Ranma 1/2
"Ranma 1/2" è una serie animata giapponese del 1989, tratta dal manga omonimo di Rumiko Takahashi; da noi in Italia l'anime era famoso negli anni '90, dove veniva trasmesso in canali regionali varie volte, poi la sua fama è andata scemando.
La storia racconta le avventure di Ranma Saotome, un ragazzo che, durante un viaggio in Cina, è caduto in una sorgente maledetta. Da allora, quando viene toccato dall'acqua fredda, si trasforma in una ragazza.
La serie è una commedia romantica, ricca di gag e situazioni esilaranti. I personaggi sono ben caratterizzati e le storie sono sempre divertenti. Ranma è un protagonista molto simpatico e forte, Akane è una ragazza carina, forte e determinata, e i comprimari, come Shampoo, il padre Panda, Ryoga e Happosai, sono tutti memorabili.
Dal punto di vista tecnico però le cose non vanno così bene. Dopo aver recuperato l'intera serie, purtroppo mi sono accorto che, graficamente, la serie è ormai datata. I disegni a volte, soprattutto in certi episodi centrali, non sono buoni, e le animazioni in alcuni casi sono davvero superate. Tuttavia, la storia e i personaggi sono così divertenti che la grafica si può quasi perdonare, dico quasi perché non ci riesco, in alcuni punti non posso far finta che non abbia problemi.
Un'eventuale rivisitazione grafica della serie animata potrebbe essere un'ottima idea, un remake, chissà se lo faranno mai. Con i moderni strumenti di animazione, sarebbe possibile rendere i disegni più dettagliati e le animazioni più fluide. Questo renderebbe la serie ancora più godibile per i fan di vecchia data, ovviamente non dovrebbero censurare nulla (come spesso però accade nei remake, purtroppo).
Un altro problema di questa serie animata è che non ha un finale (il finale del manga è abbastanza aperto), ma questa serie animata non ci arriva neppure, si ferma molto prima.
In conclusione, per me è un anime da 8 pieno, però gli assegno un 6 per i due motivi che ho indicato (grafica che ha problemi, essendo ormai un prodotto di trent'anni fa, e finale incompiuto).
La storia racconta le avventure di Ranma Saotome, un ragazzo che, durante un viaggio in Cina, è caduto in una sorgente maledetta. Da allora, quando viene toccato dall'acqua fredda, si trasforma in una ragazza.
La serie è una commedia romantica, ricca di gag e situazioni esilaranti. I personaggi sono ben caratterizzati e le storie sono sempre divertenti. Ranma è un protagonista molto simpatico e forte, Akane è una ragazza carina, forte e determinata, e i comprimari, come Shampoo, il padre Panda, Ryoga e Happosai, sono tutti memorabili.
Dal punto di vista tecnico però le cose non vanno così bene. Dopo aver recuperato l'intera serie, purtroppo mi sono accorto che, graficamente, la serie è ormai datata. I disegni a volte, soprattutto in certi episodi centrali, non sono buoni, e le animazioni in alcuni casi sono davvero superate. Tuttavia, la storia e i personaggi sono così divertenti che la grafica si può quasi perdonare, dico quasi perché non ci riesco, in alcuni punti non posso far finta che non abbia problemi.
Un'eventuale rivisitazione grafica della serie animata potrebbe essere un'ottima idea, un remake, chissà se lo faranno mai. Con i moderni strumenti di animazione, sarebbe possibile rendere i disegni più dettagliati e le animazioni più fluide. Questo renderebbe la serie ancora più godibile per i fan di vecchia data, ovviamente non dovrebbero censurare nulla (come spesso però accade nei remake, purtroppo).
Un altro problema di questa serie animata è che non ha un finale (il finale del manga è abbastanza aperto), ma questa serie animata non ci arriva neppure, si ferma molto prima.
In conclusione, per me è un anime da 8 pieno, però gli assegno un 6 per i due motivi che ho indicato (grafica che ha problemi, essendo ormai un prodotto di trent'anni fa, e finale incompiuto).
"Ranma 1/2" è un anime di genere shonen uscito in Giappone a fine degli anni '90, e contiene un totale di 161 episodi. La serie inizia con Ranma, appunto, il quale è afflitto da una maledizione assai bizzarra, poiché un giorno, mentre si trovava ad allenarsi in Cina con suo padre, cadde nelle sorgenti maledette, dove si dice che chi finisce lì si trasformerà nell'animale o nella persona che ci annegò negli anni precedenti. Intanto, in Giappone, Soun Tendo avverte le sue figlie che una di loro dovrà sposare Ranma: infatti Ranma e suo padre si trasferiranno a casa Tendo, affinché avvenga questo matrimonio combinato anni prima dai loro genitori.
Ranma, protagonista di questa storia, è un giovane ragazzo molto simpatico ed esperto nelle arti marziali, ma purtroppo ogni volta che viene a contatto con l'acqua fredda si trasformerà in ragazza; per questo lo vedremo all'interno di questa serie sempre a trovare una soluzione per tornare normale. Genma Saotome è il padre di Ranma, anche lui caduto nelle sorgenti maledette, e a contatto con l'acqua fredda diventa un panda simpatico. Poi troviamo Akane Tendo, promessa fidanzata di Ranma, che ha un carattere molto serio, e spesso la vedremo litigare con Ranma, poiché all'inizio i due non si sopporteranno per niente. Infine, Soun Tendo è un vecchio amico di Genma, poiché i due da giovani si allenavano insieme, ed è anche il padre di Akane, Nabiki e Kasumi, e più avanti risulterà uno dei personaggi più divertenti di quest'opera animata.
Ora parliamo della grafica. A mio parere non è niente male, dopotutto stiamo parlando del disegno di Rumiko Takahashi, solamente i colori potevano essere impostati in maniera migliore, ma comunque questo è un anime anni '90 e va bene così. I disegni sono ben realizzati, lo stesso vale per i fondali, l'ambientazione cittadina è disegnata molto bene e sempre molto dettagliata. Bellissime le sigle, sia quella Italiana che quella giapponese, per non parlare delle colonne sonore che ti fanno entrare nel vivo dell'anime, usate nel modo appropriato per ogni tipo di atmosfera, seria o meno.
Infine, voglio dire che questo anime rientra benissimo tra i miei preferiti, tratta sia temi umoristici che altri molto seri che fanno riflettere lo spettatore. Mi è dispiaciuto solo per la conclusione, dato che pensavo ci poteva essere qualcosa di più, è anche per questo che ho dato questo voto, altrimenti potevo dare un voto ancora più alto.
Voto Finale: 8,5
Ranma, protagonista di questa storia, è un giovane ragazzo molto simpatico ed esperto nelle arti marziali, ma purtroppo ogni volta che viene a contatto con l'acqua fredda si trasformerà in ragazza; per questo lo vedremo all'interno di questa serie sempre a trovare una soluzione per tornare normale. Genma Saotome è il padre di Ranma, anche lui caduto nelle sorgenti maledette, e a contatto con l'acqua fredda diventa un panda simpatico. Poi troviamo Akane Tendo, promessa fidanzata di Ranma, che ha un carattere molto serio, e spesso la vedremo litigare con Ranma, poiché all'inizio i due non si sopporteranno per niente. Infine, Soun Tendo è un vecchio amico di Genma, poiché i due da giovani si allenavano insieme, ed è anche il padre di Akane, Nabiki e Kasumi, e più avanti risulterà uno dei personaggi più divertenti di quest'opera animata.
Ora parliamo della grafica. A mio parere non è niente male, dopotutto stiamo parlando del disegno di Rumiko Takahashi, solamente i colori potevano essere impostati in maniera migliore, ma comunque questo è un anime anni '90 e va bene così. I disegni sono ben realizzati, lo stesso vale per i fondali, l'ambientazione cittadina è disegnata molto bene e sempre molto dettagliata. Bellissime le sigle, sia quella Italiana che quella giapponese, per non parlare delle colonne sonore che ti fanno entrare nel vivo dell'anime, usate nel modo appropriato per ogni tipo di atmosfera, seria o meno.
Infine, voglio dire che questo anime rientra benissimo tra i miei preferiti, tratta sia temi umoristici che altri molto seri che fanno riflettere lo spettatore. Mi è dispiaciuto solo per la conclusione, dato che pensavo ci poteva essere qualcosa di più, è anche per questo che ho dato questo voto, altrimenti potevo dare un voto ancora più alto.
Voto Finale: 8,5
“Ranma ½” è una commedia nata dalla penna di Rumiko Takahashi, una serie che ha imperversato per molto tempo nel panorama degli anime.
Non esiste una vera e propria trama, il tutto parte dal fatto che il protagonista, un ragazzo di nome Ranma Saotome, in seguito a una caduta nelle pozze maledette in Cina si trasforma in ragazza ogni volta che viene a contatto con l’acqua fredda.
In seguito, l’intera vicenda si sviluppa sull’incontro con una serie di personaggi che, per motivi diversi tra loro, è in qualche modo legata a Ranma, spesso condividendo il suo destino di trasformarsi nelle creature più improbabili ogni volta che vengono a contatto con l’acqua, seguendo un formato basato su puntate autoconclusive e piccoli filoni di storie della durata di pochi episodi.
Se a una prima impressione questa serie potrebbe sembrare poco interessante, l’opinione cambia subito dopo aver visto i primi episodi. In essi, infatti, si nota subito la grande capacità dell’autrice di creare situazioni divertenti e capaci di strappare più di una risata allo spettatore, con siparietti comici di ottima fattura e una caratterizzazione dei personaggi che, pur essendo spesso molto accentuata e talvolta surreale, riesce comunque ad attirare l’attenzione e a far suscitare una profonda simpatia verso i protagonisti. Inoltre, essendo comunque incentrata anche sulle arti marziali ed essendo praticamente tutti i personaggi degli ottimi combattenti, si possono anche apprezzare dei buoni scontri più tecnici, accompagnati da altri duelli improntati più sulle stranezze e sulla comicità.
I problemi, però, sorgono con lo scorrere delle puntate. Quello che prima era il punto di forza della serie, infatti, mostra la sua limitatezza, in quanto i personaggi non mostrano mai una vera e propria evoluzione, ma rimangono sempre ancorati alla caratterizzazione iniziale, generando così una lunga ripetizione delle stesse vicende, differenziate soltanto da alcuni particolari talvolta del tutto insignificanti.
Si aggiunga a tutto ciò che, per quanto riguarda la versione italiana, dopo parecchie puntate vengono cambiati improvvisamente praticamente tutti i doppiatori, cosa che a mio avviso è maledettamente fastidiosa. Se a ciò si aggiunge, inoltre, che il doppiaggio è anche meno ispirato in questa seconda fase, si ottiene che l’ultimo filone di puntate scorre molto più lentamente, diventando quasi un peso, e facendo sperare più volte in una fine anticipata della serie.
Verso la fine dell’opera, infine, si comincia a fare sempre più forte la mancanza di una vera e propria trama principale, un obiettivo che accomuni le varie vicende, sebbene faccia sempre da sfondo la speranza dei vari personaggi di trovare una soluzione al loro problema delle varie trasformazioni e siano talvolta inserite delle vicende che richiamano avvenimenti e personaggi precedenti.
In conclusione, “Ranma ½” è una serie che parte davvero bene e invoglia lo spettatore a guardarla con sempre più interesse, catturandolo con dei tempi comici ben ideati e personaggi simpatici e divertenti, ma la cui durata e i problemi analizzati finora fanno sì che l’interesse scemi progressivamente con l’avanzare dell’opera, rendendone la visione completa quasi un’impresa.
Non esiste una vera e propria trama, il tutto parte dal fatto che il protagonista, un ragazzo di nome Ranma Saotome, in seguito a una caduta nelle pozze maledette in Cina si trasforma in ragazza ogni volta che viene a contatto con l’acqua fredda.
In seguito, l’intera vicenda si sviluppa sull’incontro con una serie di personaggi che, per motivi diversi tra loro, è in qualche modo legata a Ranma, spesso condividendo il suo destino di trasformarsi nelle creature più improbabili ogni volta che vengono a contatto con l’acqua, seguendo un formato basato su puntate autoconclusive e piccoli filoni di storie della durata di pochi episodi.
Se a una prima impressione questa serie potrebbe sembrare poco interessante, l’opinione cambia subito dopo aver visto i primi episodi. In essi, infatti, si nota subito la grande capacità dell’autrice di creare situazioni divertenti e capaci di strappare più di una risata allo spettatore, con siparietti comici di ottima fattura e una caratterizzazione dei personaggi che, pur essendo spesso molto accentuata e talvolta surreale, riesce comunque ad attirare l’attenzione e a far suscitare una profonda simpatia verso i protagonisti. Inoltre, essendo comunque incentrata anche sulle arti marziali ed essendo praticamente tutti i personaggi degli ottimi combattenti, si possono anche apprezzare dei buoni scontri più tecnici, accompagnati da altri duelli improntati più sulle stranezze e sulla comicità.
I problemi, però, sorgono con lo scorrere delle puntate. Quello che prima era il punto di forza della serie, infatti, mostra la sua limitatezza, in quanto i personaggi non mostrano mai una vera e propria evoluzione, ma rimangono sempre ancorati alla caratterizzazione iniziale, generando così una lunga ripetizione delle stesse vicende, differenziate soltanto da alcuni particolari talvolta del tutto insignificanti.
Si aggiunga a tutto ciò che, per quanto riguarda la versione italiana, dopo parecchie puntate vengono cambiati improvvisamente praticamente tutti i doppiatori, cosa che a mio avviso è maledettamente fastidiosa. Se a ciò si aggiunge, inoltre, che il doppiaggio è anche meno ispirato in questa seconda fase, si ottiene che l’ultimo filone di puntate scorre molto più lentamente, diventando quasi un peso, e facendo sperare più volte in una fine anticipata della serie.
Verso la fine dell’opera, infine, si comincia a fare sempre più forte la mancanza di una vera e propria trama principale, un obiettivo che accomuni le varie vicende, sebbene faccia sempre da sfondo la speranza dei vari personaggi di trovare una soluzione al loro problema delle varie trasformazioni e siano talvolta inserite delle vicende che richiamano avvenimenti e personaggi precedenti.
In conclusione, “Ranma ½” è una serie che parte davvero bene e invoglia lo spettatore a guardarla con sempre più interesse, catturandolo con dei tempi comici ben ideati e personaggi simpatici e divertenti, ma la cui durata e i problemi analizzati finora fanno sì che l’interesse scemi progressivamente con l’avanzare dell’opera, rendendone la visione completa quasi un’impresa.
“Ranma ½” è un manga shōnen creato da Rumiko Takahashi, conosciuta in Giappone come la regina dei manga; dal manga è tratto un anime composto da 161 episodi (uno più divertente dell’altro) suddivisi in due serie.
Iniziamo dalla trama: Ranma Saotome è un ragazzo esperto di arti marziali afflitto da una maledizione. Infatti durante il suo allenamento in Cina lui e suo padre Genma sono caduti nelle Sorgenti Maledette di Jusenkyo, dove chiunque cada in una delle tante sorgenti, non appena entra in contatto con l’acqua fredda, è destinato a trasformarsi nell’animale o nella persona che annegò migliaia di anni prima. Ranma cade in una sorgente dove annegò una ragazza, mentre Genma in quella di un panda gigante; per ritornare normale, basta bagnarsi con dell’acqua calda. Ma non è finita qui, infatti in Giappone Soun Tendo (migliore amico di Genma) informa le sue tre figlie, Kasumi, Nabiki e Akane, che una di loro dovrà sposare Ranma per il futuro del dojo Tendo. Quando arrivano in casa Tendo un panda gigante e una ragazza, Soun crede che Ranma sia una ragazza, e con molta leggerezza sviene; Akane è sollevata, quindi invita la ragazza ad allenarsi in palestra, e qui possiamo notare la bravura di Ranma nello schivare i vari colpi della ragazza e sconfiggerla senza tanti problemi. Una volta finito l’allenamento, Akane entra in bagno, ma scopre che in realtà Ranma è un ragazzo; dopo le spiegazioni di Genma, Nabiki e Kasumi decidono che la sposa migliore per il ragazzo è proprio Akane, visto che possiedono entrambi la stessa età. Ovviamente lei è furiosa e inizia a litigare col ragazzo, ma, tranquilli, litigheranno in ogni singolo episodio, quindi meglio abituarsi. Da quel momento in poi i due ragazzi sono ufficialmente fidanzati. Ma i guai per i due sono appena iniziati, infatti nel corso della serie possiamo trovare tanti altri personaggi “minori” con caratteristiche uniche e bizzarre.
Attenzione: questa parte contiene lievi spoiler
Ora parliamo di alcuni personaggi della serie.
Ranma Saotome: protagonista ed erede della scuola di arti marziali indiscriminate della famiglia Saotome, è un ragazzo eterosessuale, infatti, quando diventa una ragazza, le sue “tendenze” non cambiano, ma sfrutta molto questa sua trasformazione per ottenere vantaggi. Ranma possiede una delle più bizzarre vite amorose, perché oltre ad Akane possiede ben altre tre ragazze, grazie all’ingordigia del padre. Le ragazze in questione sono: Shampoo, Ukyo Kuonji e Kodachi Kuno. Il rapporto con Akane è molto dolce e complesso, il ragazzo prova sentimenti amorosi nonostante i vari battibecchi con la ragazza, ma ovviamente non ammetterà mai apertamente il suo amore.
Akane Tendo: fidanzata ufficiale di Ranma, è la figlia minore di Soun e ha un carattere molto impulsivo, testardo e orgoglioso; una delle sue frasi più celebri è: “Ranma, sei uno stupido!” Anch’essa prova sentimenti d’amore per il ragazzo, ma, come lui, non lo ammetterà mai. Inoltre è molto gelosa e le sue rivali in amore sono Shampoo e Kodachi.
Shampoo: è uno dei personaggi più famosi e sexy della serie. Nata da una tribù di donne guerriere, è una pretendente di Ranma; presenta due caratteristiche differenti: in una è molto dolce con l’amato e nell’altra molto severa con i seccatori. Anch’essa è caduta nelle sorgenti maledette, e a contatto con l’acqua fredda si trasforma in un gatto. Odia Akane per via del suo fidanzamento con Ranma.
Ukyo Kuonji: amica d’infanzia di Ranma, anch’essa una sua pretendente, insieme a Shampoo rappresenta uno dei personaggi femminili più forti della serie (fatta eccezione per Ranma ragazza). Inoltre è l’unica ragazza che Genma presenta ufficialmente come fidanzata di Ranma (oltre ad Akane).
Tatewaki Kuno: lui è il migliore! Il giustiziere! L’eroe! Il rivale di Ranma il quale si presenta per la prima volta al ragazzo con il soprannome di “Il Tuono Blu della Scuola Superiore Furinkan”. La sua frase più celebre è: “Akane Tendo o la ragazza col codino! Vi amo, uscite con me!” E’ uno dei tanti personaggi più comici dell’anime, impossibile non amarlo. E’ un ottimo spadaccino ed è molto ricco, ma è incapace di capire che Ranma e la ragazza del codino sono la stessa persona.
Kodachi Kuno, detta “La rosa nera”: è campionessa di ginnastica ritmica e sorella minore di Kuno, è innamorata follemente di Ranma, e odia le altre ragazze.
Ryoga Hibiki: rivale di Ranma, possiede un grande senso dell’orientamento, e ha una cotta per Akane. Anch’esso è caduto in una delle sorgenti maledette, e si trasforma in un tenero e piccolo maialino nero; sfrutta questa sua trasformazione per dormire con Akane. E’ molto forte, infatti riesce con facilità a mani nude a rompere mattoni e muri senza procurarsi neanche un graffio.
Happosai: un vecchio pervertito maestro di Genma e Soun, che come hobby ruba reggiseni per la città. Inoltre odia Ranma in versione maschile, infatti in molte occasioni non esiterà a lanciargli un secchio d’acqua fredda per trasformarlo in ragazza. Nonostante le apparenze è molto forte ed è l’unico che riesce a battere Ranma più volte.
Fine parte contenente spoiler
In “Ranma ½” le arti marziali sono delle vere e proprie parodie delle vere arti marziali. Esistono varie scuole di combattimento (una più bizzarra dell’altra): tra le tante troviamo quella della ginnastica ritmica marziale, la scuola di combattimento della calligrafia, la tecnica del combattimento della cerimonia del tè ecc., dove in ognuna di queste scuole si esalta la cultura giapponese.
L’anime è molto vecchio, ma la grafica è carina da vedere, le ragazze disegnate dalla Takahashi sono molto formose e delle vere e proprie “guerriere”, la sigla è qualcosa di stupendo, un vero e proprio tormentone. Come ambientazione ci troviamo a Tokyo nel quartiere di Nerim, in particolare nella zona del Furinkan. I combattimenti non sono mai violenti, ma servono per testare le capacità combattive dei personaggi, inoltre in “Ranma ½” le secchiate d’acqua fredda non mancano mai e possono arrivare in qualsiasi momento e in ogni luogo. Le scene demenziali e comiche sono all’ordine del giorno, infatti è impossibile non ridere guardando questa serie. Nonostante a volte risulta un pochino ripetitivo, “Ranma ½ “rimarrà una delle serie più belle e divertenti nella storia dell’animazione.
Voto finale: 10
Iniziamo dalla trama: Ranma Saotome è un ragazzo esperto di arti marziali afflitto da una maledizione. Infatti durante il suo allenamento in Cina lui e suo padre Genma sono caduti nelle Sorgenti Maledette di Jusenkyo, dove chiunque cada in una delle tante sorgenti, non appena entra in contatto con l’acqua fredda, è destinato a trasformarsi nell’animale o nella persona che annegò migliaia di anni prima. Ranma cade in una sorgente dove annegò una ragazza, mentre Genma in quella di un panda gigante; per ritornare normale, basta bagnarsi con dell’acqua calda. Ma non è finita qui, infatti in Giappone Soun Tendo (migliore amico di Genma) informa le sue tre figlie, Kasumi, Nabiki e Akane, che una di loro dovrà sposare Ranma per il futuro del dojo Tendo. Quando arrivano in casa Tendo un panda gigante e una ragazza, Soun crede che Ranma sia una ragazza, e con molta leggerezza sviene; Akane è sollevata, quindi invita la ragazza ad allenarsi in palestra, e qui possiamo notare la bravura di Ranma nello schivare i vari colpi della ragazza e sconfiggerla senza tanti problemi. Una volta finito l’allenamento, Akane entra in bagno, ma scopre che in realtà Ranma è un ragazzo; dopo le spiegazioni di Genma, Nabiki e Kasumi decidono che la sposa migliore per il ragazzo è proprio Akane, visto che possiedono entrambi la stessa età. Ovviamente lei è furiosa e inizia a litigare col ragazzo, ma, tranquilli, litigheranno in ogni singolo episodio, quindi meglio abituarsi. Da quel momento in poi i due ragazzi sono ufficialmente fidanzati. Ma i guai per i due sono appena iniziati, infatti nel corso della serie possiamo trovare tanti altri personaggi “minori” con caratteristiche uniche e bizzarre.
Attenzione: questa parte contiene lievi spoiler
Ora parliamo di alcuni personaggi della serie.
Ranma Saotome: protagonista ed erede della scuola di arti marziali indiscriminate della famiglia Saotome, è un ragazzo eterosessuale, infatti, quando diventa una ragazza, le sue “tendenze” non cambiano, ma sfrutta molto questa sua trasformazione per ottenere vantaggi. Ranma possiede una delle più bizzarre vite amorose, perché oltre ad Akane possiede ben altre tre ragazze, grazie all’ingordigia del padre. Le ragazze in questione sono: Shampoo, Ukyo Kuonji e Kodachi Kuno. Il rapporto con Akane è molto dolce e complesso, il ragazzo prova sentimenti amorosi nonostante i vari battibecchi con la ragazza, ma ovviamente non ammetterà mai apertamente il suo amore.
Akane Tendo: fidanzata ufficiale di Ranma, è la figlia minore di Soun e ha un carattere molto impulsivo, testardo e orgoglioso; una delle sue frasi più celebri è: “Ranma, sei uno stupido!” Anch’essa prova sentimenti d’amore per il ragazzo, ma, come lui, non lo ammetterà mai. Inoltre è molto gelosa e le sue rivali in amore sono Shampoo e Kodachi.
