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Più insisti/E più diventi impotente/Quale sarà la via giusta/Questa è la tua ultima opportunità/Non arrenderti/Puoi ancora cambiare/Nessuno si dimostrerà compassionevole con te/Questo è il momento della verità/Per quelli come te, dati perdenti in partenza.

L’altro giorno, mentre ero in compagnia del mio gruppo di amici, senza che nessuno me lo avesse chiesto, affermai di aver cominciato un nuovo anime sul gioco d’azzardo; incuriosito, uno di loro mi ha domandato quale fosse la trama e io gli ho risposto così: “Un ragazzo sale su una nave per ripagare i propri debiti”. Più sintetico e perentorio di così non potevo essere; di fronte a quella che è la reale storia di “Gyakkyou burai Kaiji - Ultimate Survivor”, la mia smunta descrizione impallidisce, eppure, questa è bastata per affascinare il mio amico, al punto che mi ha anche chiesto quale fosse il nome dell’anime in questione. Onestamente, non so se si prenderà mai la briga di vederlo, ma posso affermare con certezza che, se non lo farà, avrà perso una grandiosa opportunità: prendere visione di un prodotto originale e dalla trama incredibilmente avvincente, cosa assai rara al giorno d’oggi.

La storia è ambientata nel Giappone del 1995, quando, dopo il diploma, Ito Kaiji si trasferisce a Tokyo per cercare lavoro, ma trova la città immersa nella più grande crisi economica della sua storia. Depresso, nel suo appartamento minuscolo, si dedica all'alcol, al fumo e al gambling, immerso in una povertà che spesso lo spinge fino alle lacrime. Kaiji ha seri problemi finanziari e crede di aver trovato nel gioco d'azzardo una facile strada per risollevare le sue finanze. Si ritrova quindi su una nave in compagnia di altre persone convinte come lui a partecipare ad uno speciale gioco: Carta, Sasso e Forbici Limitato, che permette ai vincitori di accaparrarsi una notevole somma di denaro e cancellare così i propri debiti. Come sempre, però, non è tutto oro quel che luccica e, via via che il tempo passa, Kaiji sarà costretto a partecipare a giochi sempre più crudeli.

“Gyakkyou burai Kaiji - Ultimate Survivor” è un anime che parla di un ragazzo e delle sue difficoltà nel vivere ai margini di una società logica e rigidamente inquadrata come quella giapponese. Kaiji è un giovane che, dopo il diploma, si è trasferito nella grande capitale nipponica ricolmo di speranze e di sogni per il futuro, un futuro che immaginava roseo e brillante, ma che nella realtà dei fatti non sembra riservargli nulla di buono. Nella crisi economica in cui sta affogando il Giappone, gli unici in grado di dirsi realmente padroni della propria vita sono coloro che hanno accumulato ricchezze, in qualsivoglia modo, mentre ai giovani come Kaiji, per cui non c’è aspettativa alcuna di fare carriera lavorativa, è dato soltanto di sopravvivere. In una situazione del genere, in cui si ha la sensazione di essere costantemente con l’acqua alla gola, a quale miglior espediente ricorrere, dunque, se non quello del gioco d’azzardo? In questo modo, e questo è noto a tutti, si possono guadagnare tanti soldi in poco tempo, ma anche accumulare debiti – ciò che accade a Kaiji – oppure entrambe le cose, perché in fondo si sa che il gioco d’azzardo è un circolo vizioso senza fine. Nel momento in cui Kaiji mette piede sulla nave da crociera Espoir, decreta la sua condanna a vagare in un terribile limbo da cui uscire è quasi impossibile e in cui egli è alla costante mercè di chi ha più soldi, e per riflesso più potere, di lui. Eppure, è proprio grazie alla sua entrata e permanenza in questo girone dell’Inferno che Kaiji cambia, cresce e impara a sfruttare i propri mezzi, perché di lui si può dire tutto, tranne che sia uno stupido. Coinvolto in giochi in cui è in palio la propria stessa vita, Kaiji è chiamato a fare leva sulla sua più grande qualità: l’intelligenza, che col tempo verrà ad assimilarsi ad una notevole leadership. Le esperienze che egli vive sull’Espoir prima e in altri luoghi poi gli consentono di aprire gli occhi sulla realtà, sul mondo in cui vive, un mondo in cui i potenti possono permettersi di giocare sulle e con le vite delle persone che non hanno nulla e, quindi, nella loro visione malata, non meritano nulla. La spietatezza dei ricchi nei confronti dei poveri e dei nullatenenti come Kaiji viene mostrata in maniera cristallina, tanto da far provare un forte senso di disgusto, perché in fondo, e questa è la cosa più terribile, l’anime non racconta nulla di falso e tendenzioso: i soldi sono sinonimo di potere e quest’ultimo viene spesso utilizzato per il proprio tornaconto o divertimento personale.

Personalmente, ritengo che la prima “saga” dell’anime, ovvero quella sull’Espoir all’insegna del Carta, Sasso e Forbici Limitato, sia di gran lunga la migliore. Nel corso delle prime puntate, non si risparmiano i giochi mentali, per quanto ben misurati, e molto tempo viene dedicato all’elaborazione delle giuste strategie per vincere, elementi che riescono a portare allo stremo la tensione e a tenere lo spettatore incollato allo schermo. Tutte le saghe successive, fatta eccezione per una, si mantengono più o meno sulla stessa falsa riga della prima, cambiando ovviamente il gioco d’azzardo di turno, ma eccedendo troppo, a mio parere, nei discorsi mentali, che talvolta rendono gli episodi lenti da seguire. Ciononostante, e al netto di un finale che ritengo giusto ma non perfetto, “Gyakkyou burai Kaiji - Ultimate Survivor” resta un ottimo anime con un pregio enorme: saper tenere alta la tensione. Non importa quale sia la circostanza o il gioco in questione, prevedere quale sarà il risultato ultimo è tutt’altro che semplice e questo è un grandissimo merito che gli va attribuito.

Ben poco da dire sul comparto tecnico, graficamente è diverso a tutto ciò che si vede in giro al giorno d’oggi e il disegno privilegia le linee spigolose, come quelle dei volti dei personaggi. Il budget a disposizione non deve essere stato elevato, ma ritengo che, sotto questo punto di vista, Madhouse abbia fatto il meglio che poteva. Più che positivo il lavoro svolto dal comparto musicale, merito di una opening e di un’ending molto orecchiabili e ben scritte, oltre che delle musiche coinvolgenti di Hideki Taniuchi.

Morale della favola: vi conviene guardare “Gyakkyou burai Kaiji - Ultimate Survivor”!