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8.5/10
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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Ragazzi, preparatevi a ridere come dei forsennati per una ricetta del caos come mai se ne sono viste: prendiamo una mucca sognatrice e "quasi" completamente svampita e un pollo burbero e anche troppo realista e poco espansivo, adottati da una madre e un padre completamente fuori di testa e privi di qualsiasi forma di buon senso, giudizio, coscienza e consapevolezza, i quali si bevono qualunque idiozia, perché ce l'hanno endemica, intrinseca nella propria natura, che li contagia con essa e qualcos'altro. A questo aggiungiamo degli amici altrettanto poco svegli e completamente suonati, e anche un diavolo leggermente tarchiato e pesantemente picchiatello, che improvvisa qualunque espediente raccontando frottole a destra e a manca, pur di estorcere quanti più verdoni possibili, e che ha sempre quegli attacchi di collera, ira, rabbia e furia represse che puntualmente usa per "minacciare", "intimidire" e persuadere gli sventurati e malcapitati della falsa bontà delle sue intenzioni, e poi simula un falso pentimento, pur di non infognarsi ulteriormente. Aggiungiamo anche personaggi secondari che appaiono occasionalmente negli episodi della trama e che ne costituiscono il perno secondario insieme al suddetto diavolo e ai nostri protagonisti, e creiamo delle situazioni nonsense da esagerazione iperbolica, e il gioco è fatto.
Il risultato sono vagonate di risate e piegamenti. Il tutto contornato da una grafica completamente sregolata con colori apparentemente ordinari, ma che in realtà servono solo a coprire le apparenze, mentre ciò che si palesa è una demenza pura, nuda e cruda, che raggiunge picchi di assurdità incredibili e che serve ad enfatizzare il carattere trash e nonsense della serie, in linea con altre del filone di serie animate sia precedenti che successive prodotte da emittenti televisive del calibro di Cartoon Network e Fox (pensiamo ad esempio a "I Simpson", "Futurama", "American Dad", "Leone il cane fifone", "Ed, Edd & Eddy"; "Le tenebrose avventure di Billy & Mandy", "Johnny Bravo", "Il laboratorio di Dexter", "Le Superchicche" etc.). Proprio la demenza è la colonna portante di queste vicende, poiché permette una libera interpretazione delle vicende che hanno luogo e non le confinano in schemi preconfezionati; tuttavia, non si può dire che le vicende stesse siano del tutto prive di serietà, perché, come sappiamo bene, dietro la comicità c'è della serietà. I nostri personaggi non sono del tutto strampalati e/o svitati, come può sembrare, semplicemente essi vivono delle esperienze più o meno "traumatiche" che inculcano un minimo di buon senso, giudizio, coscienza, consapevolezza, che però vengono sempre velati. A rimarcare tale natura demenziale, ci pensano anche le tracce di musica ispirate ad opere di grandi maestri, ma quasi o del tutto distorte e rimaneggiate, per aderire a tale atmosfera nonsense, assurda. La cosa che mi rattrista è che non sono state incluse le sigle di apertura e di chiusura; a mio parere, amplificano l'effetto di comicità. Tutto sommato, la formula regge e fa sganasciare.

Voto: 8,5