Shampoo: è uno dei personaggi più famosi e sexy della serie. Nata da una tribù di donne guerriere, è una pretendente di Ranma; presenta due caratteristiche differenti: in una è molto dolce con l’amato e nell’altra molto severa con i seccatori. Anch’essa è caduta nelle sorgenti maledette, e a contatto con l’acqua fredda si trasforma in un gatto. Odia Akane per via del suo fidanzamento con Ranma.
Ukyo Kuonji: amica d’infanzia di Ranma, anch’essa una sua pretendente, insieme a Shampoo rappresenta uno dei personaggi femminili più forti della serie (fatta eccezione per Ranma ragazza). Inoltre è l’unica ragazza che Genma presenta ufficialmente come fidanzata di Ranma (oltre ad Akane).
Tatewaki Kuno: lui è il migliore! Il giustiziere! L’eroe! Il rivale di Ranma il quale si presenta per la prima volta al ragazzo con il soprannome di “Il Tuono Blu della Scuola Superiore Furinkan”. La sua frase più celebre è: “Akane Tendo o la ragazza col codino! Vi amo, uscite con me!” E’ uno dei tanti personaggi più comici dell’anime, impossibile non amarlo. E’ un ottimo spadaccino ed è molto ricco, ma è incapace di capire che Ranma e la ragazza del codino sono la stessa persona.
Kodachi Kuno, detta “La rosa nera”: è campionessa di ginnastica ritmica e sorella minore di Kuno, è innamorata follemente di Ranma, e odia le altre ragazze.
Ryoga Hibiki: rivale di Ranma, possiede un grande senso dell’orientamento, e ha una cotta per Akane. Anch’esso è caduto in una delle sorgenti maledette, e si trasforma in un tenero e piccolo maialino nero; sfrutta questa sua trasformazione per dormire con Akane. E’ molto forte, infatti riesce con facilità a mani nude a rompere mattoni e muri senza procurarsi neanche un graffio.
Happosai: un vecchio pervertito maestro di Genma e Soun, che come hobby ruba reggiseni per la città. Inoltre odia Ranma in versione maschile, infatti in molte occasioni non esiterà a lanciargli un secchio d’acqua fredda per trasformarlo in ragazza. Nonostante le apparenze è molto forte ed è l’unico che riesce a battere Ranma più volte.
Fine parte contenente spoiler
In “Ranma ½” le arti marziali sono delle vere e proprie parodie delle vere arti marziali. Esistono varie scuole di combattimento (una più bizzarra dell’altra): tra le tante troviamo quella della ginnastica ritmica marziale, la scuola di combattimento della calligrafia, la tecnica del combattimento della cerimonia del tè ecc., dove in ognuna di queste scuole si esalta la cultura giapponese.
L’anime è molto vecchio, ma la grafica è carina da vedere, le ragazze disegnate dalla Takahashi sono molto formose e delle vere e proprie “guerriere”, la sigla è qualcosa di stupendo, un vero e proprio tormentone. Come ambientazione ci troviamo a Tokyo nel quartiere di Nerim, in particolare nella zona del Furinkan. I combattimenti non sono mai violenti, ma servono per testare le capacità combattive dei personaggi, inoltre in “Ranma ½” le secchiate d’acqua fredda non mancano mai e possono arrivare in qualsiasi momento e in ogni luogo. Le scene demenziali e comiche sono all’ordine del giorno, infatti è impossibile non ridere guardando questa serie. Nonostante a volte risulta un pochino ripetitivo, “Ranma ½ “rimarrà una delle serie più belle e divertenti nella storia dell’animazione.
Voto finale: 10
"Ranma 1/2". Ma vogliamo veramente parlarne? Un anime che ha segnato due generazioni di ragazzi (e in realtà con Super3 anche un bel po' di bambini), demenziale allo stato puro, provvisto di una trama veramente originale e un intreccio unico nel suo genere (troppi personaggi, tutti caratterizzati alla perfezione fra l'altro, in continua entrata nel corso di tutta la lunga serie, perché qualcuno potesse riuscire a imitare questo capolavoro originariamente portato alla luce come manga dalla Takahashi). Personalmente avrò rivisto l'intera trasposizione televisiva quattro o cinque volte, e posso dire che l'unica vera pecca è l'eccessivo numero di puntate: ci sono momenti in cui si vorrebbe passare oltre, saltare episodi per tornare al dunque (è un po' troppo confusionario, ciò a causa di ogni nuovo livello inimmaginabile di demenza che riesce a raggiungere puntata dopo puntata).
Carinissimi sono i disegni, ma si sta parlando della creatrice di "Maison Ikkoku" e "Urusei Yatsura" ("Lamù" per noi italiani), e di conseguenza è una caratteristica scontata.
Quanto ai doppiatori italiani: bravissimi.
Non posso dare un voto altissimo (troppi, esasperanti episodi di riempimento senza fine), ma lo consiglio a chi ama il demenziale.
Carinissimi sono i disegni, ma si sta parlando della creatrice di "Maison Ikkoku" e "Urusei Yatsura" ("Lamù" per noi italiani), e di conseguenza è una caratteristica scontata.
Quanto ai doppiatori italiani: bravissimi.
Non posso dare un voto altissimo (troppi, esasperanti episodi di riempimento senza fine), ma lo consiglio a chi ama il demenziale.
Tornavo da scuola, e dopo il palinsesto della ora defunta Mediaset mi sintonizzavo su 7gold per godermi questo capolavoro che ha dentro di tutto, così come quello che ha lasciato dentro di me, tutto. La storia non ha una vera e propria trama definita, tranne che per i due punti fondamentali sui quali ruota l'anime, ovvero la speranza del protagonista di liberarsi della maledizione maschio/femmina una volta fradicio e il suo rapporto controverso con la bella e violenta Akane. La bravura della Takahashi è stata proprio quella di rendere divertente e imprevedibile ogni puntata con un via vai di saghe brevi e personaggi, chi fuori di testa, chi fortissimo, chi vendicativo, chi innamorato e così via, che tengono l'anime quasi sempre su un ottimo livello. Merito anche del mix di cultura orientale classico dell'autrice che ci ha spesso abituati a questo genere, che si fa amare anche per le tradizioni e le leggende alle quali si fa spesso riferimento. Le sigle a distanza di tempo continuano ad avere quell'effetto malinconia di anni che non torneranno più, lasciandomi un velo quasi di tristezza per quanto è stato bello aver riempito quei primi pomeriggi (a volte tardi) della mia adolescenza, eppure stiamo parlando di una commedia e dovrei ricordarla col sorriso.
Ma "Ranma1/2" è così. In quegli anni lo avrò visto per almeno tre volte, purtroppo crescendo non è stato più possibile, ma la scorpacciata è stata fatta nell'epoca giusta. I personaggi si fanno amare dal primo all'ultimo, ma Ranma e Akane hanno segnato la vita degli inguaribili romantici come me. Tra gag, situazioni assurde, combattimenti, l'anime della immortale Takahashi mi ha regalato anni straordinari; impossibile non far vedere ai giovani dai quattordici in su questa pietra miliare.
Ma "Ranma1/2" è così. In quegli anni lo avrò visto per almeno tre volte, purtroppo crescendo non è stato più possibile, ma la scorpacciata è stata fatta nell'epoca giusta. I personaggi si fanno amare dal primo all'ultimo, ma Ranma e Akane hanno segnato la vita degli inguaribili romantici come me. Tra gag, situazioni assurde, combattimenti, l'anime della immortale Takahashi mi ha regalato anni straordinari; impossibile non far vedere ai giovani dai quattordici in su questa pietra miliare.
Questa è la mia prima recensione su questo sito e sono felice di farla proprio con "Ranma 1/2", uno dei miei anime preferiti sin dal lontano 2003/04, quando ero poco più di un "pischello". A distanza di anni ho rivisto l'intero anime, episodio per episodio, e sono rimasto stupito della quantità di temi trattati dal racconto e di cui, per ovvie ragioni d'età, non sono riuscito a cogliere in passato. Temi come il razzismo e l'omosessualità, ma non solo. Sono rimasto stupito per la delicatezza e la leggerezza con cui vengono affrontati, ma soprattutto per le risposte che l'anime riesce o comunque prova a dare a queste problematiche, per altro ancora del tutto attuali! Inoltre la critica sociale è molto alta; questo aspetto lo si può cogliere, ma non totalmente comprendere, in quanto riguarda la società giapponese e in parte quella cinese. Molti aspetti però si possono paragonare alla società occidentale. Detto questo, i personaggi sono sviluppati molto bene così come la storia. Lo consiglio a tutti, grandi e piccini.
<b>Contiene spoiler!</b>
Basterebbe dire: "è Ranma 1/2!", e la recensione sarebbe finita, perché se non conosci Ranma 1/2 o sei troppo piccolo o hai passato un'infanzia terribile.
Tornando seri, anime fantastico quasi perfetto. 161 episodi, tutti belli e divertenti (a parte un paio che sono riassuntivi ma mi pare che siano proprio due e basta), vi giuro che non ho trovato un solo episodio dove non ci fosse una scena che mi ha strappato una risata. Divertenti i personaggi che riescono ad essere geniali e stupidi allo stesso tempo, oltre che strampalati e demenziali. Ottima anche la loro gestione perché non c'è un personaggio secondario che stanca, ruotano tutti in modo da non stufare (anche se Happosai forse è un po troppo ripetitivo). Belli anche i rapporti tra i personaggi perché diciamocela tutta, dal terzo episodio capiamo che Ranma e Akane si amino e il fatto che lo neghino fino alla fine anche dimostrando il contrario (come i 1000 episodi di gelosia di Akane) rende il tutto veramente spassoso.
Le caratteristiche principali di quest'opera sono la demenzialità, il fattore harem (e qui c'è da dire che Ranma merita i miei elogi, non due non tre ma ben quattro ragazze [tutte carine] che se lo filano, complimenti Saotome hai fatto jackpot. Anche Akane merita menzione con tre spasimanti fissi e qualcun'altro una tantum, anche se la qualità è peggiore perché Kuno ci prova con tutte e Ryoga non è proprio il sogno di ognuna, gentile e muscoloso lo è ma si perde anche a casa sua, va in bambola ogni due minuti e si trasforma in maialino. Cara Akane la partenza è buona ma c'è da migliorare, e poi c'è il combattimento. Ecco il combattimento è uno dei punti forti, perché generalmente in anime di genere commedia/combattimento si tende a concentrarsi sull'ultima parte e a lasciare in disparte gli scontri, invece qui gli scontri sono belli, esaustivi, interessanti e diversi ognuno dall'altro, sfruttando anche i diversi stili di ogni combattente. Punto forte sicuro perché sono veramente piacevoli e ne vorresti vedere infiniti.
Passiamo al romanticismo, di scene romantiche volute o non c'è ne sono a bizzeffe e tutte riescono a emozionarci, si va dal Ranma che scivolando finisce tra le braccia di Akane al bacio per una recita scolastica e tutte sono scene che, se puoi, rivedi nel momento esatto in cui finiscono perché sono tenere. Ovviamente alcune vengono "sacrificate" per divertire e imbarazzare i protagonisti (epocale il bacio tra Ranma-gatto e Akane cone lei che lo scaglia via imbarazzantissima).
Punti negativi sono solo il finale, che doveva essere fatto in un film mai realizzato e la mancanza di un vero bacio tra Ranma e Akane che ci stava a pennello (ma probabilmente lo volevano mettere come scena finale dell'eventuale film).
Consigliato a tutti, se volete divertirvi, ridere, emozionarvi e gustarvi degli scontri ben fatti è l'anime che fa per voi, e non vi scoraggiate per la lunghezza (161 episodi non sono pochi) perché quando lo finirete rimpiangerete il fatto che non sia stato più lungo.
Basterebbe dire: "è Ranma 1/2!", e la recensione sarebbe finita, perché se non conosci Ranma 1/2 o sei troppo piccolo o hai passato un'infanzia terribile.
Tornando seri, anime fantastico quasi perfetto. 161 episodi, tutti belli e divertenti (a parte un paio che sono riassuntivi ma mi pare che siano proprio due e basta), vi giuro che non ho trovato un solo episodio dove non ci fosse una scena che mi ha strappato una risata. Divertenti i personaggi che riescono ad essere geniali e stupidi allo stesso tempo, oltre che strampalati e demenziali. Ottima anche la loro gestione perché non c'è un personaggio secondario che stanca, ruotano tutti in modo da non stufare (anche se Happosai forse è un po troppo ripetitivo). Belli anche i rapporti tra i personaggi perché diciamocela tutta, dal terzo episodio capiamo che Ranma e Akane si amino e il fatto che lo neghino fino alla fine anche dimostrando il contrario (come i 1000 episodi di gelosia di Akane) rende il tutto veramente spassoso.
Le caratteristiche principali di quest'opera sono la demenzialità, il fattore harem (e qui c'è da dire che Ranma merita i miei elogi, non due non tre ma ben quattro ragazze [tutte carine] che se lo filano, complimenti Saotome hai fatto jackpot. Anche Akane merita menzione con tre spasimanti fissi e qualcun'altro una tantum, anche se la qualità è peggiore perché Kuno ci prova con tutte e Ryoga non è proprio il sogno di ognuna, gentile e muscoloso lo è ma si perde anche a casa sua, va in bambola ogni due minuti e si trasforma in maialino. Cara Akane la partenza è buona ma c'è da migliorare, e poi c'è il combattimento. Ecco il combattimento è uno dei punti forti, perché generalmente in anime di genere commedia/combattimento si tende a concentrarsi sull'ultima parte e a lasciare in disparte gli scontri, invece qui gli scontri sono belli, esaustivi, interessanti e diversi ognuno dall'altro, sfruttando anche i diversi stili di ogni combattente. Punto forte sicuro perché sono veramente piacevoli e ne vorresti vedere infiniti.
Passiamo al romanticismo, di scene romantiche volute o non c'è ne sono a bizzeffe e tutte riescono a emozionarci, si va dal Ranma che scivolando finisce tra le braccia di Akane al bacio per una recita scolastica e tutte sono scene che, se puoi, rivedi nel momento esatto in cui finiscono perché sono tenere. Ovviamente alcune vengono "sacrificate" per divertire e imbarazzare i protagonisti (epocale il bacio tra Ranma-gatto e Akane cone lei che lo scaglia via imbarazzantissima).
Punti negativi sono solo il finale, che doveva essere fatto in un film mai realizzato e la mancanza di un vero bacio tra Ranma e Akane che ci stava a pennello (ma probabilmente lo volevano mettere come scena finale dell'eventuale film).
Consigliato a tutti, se volete divertirvi, ridere, emozionarvi e gustarvi degli scontri ben fatti è l'anime che fa per voi, e non vi scoraggiate per la lunghezza (161 episodi non sono pochi) perché quando lo finirete rimpiangerete il fatto che non sia stato più lungo.
Si tratta sicuramente di un ottimo anime, ma che purtroppo non può raggiungere le vette di altri anime del genere. La storia parte benissimo, con personaggi splendidamente caratterizzati. Ranma, un ragazzo molto sfortunato che si trasforma in ragazza ogni volta che entra in contatto con l'acqua fredda (la storia ne spiegherà il motivo), piomba in casa Tendo, un amico di suo padre, con il quale prese accordi in tempi passati per far fidanzare Ranma con la splendida Akane, una delle tre figlie di Tendo. Tuttavia sia Ranma che Akane mal si sopportano, ma si intuisce subito che i due provano del sentimento uno per l'altra, ma guai a farglielo notare! La storia è bella proprio perché lo spettatore sarà sempre stuzzicato ed incuriosito dai momenti di avvicinamento tra i due. Altra caratteristica di quest'anime è l'immensa presenza di personaggi che arricchiscono notevolmente lo svolgimento degli episodi; impregnandoli di umorismo e divertimento puro. Shapoo, Ryoga, Kuno Tatewaki, Kodachi, Ukyo e Mousse renderanno, assieme ai due protagonisti e le due sorelle Nabiki e Kasumi, gli episodi davvero demenziali ed esilaranti, da uscirne davvero pazzi! Cosa non funziona allora? La storia principale e farcita di innumerevoli episodi filler che, oltre ad offuscare la storia principale, finiscono per distruggere ogni interesse verso lo svolgimento della trama. Un vero peccato perché con 60 episodi totali, si sarebbe potuto includere storia e divertimento in maniera perfetta. Il finale delude molto perché è davvero assurdo che dopo ben 161 episodi quello sia il finale: troppo sintetico e aperto. La grafica è ottima, con personaggi dal character design ottimo e dal sapiente uso di riflessi dei capelli e dei colori in generale. Di alto livello soprattutto considerando il numero di episodi, ma anche nella media del periodo per una serie televisiva lunga. Le musiche sono azzeccate e perfette sotto il profilo tecnico ed il doppiaggio risulta perfetto con i primi doppiatori, inferiore al cambio di team, che comunque avviene a serie avanzata. Per concludere dico che Ranma, come anime, aveva tutte le carte in regola per essere un capolavoro, ma che si perde nel suo infinito ed inutile numero di episodi.
Molto visto in giappone, non molto in Italia, è praticamente una pietra miliare nella storia giapponese. Non è un caso che la sua ideatrice sia soprannominata la principessa del manga.
Il protagonista, un giovane di circa 16 anni di nome Ranma Saotome, è stato promesso in sposo ad una delle tre sorelle Tendo: Akane (16 anni), Nabiki (17 anni) e Kasumi (ormai una donna). Alla fine i padri decidono il fidanzamento di Ranma e Akane, l'ultima delle tre sorelle, senza il consenso dei figli. Ma c'è una cosa che la famiglia Tendo non sa. Ranma e suo padre, Genma, erano andati in Cina ad allenarsi, quali rappresentanti della palestra di arti marziali Saotome, ma lì sono caduti in una sorgente termale maledetta. Chi cade in quelle sorgenti viene trasformato in in una determinata cosa a contatto con l'acqua fredda. Il padre da allora si trasforma in un panda, mentre Ranma in una bella ragazza con il codino. per tornare normali entrambi si devono bagnare con l'acqua calda. Uno dei motivi per cui Akane si porta sempre dietro una teiera fumante.
Durante la storia Ranma ed Akane si ritroveranno coinvolti in molte vicende strane, che li porteranno poco a poco ad innamorarsi vicendevolmente. Conosceranno molti nuovi personaggi, più o meno importanti tra cui l'eterno rivale di Ranma, che in molti casi si dimostrerà anche un grande amico, Ryoga Hibiki, innamorato di Akane, e Kuno Tatewaki, pure lui pretendente di Akane e, allo stesso tempo, di Ranma in versione femminile.
Ma saranno ancor di più le spasimanti di Ranma. Le più importanti sono sicuramente Shampoo, bellissima Ragazza cinese, e Ukyo, venditrice di ukonomiyachi e innamorata di Ranma fin da bambina. Le storie di questi personaggi sono molto diverse, alcuni, solo per fare un esempio, sono caduti a loro volta nelle sorgenti maledette e da allora si trasformano in animali più o meno buffi. Ryoga, per esempio, quando vuole trascorrere del tempo con Akane, si trasforma nel divertente maialino chiamato Pi-chan, naturalmente all'insaputa di lei.
Naturalmente è difficile fare il riassunto di 161 episodi e pur scrivendo per tutta la sera credo sia improbabile che riesca a illustrarvi nei minimi dettagli la storia e il carattere di Ranma 1/2 (così chiamato perchè ormai Ranma è anche mezzo femmina), quindi non mi resta che augurarvi buona visione e sottolinearvi che se non lo vedete vi manca veramente un pezzo importante nella storia degli anime giapponesi.
Il protagonista, un giovane di circa 16 anni di nome Ranma Saotome, è stato promesso in sposo ad una delle tre sorelle Tendo: Akane (16 anni), Nabiki (17 anni) e Kasumi (ormai una donna). Alla fine i padri decidono il fidanzamento di Ranma e Akane, l'ultima delle tre sorelle, senza il consenso dei figli. Ma c'è una cosa che la famiglia Tendo non sa. Ranma e suo padre, Genma, erano andati in Cina ad allenarsi, quali rappresentanti della palestra di arti marziali Saotome, ma lì sono caduti in una sorgente termale maledetta. Chi cade in quelle sorgenti viene trasformato in in una determinata cosa a contatto con l'acqua fredda. Il padre da allora si trasforma in un panda, mentre Ranma in una bella ragazza con il codino. per tornare normali entrambi si devono bagnare con l'acqua calda. Uno dei motivi per cui Akane si porta sempre dietro una teiera fumante.
Durante la storia Ranma ed Akane si ritroveranno coinvolti in molte vicende strane, che li porteranno poco a poco ad innamorarsi vicendevolmente. Conosceranno molti nuovi personaggi, più o meno importanti tra cui l'eterno rivale di Ranma, che in molti casi si dimostrerà anche un grande amico, Ryoga Hibiki, innamorato di Akane, e Kuno Tatewaki, pure lui pretendente di Akane e, allo stesso tempo, di Ranma in versione femminile.
Ma saranno ancor di più le spasimanti di Ranma. Le più importanti sono sicuramente Shampoo, bellissima Ragazza cinese, e Ukyo, venditrice di ukonomiyachi e innamorata di Ranma fin da bambina. Le storie di questi personaggi sono molto diverse, alcuni, solo per fare un esempio, sono caduti a loro volta nelle sorgenti maledette e da allora si trasformano in animali più o meno buffi. Ryoga, per esempio, quando vuole trascorrere del tempo con Akane, si trasforma nel divertente maialino chiamato Pi-chan, naturalmente all'insaputa di lei.
Naturalmente è difficile fare il riassunto di 161 episodi e pur scrivendo per tutta la sera credo sia improbabile che riesca a illustrarvi nei minimi dettagli la storia e il carattere di Ranma 1/2 (così chiamato perchè ormai Ranma è anche mezzo femmina), quindi non mi resta che augurarvi buona visione e sottolinearvi che se non lo vedete vi manca veramente un pezzo importante nella storia degli anime giapponesi.
Ricordo ancora che negli anni '90, nel 1997 - anche se io mi ricordavo '96 -, la sera attorno alle 18:00 c'era su TMC (ora LA 7) lo show per ragazzi ZAP ZAP condotto dai mitici Guido Cavalleri, doppiatore di Ryo Saeba in "City Hunter", e Marta Iacopini, che fino a qualche anno prima si occupavano di Ciao Ciao nelle reti Mediaset.
ZAP ZAP faceva rima con Ranma 1/2, che veniva trasmesso dopo il cartone francese dei Kangoo. Mamma mia quanti bei ricordi...
Cosa ci facesse quest'anime in un contenitore per ragazzi (presenti anche come pubblico in studio) con tutte le sue situazioni ambigue e per niente adatto a un pubblico di scolari delle elementari, questo è un vero mistero.
Ranma però è storia, così com'è storia la stessa autrice, e il successo di cui gode in Giappone e in Europa è meritatissimo e in Italia fu da subito un successo. Tutta l'opera, sia cartacea sia animata, ruota attorno alle arti marziali e alla comicità sfrenata tipica delle opere di Rumiko Takahashi.
Come ha già detto qualcun altro prima di me, ormai questo genere è morto, era tipicamente anni '90 e con gli anime e i manga di oggi ha veramente poco a che spartire. Ranma difatti l'ho sempre considerato il diretto erede di Lamù proprio per via del fatto che entrambi hanno una comicità del tutto simile.
Una parte della mia vita, senza ombra di dubbio.
ZAP ZAP faceva rima con Ranma 1/2, che veniva trasmesso dopo il cartone francese dei Kangoo. Mamma mia quanti bei ricordi...
Cosa ci facesse quest'anime in un contenitore per ragazzi (presenti anche come pubblico in studio) con tutte le sue situazioni ambigue e per niente adatto a un pubblico di scolari delle elementari, questo è un vero mistero.
Ranma però è storia, così com'è storia la stessa autrice, e il successo di cui gode in Giappone e in Europa è meritatissimo e in Italia fu da subito un successo. Tutta l'opera, sia cartacea sia animata, ruota attorno alle arti marziali e alla comicità sfrenata tipica delle opere di Rumiko Takahashi.
