accorgi! Kon è un genio , o un folle o un regista fatto. Ottimo anime che è il modello di Anime. Complimenti. Come dice L. Cohen, la luce penetra le tenebre e poi vi si confonde perché anche le tenebre penetrano la luce. Fantastico, difficile da capire per chi vede poco i film che fanno la storia del cinema e del cinema d’animazione occidentale ed orientale. Qualcuno vuole dominare il mondo onirico e quello cash, reale. Chi cerca la verità si ritrova a vivere un sogno nella realtà ( è il cinema nel cinema, il film dentro il film, vedi il detective che cercando di scoprire la verità, vive tra il reale e la sua fantasia.- Questa è una scelta al confine della genialità sognata! Solo in matrix vediamo un Reeves con questo stile karmico!). Il film è un metapsichico. Metaonirico e metafilm.
Qualcuno vuole dominare il mondo onirico e quello cash, reale. Un cerchi di ripresa magistrale. Chi cerca la verità si ritrova a vivere un sogno nella realtà ( è il cinema nel cinema, il film dentro il film, vedi il detective che cercando di scoprire la verità, vive tra il reale e la sua fantasia.- Questa è una scelta al confine della genialità sognata! Solo in Matrix vediamo un Reeves con questo stile karmico!). Il film è un metapsichico. Metaonirico e metafilm. Un Path Focus, un percorso filmico di macchina con un obiettivo: ma dove?
Sogno e realtà che si confondono. Eppure si inietta con frequenza l’overdose di fantasia e del cinematografico mischiando egregiamente 4 filoni, cosa che il montaggio tramuta nel leitmotiv: reale-fantastico-sognato-cinematografico! Assurdo, ma il montaggio ci riesce in modo perfetto! E’ un thriller psichiatrico poliziesco, che si unisce al mondo reale (il direttore), alla fantasia (Konakawa), al sogno (Chiba),
Qui l’animazione non documenta solo la bella trama ed il montaggio perfetto; l’animazione è uno stile, un pennello che disegna pezzi di sogni, li cuce come parti di fantasia e li riproduce come film. Il montaggio ti confonde, ti spreme, ti confonde ancora e poi ti getta il nocciolo della trama in faccia (narrazione in prima e terza persona aperta e diretta) e tu spettatore neanche te ne accorgi! Kon è un genio , o un folle o un regista fatto. Ottimo anime che è il modello di Anime. Complimenti. Come dice L. Cohen, la luce penetra le tenebre e poi vi si confonde perché anche le tenebre penetrano la luce. Fantastico, difficile da capire per chi vede poco i film che fanno la storia del cinema e del cinema d’animazione occidentale ed orientale. Qualcuno vuole dominare il mondo onirico e quello cash, reale. Chi cerca la verità si ritrova a vivere un sogno nella realtà ( è il cinema nel cinema, il film dentro il film, vedi il detective che cercando di scoprire la verità, vive tra il reale e la sua fantasia.- Questa è una scelta al confine della genialità sognata! Solo in matrix vediamo un Reeves con questo stile karmico!). Il film è un metapsichico. Metaonirico e metafilm.