Macross - Do You Remember Love?
E' un film semplicemente straordinario, un capolavoro senza tempo che merita davvero di essere visto e rivisto.
Davvero, nel mio caso la recensione sarebbe già finita. Tanto è magnifico questo anime, che non saprei aggiungere altro, comunque tenevo a dire la mia su questo film ormai diventato cult e uno dei migliori che abbia avuto il piacere di vedere.
Questo film non è un riassunto in senso stretto della prima, indimenticabile, serie "Macross", ma una versione alternativa, passatemi il termine, romanzata della serie TV, con notevoli differenze rispetto all'originale.
Il film inizia con Macross che è già impegnata nel suo viaggio di ritorno sulla Terra, il protagonista Hikaru Ichijo è già un pilota militare di Valkyrie affermato e Lynn Minmay è gia idol di grandissimo successo, ma i due ancora non si conoscono rispetto alle vicende narrate nella serie del 1982.
Ma le differenze non si limitano solo alla narrazione, anche la psicologia dei protagonisti è diversa: Hikaru è decisamente più maturo e deciso nel prendere le sue scelte, Minmay è meno piagnucolona e decisamente più sicura dei suoi sentimenti, e anche la stessa Misa Hayase è ancora più decisa e, per certi versi, anche più sensibile, quasi più "donna" rispetto alla controparte televisiva nella quale sembrava a volte solo dispensatrice di ordini.
La narrazione si concentra quasi esclusivamente sui tre protagonisti e sul loro intreccio sentimentale, scelta narrativa a parer mio ben ponderata e soprattutto meglio sviluppata rispetto al passato; scorre via in modo molto piacevole, affrontando in modo anche migliore alcune questioni di fondamentale importanza rispetto alla serie televisiva, lasciando poco spazio ai personaggi secondari, che ogni tanto compaiono quasi per dare quel contentino ai fan più incalliti che pretendono di vedere tutto il cast originale.
Naturalmente parliamo di "Macross" e non si può tralasciare il comparto audio, semplicemente sublime: la cosa che mi ha sempre affascinato di questa serie è quanto la musica non sia solo contorno, ma parte integrante della narrazione e, soprattutto, valore che riesce a unire umani e alieni Zentradi, risultando decisiva nella vittoria delle battaglie. Il tema principale "Ai Oboeteimasuka", cantato dalla bravissima Mari Iijima/Lynn Minmay, è semplicemente splendido, tra le migliori canzoni che ho mai ascoltato in un anime; nella straordinaria sequenza finale in cui è cantato riesce a regalare una marea di emozioni semplicemente indescrivibili, tanto che da solo vale il prezzo del biglietto.
Cotanta bellezza musicale è accompagnata anche da un comparto estetico semplicemente ineccepibile: pochi sono gli anime che possono rivaleggiare con questo mostro sacro (gli unici che considero di ugual livello sono "Akira" e "Gundam 0083"), che a distanza di oltre trent'anni riesce ancora a far impallidire produzioni ben più recenti e infarcite di tonnellate di CG. I volti dei protagonisti sono semplicemente impeccabili, Minmay non è mai stata così bella, e difficilmente lo sarà, stessa cosa per Misa, finalmente resa magnificamente al massimo del suo splendore. Per non parlare dei combattimenti, che, tra scie di fumo di missili, laser, esplosioni, sono resi allo stato dell'arte. Le animazioni magnifiche riescono a lasciare a bocca aperta anche oggi. Due parole anche per Macross City, città resa ancora più futuristica e dettagliata, contornata di insegne, palazzi, autostrade che davvero riesce a trasmettere come non mai la sensazione di città piena di vita in cui i cittadini cercano di condurre una vita normale. Davvero non ci sono parole per descrivere cotanta magnificenza visiva.
Che dire poi? Da guardare mi sembra scontato, sicuramente è rivolto a chi ha già visto la serie TV, ma davvero tale capolavoro è da consigliare anche a coloro che vogliono avvicinarsi a questo brand o semplicemente per cultura personale.
Davvero, nel mio caso la recensione sarebbe già finita. Tanto è magnifico questo anime, che non saprei aggiungere altro, comunque tenevo a dire la mia su questo film ormai diventato cult e uno dei migliori che abbia avuto il piacere di vedere.
Questo film non è un riassunto in senso stretto della prima, indimenticabile, serie "Macross", ma una versione alternativa, passatemi il termine, romanzata della serie TV, con notevoli differenze rispetto all'originale.
Il film inizia con Macross che è già impegnata nel suo viaggio di ritorno sulla Terra, il protagonista Hikaru Ichijo è già un pilota militare di Valkyrie affermato e Lynn Minmay è gia idol di grandissimo successo, ma i due ancora non si conoscono rispetto alle vicende narrate nella serie del 1982.