Come ha già detto qualcun altro prima di me, ormai questo genere è morto, era tipicamente anni '90 e con gli anime e i manga di oggi ha veramente poco a che spartire. Ranma difatti l'ho sempre considerato il diretto erede di Lamù proprio per via del fatto che entrambi hanno una comicità del tutto simile.
Una parte della mia vita, senza ombra di dubbio.
Quando si parla dell'anime di Ranma ½ la tendenza è quella di generalizzare, fare di tutta l'erba un fascio, ignorando che, come in moltissimi altri casi, l'avventura animata si è sviluppata in molti anni di produzioni varie, tra serie televisiva, film e OAV, con inevitabili alti e bassi. Parlando in questa sede esclusivamente della serie televisiva, mi preme dunque sottolineare che in realtà di produzioni ce ne sono state due: "Ranma Nibunnoichi" ("un mezzo"), di ventuno episodi, e "Ranma Nettohen" ("saga dell'acqua calda"), composta da centoquaranta puntate.
La prima nasce come serie di altissimo livello qualitativo, dotata di un ricco budget e di uno staff, per lo più reduce dagli anime di "Urusei Yatsura" (Lamù) e "Maison Ikkoku" (Cara dolce Kyoko), ormai giunto alla propria maturità artistica, degna sede per la prima trasposizione del manga forse più famoso a livello mondiale di Rumiko Takahashi, il cui successo è del resto testimoniato dai premi della critica ("migliore manga umoristico" per due anni consecutivi) e dalle 53 milioni di copie vendute nel solo Giappone.
La storia la conoscono tutti: Ranma Saotome, giovane artista marziale in viaggio d'addestramento con suo padre, cade nelle famigerate sorgenti di Jusenkyo, trasformandosi da quel momento in una ragazza ogni volta che viene bagnato con l'acqua fredda. Seguono numerosi avversari e rivali (per lo più caduti nelle fonti come lui, e che si trasformano negli animali più disparati), bellissime pretendenti, una molteplicità di combattimenti e di avventure comiche, nonché la complicata relazione sentimentale con Akane Tendo, erede della palestra dell'amico del padre, con la quale è stato fidanzato per riunire le due famiglie e scuole di arti marziali.
La serie "Nibunnoichi" traspone con la massima fedeltà i primi quattro volumi del manga, arricchendoli di un comparto registico, grafico e sonoro quasi unico per l'epoca, praticamente da OAV. I nomi illustri comprendono alla regia Totomi Mochizuki ("Creamy Mami", "Maison Ikkoku", "Kimagure Orange Road") e Kazuhiro Furuhashi ("Rurouni Kenshin", "Le Chevalier D'Eon") e al character design Atsuko Nakajima ("Maison Ikkoku", "Rurouni Kenshin", "Trinity Blood"). Le leggende metropolitane raccontano che queste puntate ottennero degli ascolti bassi e che perciò l'anime venne interrotto; la verità è che questa era stata pensata fin dall'inizio, a tutti gli effetti, come una serie pilota, in vista di ulteriori produzioni animate: e "Ranma Nibunnoichi" riesce pienamente nel suo intento, ottenendo la messa in onda, a un solo mese di distanza dall'ultimo episodio, di una nuova serie più 'di massa', meno curata, ma pensata per il lungo periodo - e che è riuscita nel suo scopo, perdurando per quasi quattro anni.
Il livello della seconda serie si mantiene più che valido per la prima trentina di episodi, per calare durante la quarta stagione e riprendere quota in quella successiva, sotto la nuova direzione di Junji Nishimura ("Urusei Yatsura", "Kyo Kara Maoh!"). La presenza di numerosi episodi riempitivi, nati per supplire al fatto di aver ormai raggiunto la pubblicazione del manga, rende questa serie meno affascinante, ma sarebbe ingiusto ignorare l'apporto alla regia di Koji Sawai ("Patlabor - The Movie") e soprattutto le indimenticabili musiche di un giovane Kenji Kawai, che qui si fa le ossa prima di entrare nel mito con "Ghost in the Shell" e tantissima altra roba.
In conclusione, una produzione di 161 episodi in totale, apparentemente tanti ma che scorrono lisci come l'olio, forti dell'apparato tecnico e del manga da cui derivano (a mio parere il migliore in assoluto nel suo genere) pur trasponendo poco più della metà del materiale originale. Se amate l'umorismo di qualità, se volete conoscere personaggi che resteranno indelebili per sempre nella vostra memoria, questa serie farà al caso vostro, e dopo averla finita vi farà correre a comprare il manga.
Voto: 9 per la prima serie, 7 per la seconda, il voto complessivo è un 8 pieno. Ciò fermo restando che il manga è da 10.
La prima nasce come serie di altissimo livello qualitativo, dotata di un ricco budget e di uno staff, per lo più reduce dagli anime di "Urusei Yatsura" (Lamù) e "Maison Ikkoku" (Cara dolce Kyoko), ormai giunto alla propria maturità artistica, degna sede per la prima trasposizione del manga forse più famoso a livello mondiale di Rumiko Takahashi, il cui successo è del resto testimoniato dai premi della critica ("migliore manga umoristico" per due anni consecutivi) e dalle 53 milioni di copie vendute nel solo Giappone.
La storia la conoscono tutti: Ranma Saotome, giovane artista marziale in viaggio d'addestramento con suo padre, cade nelle famigerate sorgenti di Jusenkyo, trasformandosi da quel momento in una ragazza ogni volta che viene bagnato con l'acqua fredda. Seguono numerosi avversari e rivali (per lo più caduti nelle fonti come lui, e che si trasformano negli animali più disparati), bellissime pretendenti, una molteplicità di combattimenti e di avventure comiche, nonché la complicata relazione sentimentale con Akane Tendo, erede della palestra dell'amico del padre, con la quale è stato fidanzato per riunire le due famiglie e scuole di arti marziali.
La serie "Nibunnoichi" traspone con la massima fedeltà i primi quattro volumi del manga, arricchendoli di un comparto registico, grafico e sonoro quasi unico per l'epoca, praticamente da OAV. I nomi illustri comprendono alla regia Totomi Mochizuki ("Creamy Mami", "Maison Ikkoku", "Kimagure Orange Road") e Kazuhiro Furuhashi ("Rurouni Kenshin", "Le Chevalier D'Eon") e al character design Atsuko Nakajima ("Maison Ikkoku", "Rurouni Kenshin", "Trinity Blood"). Le leggende metropolitane raccontano che queste puntate ottennero degli ascolti bassi e che perciò l'anime venne interrotto; la verità è che questa era stata pensata fin dall'inizio, a tutti gli effetti, come una serie pilota, in vista di ulteriori produzioni animate: e "Ranma Nibunnoichi" riesce pienamente nel suo intento, ottenendo la messa in onda, a un solo mese di distanza dall'ultimo episodio, di una nuova serie più 'di massa', meno curata, ma pensata per il lungo periodo - e che è riuscita nel suo scopo, perdurando per quasi quattro anni.
Il livello della seconda serie si mantiene più che valido per la prima trentina di episodi, per calare durante la quarta stagione e riprendere quota in quella successiva, sotto la nuova direzione di Junji Nishimura ("Urusei Yatsura", "Kyo Kara Maoh!"). La presenza di numerosi episodi riempitivi, nati per supplire al fatto di aver ormai raggiunto la pubblicazione del manga, rende questa serie meno affascinante, ma sarebbe ingiusto ignorare l'apporto alla regia di Koji Sawai ("Patlabor - The Movie") e soprattutto le indimenticabili musiche di un giovane Kenji Kawai, che qui si fa le ossa prima di entrare nel mito con "Ghost in the Shell" e tantissima altra roba.
In conclusione, una produzione di 161 episodi in totale, apparentemente tanti ma che scorrono lisci come l'olio, forti dell'apparato tecnico e del manga da cui derivano (a mio parere il migliore in assoluto nel suo genere) pur trasponendo poco più della metà del materiale originale. Se amate l'umorismo di qualità, se volete conoscere personaggi che resteranno indelebili per sempre nella vostra memoria, questa serie farà al caso vostro, e dopo averla finita vi farà correre a comprare il manga.
Voto: 9 per la prima serie, 7 per la seconda, il voto complessivo è un 8 pieno. Ciò fermo restando che il manga è da 10.
Questo "Ranma 1/2", che piaccia o no, bisogna ammettere che costituisce uno dei prodotti di riferimento per una generazione intera, e quindi per molti può rappresentare più di un semplice anime, ma il ricordo dell'infanzia.
La bizzarra storia di "Ranma 1/2" ruota attorno alle disavventure amorose e non del personaggio principale, un ragazzo, Ranma appunto, che, se bagnato con acqua fredda, si trasforma in una ragazza dai capelli rossi e, se bagnato con acqua calda, torna normale. Da qui è facile immaginarsi tutti i vari risvolti e le situazioni ambigue che si verificano nel corso della storia, che per giunta vede attorno al protagonista un buon numero di personaggi, i più strampalati possibile (come il padre di Ranma che se bagnato con acqua fredda si trasforma addirittura in un panda), intenti perlopiù a contendersi l'amore di Ranma e di Akane, promessa sposa del protagonista per volere dei genitori.
Importante e centrale nella storia è proprio il rapporto di amore odio tra i due promessi sposi, entrambi così orgogliosi da non accorgersi del reciproco sentimento di amore.
Gli episodi sono molti e divertenti anche se purtroppo gli ultimi risultano un po' forzati e il finale non è proprio un granché.
Come già detto le situazioni che si verificano nell'anime sono risultate così ambigue tanto che, per la versione tv, alcune scene sono state censurate, e riadattate, ritenute infatti non adatte ai più piccoli (per fortuna la versione DVD è integrale).
Per quanto riguarda il comparto sonoro, devo dire che mi è sembrato ottimo, con musiche e sigle più che appropriate, e con un doppiaggio con nomi al top della scena italiana.
La visione è consigliata a tutti coloro che vogliono un prodotto "leggero" e per divertirsi.
La bizzarra storia di "Ranma 1/2" ruota attorno alle disavventure amorose e non del personaggio principale, un ragazzo, Ranma appunto, che, se bagnato con acqua fredda, si trasforma in una ragazza dai capelli rossi e, se bagnato con acqua calda, torna normale. Da qui è facile immaginarsi tutti i vari risvolti e le situazioni ambigue che si verificano nel corso della storia, che per giunta vede attorno al protagonista un buon numero di personaggi, i più strampalati possibile (come il padre di Ranma che se bagnato con acqua fredda si trasforma addirittura in un panda), intenti perlopiù a contendersi l'amore di Ranma e di Akane, promessa sposa del protagonista per volere dei genitori.
Importante e centrale nella storia è proprio il rapporto di amore odio tra i due promessi sposi, entrambi così orgogliosi da non accorgersi del reciproco sentimento di amore.
Gli episodi sono molti e divertenti anche se purtroppo gli ultimi risultano un po' forzati e il finale non è proprio un granché.
Come già detto le situazioni che si verificano nell'anime sono risultate così ambigue tanto che, per la versione tv, alcune scene sono state censurate, e riadattate, ritenute infatti non adatte ai più piccoli (per fortuna la versione DVD è integrale).
Per quanto riguarda il comparto sonoro, devo dire che mi è sembrato ottimo, con musiche e sigle più che appropriate, e con un doppiaggio con nomi al top della scena italiana.
La visione è consigliata a tutti coloro che vogliono un prodotto "leggero" e per divertirsi.
"Ranma ½" è commedia scolastica, commedia demenziale, storia di arti marziali, di azione, di sentimenti... troppe cose. "Ranma½" è tutto e niente, diciamo solo che "Ranma ½" è.
"Ranma ½" è storia semplice, come tutte le grandi storie. Un ragazzo al contatto con l'acqua fredda diventa femmina e con quella calda ritorna maschio: se Rumiko Takahashi era indecisa sul sesso del personaggio principale per il dopo-Lamù, ha così risolto il problema, maschio e femmina, stessa persona.
E leggendo l'ennesimo capitolo numero seimilacinquecentoquaratanove di "Inu Yasha" con le sue trasformazioni, le sue spade abnormi, l'ennesimo schiaffo a Miroku, questo nemico che non muore mai, ci assale un senso di tristezza: dov'è Rumiko Takahashi? Dov'è la sua genialità? Rivoglio Lamù, rivoglio Ranma.
Speranza vana, Ranma è irripetibile. Se il manga si legge e si rilegge fino a consumarsi, l'anime ivi recensito è altrettanto eterno, complice una struttura narrativa a episodi che ti fa godere ogni puntata senza stare lì a rimembrare gli avvenimenti della precedente, dove i personaggi fin dalla loro prima apparizione catturano grazie alla loro caratterizzazione, troppo marcata secondo alcuni, ma sicuramente indimenticabili, tutti, e vi sembrerà di conoscerli da una vita.
Ce n'è di tutti i tipi: fantasmi, maestri di arti marziali, trasformazioni animalesche di ogni genere, dal panda alla papera, gatti, maialini e quant'altro, perfettamente integrati in questa storia assurda e demenziale. E' impossibile elencarli tutti, sono troppi, tutti dannatamente carismatici e diversi fra loro e qui di nuovo mi vien da piangere pensando ai nemici di "Inu Yasha".
Eppure non mancano episodi riempitivi, riassuntivi, e di dubbia qualità narrativa. Gocce d'acqua torbida in un mare limpido di risate, di sorrisi e di emozioni; grande colonna sonora, che varia da brani movimentati ad altri più malinconici; il character design si evolve con il passare delle stagioni, ma lo trovo piacevolissimo fin dalle prime battute della serie, dove abbiamo una regia più calma e delicata, più vicina a "Maison Ikkoku" piuttosto che a "Lamù", per poi farsi più movimentata nelle stagioni successive.
Le sigle sono superbe, dalle allegre opening "Jajauma ni sasenaide", "Little Date", "Zettai!part2", e altre, si passa alle ending, ben nove, romantiche ("Hinageshi"), vivaci ("Don't mind lay lay boy", "Lambda Ranma"), con piacevoli invenzioni visive.
Rievocare "Ranma ½" mi fa stare male, è un tipo di commedia imitato ma che non esiste più, di recente solo "La Malinconia di Haruhi Suzumiya", come scrissi nella sua recensione, ricorda vagamente l'opera della Takahashi come approccio all'immediatezza dei personaggi e umorismo misto a paradossale e tocchi di romanticismo, ma ciò che è stato e ciò che è "Ranma ½" rimane diverse spanne sopra. Divertente e scorrevole, che sia visto in TV o in DVD, sembrerà non voler finire mai, e "Ranma ½" non finisce.
"Ranma ½" non ha bisogno di un finale; se pensate il contrario, o voi che vi trastullate sulle lacrimucce pilotate e gli occhioni di "Clannad-After Story", sulle lolite rockettare di "K-On!", sulle tette di "Ikkitousen" e sui capelli color evidenziatore delle "commedie" moderne, è problema vostro. La fine di "Ranma ½" è lo spettatore a sceglierla, sta a lui decidere quando smettere di vederlo, di rivederlo e di rivederlo ancora.
Dilungarsi è superfluo.
"Ranma ½" è storia semplice, come tutte le grandi storie. Un ragazzo al contatto con l'acqua fredda diventa femmina e con quella calda ritorna maschio: se Rumiko Takahashi era indecisa sul sesso del personaggio principale per il dopo-Lamù, ha così risolto il problema, maschio e femmina, stessa persona.
E leggendo l'ennesimo capitolo numero seimilacinquecentoquaratanove di "Inu Yasha" con le sue trasformazioni, le sue spade abnormi, l'ennesimo schiaffo a Miroku, questo nemico che non muore mai, ci assale un senso di tristezza: dov'è Rumiko Takahashi? Dov'è la sua genialità? Rivoglio Lamù, rivoglio Ranma.
Speranza vana, Ranma è irripetibile. Se il manga si legge e si rilegge fino a consumarsi, l'anime ivi recensito è altrettanto eterno, complice una struttura narrativa a episodi che ti fa godere ogni puntata senza stare lì a rimembrare gli avvenimenti della precedente, dove i personaggi fin dalla loro prima apparizione catturano grazie alla loro caratterizzazione, troppo marcata secondo alcuni, ma sicuramente indimenticabili, tutti, e vi sembrerà di conoscerli da una vita.
Ce n'è di tutti i tipi: fantasmi, maestri di arti marziali, trasformazioni animalesche di ogni genere, dal panda alla papera, gatti, maialini e quant'altro, perfettamente integrati in questa storia assurda e demenziale. E' impossibile elencarli tutti, sono troppi, tutti dannatamente carismatici e diversi fra loro e qui di nuovo mi vien da piangere pensando ai nemici di "Inu Yasha".
Eppure non mancano episodi riempitivi, riassuntivi, e di dubbia qualità narrativa. Gocce d'acqua torbida in un mare limpido di risate, di sorrisi e di emozioni; grande colonna sonora, che varia da brani movimentati ad altri più malinconici; il character design si evolve con il passare delle stagioni, ma lo trovo piacevolissimo fin dalle prime battute della serie, dove abbiamo una regia più calma e delicata, più vicina a "Maison Ikkoku" piuttosto che a "Lamù", per poi farsi più movimentata nelle stagioni successive.
Le sigle sono superbe, dalle allegre opening "Jajauma ni sasenaide", "Little Date", "Zettai!part2", e altre, si passa alle ending, ben nove, romantiche ("Hinageshi"), vivaci ("Don't mind lay lay boy", "Lambda Ranma"), con piacevoli invenzioni visive.
Rievocare "Ranma ½" mi fa stare male, è un tipo di commedia imitato ma che non esiste più, di recente solo "La Malinconia di Haruhi Suzumiya", come scrissi nella sua recensione, ricorda vagamente l'opera della Takahashi come approccio all'immediatezza dei personaggi e umorismo misto a paradossale e tocchi di romanticismo, ma ciò che è stato e ciò che è "Ranma ½" rimane diverse spanne sopra. Divertente e scorrevole, che sia visto in TV o in DVD, sembrerà non voler finire mai, e "Ranma ½" non finisce.
"Ranma ½" non ha bisogno di un finale; se pensate il contrario, o voi che vi trastullate sulle lacrimucce pilotate e gli occhioni di "Clannad-After Story", sulle lolite rockettare di "K-On!", sulle tette di "Ikkitousen" e sui capelli color evidenziatore delle "commedie" moderne, è problema vostro. La fine di "Ranma ½" è lo spettatore a sceglierla, sta a lui decidere quando smettere di vederlo, di rivederlo e di rivederlo ancora.
Dilungarsi è superfluo.
<i>Ranma, che tipo in gamba</i>[...]: così cantava la sigla italiana di Ranma trasmessa su TeleMonteCarlo (oggi La7), e non aveva per niente torto.
Non mi soffermerò a lungo sulla trama poiché è già nota a tutti; per riassumerla in breve basta dire che Ranma è un giovane che, allenandosi in Cina con il padre, cade in una fonte che lo rende in grado di cambiare sesso in base alla temperatura dell'acqua con la quale viene in contatto (stesso avviene per il padre, che diventa un Panda): ciò sarà al centro di numerosissime gag delle quali è costellato l'anime, che lo rendono un prodotto divertente e leggero.
I personaggi della serie sono, oltre il protagonista e suo padre, anche i parenti della promessa sposa di Ranma, la famiglia Tendo, e tanti altri compagni di scuola/avventure che hanno tutti un carattere ben definito. Passiamo quindi dalla dolce e paziente Kasumi a sua sorella Nabiki, opportunista e strozzina, e così via fra miriadi di caratteri e modi di fare diversi, che ci fanno affezionare ad ogni singolo personaggio. Sono i personaggi infatti che fanno andare avanti la trama con un susseguirsi di avvenimenti che divertono e intrattengono lo spettatore.
Buona parte degli episodi, però, è auto-conclusiva e questo forse potrebbe indurre un certo senso di noia. Purtroppo è questo l'unico difetto della serie che non mi fa assegnare un dieci alla visione: il numero troppo vasto di episodi, infatti, è dispersivo ed evidentemente organizzato per "allungare il brodo", quindi credo che una serie più breve avrebbe giovato.
Sul lato grafico, i contorni e i volti dei personaggi hanno un tratto molto dolce e riconoscibile che li rende godibili da vedere; inoltre le varie gag che vedono la Ranma ragazza coinvolta in scene di nudo e semi-nudo non scadono mai nel volgare, divertendo lo spettatore (e Happosai).
Riguardo la versione italiana della serie, abbiamo un cast di doppiatori d'élite, con un Massimiliano Alto e una Monica Ward - rispettivamente la versione maschile e femminile di Ranma - che rendono bene sul personaggio, caratterizzandone le espressioni verbali e così via.
Però in alcuni blocchi di episodi, alcuni per le trasmissioni tv, altri per le VHS, ecc., Ranma ragazzo è doppiato da Fabio Boccanera e Ranma ragazza da Laura Latini, che comunque fanno un ottimo lavoro.
È inoltre assente qualsiasi forma di censura, il che a mio avviso è un incentivo in più per guardare la serie.
Consiglio la visione di "Ranma ½" a coloro che vogliono divertirsi e godere di un'opera unica nel suo genere, con una trama originale e con personaggi fuori dal comune in una commistione che motiva pienamente l'assegnazione del mio 9.
Non mi soffermerò a lungo sulla trama poiché è già nota a tutti; per riassumerla in breve basta dire che Ranma è un giovane che, allenandosi in Cina con il padre, cade in una fonte che lo rende in grado di cambiare sesso in base alla temperatura dell'acqua con la quale viene in contatto (stesso avviene per il padre, che diventa un Panda): ciò sarà al centro di numerosissime gag delle quali è costellato l'anime, che lo rendono un prodotto divertente e leggero.
I personaggi della serie sono, oltre il protagonista e suo padre, anche i parenti della promessa sposa di Ranma, la famiglia Tendo, e tanti altri compagni di scuola/avventure che hanno tutti un carattere ben definito. Passiamo quindi dalla dolce e paziente Kasumi a sua sorella Nabiki, opportunista e strozzina, e così via fra miriadi di caratteri e modi di fare diversi, che ci fanno affezionare ad ogni singolo personaggio. Sono i personaggi infatti che fanno andare avanti la trama con un susseguirsi di avvenimenti che divertono e intrattengono lo spettatore.
Buona parte degli episodi, però, è auto-conclusiva e questo forse potrebbe indurre un certo senso di noia. Purtroppo è questo l'unico difetto della serie che non mi fa assegnare un dieci alla visione: il numero troppo vasto di episodi, infatti, è dispersivo ed evidentemente organizzato per "allungare il brodo", quindi credo che una serie più breve avrebbe giovato.
Sul lato grafico, i contorni e i volti dei personaggi hanno un tratto molto dolce e riconoscibile che li rende godibili da vedere; inoltre le varie gag che vedono la Ranma ragazza coinvolta in scene di nudo e semi-nudo non scadono mai nel volgare, divertendo lo spettatore (e Happosai).
Riguardo la versione italiana della serie, abbiamo un cast di doppiatori d'élite, con un Massimiliano Alto e una Monica Ward - rispettivamente la versione maschile e femminile di Ranma - che rendono bene sul personaggio, caratterizzandone le espressioni verbali e così via.
Però in alcuni blocchi di episodi, alcuni per le trasmissioni tv, altri per le VHS, ecc., Ranma ragazzo è doppiato da Fabio Boccanera e Ranma ragazza da Laura Latini, che comunque fanno un ottimo lavoro.
È inoltre assente qualsiasi forma di censura, il che a mio avviso è un incentivo in più per guardare la serie.
Consiglio la visione di "Ranma ½" a coloro che vogliono divertirsi e godere di un'opera unica nel suo genere, con una trama originale e con personaggi fuori dal comune in una commistione che motiva pienamente l'assegnazione del mio 9.
Questa è una recensione difficile per me, perché "Ranma 1/2" è il mio manga preferito in assoluto (gli ho dato 10 infatti), ma quest'anime ha qualche difetto.
