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9.0/10
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Drama coreano di amore e vendetta, "Hierarchy" è ambientato in una scuola prestigiosa, frequentata solo da famiglie ricchissime e che tiene molto alla sua reputazione come scuola. Anche così, tuttavia, all'intero della scuola ci sono rigide gerarchie e distinzioni sociali, perfino tra i figli dell'élite.
In questo contesto è ammesso uno studente trasferito, Kang Ha. Kang Ha non è il primo studente di questo tipo, infatti prima di lui diversi fla1 [ continua a leggere]
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Le storie investigative hanno sempre quel fascino misterioso che incuriosisce lo spettatore e riesce a trasportarlo in un mondo, sì cruento, ma estremamente stimolante, anche solo per cercare di trovare la soluzione del caso prima del protagonista.
Che sia un manga, un anime o un live action, se ben fatto e se rispecchia dei codici precisi, ovvero un protagonista interessante -volendo anche sopra le righe- una buona struttura narrativa, dei casi1 [ continua a leggere]

10.0/10
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"I Sette Samurai" (1954) di Akira Kurosawa è un capolavoro assoluto del cinema, un film che ha definito i contorni del genere samurai e che ha avuto un impatto duraturo su molti altri film, tanto occidentali quanto orientali.

Ambientato nel Giappone feudale, racconta la storia di un gruppo di samurai che vengono assoldati da un villaggio di contadini per difendersi da una banda di banditi che minaccia di saccheggiarli. Il film è un'epica storia1 [ continua a leggere]
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“Frankenstein no koi” è un drama giapponese di 10 puntate del 2017.
Il titolo fa ovviamente riferimento all’opera “Frankenstein” di Mary Shelley: anche qui, infatti, troviamo una Creatura che deve la sua vita ad un dottore.

Il mostro presente in questa serie televisiva è immortale e vive isolato nelle foreste, ama i rottami, ma soprattutto le vecchie radio e la musica. Vorrebbe più di ogni altra cosa al mondo avvicinarsi agli umani e conoscerl1 [ continua a leggere]
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Serie slice of life che, se presa con le giuste aspettative ed inquadrata nel contesto giapponese, può dare soddisfazioni e suscitare parecchie riflessioni. Hiroshi Abe si riconferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, uno dei più importanti attori asiatici della sua generazione. Molto carina l'idea della sigla finale, diversa in ogni episodio, che viene suonata "live" nel bar frequentato dai personaggi della serie da band emergenti del panorama1 [ continua a leggere]

10.0/10
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Akira Kurosawa, maestro indiscusso del cinema mondiale, con "Vivere" ci regala un’opera di straordinaria profondità. Un racconto che attraversa il tempo e le culture per parlare direttamente al nostro cuore e alla nostra mente. Girato nel 1952, il film è una vera e propria meditazione sull’esistenza, la morte e il significato della vita. È una pellicola che incarna ed esalta la poetica di Kurosawa, non solo per la maestria tecnica con cui è real1 [ continua a leggere]

9.0/10
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Attaccati alla sedia senza scampo! Un titolo validissimo, con tanti punti di forza e pochissimi deboli.

Partiamo, per una volta, dai punti deboli. E’ vero, i costumi maschili sono piuttosto belli, e gli uomini in divisa sono un vero schianto. Ma sul serio. Però gli abiti femminili sono spesso piuttosto anonimi e cambiati abbastanza raramente, e questo è un peccato, perché si nota tantissimo. D'altronde, probabilmente dipende anche dal budget no1 [ continua a leggere]
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"Lady Oscar" (1979), di Jacques Demy, è un film ispirato al celeberrimo manga "Versailles no bara" di Riyoko Ikeda.

Cominciamo col dire che il film reinterpreta l'opera originale attraverso la visione e lo stile personali e unici di Demy, abbandonando il dramma storico intimista per adottare il suo tipico tono romantico-melodrammatico. E mettendo in risalto tutti gli elementi distintivi della sua raffinata arte: eleganza, teatralità e la nostal1 [ continua a leggere]
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"Taichi: Se non ci senti, non è mica colpa tua."

Sono queste le parole che ritornano più volte in questa storia e che ne racchiudono la sua essenza.
"Hidamari ga Kikoeru - I hear the Sunspot", edito in Italia per l’editore Flashbook, nasce nel 2013 come volume unico dalla mano di Yuki Fumino, pseudonimo della mangaka Yuki Akaneda (You’re my sun, anch’esso edito per Flashbook) che usava all'epoca al suo debutto.

Il successo di questo manga h1 [ continua a leggere]

6.5/10
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"Okja" del 2017 è il primo film che mi capita di visionare di Bong Joon-ho, regista sud-coreano capace nel film successivo del 2020, l'acclamato "Parasite", di vincere "la Palma d'oro" al festival di Cannes e successivamente tre Premi Oscar: alla migliore sceneggiatura originale, al miglior regista e al miglior film. "Parasite", votato anche come miglior film straniero, risulta inoltre il film più premiato della serata (Fonte: Wikipedia).

Perta1 [ continua a leggere]

7.0/10
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"Reset" ha rappresentato per me una sopresa. E' la mia prima serie cinese (ho all'attivo lungometraggi e animazioni) e devo riconoscere che mi è sembrato un prodotto di buona fattura al netto di alcune ingenuità e forzature più di trama che di realizzazione.
L'idea di vivere un loop temporale continuo, inizialmente contro la propria volontà, non è sicuramente un elemento originalissimo. Una decina di anni fa al cinema avevo avuto modo di vedere1 [ continua a leggere]
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Se dell'incidente nucleare alla centrale di Chernobyl dell'aprile 1986 sono stati realizzati una moltitudine di documentari, e anche alcune serie e film, su quello di Fukushima del marzo 2011 non ne avevo trovati poi molti: un po' per indolenza mi ero limitato a visionare alcuni documentari reperibili in rete sulla ricostruzione dell'incidente avvenuto a seguito del violentissimo terremoto e conseguente tsunami che colpì la parte centro settentr1 [ continua a leggere]