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    Il film in questione cerca di rinvigorire la famosa saga cambiandone in parte il soggetto base, pur nella consapevolezza che certi titoli devono rispettare determinate caratteristiche, altrimenti il pubblico si chiederà che cosa centri il prodotto con il suo titolo famoso, e questo film riesce abbastanza bene nel primo aspetto, ma non molto nel secondo.
    Il cambiamento consiste nel far scaturire la maledizione contagiosa da Toshio rendendo stavo1 [ continua a leggere]
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    Terzo capitolo del ciclo Millennium (1999-2004) dedicato al leggendario lucertolone, si presenta come un film che intende ripresentare un aspetto importante che nel corso della saga (almeno nei film migliori) era sempre stato presente andando però lentamente sottotono, ossia l'aspetto umanistico. Godzilla, infatti, era nato come rappresentazione della follia umana e distruttrice che aveva generato le armi atomiche e dopo che per troppi film il f1 [ continua a leggere]
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    Film leggendario, uno dei più grandi successi di Kurosawa in patria e anche all'estero (tanto che Hollywood ne fece un remake, I magnifici sette, anch'esso di qualità e successo), si può analizzarlo a partire dai contenuti, che lo rendono un inno alla solidarietà tra esseri umani.
    Ambientato in un periodo assai turbolento della storia giapponese, Kurosawa mostra una società che sembra allo sbando: contadini poveri e angariati da torme di brigant1 [ continua a leggere]
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    Ed alla fine anche la saga dei Transfomers comincia ad essere stanca, nonostante i tentativi di svecchiarla. Infatti in teoria la trama cerca di cambiare rispetto ai film precedenti: vengono introdotti dei cattivi umani che hanno uno spazio maggiore rispetto ai classici Decepticons e avrebbero anche un certo background (ad esempio il secondo cattivo principale, Savoy, vuole vendicare la sorella morta nella battaglia finale del precedente film).1 [ continua a leggere]
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    I film di Godzilla hanno spesso questa caratteristica: ti portano a tifare per lui nonostante, dal punto di vista umano, lui sia uno dei cattivi e quindi ti spingono a detestare l'arma creata dagli umani per difendersi, che in teoria sarebbe il buono. Questo quinto capitolo dell'era Heisei ne è un buon esempio. Suddiviso in due parti piuttosto distinte (quella con i mostri e quella con gli umani) il film dà ovviamente il meglio nella parte incen1 [ continua a leggere]

    7.5/10
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    Film molto particolare, perché pur essendo un horror si presenta in maniera assai decisa anche come una drammatica elegia dell'amore materno. Questo sentimento è infatti il vero perno della vicenda: la protagonista Yoshimi è una madre fragile eppure forte, mossa dall'immenso amore per la piccola Ikuko e proprio il fatto che la stessa Yoshimi sia stata abbandonata dalla madre le fa capire molto bene quanto sia importante per i bambini avere una m1 [ continua a leggere]

    7.5/10
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    Film capostipite di una leggenda, rivisto oggi si dimostra sotto alcuni aspetti datato ma per altri aspetti è ancora molto efficace ed attuale. Probabilmente questo dipende dal fatto che abbiamo di fronte un film con un'anima: Godzilla non è semplicemente la storia di un lucertolone radioattivo che distrugge tutto, il mostro è l'incarnazione della follia degli umani, sempre pronti ad utilizzare forze che possono rapidamente sfuggire al loro cont1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    "Sogni" è un film particolare, nato da uno studio personale di Akira Kurosawa su cosa fossero i sogni (partendo dai propri) che poi è sfociato nel desiderio di fare una pellicola sui sogni come mezzo espressivo.
    Davanti agli 8 episodi che lo compongono e rendendomi conto di quante interpretazioni possano esserci in un film sui sogni (già di loro aperti a parecchie interpretazioni), direi che tali episodi hanno come tema dominante l’esaltazione e1 [ continua a leggere]
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    Non conoscendo il videogioco, non so dire quanto questa versione sia fedele o se è migliore. Si tratta comunque di un film forse fin troppo semplice, che non presenta elementi particolari per essere ricordato, ma allo stesso tempo non è da buttare. La struttura narrativa è in fondo molto lineare e le scene di tensione spesso mostrano cose che accadono e basta, nel senso che non hanno una grande inventiva nello svolgimento e non creano un partico1 [ continua a leggere]
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    Con questo terzo capitolo, la saga dei Transformers riesce a trovare un giusto equilibrio narrativo e raggiunge un suo apice, perché gli umani tornano ad essere efficaci contro i Decepticons ma non rubano la scena agli Autobots, insomma realizzano un gioco di squadra che mi è piaciuto. Inoltre Bay ha provato a realizzare una trama meno lineare e prevedibile, già partendo da una fantasiosa ricostruzione della corsa allo spazio e ha saputo pure in1 [ continua a leggere]
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    Tratto da un manga che stavolta ho almeno leggicchiato, con questo film di Koji Shiraishi mi sono trovato davanti a qualcosa di non orribile ma neppure molto interessante. La prima parte, abbastanza lunga, è più una esposizione del modus operandi del vero protagonista ossia il misterioso Tadashi Usobuki e sono una serie di episodi che mescolano dramma e violenza nonché un discreto pizzico di horror (genere in cui è specializzato il regista), tut1 [ continua a leggere]
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    Ed ecco che da questo capitolo la serie comincia purtroppo a calare: Shimizu ha avuto una buona idea riguardo il modo di concepire la maledizione di Kayako ma nel seguito dimostra di non saperla fare evolvere più di tanto, limitandosi a mostrare lo stesso modus operandi visto nel precedente film, ossia Kayako e Toshio che sbucano da ogni dove per colpire implacabili le proprie vittime, e così facendo si rischia di cadere troppo nello scontato. C1 [ continua a leggere]