La serie ruota attorno alle avventure di Ranma, giovane ragazzo che, esperto di arti marziali, si reca in Cina con il padre Genma per un allenamento. Purtroppo i due cadono nelle sorgenti maledette: da quel momento, ogni volta che si bagnano con l'acqua fredda si trasformano rispettivamente in una donna e in un panda e solo l'acqua calda li fa tornare normali. A complicare ulteriormente la situazione c'è il fatto che il ragazzo è stato promesso sposo ad Akane Tendo, figlia di Soun, grande amico di Genma. I due si odiano quasi fin da subito e le trasformazioni fisiche di Ranma certo non aiutano. Concludono il quadro tutta una serie di personaggi che, rivolgendo le loro attenzioni sentimentali a Ranma o ad Akane, ostacoleranno ulteriormente la loro storia d'amore.
I punti di forza dell'opera sono vari: innanzitutto i personaggi, vera forza delle opere "takahashiane", tutti ben caratterizzati, con una personalità definita e con caratteristiche che li rendono unici e funzionali alla storia. Poi ci sono le gag, che fanno davvero morire dalle risate, un umorismo tanto intelligente quanto riuscito, che rende Ranma 1/2 una gigantesca ed esilarante commedia degli equivoci, sempre a discapito del povero ragazzo con il codino.
Molto carina è anche la storia d'amore di sottofondo: un romanticismo mai smielato o melenso, che restando in secondo piano mantiene l'opera leggera e godibile per tutti.
Infine, può non essere subito chiaro, ma Ranma è anche un'opera di denuncia: su tutto spicca l'anelito di libertà e indipendenza dei due protagonisti che si scontra con l'usanza, tuttora in vigore in Giappone, dei matrimoni combinati dai genitori.
I disegni sono di ottima qualità fino alla seconda serie. Da quel momento la qualità diminuisce, ma essi restano comunque a un buonissimo livello. Le sigle sono fantastiche, soprattutto quella italiana cantata da Massimiliano Alto (voce di Ranma ragazzo) e da Monica Ward (voce di Ranma ragazza e famosa in Italia per avere doppiato Lisa Simpson).
Perché non dare un dieci pieno allora? Innanzitutto perché l'anime non finisce. Arriva fino all'incontro di Ranma con sua madre e poi non segue più il manga. Anche i film che hanno seguito la serie non hanno mai rappresentato la fine propria della versione cartacea. In secondo luogo, odio il cambio di voci. Cioè, lo odio sempre, ma in questo caso in particolare, perché giudico le nuove voci di qualità nettamente inferiore rispetto alle prime.
Detto questo, Ranma è indubbiamente un capolavoro della storia del fumetto e la serie è un must per chiunque sia appassionato di anime o si avvicini per la prima volta a questo mondo.
La serie ruota attorno alle avventure di Ranma, giovane ragazzo che, esperto di arti marziali, si reca in Cina con il padre Genma per un allenamento. Purtroppo i due cadono nelle sorgenti maledette: da quel momento, ogni volta che si bagnano con l'acqua fredda si trasformano rispettivamente in una donna e in un panda e solo l'acqua calda li fa tornare normali. A complicare ulteriormente la situazione c'è il fatto che il ragazzo è stato promesso sposo ad Akane Tendo, figlia di Soun, grande amico di Genma. I due si odiano quasi fin da subito e le trasformazioni fisiche di Ranma certo non aiutano. Concludono il quadro tutta una serie di personaggi che, rivolgendo le loro attenzioni sentimentali a Ranma o ad Akane, ostacoleranno ulteriormente la loro storia d'amore.
I punti di forza dell'opera sono vari: innanzitutto i personaggi, vera forza delle opere "takahashiane", tutti ben caratterizzati, con una personalità definita e con caratteristiche che li rendono unici e funzionali alla storia. Poi ci sono le gag, che fanno davvero morire dalle risate, un umorismo tanto intelligente quanto riuscito, che rende Ranma 1/2 una gigantesca ed esilarante commedia degli equivoci, sempre a discapito del povero ragazzo con il codino.
Molto carina è anche la storia d'amore di sottofondo: un romanticismo mai smielato o melenso, che restando in secondo piano mantiene l'opera leggera e godibile per tutti.
Infine, può non essere subito chiaro, ma Ranma è anche un'opera di denuncia: su tutto spicca l'anelito di libertà e indipendenza dei due protagonisti che si scontra con l'usanza, tuttora in vigore in Giappone, dei matrimoni combinati dai genitori.
I disegni sono di ottima qualità fino alla seconda serie. Da quel momento la qualità diminuisce, ma essi restano comunque a un buonissimo livello. Le sigle sono fantastiche, soprattutto quella italiana cantata da Massimiliano Alto (voce di Ranma ragazzo) e da Monica Ward (voce di Ranma ragazza e famosa in Italia per avere doppiato Lisa Simpson).
Perché non dare un dieci pieno allora? Innanzitutto perché l'anime non finisce. Arriva fino all'incontro di Ranma con sua madre e poi non segue più il manga. Anche i film che hanno seguito la serie non hanno mai rappresentato la fine propria della versione cartacea. In secondo luogo, odio il cambio di voci. Cioè, lo odio sempre, ma in questo caso in particolare, perché giudico le nuove voci di qualità nettamente inferiore rispetto alle prime.
Detto questo, Ranma è indubbiamente un capolavoro della storia del fumetto e la serie è un must per chiunque sia appassionato di anime o si avvicini per la prima volta a questo mondo.
Ranma 1/2 ha caratterizzato tutta la mia infanzia quindi scusate se sarò un po' di parte, ma non c'è anime che ho visto tanto spesso quanto Ranma; ancora oggi non smetto di rivederlo.
Ammetto che la potenziale storia fra Akane e Ranma si è fermata un po' al livello delle prime 20 puntate, e così proseguirà con un gioco d'amore e odio, di gelosia e con alcuni incauti slanci sentimentali. Ma Ranma 1/2 proprio non riesce ad annoiarmi, mai.
Il design è il mio preferito: i tratti tondeggianti, abbastanza proporzionati e i vari personaggi non si somigliano fra loro. Questi ultimi si fanno conoscere così bene dal pubblico poiché hanno un loro profilo psicologico e caratteriale ben distinto, e tra di loro si intrecceranno trame umoristiche e originali. Inoltre le ambientazioni variano abbastanza spesso come una normale vita familiare prevede.
Lo consiglio. Rumiko Takahashi a mio avviso ha dato il massimo nella realizzazione di questa serie. Ha miscelato bene tradizioni culturali, miti, anomalie, personalità disparate e ironia. Il prodotto secondo me è esplosivo.
Premetto che l'anime smette di seguire gli ultimi episodi del manga e si ferma prima.
Ammetto che la potenziale storia fra Akane e Ranma si è fermata un po' al livello delle prime 20 puntate, e così proseguirà con un gioco d'amore e odio, di gelosia e con alcuni incauti slanci sentimentali. Ma Ranma 1/2 proprio non riesce ad annoiarmi, mai.
Il design è il mio preferito: i tratti tondeggianti, abbastanza proporzionati e i vari personaggi non si somigliano fra loro. Questi ultimi si fanno conoscere così bene dal pubblico poiché hanno un loro profilo psicologico e caratteriale ben distinto, e tra di loro si intrecceranno trame umoristiche e originali. Inoltre le ambientazioni variano abbastanza spesso come una normale vita familiare prevede.
Lo consiglio. Rumiko Takahashi a mio avviso ha dato il massimo nella realizzazione di questa serie. Ha miscelato bene tradizioni culturali, miti, anomalie, personalità disparate e ironia. Il prodotto secondo me è esplosivo.
Premetto che l'anime smette di seguire gli ultimi episodi del manga e si ferma prima.
Ranma 1/2 è tratto dall'omonimo manga di Rumiko Takahashi, che io non ho mai avuto il piacere di leggere, almeno per ora, ma ho già sentito dire che lì la trama è un po' diversa e ha un vero finale.
La storia narra di Ranma Saotome, un giovane ragazzo esperto di arti marziali, che è partito insieme al padre per un lungo viaggio in Cina per perfezionare l'uso delle arti marziali. Tornati in Giappone, il padre presenta il figlio a un suo amico di vecchia data, Sou Tendo; tempo addietro Genma Saotome e Sou Tendo avevano deciso di fare sposare i propri figli, ora è il momento che Ranma decida di sposare una delle tre figlie del signor Tendo.
Ranma e suo padre però nascondono un segreto: in Cina sono caduti in due sorgenti magiche e da allora tutte le volte che cadono in acqua fredda si trasformano rispettivamente in un panda e in una ragazza e possono tornare normali solo con dell'acqua bollente. È l'inizio di una storia piena di situazioni comiche e grottesche, tutto condito da simpaticissimi personaggi: Ranma, Akane, Ryoga, Genma, Sou Tendo, Nabiki, Kasumi, Kodachi, Kuno, Shampoo ecc..
L'idea è geniale, questo ragazzo che si trasforma in donna, c'è chi potrebbe pensare che l'anime parli di travestiti, bisessualità, ecc., ma in realtà la cosa veramente comica di questa serie è che Ranma non potrebbe essere più maschio di così, eppure proprio un maschiaccio come lui si trova a doversi trasformare in femmina.
A parte questo, la serie è veramente molto simpatica e ben riuscita anche grazie ai personaggi più o meno importanti dell'anime, tutti sono legati da una caratterizzazione, ovvero l'essere dei bastardi, può sembrare una parola forte ma è questo l'unico modo per descriverli. Infatti, tutti i personaggi alla fine, chi più e chi meno, non sono del tutto onesti, tutti pensano al loro tornaconto, senza necessariamente essere delle cattive persone; "egoisti" è il termine esatto, in un contesto più serioso questo renderebbe i personaggi antipatici, ma essendo questo un anime comico tutto è visto con simpatia e con spirito demenziale.
Condito con dei disegni, secondo me vecchi, ma molto piacevoli - amo come vengono disegnate le ragazze in quest'anime e anche i maschi non sono da meno: mi fanno tenerezza con quei visi morbidi e puliti -, la storia ci fa vedere una serie di situazioni che vedono protagonista Ranma e la terzogenita di Sou Tendo, Akane.
Akane e Ranma sono fatti proprio l'uno per l'altra, sono entrambi appassionati di arti marziali, entrambi sono di una testardaggine assoluta, tanto che non fanno altro che litigare.
A questo proposito, molti si lamentano per la mancanza di un vero finale, dove finalmente Ranma e Akane si dichiarano il loro amore, e molti si lamentano anche della mancanza di uno sviluppo della trama, perché per i primi episodi la storia va avanti, presentandoci i personaggi e le varie situazioni, per poi fermarsi e non mostrare più sviluppi particolarmente rilevanti. Sì, forse ha ragione chi avrebbe preferito un vero sviluppo della storia e un vero finale, non nascondo che sono rimasto molto deluso dal finale, infatti. Però, sebbene sia effettivamente un po' incompleto, devo dire che non mi posso lamentare, la simpatia dei personaggi e della trama è tale che mi fa quasi trascurare questo particolare.
Ma forse non c'è nemmeno bisogno di un vero finale, insomma, più volte nella serie si capisce in modo chiarissimo quali sono i sentimenti di Ranma e Akane, è vero che continuano a litigare ma, a mio avviso, i due non vanno giudicati da quello che dicono o fanno, ma da come nei momenti di difficoltà si aiutino, per esempio quando Ranma è corteggiato da un'altra e Akane si infuria (e viceversa).
Vero che è un po' pesante vedere che le varie situazioni non prendano mai una nuova piega (le trasformazioni di Ranma e degli altri personaggi, il rapporto fra Ranma e Akane, le varie cotte dei vari personaggi, ecc.). Comunque, sia, pure con i suoi difetti, quest'anime mi ha appassionato e lo consiglio a tutti.
Do un 8, perché mi ha divertito, perché i personaggi sono simpatici e perché trovo piacevoli i disegni, non do più di 8 perché a ogni modo è vero che la mancanza di sviluppi nella trama irrita un po'.
La storia narra di Ranma Saotome, un giovane ragazzo esperto di arti marziali, che è partito insieme al padre per un lungo viaggio in Cina per perfezionare l'uso delle arti marziali. Tornati in Giappone, il padre presenta il figlio a un suo amico di vecchia data, Sou Tendo; tempo addietro Genma Saotome e Sou Tendo avevano deciso di fare sposare i propri figli, ora è il momento che Ranma decida di sposare una delle tre figlie del signor Tendo.
Ranma e suo padre però nascondono un segreto: in Cina sono caduti in due sorgenti magiche e da allora tutte le volte che cadono in acqua fredda si trasformano rispettivamente in un panda e in una ragazza e possono tornare normali solo con dell'acqua bollente. È l'inizio di una storia piena di situazioni comiche e grottesche, tutto condito da simpaticissimi personaggi: Ranma, Akane, Ryoga, Genma, Sou Tendo, Nabiki, Kasumi, Kodachi, Kuno, Shampoo ecc..
L'idea è geniale, questo ragazzo che si trasforma in donna, c'è chi potrebbe pensare che l'anime parli di travestiti, bisessualità, ecc., ma in realtà la cosa veramente comica di questa serie è che Ranma non potrebbe essere più maschio di così, eppure proprio un maschiaccio come lui si trova a doversi trasformare in femmina.
A parte questo, la serie è veramente molto simpatica e ben riuscita anche grazie ai personaggi più o meno importanti dell'anime, tutti sono legati da una caratterizzazione, ovvero l'essere dei bastardi, può sembrare una parola forte ma è questo l'unico modo per descriverli. Infatti, tutti i personaggi alla fine, chi più e chi meno, non sono del tutto onesti, tutti pensano al loro tornaconto, senza necessariamente essere delle cattive persone; "egoisti" è il termine esatto, in un contesto più serioso questo renderebbe i personaggi antipatici, ma essendo questo un anime comico tutto è visto con simpatia e con spirito demenziale.
Condito con dei disegni, secondo me vecchi, ma molto piacevoli - amo come vengono disegnate le ragazze in quest'anime e anche i maschi non sono da meno: mi fanno tenerezza con quei visi morbidi e puliti -, la storia ci fa vedere una serie di situazioni che vedono protagonista Ranma e la terzogenita di Sou Tendo, Akane.
Akane e Ranma sono fatti proprio l'uno per l'altra, sono entrambi appassionati di arti marziali, entrambi sono di una testardaggine assoluta, tanto che non fanno altro che litigare.
A questo proposito, molti si lamentano per la mancanza di un vero finale, dove finalmente Ranma e Akane si dichiarano il loro amore, e molti si lamentano anche della mancanza di uno sviluppo della trama, perché per i primi episodi la storia va avanti, presentandoci i personaggi e le varie situazioni, per poi fermarsi e non mostrare più sviluppi particolarmente rilevanti. Sì, forse ha ragione chi avrebbe preferito un vero sviluppo della storia e un vero finale, non nascondo che sono rimasto molto deluso dal finale, infatti. Però, sebbene sia effettivamente un po' incompleto, devo dire che non mi posso lamentare, la simpatia dei personaggi e della trama è tale che mi fa quasi trascurare questo particolare.
Ma forse non c'è nemmeno bisogno di un vero finale, insomma, più volte nella serie si capisce in modo chiarissimo quali sono i sentimenti di Ranma e Akane, è vero che continuano a litigare ma, a mio avviso, i due non vanno giudicati da quello che dicono o fanno, ma da come nei momenti di difficoltà si aiutino, per esempio quando Ranma è corteggiato da un'altra e Akane si infuria (e viceversa).
Vero che è un po' pesante vedere che le varie situazioni non prendano mai una nuova piega (le trasformazioni di Ranma e degli altri personaggi, il rapporto fra Ranma e Akane, le varie cotte dei vari personaggi, ecc.). Comunque, sia, pure con i suoi difetti, quest'anime mi ha appassionato e lo consiglio a tutti.
Do un 8, perché mi ha divertito, perché i personaggi sono simpatici e perché trovo piacevoli i disegni, non do più di 8 perché a ogni modo è vero che la mancanza di sviluppi nella trama irrita un po'.
È difficile ritenersi degli appassionati di animazione giapponese senza aver visto almeno una volta Ranma 1/2. Un anime che è diventato un classico oramai e con il quale sono praticamente cresciuto.
In un Giappone degli ultimi anni '80, un padre decide di crescere il figlio tramandandogli i segreti delle arti marziali. Ciò lì porterà in molti luoghi dell'Asia e inizialmente in Cina, dove si trova un luogo, le sorgenti maledette, nel quale se si cade in determinate acque si rischia di contrarre una maledizione. Destino vuole che Genma Saotome cada in una sorgente dove annegò un panda, di conseguenza ogni qualvolta si bagni con acqua fredda si trasformerà in un panda, e per tornare allo stato umano dovrà bagnarsi con l'acqua calda. Mentre il reale protagonista della storia, Ranma Saotome appunto, cade in una sorgente dove migliaia di anni prima annegò una fanciulla, con le conseguenze che facilmente ne deriverete.
Tornati in Giappone, padre e figlio si ritrovano in contrasto per una decisione presa da Genma, ovvero di dare in sposo Ranma alla figlia di un suo vecchio amico di nome Soun Tendo. Controvoglia e con metodi alquanto bizzarri Ranma si troverà, suo malgrado, di fronte alla ragazza con la quale sarebbe stato deciso il matrimonio, Akane Tendo. Entrambi non si sopportano dal primo momento in cui s'incontrano, dando vita ad un rapporto più burrascoso che mai. Tuttavia in più occasioni dimostreranno sentimenti assai differenti l'uno per l'altra! Mostrando un amore che non riesce a venire fuori solo per una sfortunata serie di eventi, ma che in un modo o nell'altro riuscirà a farli andare per lo meno d'accordo per molti degli episodi della serie.
Molto presto si uniranno tanti nuovi personaggi, uno più strampalato dell'altro e che nonostante le numerose divergenze finiranno per divenire amici. La particolarità, inoltre, di Ranma di trasformarsi in una ragazza porterà conseguenze al limite dell'assurdo, con siparietti indimenticabili e malintesi geniali.
Gli anni si sentono, e il lato tecnico naturalmente ne risente, tuttavia come spesso affermo, l'anime non va giudicato esclusivamente dall'aspetto grafico (salvo veri e propri abomini della natura), ma dalla trama e da ciò che sprigiona nello spettatore. I disegni risultano semplici e ben costruiti, le animazioni fanno il loro dovere e il comparto audio svolge un lavoro pregevole nonostante siano passati oltre vent'anni. Con sigle che ancora adesso ricordo con leggera nostalgia.
Come ho già detto prima, sono cresciuto con anime come Ranma 1/2, ovviamente non è detto che piaccia a tutti, ma nonostante ciò bisogna ammettere che questa serie merita tutto il nostro rispetto, specie per chi come me è nato alla fine degli anni ottanta. A ciò che è stata e tutt'ora risulta essere una storia originalissima e spassosissima, io mi trattengo con un voto altissimo anche se non massimo. Detto questo, spero diate una possibilità al vecchio Ranma, per chi ancora non ha avuto ancora modo di visionarlo, di farvi fare due risate a fine giornata, con me c'è riuscito per tutta l'infanzia. Buona visione!
In un Giappone degli ultimi anni '80, un padre decide di crescere il figlio tramandandogli i segreti delle arti marziali. Ciò lì porterà in molti luoghi dell'Asia e inizialmente in Cina, dove si trova un luogo, le sorgenti maledette, nel quale se si cade in determinate acque si rischia di contrarre una maledizione. Destino vuole che Genma Saotome cada in una sorgente dove annegò un panda, di conseguenza ogni qualvolta si bagni con acqua fredda si trasformerà in un panda, e per tornare allo stato umano dovrà bagnarsi con l'acqua calda. Mentre il reale protagonista della storia, Ranma Saotome appunto, cade in una sorgente dove migliaia di anni prima annegò una fanciulla, con le conseguenze che facilmente ne deriverete.
Tornati in Giappone, padre e figlio si ritrovano in contrasto per una decisione presa da Genma, ovvero di dare in sposo Ranma alla figlia di un suo vecchio amico di nome Soun Tendo. Controvoglia e con metodi alquanto bizzarri Ranma si troverà, suo malgrado, di fronte alla ragazza con la quale sarebbe stato deciso il matrimonio, Akane Tendo. Entrambi non si sopportano dal primo momento in cui s'incontrano, dando vita ad un rapporto più burrascoso che mai. Tuttavia in più occasioni dimostreranno sentimenti assai differenti l'uno per l'altra! Mostrando un amore che non riesce a venire fuori solo per una sfortunata serie di eventi, ma che in un modo o nell'altro riuscirà a farli andare per lo meno d'accordo per molti degli episodi della serie.
Molto presto si uniranno tanti nuovi personaggi, uno più strampalato dell'altro e che nonostante le numerose divergenze finiranno per divenire amici. La particolarità, inoltre, di Ranma di trasformarsi in una ragazza porterà conseguenze al limite dell'assurdo, con siparietti indimenticabili e malintesi geniali.
Gli anni si sentono, e il lato tecnico naturalmente ne risente, tuttavia come spesso affermo, l'anime non va giudicato esclusivamente dall'aspetto grafico (salvo veri e propri abomini della natura), ma dalla trama e da ciò che sprigiona nello spettatore. I disegni risultano semplici e ben costruiti, le animazioni fanno il loro dovere e il comparto audio svolge un lavoro pregevole nonostante siano passati oltre vent'anni. Con sigle che ancora adesso ricordo con leggera nostalgia.
Come ho già detto prima, sono cresciuto con anime come Ranma 1/2, ovviamente non è detto che piaccia a tutti, ma nonostante ciò bisogna ammettere che questa serie merita tutto il nostro rispetto, specie per chi come me è nato alla fine degli anni ottanta. A ciò che è stata e tutt'ora risulta essere una storia originalissima e spassosissima, io mi trattengo con un voto altissimo anche se non massimo. Detto questo, spero diate una possibilità al vecchio Ranma, per chi ancora non ha avuto ancora modo di visionarlo, di farvi fare due risate a fine giornata, con me c'è riuscito per tutta l'infanzia. Buona visione!
Impossibile da valutare in pieno, impossibile non pensare al manga, impossibile da perdere. Questo anime è davvero impossibile. Dovrò spiegare questo amore odio verso questo anime. Alla fine forse ci si scopre un po' Ranma, a metà tra "Oddio è magnifico" e "Non è possibile, che delusione".
Ho visto tutti gli episodi, grazie ad una amica sono riuscito a vederli in poco tempo e soprattutto con una sequenza temporale corretta. Ho letto anche molto del manga: identici e diversi per moltissimi versi. Partiamo con ordine però.
Ranma è un anime geniale, le prime puntante sono incredibili, surreali, divertenti fino alle lacrime, esagerate ed esagitate. Si scoprono i motivi della strana trasformazione, si scoprono i vari intrecci, le caotiche promesse di Saotome senior, il carattere pessimo di Ranma e di chi gli sta attorno. Diverte, non c'è nulla da fare, divaga, fa ridere. Da questo punto di vista è davvero geniale, ed ammetto che riesce a far ridere per tutti gli episodi della serie, con alti e bassi, è ovvio, ma con brillante divertimento. La grafica è essenziale, ma sufficiente al fine stesso dell'anime, che grazie all'ironia e alle battute riesce a divertire senza stancare.
Gli ultimi due episodi (ultimi?) ed i vari OVA non riescono, però, a sanare l'assenza di quel finale che, seppur minimo, il manga regala. Manca la conclusione ad un percorso stentato e poco formativo del Ragazzo Ranma, che non varia più di tanto dal primo episodio all'ultimo.
Un otto comunque va dato. Più nella speranza di trovare un bel sequel in cui ci regaleranno un finale divertente e mozzafiato, piuttosto che per l'intera serie. Ripeto, bellissima fino agli ultimi due o tre episodi.
Da consigliare solo per chi ama il genere o per chi ha voglia di farsi due risate guardando questa serie in molto tempo, senza attendere un finale che non arriverà.
Ho visto tutti gli episodi, grazie ad una amica sono riuscito a vederli in poco tempo e soprattutto con una sequenza temporale corretta. Ho letto anche molto del manga: identici e diversi per moltissimi versi. Partiamo con ordine però.