Ma le differenze non si limitano solo alla narrazione, anche la psicologia dei protagonisti è diversa: Hikaru è decisamente più maturo e deciso nel prendere le sue scelte, Minmay è meno piagnucolona e decisamente più sicura dei suoi sentimenti, e anche la stessa Misa Hayase è ancora più decisa e, per certi versi, anche più sensibile, quasi più "donna" rispetto alla controparte televisiva nella quale sembrava a volte solo dispensatrice di ordini.
La narrazione si concentra quasi esclusivamente sui tre protagonisti e sul loro intreccio sentimentale, scelta narrativa a parer mio ben ponderata e soprattutto meglio sviluppata rispetto al passato; scorre via in modo molto piacevole, affrontando in modo anche migliore alcune questioni di fondamentale importanza rispetto alla serie televisiva, lasciando poco spazio ai personaggi secondari, che ogni tanto compaiono quasi per dare quel contentino ai fan più incalliti che pretendono di vedere tutto il cast originale.
Naturalmente parliamo di "Macross" e non si può tralasciare il comparto audio, semplicemente sublime: la cosa che mi ha sempre affascinato di questa serie è quanto la musica non sia solo contorno, ma parte integrante della narrazione e, soprattutto, valore che riesce a unire umani e alieni Zentradi, risultando decisiva nella vittoria delle battaglie. Il tema principale "Ai Oboeteimasuka", cantato dalla bravissima Mari Iijima/Lynn Minmay, è semplicemente splendido, tra le migliori canzoni che ho mai ascoltato in un anime; nella straordinaria sequenza finale in cui è cantato riesce a regalare una marea di emozioni semplicemente indescrivibili, tanto che da solo vale il prezzo del biglietto.
Cotanta bellezza musicale è accompagnata anche da un comparto estetico semplicemente ineccepibile: pochi sono gli anime che possono rivaleggiare con questo mostro sacro (gli unici che considero di ugual livello sono "Akira" e "Gundam 0083"), che a distanza di oltre trent'anni riesce ancora a far impallidire produzioni ben più recenti e infarcite di tonnellate di CG. I volti dei protagonisti sono semplicemente impeccabili, Minmay non è mai stata così bella, e difficilmente lo sarà, stessa cosa per Misa, finalmente resa magnificamente al massimo del suo splendore. Per non parlare dei combattimenti, che, tra scie di fumo di missili, laser, esplosioni, sono resi allo stato dell'arte. Le animazioni magnifiche riescono a lasciare a bocca aperta anche oggi. Due parole anche per Macross City, città resa ancora più futuristica e dettagliata, contornata di insegne, palazzi, autostrade che davvero riesce a trasmettere come non mai la sensazione di città piena di vita in cui i cittadini cercano di condurre una vita normale. Davvero non ci sono parole per descrivere cotanta magnificenza visiva.
Che dire poi? Da guardare mi sembra scontato, sicuramente è rivolto a chi ha già visto la serie TV, ma davvero tale capolavoro è da consigliare anche a coloro che vogliono avvicinarsi a questo brand o semplicemente per cultura personale.
"Macross: Do You Remember Love?" è un'interpretazione alternativa della storia narrata in "Super Dimension Fortress Macross". Trattandosi di un lungometraggio, alcune sotto-trame vengono tralasciate, seguendo solo gli eventi principali. Il risultato è comunque degno di nota. Fin dalle prime battute ci ritroviamo nel mezzo di una battaglia, su una Macross già in viaggio per fare ritorno sulla Terra. L'impatto scenico è davvero sorprendente. Benché sia passato solo un anno dalla conclusione della serie TV, ci troviamo di fronte a un prodotto con un livello grafico assolutamente spettacolare. I disegni hanno una qualità e un dettaglio più che ottimi. Macross sembra completamente rimessa a nuovo, con una struttura più complessa e altamente tecnologica. La stessa cosa vale per la città al suo interno: Macross City diventa una città futuristica con edifici integrati nella struttura della nave, sistemi tecnologici all'avanguardia e mezzi di trasporto futuristici. Persino gli aerei trasformabili Valkyrie vengono rinnovati: sempre restando i protagonisti assoluti delle battaglie aeree, acquistano un dinamismo e una scioltezza nei movimenti mai visti prima.
Bellissimo il character design, molto più curato, con personaggi dai tratti delicati e molto espressivi. Purtroppo, a causa della breve durata (lo so, sono quasi due ore, ma faccio il paragone con la serie), molti personaggi non vengono approfonditi e l'attenzione viene concentrata sul terzetto dei protagonisti. In questa rivisitazione Hikaru è già un pilota e la giovane Lynn Minmay un cantante affermata, anche se soltanto al suo primo album. Riassistiamo al loro primo incontro, anche se in un contesto diverso, e il loro rapporto si sviluppa più velocemente ma con maggiore intensità. Molto più diretto ed emozionante è il modo in cui si sviluppa la relazione tra Misa e Hikaru che, dopo essere rimasti da soli sulla Terra per più di un mese, raggiungono un'intesa mai vista nella serie (dove Hikaru resta indeciso fino alla fine). Assieme a loro rivediamo quasi tutti i personaggi della vecchia serie (nemici compresi), tra cui un superlativo Roy Fokker.