Ranma è un anime geniale, le prime puntante sono incredibili, surreali, divertenti fino alle lacrime, esagerate ed esagitate. Si scoprono i motivi della strana trasformazione, si scoprono i vari intrecci, le caotiche promesse di Saotome senior, il carattere pessimo di Ranma e di chi gli sta attorno. Diverte, non c'è nulla da fare, divaga, fa ridere. Da questo punto di vista è davvero geniale, ed ammetto che riesce a far ridere per tutti gli episodi della serie, con alti e bassi, è ovvio, ma con brillante divertimento. La grafica è essenziale, ma sufficiente al fine stesso dell'anime, che grazie all'ironia e alle battute riesce a divertire senza stancare.
Gli ultimi due episodi (ultimi?) ed i vari OVA non riescono, però, a sanare l'assenza di quel finale che, seppur minimo, il manga regala. Manca la conclusione ad un percorso stentato e poco formativo del Ragazzo Ranma, che non varia più di tanto dal primo episodio all'ultimo.
Un otto comunque va dato. Più nella speranza di trovare un bel sequel in cui ci regaleranno un finale divertente e mozzafiato, piuttosto che per l'intera serie. Ripeto, bellissima fino agli ultimi due o tre episodi.
Da consigliare solo per chi ama il genere o per chi ha voglia di farsi due risate guardando questa serie in molto tempo, senza attendere un finale che non arriverà.
Della serie: quando un anime non è all'altezza del manga da cui è tratto. Ranma 1/2 è uno dei mie manga preferiti, tanto che gli ho assegnato un meritatissimo 10, e non potevo assolutamente perdere l'anime: risultato? Una colossale delusione.
Niente da dire sulla trama, è innovativa, ben congegnata e ben raccontata; ma questo non si può considerare un pregio dell'anime, dato che, come logico, ricalca pari pari (o quasi) quella del manga. Anche sui personaggi non si possono muovere critiche, sono simpatici, ben caratterizzati e per nulla stereotipati. La qualità grafica non è eccellente, però, come per il manga, bisogna considerare che è un prodotto un po' datato, quindi non ci si può aspettare la qualità dei manga degli ultimi anni. È inoltre da sottolineare l'ottima scelta dei doppiatori nella resa italiana, che si sono rivelati degni delle aspettative: Massimiliano Alto e Monica Ward per Ranma in versione ragazzo e ragazza, Stella Musy per Akane e Ilaria Stagni per Shan-pu.
Il danno irreparabile che gli autori hanno disgraziatamente inflitto a quest'anime è la quantità paurosa di episodi riempitivi che ci hanno messo dentro, scelta per altro totalmente immotivata, dal momento che si tratta di una serie già piuttosto lunga di suo, e di episodi ne potevano trarre quanti volevano dalla storia, senza inventare una sfilza di storielle autoconclusive senza capo né coda. Senza contare il fatto che spesso e volentieri i suddetti autori hanno pensato bene, nella trasposizione televisiva, di modificare alcuni episodi del manga (ne è un esempio lampante l'episodio al mare, che per qualche oscuro motivo è stata cambiato e ambientato sulla neve), questo per motivi che a me appaiono del tutto ignoti. Il risultato è che non sono riuscita a guardare più di una cinquantina di episodi per inerzia e affetto verso il manga.
In conclusione, non posso assegnare a questo anime un'insufficienza perché si tratta pur sempre di Ranma 1/2, e trama e personaggi sono da 10, tuttavia non posso spingermi oltre un 7.
Niente da dire sulla trama, è innovativa, ben congegnata e ben raccontata; ma questo non si può considerare un pregio dell'anime, dato che, come logico, ricalca pari pari (o quasi) quella del manga. Anche sui personaggi non si possono muovere critiche, sono simpatici, ben caratterizzati e per nulla stereotipati. La qualità grafica non è eccellente, però, come per il manga, bisogna considerare che è un prodotto un po' datato, quindi non ci si può aspettare la qualità dei manga degli ultimi anni. È inoltre da sottolineare l'ottima scelta dei doppiatori nella resa italiana, che si sono rivelati degni delle aspettative: Massimiliano Alto e Monica Ward per Ranma in versione ragazzo e ragazza, Stella Musy per Akane e Ilaria Stagni per Shan-pu.
Il danno irreparabile che gli autori hanno disgraziatamente inflitto a quest'anime è la quantità paurosa di episodi riempitivi che ci hanno messo dentro, scelta per altro totalmente immotivata, dal momento che si tratta di una serie già piuttosto lunga di suo, e di episodi ne potevano trarre quanti volevano dalla storia, senza inventare una sfilza di storielle autoconclusive senza capo né coda. Senza contare il fatto che spesso e volentieri i suddetti autori hanno pensato bene, nella trasposizione televisiva, di modificare alcuni episodi del manga (ne è un esempio lampante l'episodio al mare, che per qualche oscuro motivo è stata cambiato e ambientato sulla neve), questo per motivi che a me appaiono del tutto ignoti. Il risultato è che non sono riuscita a guardare più di una cinquantina di episodi per inerzia e affetto verso il manga.
In conclusione, non posso assegnare a questo anime un'insufficienza perché si tratta pur sempre di Ranma 1/2, e trama e personaggi sono da 10, tuttavia non posso spingermi oltre un 7.
Comincio subito con una precisazione: la mia valutazione si basa sul fatto che è stata richiesta una valutazione per tutti i 161 episodi che compongono la serie. Se fosse stato possibile dividerlo in più parti forse le diverse valutazioni avrebbero prodotto un risultato più equo; pazienza.
Ho amato molto Ranma 1/2, tanto è vero che ho comprato anche il manga; il soggetto era originale, gli episodi erano divertenti, l'intreccio fra i protagonisti molto interessante e il tratto grafico era ottimo (anche se preferivo Akane coi capelli lunghi... se proprio doveva farseli corti allora tagliateglieli per bene!). Tutto ciò però solo per una trentina/quarantina di episodi.
Con il passare delle puntate la trama diviene irrimediabilmente piatta. Gli argomenti trattati, a parte qualche felice eccezione, sono sempre gli stessi, i personaggi diventano troppo ripetitivi e alla fine tutto questo diventa veramente molto frustrante ben prima della 161° puntata. Per arrivare poi a cosa? Al solito nulla di fatto.
Ho esitato molto prima di scrivere la recensione di quello che è un altro classico dell'animazione giapponese, perché sapevo che la sua valutazione complessiva non può esprimere il suo reale valore né tanto meno ci dice cosa ha significato negli anni '90 le sue prime apparizioni in Italia: in moltissimi si sono avvicinati al mondo di manga e anime leggendo o guardando Ranma 1/2. Col tempo il prodotto è stato, però, francamente rovinato forse da una eccessiva smania commerciale che ha prodotto una lunga serie di puntate clonate dalle precedenti. Peccato bisogni valutare tutto insieme: si potesse per i primi episodi darei un 10 pieno, per gli altri 0. Alla fine do un 7 di stima.
Ho amato molto Ranma 1/2, tanto è vero che ho comprato anche il manga; il soggetto era originale, gli episodi erano divertenti, l'intreccio fra i protagonisti molto interessante e il tratto grafico era ottimo (anche se preferivo Akane coi capelli lunghi... se proprio doveva farseli corti allora tagliateglieli per bene!). Tutto ciò però solo per una trentina/quarantina di episodi.
Con il passare delle puntate la trama diviene irrimediabilmente piatta. Gli argomenti trattati, a parte qualche felice eccezione, sono sempre gli stessi, i personaggi diventano troppo ripetitivi e alla fine tutto questo diventa veramente molto frustrante ben prima della 161° puntata. Per arrivare poi a cosa? Al solito nulla di fatto.
Ho esitato molto prima di scrivere la recensione di quello che è un altro classico dell'animazione giapponese, perché sapevo che la sua valutazione complessiva non può esprimere il suo reale valore né tanto meno ci dice cosa ha significato negli anni '90 le sue prime apparizioni in Italia: in moltissimi si sono avvicinati al mondo di manga e anime leggendo o guardando Ranma 1/2. Col tempo il prodotto è stato, però, francamente rovinato forse da una eccessiva smania commerciale che ha prodotto una lunga serie di puntate clonate dalle precedenti. Peccato bisogni valutare tutto insieme: si potesse per i primi episodi darei un 10 pieno, per gli altri 0. Alla fine do un 7 di stima.
Un anime tanto bello quanto interessante e pieno di umorismo.
Ranma, ragazzo esperto di arti marziali ed erede della palestra di arti marziali indiscriminate Saotome, parte per un viaggio di addestramento in Cina col padre. Durante il periodo di addestramento finirà per subire uno spiacevole incidente che segnerà la sua vita per sempre.
Una volta tornato in Giappone scopre che il padre, alla sua nascita, lo aveva promesso in sposo ad una delle figlie del suo vecchio amico Tendo, in modo da mantenere la discendenza di entrambe le palestre. Nel frattempo le tre figlie di Tendo, Kasumi, Nabiki ed Akane vengono informate dal padre che il loro promesso sposo sta arrivando. La prescelta diventa Akane, la terza figlia, più vicina sia di età che di hobby al futuro marito, essendo anche lei una esperta di arti marziali. All'arrivo di Ranma però, lo shock è completo nello scoprire che lui in realtà è una ragazza! O, per meglio dire... è per metà ragazza (da qui il titolo Ranma 1/2). Durante l'allenamento in Cina, infatti, Ranma è caduto per colpa del padre nelle sorgenti maledette in cui era annegata una ragazza, mentre il padre è caduto nella sorgente maledetta del panda annegato. A causa della loro maledizione sono infatti costretti a trasformarsi rispettivamente in ragazza e panda, ogni volta che si bagnano completamente nell'acqua fredda. Fortunatamente per loro l'acqua calda li fa tornare al loro stato originale.
Non trovando veri impedimenti al matrimonio i due sono costretti a fidanzarsi. Da quel momento la loro vita viene costantemente sconvolta da un intero manipolo di personaggi esilaranti e di nemici sempre più forti.
Ranma infatti, alla costante ricerca di un modo per tornare ad essere un uomo a tutti gli effetti, incontrerà molti ostacoli sul suo cammino, incontrando però anche alleati fidati.
Bellissimo il personaggio di Ryoga, il miglior amico/nemico di Ranma, che a causa della sua continua ricerca di un modo per batterlo finisce anche lui alle sorgenti maledette diventando un porcellino d'india.
Assolutamente indimenticabile il personaggio di Kuno, esperto di Kendo, innamorato sia di Akane che di Ranma nella sua versione da donna.
Il padre di Ranma costretto a parlare tramite cartelli di legno nella sua versione da panda è favoloso.
L'anime è costellato di scene esilaranti, situazioni imbarazzanti e momenti seri. Decisamente un anime che possiede tutto.
Benché la storia d'amore non venga mai veramente sviluppata (anche perché perennemente osteggiata da tutti i personaggi collaterali innamorati chi di Ranma e chi di Akane), il rapporto tra Ranma ed Akane è uno dei pilastri della serie, e si articola in maniera molto intelligente.
La serie purtroppo si distacca dal manga, non portando avanti la trama fino alla sua fine, ma rimane comunque un cult che non può non essere visto. Da consigliare a chiunque ami le arti marziali e voglia farsi una sana risata.
Ranma, ragazzo esperto di arti marziali ed erede della palestra di arti marziali indiscriminate Saotome, parte per un viaggio di addestramento in Cina col padre. Durante il periodo di addestramento finirà per subire uno spiacevole incidente che segnerà la sua vita per sempre.
Una volta tornato in Giappone scopre che il padre, alla sua nascita, lo aveva promesso in sposo ad una delle figlie del suo vecchio amico Tendo, in modo da mantenere la discendenza di entrambe le palestre. Nel frattempo le tre figlie di Tendo, Kasumi, Nabiki ed Akane vengono informate dal padre che il loro promesso sposo sta arrivando. La prescelta diventa Akane, la terza figlia, più vicina sia di età che di hobby al futuro marito, essendo anche lei una esperta di arti marziali. All'arrivo di Ranma però, lo shock è completo nello scoprire che lui in realtà è una ragazza! O, per meglio dire... è per metà ragazza (da qui il titolo Ranma 1/2). Durante l'allenamento in Cina, infatti, Ranma è caduto per colpa del padre nelle sorgenti maledette in cui era annegata una ragazza, mentre il padre è caduto nella sorgente maledetta del panda annegato. A causa della loro maledizione sono infatti costretti a trasformarsi rispettivamente in ragazza e panda, ogni volta che si bagnano completamente nell'acqua fredda. Fortunatamente per loro l'acqua calda li fa tornare al loro stato originale.
Non trovando veri impedimenti al matrimonio i due sono costretti a fidanzarsi. Da quel momento la loro vita viene costantemente sconvolta da un intero manipolo di personaggi esilaranti e di nemici sempre più forti.
Ranma infatti, alla costante ricerca di un modo per tornare ad essere un uomo a tutti gli effetti, incontrerà molti ostacoli sul suo cammino, incontrando però anche alleati fidati.
Bellissimo il personaggio di Ryoga, il miglior amico/nemico di Ranma, che a causa della sua continua ricerca di un modo per batterlo finisce anche lui alle sorgenti maledette diventando un porcellino d'india.
Assolutamente indimenticabile il personaggio di Kuno, esperto di Kendo, innamorato sia di Akane che di Ranma nella sua versione da donna.
Il padre di Ranma costretto a parlare tramite cartelli di legno nella sua versione da panda è favoloso.
L'anime è costellato di scene esilaranti, situazioni imbarazzanti e momenti seri. Decisamente un anime che possiede tutto.
Benché la storia d'amore non venga mai veramente sviluppata (anche perché perennemente osteggiata da tutti i personaggi collaterali innamorati chi di Ranma e chi di Akane), il rapporto tra Ranma ed Akane è uno dei pilastri della serie, e si articola in maniera molto intelligente.
La serie purtroppo si distacca dal manga, non portando avanti la trama fino alla sua fine, ma rimane comunque un cult che non può non essere visto. Da consigliare a chiunque ami le arti marziali e voglia farsi una sana risata.
Ranma e suo padre Genma vanno in Cina ad allenarsi nelle arti marziali, ma saranno vittima di una maledizione percui ogni volta che Ranma cade nell'acqua si trasforma in una ragazza dai capelli rossi e suo padre in un gigantesco panda. Solo l'acqua calda li farà tornare allo stato originale. Ma i guai non finiscono qua dato che Ranma è promesso sposo di Akane, della cui famiglia dovrà`ereditare la palestra di arti marziali una volta sposati.
Se hai più di 12 anni e meglio lasciar perdere questa serie, perché l'umorismo a volte è davvero ridicolo e banale. Non c'è crescita nella trama, bensì due protagonisti che per 161 episodi non fanno altro che litigare senza mai dichiararsi il loro amore. Questa serie non è altro che una grande ripetizione, anche se a ripetizioni di questo tipo i giapponesi ci avevano fatto abituare già con altri prodotti come I Cavalieri dello Zodiaco o Dragonball Z.
Per quanto riguarda il lato tecnico e il design siamo a livelli più che sufficienti, ma la realizzazione tecnica non è certo l'unico motivo per il quale si guarda un anime. Ci vuole anche una narrazione un minimo decente e questo non è il caso. Comunque ai bambini dovrebbe piacere...
Se hai più di 12 anni e meglio lasciar perdere questa serie, perché l'umorismo a volte è davvero ridicolo e banale. Non c'è crescita nella trama, bensì due protagonisti che per 161 episodi non fanno altro che litigare senza mai dichiararsi il loro amore. Questa serie non è altro che una grande ripetizione, anche se a ripetizioni di questo tipo i giapponesi ci avevano fatto abituare già con altri prodotti come I Cavalieri dello Zodiaco o Dragonball Z.
Per quanto riguarda il lato tecnico e il design siamo a livelli più che sufficienti, ma la realizzazione tecnica non è certo l'unico motivo per il quale si guarda un anime. Ci vuole anche una narrazione un minimo decente e questo non è il caso. Comunque ai bambini dovrebbe piacere...
Un anime che ha segnato la mia infanzia! Continuavo a guardare e riguardare gli episodi. Trasmettevano solo le repliche, ma non mi importava nulla e continuavo a guardarlo. E chi se ne importa se dopo ogni episodio si ritornava allo "status quo" ed era come se non fosse mai accaduto nulla! Quante ore piacevoli che ho passato in compagnia di Ranma!
Allora... la trama quasi è inutile raccontarla, tutti conoscono Ranma. Ranma è un ragazzo di 16 anni che pratica arti marziali sin da quando era piccolo, addestrato dal padre. Durante un viaggio di allenamento in Cina, lui e suo padre finiscono accidentalmente in due sorgenti maledette, e ne subiscono la maledizione: da ora in poi, quando Ranma si bagnerà con l'acqua fredda si trasformerà in una ragazza, mentre con l'acqua calda tornerà ad essere un ragazzo. Una simile maledizione è capitata anche al padre, che invece si trasforma in un panda. Ranma e il padre ritornano in Giappone, dove il padre di Ranma ed il proprietario di una palestra di arti marziali combinano un matrimonio tra i loro figli, nonostante le proteste dei due.
A partire da questa premessa, ogni episodio è un susseguirsi di combattimenti e scene comiche. Inutile dire che il 90% delle scene comiche saranno relative alla maledizione di Ranma. Incontreremo tanti personaggi interessanti e divertenti: le numerose spasimanti di Ranma, l'arrogante e petulante Kuno, innamorato di Ranma femmina, quel maschiaccio della sua fidanzata Akane, il rivale di Ranma, Ryoga, innamorato anche lui di Akane... e così tanti altri, talmente tanti che non li posso descrivere tutti.
Molti episodi contengono oggetti magici esotici o malefici, che causeranno molti problemi ai personaggi, come le pillole per far innamorare, lo shampoo che cancella la memoria, l'incenso che dona vita all'ombra di Ranma e così via. Alcuni di questi oggetti sembrano poter aiutare Ranma a rimuovere la sua maledizione, ma di solito si rivelano essere "bufale" o pieni di controindicazioni.
In altri episodi, Ranma partecipa ad insoliti combattimenti, con arti marziali inesistenti che parodizzano quelle vere, come ad esempio la "ginnastica ritmica marziale" (in cui si combatte utilizzando nastro e clavette) o la "cerimonia del tè" (in cui non bisogna mai alzarsi in piedi).
Una bella serie, se non vi "irrita" il fatto che le cose ritornino al punto di partenza dopo ogni episodio (come anche in altre opere di Rumiko Takahashi) allora potete guardare Ranma per passare il tempo.
Purtroppo, a quanto ho sentito, la serie di Ranma non ha un finale molto soddisfacente... ma ancora non ho visto l'ultima puntata, non ci credo se non lo vedo.
Allora... la trama quasi è inutile raccontarla, tutti conoscono Ranma. Ranma è un ragazzo di 16 anni che pratica arti marziali sin da quando era piccolo, addestrato dal padre. Durante un viaggio di allenamento in Cina, lui e suo padre finiscono accidentalmente in due sorgenti maledette, e ne subiscono la maledizione: da ora in poi, quando Ranma si bagnerà con l'acqua fredda si trasformerà in una ragazza, mentre con l'acqua calda tornerà ad essere un ragazzo. Una simile maledizione è capitata anche al padre, che invece si trasforma in un panda. Ranma e il padre ritornano in Giappone, dove il padre di Ranma ed il proprietario di una palestra di arti marziali combinano un matrimonio tra i loro figli, nonostante le proteste dei due.
A partire da questa premessa, ogni episodio è un susseguirsi di combattimenti e scene comiche. Inutile dire che il 90% delle scene comiche saranno relative alla maledizione di Ranma. Incontreremo tanti personaggi interessanti e divertenti: le numerose spasimanti di Ranma, l'arrogante e petulante Kuno, innamorato di Ranma femmina, quel maschiaccio della sua fidanzata Akane, il rivale di Ranma, Ryoga, innamorato anche lui di Akane... e così tanti altri, talmente tanti che non li posso descrivere tutti.
Molti episodi contengono oggetti magici esotici o malefici, che causeranno molti problemi ai personaggi, come le pillole per far innamorare, lo shampoo che cancella la memoria, l'incenso che dona vita all'ombra di Ranma e così via. Alcuni di questi oggetti sembrano poter aiutare Ranma a rimuovere la sua maledizione, ma di solito si rivelano essere "bufale" o pieni di controindicazioni.
In altri episodi, Ranma partecipa ad insoliti combattimenti, con arti marziali inesistenti che parodizzano quelle vere, come ad esempio la "ginnastica ritmica marziale" (in cui si combatte utilizzando nastro e clavette) o la "cerimonia del tè" (in cui non bisogna mai alzarsi in piedi).
Una bella serie, se non vi "irrita" il fatto che le cose ritornino al punto di partenza dopo ogni episodio (come anche in altre opere di Rumiko Takahashi) allora potete guardare Ranma per passare il tempo.
Purtroppo, a quanto ho sentito, la serie di Ranma non ha un finale molto soddisfacente... ma ancora non ho visto l'ultima puntata, non ci credo se non lo vedo.
Ho cominciato a guardare la serie TV di Ranma ½ più o meno nello stesso periodo in cui leggevo la ristampa del manga edita da Star Comics. Siamo quindi intorno al 2001/2002 e l'emittente era MTV Italia. Posso dire dunque che, almeno per il prime 125 puntate, mi sono risparmiata il tremendo doppiaggio della CRC Roma, all'epoca ancora in onda su qualche canale regionale.
Esattamente come ho fatto per la recensione del manga, non scriverò la trama, tanto sappiamo bene che è inutile. Allo stesso modo dunque il voto da me assegnato sarà anche in questo caso un bel 10 tondo tondo (giusto perché è il massimo che si può dare).
È vero, l'anime è assai diverso dalla sua controparte di carta: è troncato, costituito per la maggior parte da fillers e anche gli episodi ripresi dai capitoli del manga risultano inferiori alla versione cartacea, di gran lunga più esilarante (mi viene in mente com'è stato reso l'episodio 95 "La battaglia delle Sorgenti Termali": carino ma comunque poca cosa rispetto all'originale). Insomma, godibilissimi, ma non esattamente il top del top.
Per quel che mi riguarda, se non fosse esistito l'anime di Ranma, probabilmente neanche il mio smisurato amore per quest'opera sarebbe stato lo stesso. Ripeto ciò che ho detto all'inizio: al tempo seguivo manga e serie televisiva praticamente in contemporanea. Penso sia stata una delle poche volte in cui sia successa una cosa del genere e ho anche motivo di credere che questo mix carta/TV sia stato esattamente ciò che ha poi scatenato la mia reazione.
Inoltre, se mi consentite di dirla tutta, trovo che i fillers non siano interamente da condannare: alcuni sono divertenti, altri cercano di sopperire la mancanza di sviluppi nel rapporto tra Ranma e Akane, con una dose di fan-service chiaramente presente, ma assolutamente non fastidiosa.
Altro punto tutto a favore sono le musiche: parlo sia della colonna sonora che delle varie opening/ending. Anche qui, non credo di aver mai trovato delle sigle talmente belle da meritarsi una cartella tutta loro nel mio lettore mp3.
Il punto più alto l'ho toccato quando ho cominciato a comprare i DVD editi dalla Dynamic Italia/Dynit: ho sempre pensato che l'edizione italiana non avesse nulla da invidiare a quella originale e/o alle altre straniere, almeno finché il doppiaggio è stato curato dalla Dynamic. Doppiatori azzeccatissimi, videosigle, spezzoni e anteprime mantenute, sottotitoli al momento giusto. Ne valeva assolutamente la pena e, nonostante ormai conosca a memoria ogni singolo episodio, continuo a guardarne qualcuno quando più ne ho voglia. L'unico cruccio che mi è sempre rimasto è il doppiaggio malefico delle puntate dalla 126 alla 161 e, il fatto che sia finito anche nei DVD, mi annulla ogni possibilità di un possibile ridoppiaggio aggiustato.
In ogni caso, direi che se avete amato il manga come l'ho amato io, non potete perdervi la serie TV, proprio perché, in fondo, non sono esattamente la stessa cosa. Ovviamente mettendo in conto che dopo non potrete più farne a meno!
Esattamente come ho fatto per la recensione del manga, non scriverò la trama, tanto sappiamo bene che è inutile. Allo stesso modo dunque il voto da me assegnato sarà anche in questo caso un bel 10 tondo tondo (giusto perché è il massimo che si può dare).
È vero, l'anime è assai diverso dalla sua controparte di carta: è troncato, costituito per la maggior parte da fillers e anche gli episodi ripresi dai capitoli del manga risultano inferiori alla versione cartacea, di gran lunga più esilarante (mi viene in mente com'è stato reso l'episodio 95 "La battaglia delle Sorgenti Termali": carino ma comunque poca cosa rispetto all'originale). Insomma, godibilissimi, ma non esattamente il top del top.
Per quel che mi riguarda, se non fosse esistito l'anime di Ranma, probabilmente neanche il mio smisurato amore per quest'opera sarebbe stato lo stesso. Ripeto ciò che ho detto all'inizio: al tempo seguivo manga e serie televisiva praticamente in contemporanea. Penso sia stata una delle poche volte in cui sia successa una cosa del genere e ho anche motivo di credere che questo mix carta/TV sia stato esattamente ciò che ha poi scatenato la mia reazione.
Inoltre, se mi consentite di dirla tutta, trovo che i fillers non siano interamente da condannare: alcuni sono divertenti, altri cercano di sopperire la mancanza di sviluppi nel rapporto tra Ranma e Akane, con una dose di fan-service chiaramente presente, ma assolutamente non fastidiosa.
Altro punto tutto a favore sono le musiche: parlo sia della colonna sonora che delle varie opening/ending. Anche qui, non credo di aver mai trovato delle sigle talmente belle da meritarsi una cartella tutta loro nel mio lettore mp3.
Il punto più alto l'ho toccato quando ho cominciato a comprare i DVD editi dalla Dynamic Italia/Dynit: ho sempre pensato che l'edizione italiana non avesse nulla da invidiare a quella originale e/o alle altre straniere, almeno finché il doppiaggio è stato curato dalla Dynamic. Doppiatori azzeccatissimi, videosigle, spezzoni e anteprime mantenute, sottotitoli al momento giusto. Ne valeva assolutamente la pena e, nonostante ormai conosca a memoria ogni singolo episodio, continuo a guardarne qualcuno quando più ne ho voglia. L'unico cruccio che mi è sempre rimasto è il doppiaggio malefico delle puntate dalla 126 alla 161 e, il fatto che sia finito anche nei DVD, mi annulla ogni possibilità di un possibile ridoppiaggio aggiustato.
In ogni caso, direi che se avete amato il manga come l'ho amato io, non potete perdervi la serie TV, proprio perché, in fondo, non sono esattamente la stessa cosa. Ovviamente mettendo in conto che dopo non potrete più farne a meno!
Altro grande anime che ha segnato la giovinezza di molti appassionati di quelli che una volta erano chiamati semplicemente “cartoni animati”. Siamo al cospetto di un’opera straordinariamente frizzante e travolgente. Ranma ½, dove il “mezzo” sta per “uno di due”, in riferimento alla peculiarità del protagonista di trasformarsi da giovanotto in fanciulla al minimo contatto con l’acqua calda, è un anime ideato dalla mangaka di successo Rumiko Takahashi, la quale già ci aveva all’epoca deliziati con titoli come “Cara dolce Kyoko (Maison Ikkoku)” e “Lamù, la ragazza dello spazio (Urusei Yatzura)”. Ranma ½ però, è a mio modesto parere l’opera più completa e meglio riuscita dell’autrice di quello che poi sarà ancora un altro successone, ossia “Inuyasha”.
La completezza dell’anime risiede in una gran quantità di pregi ed aspetti positivi che impregnano l’opera nella sua intera durata. Tutti i personaggi sono stati caratterizzati in maniera esemplare, godono tutti di una personalità e di un carisma ben distinti ed inoltre, nel loro essere spesso buffi e goffi, si dimostrano anche prodi guerrieri. Ranma è il protagonista indiscusso di tutta la storia, ma ad accompagnarlo vi sono personaggi come Akane, una ragazza all’apparenza manesca e poco femminile, il padre, le sorelle, Ryoga, ossia l’acerrimo rivale di Ranma, il quale entra da subito nei cuori degli spettatori per la sua simpatica sfortuna in amore e per la sua labirintite cronica, nonché per il fatto di trasformarsi in un tenero porcellino d’india quando anch’egli viene a contatto con l’acqua. Abbiamo poi il depravato vecchietto Happosai, il mattacchione papà Saotome, Shampoo e le tante donne che faranno, nel corso della storia, il filo al nostro povero Ranma. Ad essi si aggiungono poi altri personaggi che reputare “minori” mi sembra un’offesa.
La trama è semplice e quanto mai diretta: consiste nell’obiettivo di Ranma di tornare ad essere normale, liberandosi dalla maledizione che continuamente lo mette nei guai. Nel corso della visione, lo spettatore si imbatterà in situazioni comiche ed esilaranti, piene di equivoci il più delle volte a sfondo direi quasi erotico (ma sempre in toni scherzosi), ed inoltre non vengono disdegnati combattimenti in cui vedremo i nostri beniamini confrontarsi nelle arti marziali con tecniche spesso degne di un anime d’azione. Il tratto grafico ricorda un po' le precedenti opere della Takahashi, ed è per questo, a parer mio, che la parte estetica risulta molto piacevole. Ranma, il ragazzo col codino, rappresenta un cult dell’animazione del Sol Levante, tanto da ispirare molte opere che ne hanno ripreso le situazioni imbarazzanti ed equivoche, ed anche in certi casi l’aspetto esteriore dei personaggi (vedi il codino di Tenchi dell’opera "Chi ha bisogno di Tenchi?"). Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, possiamo dire senza proferire eresie, che il finale è mancato e che gli OAVs e i movies legati all’opera principale non sono un granché, nonostante siano comunque godibili, ma come episodi di non eccelsa brillantezza. A parte questo piccolo neo, Ranma ½ è una vera e propria icona del mondo dell’animazione, e per me si merita un bel 9!
La completezza dell’anime risiede in una gran quantità di pregi ed aspetti positivi che impregnano l’opera nella sua intera durata. Tutti i personaggi sono stati caratterizzati in maniera esemplare, godono tutti di una personalità e di un carisma ben distinti ed inoltre, nel loro essere spesso buffi e goffi, si dimostrano anche prodi guerrieri. Ranma è il protagonista indiscusso di tutta la storia, ma ad accompagnarlo vi sono personaggi come Akane, una ragazza all’apparenza manesca e poco femminile, il padre, le sorelle, Ryoga, ossia l’acerrimo rivale di Ranma, il quale entra da subito nei cuori degli spettatori per la sua simpatica sfortuna in amore e per la sua labirintite cronica, nonché per il fatto di trasformarsi in un tenero porcellino d’india quando anch’egli viene a contatto con l’acqua. Abbiamo poi il depravato vecchietto Happosai, il mattacchione papà Saotome, Shampoo e le tante donne che faranno, nel corso della storia, il filo al nostro povero Ranma. Ad essi si aggiungono poi altri personaggi che reputare “minori” mi sembra un’offesa.
La trama è semplice e quanto mai diretta: consiste nell’obiettivo di Ranma di tornare ad essere normale, liberandosi dalla maledizione che continuamente lo mette nei guai. Nel corso della visione, lo spettatore si imbatterà in situazioni comiche ed esilaranti, piene di equivoci il più delle volte a sfondo direi quasi erotico (ma sempre in toni scherzosi), ed inoltre non vengono disdegnati combattimenti in cui vedremo i nostri beniamini confrontarsi nelle arti marziali con tecniche spesso degne di un anime d’azione. Il tratto grafico ricorda un po' le precedenti opere della Takahashi, ed è per questo, a parer mio, che la parte estetica risulta molto piacevole. Ranma, il ragazzo col codino, rappresenta un cult dell’animazione del Sol Levante, tanto da ispirare molte opere che ne hanno ripreso le situazioni imbarazzanti ed equivoche, ed anche in certi casi l’aspetto esteriore dei personaggi (vedi il codino di Tenchi dell’opera "Chi ha bisogno di Tenchi?"). Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, possiamo dire senza proferire eresie, che il finale è mancato e che gli OAVs e i movies legati all’opera principale non sono un granché, nonostante siano comunque godibili, ma come episodi di non eccelsa brillantezza. A parte questo piccolo neo, Ranma ½ è una vera e propria icona del mondo dell’animazione, e per me si merita un bel 9!
Come si può intuire di situazioni spassose e paradossali, grazie all'effetto della fonte maledetta, se ne possono creare a centinaia, una più divertente dell'altra. In particolare, la possibilità di Ranma di trasformarsi in donna, è continua causa di equivoci colossali che spesso vedono coinvolta la povera Akane. Gran merito secondo me, non va solo alla trama ma anche alla caratterizzazione dei personaggi, ognuno dei quali con le proprie caratteristiche che mantengono per tutta la durata della serie e che sono sfruttate anche dinanzi alle situazioni più disparate. L'autrice riesce a costruire ogni personaggio nel modo più simpatico possibile. Accanto a Ranma e Akane subentrano tutta una serie di divertenti personaggi, a partire da Ryoga, acerrimo nemico di Ranma che, alla continua ricerca dell'avversario, finisce anche lui in una fonte trasformandosi in un porcellino. Mitico!
Per quello che ho visto, Ranma 1/2 e' perfetto se vuoi scaricarti tutte le stanchezze della giornata. Non c'è niente di più divertente (ricordate che così la penso io), di un ragazzo con una passione cosi' grande per le arti marziali e di conseguenza non molto interessato alle ragazze, che durante un allenamento diventa egli stesso una donna. Che ironia, e soprattutto, che sfortuna per Ranma, il quale non si può avvicinare all'acqua fredda se è in compagnia (soprattutto dei suoi amici maschi, che sembrano avere un debole per la forma femminile). E che dire poi di suo padre? L'aspetto di un panda gli calza proprio a pennello. E se a ciò aggiungiamo amici stracotti, maestri di arti marziali fissati con le ragazze ed una nascente storia d'amore che si svolge proprio in questo vortice, allora otteniamo una miscela super-divertente. Per essere del 1989 i disegni sono molto belli ed anche la grafica mi piace molto. Il 9 e' meritatissimo.
Ranma 1/2 è il più bell'anime che abbia visto, ma gli ho dato 7 per alcuni difetti: prima di tutto il rapporto tra Akane e Ranma, cioè... i genitori di Ranma e di Akane decidono di farli sposare fin da piccoli. Fin qui tutto ok, ma sono rimasta un po' delusa, prima di tutto perché non si dichiarano mai e non si sono mai abbracciati e baciati; sì, in una puntata Ranma ha baciato Akane, ma non di sua spontanea volontà! Poi Akane se Ranma la tocca si arrabbia. Mi ha deluso anche in finale, mi aspettavo di meglio. Per il resto ve lo consiglio vivamente.
Prima serie da incorniciare per disegni e doppiaggio italiano! Tutto il resto è noia o quasi... Dispiace dirlo, ma questa storia che meritava sicuramente di più è stata rovinata dall'eccessivo humor che non ha mai portato a niente di concreto nei rapporti tra i personaggi (Ranma & Akane su tutti). Una storia d'amore che non è mai stata suggellata nemmeno con un bacio, e tra risate e gag senza fine stavi ad aspettare che arrivasse quel momento magico che spingesse i due protagonisti a dichiarare apertamente il proprio amore. Ma nulla di tutto ciò è accaduto e come al solito ci si perde nei sottintesi e in quello che dovrebbe essere ovvio: si amano ok... ma in che modo? Esiste una coppia che non si abbraccia o che non si sia data nemmeno un bacio? Assurdo! E per questo poco credibile. Non mi aspettavo un anime volto al sentimentale, ma se la storia ruota intorno ad una coppia ci si aspetta che questa dia prova di esserlo. E così, dopo innumerevoli peripezie, nuove tecniche da imparare, nuove avances da evitare, l'anime giunge al termine e ti stai ancora chiedendo "come mai è finito così?" Mah, se ci penso lo trovo ancora assurdo. Un anime che ho amato a metà, per questo il voto 6 è più che giusto.
Ranma 1/2 è un anime che possiede delle tematiche come dire "uniche", nel senso che sono difficilmente reperibili o paragonabili in altri anime, anche con il trascorrere degli anni.
Questo sicuramente è dovuto grazie al genio dell'autrice di quest'opera, ovvero Rumiko Takahashi, considerata a ben ragione, la regina dei manga.
L'idea di creare personaggi che si trasformano al solo contatto con dell'acqua fredda, è qualcosa di geniale.
Infatti l'anime narra le vicende di un padre e figlio appassionati di arti marziali, che per allenarsi, vanno in Cina nelle famosi "sorgenti maledette".
Solo quando sarà ormai troppo tardi, capiranno il perchè di quel tetro nome, perchè, chi disgraziatamente dovesse cadere in qualcuna delle sorgenti, si trasformerà per sempre, nel sesso della persona o animale che morì affogato nella medesima sorgente, e per potere tornare di nuovo normali, si devono bagnare completamente con dell'acqua calda.
Da quel momento in poi per Ranma Saotome, protagonista della storia, sarà l'inizio di numerosi guai, infatti se la dovrà vedere innanzituttto con una ragazza di nome Akane Tendo, i quali i rispettivi genitori hanno programmato un fidanzamento ufficiale senza aver chiesto loro nessun parere, (e questo porterà tra di loro parecchi litigi......), poi con altri personaggi (quasi tutti importanti ai fini della storia), caduti anch'egli nelle medesime sorgenti, varie spasimanti che si contendono il suo cuore, e addirittura, quando si trasforma in ragazza (infatti è questo in cui si trasforma se viene a contatto con l'acqua fredda), uno spasimante, che ignaro che in realtà "lei" sia un "lui", ha perso letteralmente la testa.
Da come avete letto, sicuramente questo è un anime molto movimentato, in cui non ci si annoia di certo, dove l'umorismo la fa da padrone, senza però trascurare momenti in cui l'atmosfera si fa più seria, e i combattimenti di arti marziali svolgono un ruolo fondamentale.
Per tutto questo e molto altro, consiglio a tutti quelli che ancora non dovessero conoscere quest'opera di provvedere alla svelta, non bisogna perderselo.
Questo sicuramente è dovuto grazie al genio dell'autrice di quest'opera, ovvero Rumiko Takahashi, considerata a ben ragione, la regina dei manga.
L'idea di creare personaggi che si trasformano al solo contatto con dell'acqua fredda, è qualcosa di geniale.
Infatti l'anime narra le vicende di un padre e figlio appassionati di arti marziali, che per allenarsi, vanno in Cina nelle famosi "sorgenti maledette".
Solo quando sarà ormai troppo tardi, capiranno il perchè di quel tetro nome, perchè, chi disgraziatamente dovesse cadere in qualcuna delle sorgenti, si trasformerà per sempre, nel sesso della persona o animale che morì affogato nella medesima sorgente, e per potere tornare di nuovo normali, si devono bagnare completamente con dell'acqua calda.
Da quel momento in poi per Ranma Saotome, protagonista della storia, sarà l'inizio di numerosi guai, infatti se la dovrà vedere innanzituttto con una ragazza di nome Akane Tendo, i quali i rispettivi genitori hanno programmato un fidanzamento ufficiale senza aver chiesto loro nessun parere, (e questo porterà tra di loro parecchi litigi......), poi con altri personaggi (quasi tutti importanti ai fini della storia), caduti anch'egli nelle medesime sorgenti, varie spasimanti che si contendono il suo cuore, e addirittura, quando si trasforma in ragazza (infatti è questo in cui si trasforma se viene a contatto con l'acqua fredda), uno spasimante, che ignaro che in realtà "lei" sia un "lui", ha perso letteralmente la testa.
Da come avete letto, sicuramente questo è un anime molto movimentato, in cui non ci si annoia di certo, dove l'umorismo la fa da padrone, senza però trascurare momenti in cui l'atmosfera si fa più seria, e i combattimenti di arti marziali svolgono un ruolo fondamentale.
Per tutto questo e molto altro, consiglio a tutti quelli che ancora non dovessero conoscere quest'opera di provvedere alla svelta, non bisogna perderselo.
Qesto favoloso capolavoro senza tempo è una di quelle serie animate che possiedono un'attrazione ed un carisma unici nel loro genere,un mix di combattimento,commedia avventura e altro ancora compongono un anime speciale e divertente che ha attratto generazioni e lo farà ancora per molto tempo.La trama è abbastanza solida e speciale,ma la maggior parte degli episodi sono autoconclusivi e da soli bastano a fare venire voglia di continuare nella visione di questo prodotto,questo infatti è uno di quei prodotti che non stanca mai,gli episodi possono essere visti anche in ordine diverso dalla loro realizzazione,ma il risultato non cambia,semplicemente bello e basta.I personaggi che compongono l'opera sono davvero qualcosa di particolare,e non esagero se dico che sono tutti molto ben realizzati ed hanno carisma da vendere.Non c'è da discutere nemmeno sulla parte tecnica che pecca davvero poche volte per essere un anime degli anni ottanta. Guardare questo piccolo ma storico capolavoro è una gioia per gli occhi,ce ne è per tutti i gusti davvero,non mancano mai nè parti comiche nè parti più serie o più toccanti,insomma niente da dire contro un qualcosa che riesce ad incollarti al televisore anche la decima volta che si sta vedendo un episodio o l'intera serie.
Un capolavoro davvero eccezionale e con un elasticità unica consigliato a tutti,a chi non l'ha visto ma anche a chi lo ha già fatto,riscoprirete sempre nuovi piaceri e indimenticabili emozioni che solo Ranma e i suoi amici vi possono dare.
Un capolavoro davvero eccezionale e con un elasticità unica consigliato a tutti,a chi non l'ha visto ma anche a chi lo ha già fatto,riscoprirete sempre nuovi piaceri e indimenticabili emozioni che solo Ranma e i suoi amici vi possono dare.
Capolavoro della regina dei manga? Migliore opera della Takahashi? Mah... La storia di se per se mi sembra una grande stupidata, sebbene è un anime nato con l'intento di sprizzare comicità da tutti i pori, in questo riesce dovrei dire, il problema è che pretendendo molto dai personaggi e dalla grafica non voglio stupidaggini in mezzo, ma questo le incalza perfettamente in molti episodi.
La grafica non è delle migliori, ma in fondo l'anime è stato realizzato prima degli anni novanta, la relazione tra Akane e Ranma non cambia di molto, i due non si dichiarano in 161 episodi (stessa cosa per Inuyasha) poiché anche prontamente si trovano un sacco di amanti di Ranma e Akane, e qui come sempre tutti si innamorano dei protagonisti, rompendo delle volte in modo eccessivo.
Akane è troppo violenta, non lascia avvicinare Ranma il più delle volte, ma questo fa parte dell'universo della Takahashi, mah fossi stata in lui non sarei rimasta 161 episodi a capire "la amo" ma come materialista mi sarei ritrovata assieme alla suddetta ragazza in massimo 50 episodi (che pochi non sono) perciò solo per il rapporto tra Ranma e Akane l'anime alle volte è estenuante, ma quando mi annoio ogni tanto lo seguo...
La grafica non è delle migliori, ma in fondo l'anime è stato realizzato prima degli anni novanta, la relazione tra Akane e Ranma non cambia di molto, i due non si dichiarano in 161 episodi (stessa cosa per Inuyasha) poiché anche prontamente si trovano un sacco di amanti di Ranma e Akane, e qui come sempre tutti si innamorano dei protagonisti, rompendo delle volte in modo eccessivo.
Akane è troppo violenta, non lascia avvicinare Ranma il più delle volte, ma questo fa parte dell'universo della Takahashi, mah fossi stata in lui non sarei rimasta 161 episodi a capire "la amo" ma come materialista mi sarei ritrovata assieme alla suddetta ragazza in massimo 50 episodi (che pochi non sono) perciò solo per il rapporto tra Ranma e Akane l'anime alle volte è estenuante, ma quando mi annoio ogni tanto lo seguo...
Nel panorama a cavallo fra gli anni ottanta e novanta ci sono stati diversi anime che hanno fatto divertire i ragazzi italiani e fra questi c'è sicuramente Ranma 1/2, divenuto un cult dalla fama inossidabile e citato, ripreso e imitato in decine di altri anime e manga che verranno poi successivamente.
La prima cosa che salta all'occhio quando si guarda ranma 1/2 è il design, caratteristico e accattivante, classico della serie che ha spopolato in Italia. Fondamentalmente la storia non ha grandi pretese: è un anime comico - demenziale, col classico plot scolastico dove sia all'interno delle mura dell'istituto, sia nelle altre locazioni principali della saga (la palestra di casa Tendo) accadono cose fuori dall'ordinario che più di una volta mi hanno fatto sbellicare dalle risate.
L'incipit è tanto ridicolo quanto privo di senso: alcuni protagonisti di Ranma 1/2 sono caduti in delle fonti sorgifere in una misteriosa e lontana zona della Cina, e hanno tratto una capacità (sarebbe più appropriato dire maledizione) piuttosto singolare: quando vengono bagnati con l'acqua fredda perdono le loro reali sembianze trasformandosi in qualcosa di completamente diverso da ciò che sono, mentre con l'acqua calda ritornano allo stato originale.
Protagonista indiscusso di questa storia è appunto Ranma, giovane ragazzo campione di arti marziali a cui è stata promessa come sposa Akane Tendo (i padri di entrambi sono vecchi amici e per qualche motivo hanno deciso di far sposare i loro figli ignorando se fossero d'accordo o no) per continuare la tradizione della palestra Tendo nel corso delle generazioni. Fin qui lo scenario sembrerebbe quasi normale, se non che Akane e Ranma si sopportassero a malapena, e che personaggi secondari come Ryoga e Ukyo si mettessero in mezzo alla loro già detvastata relazione reclamando l'amore di uno o dell'altra senza chiedersi cosa potrebbero pensarne i diretti interessati. Se poi aggiungete il fatto che Ranma è caduto in quelle malefiche sorgenti e che ogni volta che viene bagnato dall'acqua fredda si trasforma in una bella ragazza (lo stesso capita al padre, diventa un panda...) allora la situazione diviene ancor più caotica e confusa.
A complicare ulteriormente la situazione giungeranno nel corso della lunga saga altri personaggi con idee strampalate e desideri assurdi a sfidare Ranma per il cuore di Akane o per il suo talento come combattente, in un turbinio di situazioni grottesche e assurde, alcune davvero troppo spassose e divertenti, o ci sarà addirittura qualcuno che s'infatuerà di Ranma versione femminile senza sapere che in realtà si tratta di un uomo.
Ho visto quest'anime fino alla nausea, è stato mandato in onda un'infinità di volte eppure mi soffermavo a vederlo o guardare qualche scena almeno un poco, e ora ne sono rimasto completamente saturo, ma chi sta cercando un prodotto leggero, divertente e poco impegnativo non può non concedersi Ranma 1/2 una volta nella vita. Le ambigue situazioni di lui che diventa una lei nel momento sbagliato, di Ryoga da umano a porcellino e la ridicola mascolinità di Akane vi faranno divertire sicuramente.
Per gli appassionati di anime made in jap, assolutamente un must da non perdere
La prima cosa che salta all'occhio quando si guarda ranma 1/2 è il design, caratteristico e accattivante, classico della serie che ha spopolato in Italia. Fondamentalmente la storia non ha grandi pretese: è un anime comico - demenziale, col classico plot scolastico dove sia all'interno delle mura dell'istituto, sia nelle altre locazioni principali della saga (la palestra di casa Tendo) accadono cose fuori dall'ordinario che più di una volta mi hanno fatto sbellicare dalle risate.
L'incipit è tanto ridicolo quanto privo di senso: alcuni protagonisti di Ranma 1/2 sono caduti in delle fonti sorgifere in una misteriosa e lontana zona della Cina, e hanno tratto una capacità (sarebbe più appropriato dire maledizione) piuttosto singolare: quando vengono bagnati con l'acqua fredda perdono le loro reali sembianze trasformandosi in qualcosa di completamente diverso da ciò che sono, mentre con l'acqua calda ritornano allo stato originale.
Protagonista indiscusso di questa storia è appunto Ranma, giovane ragazzo campione di arti marziali a cui è stata promessa come sposa Akane Tendo (i padri di entrambi sono vecchi amici e per qualche motivo hanno deciso di far sposare i loro figli ignorando se fossero d'accordo o no) per continuare la tradizione della palestra Tendo nel corso delle generazioni. Fin qui lo scenario sembrerebbe quasi normale, se non che Akane e Ranma si sopportassero a malapena, e che personaggi secondari come Ryoga e Ukyo si mettessero in mezzo alla loro già detvastata relazione reclamando l'amore di uno o dell'altra senza chiedersi cosa potrebbero pensarne i diretti interessati. Se poi aggiungete il fatto che Ranma è caduto in quelle malefiche sorgenti e che ogni volta che viene bagnato dall'acqua fredda si trasforma in una bella ragazza (lo stesso capita al padre, diventa un panda...) allora la situazione diviene ancor più caotica e confusa.
A complicare ulteriormente la situazione giungeranno nel corso della lunga saga altri personaggi con idee strampalate e desideri assurdi a sfidare Ranma per il cuore di Akane o per il suo talento come combattente, in un turbinio di situazioni grottesche e assurde, alcune davvero troppo spassose e divertenti, o ci sarà addirittura qualcuno che s'infatuerà di Ranma versione femminile senza sapere che in realtà si tratta di un uomo.
Ho visto quest'anime fino alla nausea, è stato mandato in onda un'infinità di volte eppure mi soffermavo a vederlo o guardare qualche scena almeno un poco, e ora ne sono rimasto completamente saturo, ma chi sta cercando un prodotto leggero, divertente e poco impegnativo non può non concedersi Ranma 1/2 una volta nella vita. Le ambigue situazioni di lui che diventa una lei nel momento sbagliato, di Ryoga da umano a porcellino e la ridicola mascolinità di Akane vi faranno divertire sicuramente.
Per gli appassionati di anime made in jap, assolutamente un must da non perdere
Altro grande anime laddove si nasconde la grande mano di Rumiko Takahashi.
Si potrebbe benissimo definire la chiave comica di Maison Ikkoku e Lamù messi insieme,unite a tradizioni orientali e infiniti trucchi di magia.
Anche se nella serie non sono presenti in ogni episodio, sono protagoniste le sorgenti maledette, che trasformano i protagonisti della serie in personaggi bizzarri, ma che a volte saranno utili per gli stessi per uscire da difficoltà che sembrano insormontabili.
A mio avviso comunque, tra le opere della Takahashi è quello dove i personaggi femminili sono disegnati meglio, anzi, fin troppo bene... diciamo che i nudi sono quasi all'ordine del giorno,e saranno fonte di parecchie disinibizioni e incomprensioni da parte delle "interessate".
Comunque sia, quest'opera vuole insegnare che anche chi si ritiene diverso, o emarginato, qui trova la sua massima ambizione per esprimersi, è questo il messaggio che l'opera vuole insegnare,che esso sia uomo o donna, che sia umano o animale, il rispetto reciproco di chi si ritiene inferiore o non all'altezza, sarà determinante durante lo scorrere del cartone, e ci sarà pure il tempo per accrescere determinate simpatie o a mori tra i personaggi,unite da una fortissima vena comica.
Da episodio a episodio aumentano sempre più le situazioni strane, il problema è che a lungo andare ne risente tutta la trama della serie,venendo così spezzettata troppo, altrimenti il mio voto sarebbe stato molto più alto.
Ma lo consiglio vivamente a chi ha voglia di farsi almeno quattro risate per una ventina di minuti a episodio!
Si potrebbe benissimo definire la chiave comica di Maison Ikkoku e Lamù messi insieme,unite a tradizioni orientali e infiniti trucchi di magia.
Anche se nella serie non sono presenti in ogni episodio, sono protagoniste le sorgenti maledette, che trasformano i protagonisti della serie in personaggi bizzarri, ma che a volte saranno utili per gli stessi per uscire da difficoltà che sembrano insormontabili.
A mio avviso comunque, tra le opere della Takahashi è quello dove i personaggi femminili sono disegnati meglio, anzi, fin troppo bene... diciamo che i nudi sono quasi all'ordine del giorno,e saranno fonte di parecchie disinibizioni e incomprensioni da parte delle "interessate".
Comunque sia, quest'opera vuole insegnare che anche chi si ritiene diverso, o emarginato, qui trova la sua massima ambizione per esprimersi, è questo il messaggio che l'opera vuole insegnare,che esso sia uomo o donna, che sia umano o animale, il rispetto reciproco di chi si ritiene inferiore o non all'altezza, sarà determinante durante lo scorrere del cartone, e ci sarà pure il tempo per accrescere determinate simpatie o a mori tra i personaggi,unite da una fortissima vena comica.
Da episodio a episodio aumentano sempre più le situazioni strane, il problema è che a lungo andare ne risente tutta la trama della serie,venendo così spezzettata troppo, altrimenti il mio voto sarebbe stato molto più alto.
Ma lo consiglio vivamente a chi ha voglia di farsi almeno quattro risate per una ventina di minuti a episodio!
Voler recensire Ranma 1/2 non è cosa da poco, perchè si va a esprimere un giudizio su una delle opere più celebri e importanti di Rumiko Takahashi. Su Ranma 1/2, inoltre, gravitano non solo l'influenza dell'illustre mangaka, le qualità tecniche insite nel prodotto stesso e la fama internazionale, ma anche e soprattutto l'affetto che lega il lettore ai familiari personaggi del manga/anime; l'impatto emotivo e la nostalgia, vi assicuro, sono fortissimi riguardando i vecchi episodi.
La cosa che mi ha più colpita, rivedendo la serie, è stato l'aspetto tecnico: sono sorpresa dalla qualità che rende questo prodotto del 1989 ancora attualissimo e affascinante. E' stato poi piacevole ritrovare questi indimenticabili personaggi dalla vita bizzarra e travagliata, ognuno con le sue manie, ognuno con i propri tratti distintivi. Gli occhioni grandi e liquidi, i tratti dolci e rotondi, le curve ben evidenziate, rendono veramente attraenti i vari personaggi (e anche tenerissime le loro controparti animali). I colori accesi e l'animazione fluida reggono bene il passo coi tempi, mentre la musica è orecchiabilissima e difficilmente viene dimenticata. La trama è un tripudio di situazioni romantiche, divertenti, demenziali alternate a scene di complessi quanto bizzarri e spettacolari combattimenti, tanto che non è possibile classificare questo prodotto nè ricondurlo a schemi specifici. La trama è fittissima, i personaggi numerosi e legati da molteplici relazioni reciproche; ne risulta un anime unico, pirotecnico, sempre sorprendente. Ovviamente un must da non perdere!
La cosa che mi ha più colpita, rivedendo la serie, è stato l'aspetto tecnico: sono sorpresa dalla qualità che rende questo prodotto del 1989 ancora attualissimo e affascinante. E' stato poi piacevole ritrovare questi indimenticabili personaggi dalla vita bizzarra e travagliata, ognuno con le sue manie, ognuno con i propri tratti distintivi. Gli occhioni grandi e liquidi, i tratti dolci e rotondi, le curve ben evidenziate, rendono veramente attraenti i vari personaggi (e anche tenerissime le loro controparti animali). I colori accesi e l'animazione fluida reggono bene il passo coi tempi, mentre la musica è orecchiabilissima e difficilmente viene dimenticata. La trama è un tripudio di situazioni romantiche, divertenti, demenziali alternate a scene di complessi quanto bizzarri e spettacolari combattimenti, tanto che non è possibile classificare questo prodotto nè ricondurlo a schemi specifici. La trama è fittissima, i personaggi numerosi e legati da molteplici relazioni reciproche; ne risulta un anime unico, pirotecnico, sempre sorprendente. Ovviamente un must da non perdere!
Mi emoziono soltanto a guardare queste immagini :)
Ranma (anime) è un must, anche se non è passato sulle reti principali, anche se la sigla non è stata cantata dall'onnipresente Cristina...
E' originale e accattivante... incredibilmente pieno di personaggi, con le loro avventure e i loro intrecci... le storie vengono raccontate con umorismo e ironia, ma allo stesso tempo anche suspense (!) e coinvolgimento "emotivo"...
Uno dei pochi "cartoni animati con i combattimenti" che attira anche l'attenzione delle dolci fanciulle :p
L'ho apprezzato tantissimo, e un buona parte del voto spetta alla colonna sonora che ricordo ancora alla perfezione!
Ranma (anime) è un must, anche se non è passato sulle reti principali, anche se la sigla non è stata cantata dall'onnipresente Cristina...
E' originale e accattivante... incredibilmente pieno di personaggi, con le loro avventure e i loro intrecci... le storie vengono raccontate con umorismo e ironia, ma allo stesso tempo anche suspense (!) e coinvolgimento "emotivo"...
Uno dei pochi "cartoni animati con i combattimenti" che attira anche l'attenzione delle dolci fanciulle :p
L'ho apprezzato tantissimo, e un buona parte del voto spetta alla colonna sonora che ricordo ancora alla perfezione!
Capolavoro della "regina dei manga" Rumiko Takahashi, Ranma 1/2 s'accinge a narrare le avventure quotidiane di Ranma, un ragazzo molto particolare e del resto dei personaggi che si collegano a lui e a suo padre.
Essendo un esperto ed appassionato di arti marziali, insieme al padre si recano in Cina per aumentare il grado di difficoltà del proprio allenamento. Lì lui e suo padre trovano delle sorgenti maledette, considerate luogo ideale per le sfide e gli allenamenti, e, senza ascoltare la loro guida, corrono freneticamente sul luogo ed accidentalmente ci cadono dentro.
Purtroppo succede una cosa terribile, fulcro (senza dubbi) di tutta l'opera: Ranma diviene una ragazza e suo padre un panda gigante.
E ciò ricadde ogni qualvolta essi vengano a contatto con dell'acqua sia fredda che tiepida e possono tornare normali solo bagnandosi con liquidi caldi.
Questa particolare caratteristica del mondo di Ranma 1/2, ove ciascuno che si bagna nelle acque maledette si tramuta in altri esseri, risulta la caratteristica a cui ruotano tutti i numerosi episodi che formano questa serie.
Oltre a Ranma e suo padre, l'altra protagonista è Akane, la sedicenne a cui viene promesso il fidanzamento combinato con il ragazzo.
Con due sorelle diversissime fra loro, una dolce e premurosa e l'altra scansafatiche e narcisista, ed un padre amico del padre di Ranma, ospita Ranma e suo padre e insieme a loro vivrà delle avventure splendide con cui scopriranno nuovi segreti e nuovi personaggi che aumenteranno ampliando ed alterando i vari temi che centrano la serie.
Oltre al padre di Ranma e lui, anche altri personaggi verranno colpiti da questa maledizione: Ryoga, il cui obbiettivo è dichiarare il suo amore per Akane e sconfiggere Ranma, si trasforma in un maialino nero;
Shampoo, maliziosa cinesina amante di Ranma, si trasforma in una graziosa gatta color lilla, e Mousse, spasimante miope di Shampoo, il quale diventa un oca.
Moltissimi saranno i personaggi che abbelliranno le avventure di questa opera incredibilmente fantastica, che unisce humour con romanticismo e azione con avventure tinte di tutti i colori dell'arcobaleno, per rallegrare tutti gli otaku che si sono emozionati nel seguire questa grande serie!
Essendo un esperto ed appassionato di arti marziali, insieme al padre si recano in Cina per aumentare il grado di difficoltà del proprio allenamento. Lì lui e suo padre trovano delle sorgenti maledette, considerate luogo ideale per le sfide e gli allenamenti, e, senza ascoltare la loro guida, corrono freneticamente sul luogo ed accidentalmente ci cadono dentro.
Purtroppo succede una cosa terribile, fulcro (senza dubbi) di tutta l'opera: Ranma diviene una ragazza e suo padre un panda gigante.
E ciò ricadde ogni qualvolta essi vengano a contatto con dell'acqua sia fredda che tiepida e possono tornare normali solo bagnandosi con liquidi caldi.
Questa particolare caratteristica del mondo di Ranma 1/2, ove ciascuno che si bagna nelle acque maledette si tramuta in altri esseri, risulta la caratteristica a cui ruotano tutti i numerosi episodi che formano questa serie.
Oltre a Ranma e suo padre, l'altra protagonista è Akane, la sedicenne a cui viene promesso il fidanzamento combinato con il ragazzo.
Con due sorelle diversissime fra loro, una dolce e premurosa e l'altra scansafatiche e narcisista, ed un padre amico del padre di Ranma, ospita Ranma e suo padre e insieme a loro vivrà delle avventure splendide con cui scopriranno nuovi segreti e nuovi personaggi che aumenteranno ampliando ed alterando i vari temi che centrano la serie.
Oltre al padre di Ranma e lui, anche altri personaggi verranno colpiti da questa maledizione: Ryoga, il cui obbiettivo è dichiarare il suo amore per Akane e sconfiggere Ranma, si trasforma in un maialino nero;
Shampoo, maliziosa cinesina amante di Ranma, si trasforma in una graziosa gatta color lilla, e Mousse, spasimante miope di Shampoo, il quale diventa un oca.
Moltissimi saranno i personaggi che abbelliranno le avventure di questa opera incredibilmente fantastica, che unisce humour con romanticismo e azione con avventure tinte di tutti i colori dell'arcobaleno, per rallegrare tutti gli otaku che si sono emozionati nel seguire questa grande serie!
Ranma 1/2 è un capolavoro. Punto.
Introduzione forte e criticabile, ma dire che Ranma 1/2 è un bellissimo anime è dir poco. Trasposizione animata dell'omonimo manga dall'autrice Rumuko Takahashi (conosciuta per altri capolavori quali Lamù, Maison Ikkoku e ultimo Inuyasha), racconta le divertentissime avventure di un giovane ragazzo esperto di arti marziali, e di tutta la combriccola che si porta dietro. Destino vuole che durante un viaggio in Cina, lui e il padre cadano vittima della maledizione delle sorgenti dello Yousen, che a contatto con l'acqua fredda li costringe a trasformarsi rispettivamente in una bellissima ragazza ed in un goffo panda. Da ciò si genereranno durante tutto l'arco dell'avventura delle situazioni davvero spassosissime e equivoche, che vedono più volte il malcapitato Ranma difendersi dalle attenzioni di Kuno, dai tentativi molesti del maestro Happosai, oppure sfruttare il suo fascino femminile per raggiungere scopi indecorosi (ma con in mente sempre l'obiettivo di voler ritornare ragazzo in tutto e per tutto). Naturalmente Ranma e il padre non sono gli unici ad aver avuto la sfortuna di cadere vittima di questa maledizione. Molti altri personaggi avranno la sfortuna di cadere in una della sorgenti, diventando così papere, gatti, maialini, o anche demoni.
Ma questa è solo una parte dell'essenza di Ranma 1/2. L'altra parte prende il nome di Akane. La situazione viene infatti ulteriormente intrecciata dal fidanzamento tra Akane e Ranma voluto dai loro padri a loro insaputa. Alle situazioni comiche dovute alle trasformazioni dei personaggi, si aggiunge questa difficile storia d'amore, che nell'anime purtroppo non sfocia a nulla di concreto (l'anime ricopre solo il 55% delle storie narrate nel manga... che a sua volta non conclude la storia definitivamente). Se però all'inizio i due mostrano un certo distacco, col passare del tempo il loro legame si rafforza sempre più, fino al punto di non poter vivere l'uno senza l'altra.
Sorgono così delle fortissime gelosie (da parte di entrambi), dovute anche all'entrata in scena di nuovi personaggi come Shampoo, Ukyo, Ryoga e altri caratterizzati a tutto tondo. Se si vuole dare un merito all'autrice di questa indimenticabile storia, è quello di aver creato dei personaggi caratterizzati fin nei minimi particolari. Ogni personaggio gode di caratteristiche proprie, di una propria personalità, che lo distingue dagli altri, nel bene e nel male, e che lo rende unico.
Partendo da Ryoga, timidone e senza senso dell'orientamento; Shampoo, affascinante amazzone cinese, disposta a tutto per far cadere Ranma ai suoi piedi; Ukyo, amica d'infanzia di Ranma e anche lei promessa in matrimonio; il maestro Happosai, malefico e pervertito e via discorrendo. Nasceranno legami conflittuali che porteranno anche a delle indissolubili amicizie. Ogni personaggio sarà complice di una qualche sventura che coinvolgerà inevitabilmente il povero Ranma, costretto a subire le attenzioni delle spasimanti e le gelosie di Akane.
Punto di forza di questo bellissimo anime è quello di creare situazioni comiche e spensierate per tutto l'arco dei 161 episodi che lo compongono. Ma naturalmente non sono solo i pregi a caratterizzare questo anime. Se proprio si vuol trovare un difetto, questo può essere rappresentato dalla sua conclusione (se tale la si può chiamare). Come detto in pecedenza, l'anime racconta solo il 55 % delle vicende narrate nel manga, lasciando così l'amaro in bocca a chi ha visto tutte le puntate per poi sentirsi dire dai due protagonisti un "Arrivederci".
Ma in fondo, una storia (che può essere raccontata da un libro, da un film, da cartone animato ecc...) non la si inizia solo per arrivare al finale. Una storia la si inizia per viverla momento per momento, ed in questo Ranma 1/2 non delude mai, centrando in pieno l'obiettivo di appassionare e divertire con la sua spensieratezza e lieve demenzialità.
In conclusione riporto la frase con la quale ho iniziato questa breve recensione, che sicuramente non centra l'obiettivo di descrivere Ranma 1/2 nel modo che merita, ma che deve essere presa come un consiglio di non perdersi questo stupendo anime:
"Ranma 1/2 è un capolavoro. Punto"
Introduzione forte e criticabile, ma dire che Ranma 1/2 è un bellissimo anime è dir poco. Trasposizione animata dell'omonimo manga dall'autrice Rumuko Takahashi (conosciuta per altri capolavori quali Lamù, Maison Ikkoku e ultimo Inuyasha), racconta le divertentissime avventure di un giovane ragazzo esperto di arti marziali, e di tutta la combriccola che si porta dietro. Destino vuole che durante un viaggio in Cina, lui e il padre cadano vittima della maledizione delle sorgenti dello Yousen, che a contatto con l'acqua fredda li costringe a trasformarsi rispettivamente in una bellissima ragazza ed in un goffo panda. Da ciò si genereranno durante tutto l'arco dell'avventura delle situazioni davvero spassosissime e equivoche, che vedono più volte il malcapitato Ranma difendersi dalle attenzioni di Kuno, dai tentativi molesti del maestro Happosai, oppure sfruttare il suo fascino femminile per raggiungere scopi indecorosi (ma con in mente sempre l'obiettivo di voler ritornare ragazzo in tutto e per tutto). Naturalmente Ranma e il padre non sono gli unici ad aver avuto la sfortuna di cadere vittima di questa maledizione. Molti altri personaggi avranno la sfortuna di cadere in una della sorgenti, diventando così papere, gatti, maialini, o anche demoni.
Ma questa è solo una parte dell'essenza di Ranma 1/2. L'altra parte prende il nome di Akane. La situazione viene infatti ulteriormente intrecciata dal fidanzamento tra Akane e Ranma voluto dai loro padri a loro insaputa. Alle situazioni comiche dovute alle trasformazioni dei personaggi, si aggiunge questa difficile storia d'amore, che nell'anime purtroppo non sfocia a nulla di concreto (l'anime ricopre solo il 55% delle storie narrate nel manga... che a sua volta non conclude la storia definitivamente). Se però all'inizio i due mostrano un certo distacco, col passare del tempo il loro legame si rafforza sempre più, fino al punto di non poter vivere l'uno senza l'altra.
Sorgono così delle fortissime gelosie (da parte di entrambi), dovute anche all'entrata in scena di nuovi personaggi come Shampoo, Ukyo, Ryoga e altri caratterizzati a tutto tondo. Se si vuole dare un merito all'autrice di questa indimenticabile storia, è quello di aver creato dei personaggi caratterizzati fin nei minimi particolari. Ogni personaggio gode di caratteristiche proprie, di una propria personalità, che lo distingue dagli altri, nel bene e nel male, e che lo rende unico.
Partendo da Ryoga, timidone e senza senso dell'orientamento; Shampoo, affascinante amazzone cinese, disposta a tutto per far cadere Ranma ai suoi piedi; Ukyo, amica d'infanzia di Ranma e anche lei promessa in matrimonio; il maestro Happosai, malefico e pervertito e via discorrendo. Nasceranno legami conflittuali che porteranno anche a delle indissolubili amicizie. Ogni personaggio sarà complice di una qualche sventura che coinvolgerà inevitabilmente il povero Ranma, costretto a subire le attenzioni delle spasimanti e le gelosie di Akane.
Punto di forza di questo bellissimo anime è quello di creare situazioni comiche e spensierate per tutto l'arco dei 161 episodi che lo compongono. Ma naturalmente non sono solo i pregi a caratterizzare questo anime. Se proprio si vuol trovare un difetto, questo può essere rappresentato dalla sua conclusione (se tale la si può chiamare). Come detto in pecedenza, l'anime racconta solo il 55 % delle vicende narrate nel manga, lasciando così l'amaro in bocca a chi ha visto tutte le puntate per poi sentirsi dire dai due protagonisti un "Arrivederci".
Ma in fondo, una storia (che può essere raccontata da un libro, da un film, da cartone animato ecc...) non la si inizia solo per arrivare al finale. Una storia la si inizia per viverla momento per momento, ed in questo Ranma 1/2 non delude mai, centrando in pieno l'obiettivo di appassionare e divertire con la sua spensieratezza e lieve demenzialità.
In conclusione riporto la frase con la quale ho iniziato questa breve recensione, che sicuramente non centra l'obiettivo di descrivere Ranma 1/2 nel modo che merita, ma che deve essere presa come un consiglio di non perdersi questo stupendo anime:
"Ranma 1/2 è un capolavoro. Punto"
Chi da piccolo non ha visto questa serie molto strana ma particolarmente comica? Forse chi è nato nell'anno della sua trasmissione!! Ho voluto utilizzare un termine preciso ossia strana visto che l'inizio della serie è proprio strano ma questa stranezza continua per tutti gli episodi. Questa stranezza è riferita al fatto che i personaggi soffrono di una patologia alquanto strana : Molti dei personaggi presenti nella serie sono caduti in delle specie di pozze dove l'acqua presente in base alla pozza dove si cade,causa delle trasformazioni dovute al contatto con l'acqua fredda... Troviamo il protagonista della storia Ranma che si trova purtroppo trasformato in una ragazza,che ovviamente nella serie ha un suo peso e sopratutto lo porterà a situazioni comicheambigue... Il padre invece si trasforma in un panda ed è forse il personaggio più simpatico riuscito! Ovviamente sono presenti altri personaggi che soffrono di questa cosa... Ma ovviamente guardate la serie per capire scoprire chi siano. Per fortuna questa cosa è curabile utilizzando acqua calda che fa tornare tutti nella vera forma. Analizziamo ora trama : la trama sembra molto ingarbugliata questo è vero,ma molte situazioni vengono poi risolte con una superficialità molto banale e alle volte vengono lasciate in sospeso,anzi direi che la storia è rimasta in sospeso visto che non esiste una fine o se c'è io non l'ho mica capita così come direi un SACCO di lettorivisori della serie. Direi che uno segue la serie per venire finalmente a capo di tutto e poi si ritrova spiazzato per il motivo descritto poco fa. Per fortuna e dico per fortuna il difetto della trama viene compensato dagli episodi che risultano abbastanza carini e scorrevoli,alcuni sono ripetitivi altri non ma questo è una sensazione oggettiva. A molti possono piacere tutti come non possono piacere. I disegni sono ben fatti,ovviamente ben fatti per l'anno in cui sono stati realizzati anche se risultano a tratti migliori di alcune opere recenti. Le musiche di certo non sono un capolavoro ma per fortuna vengono inserite al posto giusto e al momento giusto... Alcune però le trovo abbastanza ripetitive. Verdetto finale : alcuni la osannano io direi che per me è una serie senza lodi ne infamie,è una serie che deve essere vista per la sua comicità e non per la trama se no si rimane fregati alla fine... Se non si ha voglia di acquistare i DVD,spesso e volentieri su MTV ne riprendono la messa in onda che consiglio perché tra l'altro non è censurata. In definitiva io darei un bel 6 a questa serie.
Molto bella e divertente la prima stagione, molto ripetitiva e con discreti cali di qualità nel mezzo, riprendendosi un po' verso la fine.
La cosa che mi è dispiaciuta di più (parlo dell'edizione italiana) fu quando ad un certo punto decisero di cambiare quasi tutti i doppiatori, rovinando ulteriormente il fascino della serie.
I disegni sono nella media delle produzioni giapponesi, con musiche che rispecchiano la stupidità dell'opera della Takahashi.
Che dire, se l'autrice avesse deciso di fare la serie più corta, l'opera ne avrebbe sicuramente giovato.
Peccato, un sei stiracchiato e non di più.
La cosa che mi è dispiaciuta di più (parlo dell'edizione italiana) fu quando ad un certo punto decisero di cambiare quasi tutti i doppiatori, rovinando ulteriormente il fascino della serie.
I disegni sono nella media delle produzioni giapponesi, con musiche che rispecchiano la stupidità dell'opera della Takahashi.
Che dire, se l'autrice avesse deciso di fare la serie più corta, l'opera ne avrebbe sicuramente giovato.
Peccato, un sei stiracchiato e non di più.
A mio parere quest’opera della Takahashi è sempre stata nel complesso sopravvalutata. Certo l’incipit iniziale è originale e lascia speranzosi, poiché se fosse stato ben sfruttato e non solamente abusato probabilmente oggi parleremo di Ranma ½ come un capolavoro dell’animazione giapponese. L’aspetto demenziale e quello dedicato all’azione e incontri molto trattenuto e ben dosato inizialmente prende il sopravvento squilibrando tutto l’equilibrio di generi che caratterizzava i primi episodi. Infatti all’inizio Ranma ½ poteva sembrare una commedia sentimentale interessante dove le arti marziali facevano da sfondo a triangoli affettivi seri o divertenti. Bisogna ricordare che Ranma è costituita da due serie. La prima conta solamente 18 episodi ed è pregevolissima, fresca, divertente, dinamica e soprattutto equilibrata nelle sue sfaccettature. Azione, combattimenti, affetti, amori, turbamenti sessuali, comicità e demenzialità. Tutto questo prima di diventare un’accozzaglia di scene di combattimento assurde e senza stile (nei primi 18 episodi gli incontri o sfide erano delle vere e proprie coreografie sceniche, spettacolare anche il connubio utilizzato tra sport artistico e arti marziali), scene demenziali che perdono la loro freschezza primordiale diventando monotone e insipide nella loro ripetitività quasi imbarazzante. Da notare anche il drastico peggioramento di disegni e animazione (ovviamente dovuto all’elevato numero di episodi e al cambiamenti nello staff del character design). Con questo non voglio mica dire che dopo i primi 18 episodi l’anime diventi inguardabile. Anzi, continua piuttosto bene per una decine di episodi grazie all’aggiunta di personaggi comunque spassosi e divertenti.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi sorgono gravi lacune: tutti i personaggi inizialmente interessanti non solo non subiscono alcuna evoluzione psicologica ma addirittura perdono precocemente il loro fascino (nota comune nelle opere della Takahashi che per allungare la minestra aggiunge dozzine di personaggi inutili e caratterizzati male togliendo spazio e importanza ai personaggi più interessanti come nel caso del Dottor Tofu).
Mi rammarica pensare che un altro anime sia stato rovinato a causa del lucro e del denaro. Se solo Ranma ½ avesse mantenuto la stessa qualità tecnica della prima serie, lo stesso equilibrio, qualche personaggio in meno, tralasciato tutti gli episodi inutili e riempitivi e sintetizzato tutte le qualità originarie in una quarantina o cinquantina di episodi oggi parleremo di Ranma ½ come un capolavoro dell’animazione giapponese.
Prima serie: 9
Seconda serie : 3
Voto finale: 6
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi sorgono gravi lacune: tutti i personaggi inizialmente interessanti non solo non subiscono alcuna evoluzione psicologica ma addirittura perdono precocemente il loro fascino (nota comune nelle opere della Takahashi che per allungare la minestra aggiunge dozzine di personaggi inutili e caratterizzati male togliendo spazio e importanza ai personaggi più interessanti come nel caso del Dottor Tofu).
Mi rammarica pensare che un altro anime sia stato rovinato a causa del lucro e del denaro. Se solo Ranma ½ avesse mantenuto la stessa qualità tecnica della prima serie, lo stesso equilibrio, qualche personaggio in meno, tralasciato tutti gli episodi inutili e riempitivi e sintetizzato tutte le qualità originarie in una quarantina o cinquantina di episodi oggi parleremo di Ranma ½ come un capolavoro dell’animazione giapponese.
Prima serie: 9
Seconda serie : 3
Voto finale: 6
E' certamente uno degli anime meglio riusciti di tutti i tempi. Ogni puntata è un'avventura a se che vale sempre la pena di vedere. La noia e la banalità di cose già viste, non fanno parte di questo anime che invece eccelle, non solo di estrema originalità, ma anche di un sano umorismo e di un tocco di demenzialità che non è mai eccessivo (come invece accade con anime più recenti, del tipo "voler far ridere a tutti i costi", creando chissà quali situazioni al limite dell'assurdo). I personaggi sono meravigliosi, strani, ognuno con una personalità ben definita e un proprio tipo di "fissazione ossessiva", che semplicemente interagendo tengono già da soli in piedi la storia. Un consiglio per chi non l'ha visto mai: guardatevi la prima puntata e, se vi piace, guardate la seconda (senza impegno), se poi continuate fin tanto che non vi stanca. Se poi arrivate a vederle tutte, beh, forse la pensate come me!
Trama carina Personaggi simpatici... finale? Orrendo!
Un finale non finale è la cosa più brutta da aspettarsi in un manga a meno che non si voglia fare un sequel. A me è sempre piaciuto Ranma ma dopo un pò stufa... cominci a guardare gli episodi aspettando che succeda qualcosa di interessante e ti ritrovi sempre con le stesse situazione le stesse vittorie gli stessi tormentoni. La Takashi è bravissima, ma ha un difetto... si perde nei finali e tende a riempire il manga (o anime) di personaggi inutili e cose già viste. Ranma non è una storia che può essere portata avanti all'infinito come Lamù, ma che dovrebbe limitarsi a qualche episodio, ma non certo 200.
Un finale non finale è la cosa più brutta da aspettarsi in un manga a meno che non si voglia fare un sequel. A me è sempre piaciuto Ranma ma dopo un pò stufa... cominci a guardare gli episodi aspettando che succeda qualcosa di interessante e ti ritrovi sempre con le stesse situazione le stesse vittorie gli stessi tormentoni. La Takashi è bravissima, ma ha un difetto... si perde nei finali e tende a riempire il manga (o anime) di personaggi inutili e cose già viste. Ranma non è una storia che può essere portata avanti all'infinito come Lamù, ma che dovrebbe limitarsi a qualche episodio, ma non certo 200.
Non sono un appassionato di anime basati sui combattimenti, ma questo, almeno nella prima serie (la seconda proprio no!), mi ha ipnotizzato.
Oltre alla storia, ai disegni alla musica la cosa che non deve mancare per farmi piacere un anime, e' l'atmosfera ossia come sono disegnati e colorati i luoghi in cui si svolgono le storie.
A volte guardo un anime solo per l'atmosfera, come questo e sembra poco, ma e' un elemento importantissimo.
Ad esempio: Le situazioni di Lui e Lei e senza dubbio piu' profondo, psicologico e strutturato, ma non ha atmosfera... fate un confronto.
La storia (sempre nella prima serie) e' piacevole e gli episodi scorrono.
Come dico sempre in tutte le mie recensioni (G.T.O., Marmalade Boy, Temi d'Amore fra i banchi di Scuola) guardatelo e giudicate voi anche solo per capire cos'e' una bella atmosfera in un anime.
Oltre alla storia, ai disegni alla musica la cosa che non deve mancare per farmi piacere un anime, e' l'atmosfera ossia come sono disegnati e colorati i luoghi in cui si svolgono le storie.
A volte guardo un anime solo per l'atmosfera, come questo e sembra poco, ma e' un elemento importantissimo.
Ad esempio: Le situazioni di Lui e Lei e senza dubbio piu' profondo, psicologico e strutturato, ma non ha atmosfera... fate un confronto.
La storia (sempre nella prima serie) e' piacevole e gli episodi scorrono.
Come dico sempre in tutte le mie recensioni (G.T.O., Marmalade Boy, Temi d'Amore fra i banchi di Scuola) guardatelo e giudicate voi anche solo per capire cos'e' una bella atmosfera in un anime.
Ranma, a mio avviso, checchè ne pensino alcuni che dubito abbiano letto il manga, è l'OPERA MIGLIORE di Rumiko Takahashi, che a ragion veduta l'ha consacrata come "manga no hime", principessa dei manga (nonostante stia mettendo a rischio questo titolo a causa della eccessiva lunghezza di Inuyasha). Ranma 1/2 è un perfetto mix di amore, arti marziali e umorismo demenziale, i personaggi sono molto originali, così come le innumerevoli piccole storie all'interno della storyline generale che vede Ranma cercare un modo per tornare definitivamente maschio normale... non c'è che dire, 10 e lode.
Ranma è uno degli anime più belli che io abbia mai visto e uno dei manga più divertenti che abbia mai letto. La storia è cosi dettagliata e accurata che è impossibile non farsi coinvolgere: Ranma ama Akane e Akane ama Ranma (anche se entrambi non lo dichiarerebbero mai). A sua volta Ranma è amato da Ukyo e Akane da Ryoga che odia Ranma(?), poi Kuno ama Ranma-lei e odia Ranma-lui, e la sorella viceversa ama Ranma-lui e odia lei, Mousse ama Shampoo che a sua volta ama Ranma e odia Akane, e chi ci dice che il vecchio Happosai non ami la vecchia Obaba (che poi in alcuni episodi della loro giovinezza effettivamente tra loro c'era del tenero)... ad ogni modo Rumiko Takahashi ci regala, trasportandoci in un divertentissimo e dettagliato mondo, uno dei manga e anime più conosciuto della sua carriera sulle basi d'amore e arti marziali.
[<b>Attenzione spoiler sulla trama!</b>] Seguendo tale trama, le prime due puntate di Ranma fi potrebbero far pensare ad un cartone sentimentale, ma poi, poco più avanti, le vicende assumono un aspetto completamente diverso e l'argomento principale diventano le arti marziali... anche se, alla fine, l'autrice Rumiko Takahashi non rinnega mai il lato sentimentale e romantico della vicenda. Nei primi trenta episodi incontriamo personaggi come Ryoga Hibiki, un ex compagno di classe di Ranma che ha la curiosa abitudine di perdersi ovunque vada, perfino nel suo stesso quartiere! Ma ciò che contraddistingue veramente Ryoga è il rancore che prova nei confronti di Ranma: quest'ultimo lo ha spinto accidentalmente dentro una delle famose sorgenti cinesi, e così Ryoga può trasformarsi in un simpatico porcellino nero che Akane, la fidanzata di Ranma, adotta dandogli il nome di p-chan. Quando Ranma scopre l'identità del porcellino diventa geloso del fatto che in realtà sia Ryoga ad essere viziato da Akane: il protagonista, infatti, ama segretamente la fidanzata, ed è ricambiato! Ma per paura che l'amore non sia reciproco, i due non confessano mai apertamente i loro sentimenti e rimangono fino alla fine una coppia mai dichiarata. Il cartone, però, finisce in maniera inaspettata e non degna del nome che si è procurato negli anni: in molti aspettavano l'atteso matrimonio tra i due fidanzatini, ed invece le ultime due puntate si svolgono così: si presenta la madre di Ranma, ma quest'ultimo e suo padre Genma si nascondono sotto le mentite spoglie di Ranko (Ranma ragazza) e di un panda (Genma). Ranma si è, a mio avviso, una sorpresa continua perché non è piatto e uguale come molti cartoni ( vedi Dragon Ball ), bensì è diverso in tutti gli aspetti, e non può essere identificato come un cartone in cui il tema assoluto è il combattimento. In esso, infatti, troviamo tante altre cose tra cui il romanticismo, il folklore giapponese e cinese ( nei costumi ), la comicità demenziale. Il tutto è ben amalgamato dall'autrice tramite personaggi come il vecchio Happosai, maestro ultracentenario di Genma Saotome e di Soon Tendo: ha molti pregi ma anche una grande debolezza: le donne... a cui ruba slip e reggiseni diventando un vero collezionista! L'espressività che l'autrice imprime ad Happosai è silarante: i suoi occhi brillano come diamanti ogni qualvolta che vede un intimo femminile e non manca mai il suo commento "Zuccherino mio!".
In Ranma fi, inoltre, ci sono molti personaggi che rimandano ad alcuni stereotipi della società odierna: la manipolatrice Nabiki, sorella maggiore di Akane, che sfrutta ogni situazione per guadagnare qualche soldo; il vecchio sporcaccione Happosai, i fifoni Genma e Soon, il riccone e ingenuo di turno ( Kuno Tatewaki ) e il suo servo Sasuke - che mi ricorda Smithers nei Simpson!! -, Ryoga etc etc...
In conclusione, arti marziali e divertimento allo stato puro fanno di Ranma fi un cult a cui tutti gli effetti, degno di essere entrato nel pantheon di "Cultoon". D'altronde, con circa dodici milioni di lettori in tutto il mondo... Diciamoci una cosa, Ranma 1/2 è un must eccezionale, veramente impareggiabile, non capisco quelli che dicono "E' sempre uguale"ecc, io invece penso sia vario, DragonBall o Naruto hanno l'argomento principale le arti marziali e nient'altro mentre Ranma 1/2 è un altra cosa, oltre alle arti marziali c'è umorismo, comicità demenziale, a mio avviso l'anime più bello di tutti i tempi, altro che DragonaBall...
Devo dire che verso la fine di Ranma il livello del cartoon cala... il caracter design più le storie che cominciano ad essere un pò troppo simili, inoltre il pessimo doppiaggio non danno luce alle ultime 61 puntate circa. Ma se avete la possibilità andatelo a vedere su Cultoon o su qualche rete locale, da non perdere!
In Ranma fi, inoltre, ci sono molti personaggi che rimandano ad alcuni stereotipi della società odierna: la manipolatrice Nabiki, sorella maggiore di Akane, che sfrutta ogni situazione per guadagnare qualche soldo; il vecchio sporcaccione Happosai, i fifoni Genma e Soon, il riccone e ingenuo di turno ( Kuno Tatewaki ) e il suo servo Sasuke - che mi ricorda Smithers nei Simpson!! -, Ryoga etc etc...
In conclusione, arti marziali e divertimento allo stato puro fanno di Ranma fi un cult a cui tutti gli effetti, degno di essere entrato nel pantheon di "Cultoon". D'altronde, con circa dodici milioni di lettori in tutto il mondo... Diciamoci una cosa, Ranma 1/2 è un must eccezionale, veramente impareggiabile, non capisco quelli che dicono "E' sempre uguale"ecc, io invece penso sia vario, DragonBall o Naruto hanno l'argomento principale le arti marziali e nient'altro mentre Ranma 1/2 è un altra cosa, oltre alle arti marziali c'è umorismo, comicità demenziale, a mio avviso l'anime più bello di tutti i tempi, altro che DragonaBall...
Devo dire che verso la fine di Ranma il livello del cartoon cala... il caracter design più le storie che cominciano ad essere un pò troppo simili, inoltre il pessimo doppiaggio non danno luce alle ultime 61 puntate circa. Ma se avete la possibilità andatelo a vedere su Cultoon o su qualche rete locale, da non perdere!
Se volete qualcosa di originale, esilarante e a volte anche un po' demenziale, Ranma 1/2 è quello che fa al caso vostro. Riesce semplicemente a divertire con semplici gag e con la grande simpatia dei personaggi, che nel corso delle puntate conoscerete come i vostri fratelli. Personaggi "statici", con caratteristiche molto ben definite, capaci tuttavia di risvolti psicologici inattesi. Tutti i combattimenti sono altamente ironici, come anche buona parte dei momenti romantici (ci sono, e spesso anche belli, ma il più delle volte sdrammatizzati... e vi verrà da ridere, credetemi). Un anime che ho guardato tutto e molti episodi li ho rivisti un sacco di volte. Abbastanza buono anche il doppiaggio. Un consiglio: non guardate la versione censurata perchè vi perdereste tantissimo del divertimento. Enjoy
Ranma è una serie indimenticabile che dosa con maestria azione, umorismo e sentimento. Difficile non affezionarsi alle vicende dei protagonisti (Ranma, Ryoga, Akane) ed ai loro timidi tentativi di relazionarsi. A mio giudizio l' aspetto più affascinante di ranma 1/2 è la linea temporale; infatti, pur essendo il fulcro di tutto le interazioni intime tra i protagonisti, al termine di ogni episodio tutti i progressi risultano azzerati. Questo effetto conferisce alla serie un' atmosfera surreale, e l impressione che il tempo non trascorra mai (come diverso dalla nostra realtà!). I personaggi sembrano sospesi nel tempo così che Ranma non riuscirà mai a fidanzarsi con Akane, e Ryoga non sarà mai fuori gioco del tutto. Indimenticabili anche i personaggi caricaturali che rafforzano la componente umoristica e leggera; quali Kuno, borioso aristocratico legato alle antiche tradizioni che non perde occasione di vantare le ricchezze della sua famiglia; il preside, giapponese "americanizzato"; Happosai, Nabiki, Kasumi, etc.. In poche parole un vero capolavoro e come tale è nostro onere tramandarlo alle nuove generazioni con tutti gli onori che merita.
Sono cresciuta con Ranma 1/2. è divertentissimo, possiede una comicità unica, ma soprattutto il punto vincente sono le trasformazioni e la storia di fondo. I personaggi sono ben curati e possiedono una caratterizzazione minuziosa e differenziata. Ovviamente come in tutti gli anime demenziali che si rispettino, si punta molto sugli equivoci. Avrei voluto che durasse maggiormente e soprattutto che venisse trattato meglio qui in italia. Credo che non abbia ricevuto l'attenzione che si meritava. Cmq il mio voto è un pieno 10!
Ranma è un buon titolo, soprattutto se lo scopo principale è trascorrere del tempo in allegria...
Ciò che a mio giudizio alza la votazione è soprattutto la comicità davvero spassosa, e anche, almeno dal mio punto di vista, il fatto che le vicende siano a strettissimo contatto con la vita di tutti i giorni nel mondo giapponese (guardando Ranma si possono comprendere moltissimi termini e usanze nipponiche, quindi da questo punto di vista lo ritengo molto interessante), ma dall'altra parte ci sono una serie di cose che proprio non vanno. Soprattutto la ripetitività delle azioni dei personaggi, che alla fine non diventano altro che "tipi", ognuno dei quali agisce come se avesse un solo modo estremizzato di comportarsi (Ranma è l'eterno frainteso, Akane l'orgogliosa fino a sfiorare l'assurdo, Ryoga quello che si perde sempre, , Nabiki è l'avida della scena, Kasumi l'angelo del focolare, etc...) Insomma, se da un lato i personaggi sono irresistibili per la loro comicità dall'altro lato sono davvero snervanti, incapaci di evolvere, terribilmente ripetitivi... Il character design non è male, anche se i personaggi si assomigliano tutti ( sembrerebbero fotocopie se non fosse per i capelli e gli occhi di colore diverso), le musiche piuttosto demenziali sono adatte alla serie ma non brillano di certo,etc...
Insomma, credo che il vero punto di forza dell'anime sia la comicità, che ne è l'aspetto migliore ma per la quale spesso si finiscono per sacrificare elementi importantisssimi a livello di trama e caratterizzazione dei personaggi..
Ciò che a mio giudizio alza la votazione è soprattutto la comicità davvero spassosa, e anche, almeno dal mio punto di vista, il fatto che le vicende siano a strettissimo contatto con la vita di tutti i giorni nel mondo giapponese (guardando Ranma si possono comprendere moltissimi termini e usanze nipponiche, quindi da questo punto di vista lo ritengo molto interessante), ma dall'altra parte ci sono una serie di cose che proprio non vanno. Soprattutto la ripetitività delle azioni dei personaggi, che alla fine non diventano altro che "tipi", ognuno dei quali agisce come se avesse un solo modo estremizzato di comportarsi (Ranma è l'eterno frainteso, Akane l'orgogliosa fino a sfiorare l'assurdo, Ryoga quello che si perde sempre, , Nabiki è l'avida della scena, Kasumi l'angelo del focolare, etc...) Insomma, se da un lato i personaggi sono irresistibili per la loro comicità dall'altro lato sono davvero snervanti, incapaci di evolvere, terribilmente ripetitivi... Il character design non è male, anche se i personaggi si assomigliano tutti ( sembrerebbero fotocopie se non fosse per i capelli e gli occhi di colore diverso), le musiche piuttosto demenziali sono adatte alla serie ma non brillano di certo,etc...
Insomma, credo che il vero punto di forza dell'anime sia la comicità, che ne è l'aspetto migliore ma per la quale spesso si finiscono per sacrificare elementi importantisssimi a livello di trama e caratterizzazione dei personaggi..
Mega classico assoluto! Uno di quei pochi anime che davvero è rimasto celebre per quasi 2 decenni ed il suo gradimento continua a perdurare. Non ce la faccio a dargli 10 solo perché qualitativamente è un gradino inferiore al suo predecessore "Lamù", ma ne mantiene intatto l'umorismo spesso surreale (e demenziale). Sono infinite le trovate che nel corso degli episodi vi faranno letteralmente scompisciare dal ridere. Geniali alcuni personaggi a partire da Rioga ed il maestro maniaco Apposai. Dati i suoi numerosissimi passaggi televisivi (che proseguono a tutt'oggi) non avete scuse per non vederlo. Imperdibile!
Ranma e suo padre sono tornati in Giappone dopo un'addestramento fatto in Cina alle fonti maledette Jusenkyo, le cui varie pozze nascondono tutte un tragico annegamento passato. Purtroppo entrambi sono caduti in quelle acque e naturalmente le maledizioni hanno piena veridicità. Ranma da quel momento se si bagna con l'acqua fredda diventa una ragazza, mentre il padre un gigantesco panda. Ora che sono tornati in patria, Genma padre di Ranma, vuole costringerlo a sposare una delle figlie del suo caro amico Soun Tendo, col fine di ereditare un giorno la palestra di arti marziali indiscriminate. Purtroppo (o per fortuna) al reticente ragazzo gli capita Akane, la più giovane, seria e maschiaccio delle 3 sorelle, che anche a causa di un brusco modo di conoscersi instaurerà con lui da subito un rapporto di odio-amore. A fare poi movimentare la situazione ci saranno un sacco di personaggi simpaticissimi, a loro volta colpiti dalla maledizione, tra cui il mitico Ryoga, la bella Shan-Pu e l'invasato Happosai. Ranma 1/2 è uno dei più bei cartoni di sempre, specialmente la prima e la seconda serie, dove i combattimenti erano più impegnativi e i personaggi più seri. Da prima venne trasmessa integralmente sulle reti locali e successivamente su TMC (La 7) piena di censure. Ranma a mio parere rimane l'opera più bella fatta dalla Takahashi, nonostante l'ultimo volume del manga sia alcuanto deludente e credo che i personaggi avrebbero avuto molto da dire ancora, visto he molti aspetti erano volutamente lasciati in sospeso. La serie Tv conta grandi differenze col manga, Gosunkuji entra in scena molto tardi, tante puntate sono del tutto inventate (e per le ultime stagioni è spesso un male) e vediamo col tempo un calo qualitativo dei disegni. Ciò che l'anime però mantiene saldo è la personalità dei personaggi, che si evolvono sottilmente, specie Ranma che impara all'occorenza a mettere maggiormente da parte il pudore iniziale pur di vincere. Insomma "Ranma mezzo" è un must per chiunque ami l'animazione giapponese, con tutto che si poteva ancora fare qualcosina di più.