Anche se l'intreccio fra i tre protagonisti e le scene d'azione rimangono una parte importante ai fini della storia, il cardine di tutto il lungometraggio è però la musica. Le musiche di Yasunori Honda, così come la dolcissima voce di Lynn Minmay/Mari Iijima, ci accompagnano costantemente durante tutto il film. A volte integrandosi sapientemente nella narrazione, altre volte facendo da sottofondo alle sequenze dell'anime. Le canzoni scritte per il personaggio di Minmay sono splendide e ben caratterizzano i momenti della storia, passando da melodie allegre ad altre tristi e malinconiche, fino alla bellissima "Ai Oboete Imasu ka", che esalta l'epico finale con la sua grande carica emotiva. Imperdibile per chi ha apprezzato la serie televisiva, ma consente una piacevole visione anche a chi non ha seguito gli eventi narrati in essa. Un lungometraggio straordinario, ricco d'azione e romanticismo, con delle bellissime musiche capaci di emozionare anche dopo tutti questi anni.
Bellissimo il character design, molto più curato, con personaggi dai tratti delicati e molto espressivi. Purtroppo, a causa della breve durata (lo so, sono quasi due ore, ma faccio il paragone con la serie), molti personaggi non vengono approfonditi e l'attenzione viene concentrata sul terzetto dei protagonisti. In questa rivisitazione Hikaru è già un pilota e la giovane Lynn Minmay un cantante affermata, anche se soltanto al suo primo album. Riassistiamo al loro primo incontro, anche se in un contesto diverso, e il loro rapporto si sviluppa più velocemente ma con maggiore intensità. Molto più diretto ed emozionante è il modo in cui si sviluppa la relazione tra Misa e Hikaru che, dopo essere rimasti da soli sulla Terra per più di un mese, raggiungono un'intesa mai vista nella serie (dove Hikaru resta indeciso fino alla fine). Assieme a loro rivediamo quasi tutti i personaggi della vecchia serie (nemici compresi), tra cui un superlativo Roy Fokker.
Anche se l'intreccio fra i tre protagonisti e le scene d'azione rimangono una parte importante ai fini della storia, il cardine di tutto il lungometraggio è però la musica. Le musiche di Yasunori Honda, così come la dolcissima voce di Lynn Minmay/Mari Iijima, ci accompagnano costantemente durante tutto il film. A volte integrandosi sapientemente nella narrazione, altre volte facendo da sottofondo alle sequenze dell'anime. Le canzoni scritte per il personaggio di Minmay sono splendide e ben caratterizzano i momenti della storia, passando da melodie allegre ad altre tristi e malinconiche, fino alla bellissima "Ai Oboete Imasu ka", che esalta l'epico finale con la sua grande carica emotiva. Imperdibile per chi ha apprezzato la serie televisiva, ma consente una piacevole visione anche a chi non ha seguito gli eventi narrati in essa. Un lungometraggio straordinario, ricco d'azione e romanticismo, con delle bellissime musiche capaci di emozionare anche dopo tutti questi anni.
Macross - Do You Remember Love? Cosa dire se non pura leggenda e magia dell'animazione giapponese! Questo film è una vera e propria apoteosi di qualità pura del 1984, distante anni luce graficamente dalla serie originale, questo film, per chi è cresciuto negli anni '80, è pura poesia, mentre per chi non lo conosce, lo ignora o lo ritiene datato, si sbaglia enormemente e farebbe bene a correre subito a vederlo. Cosa sapevano creare nei magici anni '80!
Il film di suo non vuole essere né un prequel né un seguito o un riassunto della serie finita nell'anno precedente, ma semplicemente ne prende largo spunto, trasformandosi in un film molto affine alla serie, ma contenendo numerosi spunti nella sceneggiatura e nella trama alternativi. Sono infatti presenti gli Zentradi, (qui più potenti e spietati che nella serie) Hikaru, Misa, Minmay, (una vera J-Pop Idol virtuale) il capitano Global ed altri personaggi famosi e indimenticabili, già visti nella serie. Di conseguenza, lo spettatore si ritrova immerso e coinvolto nuovamente nella guerra di Macross, ma dove tutto è ingigantito ed arricchito da un comparto tecnico avanti almeno di 20 anni secchi rispetto al 1984, che accresce enormemente il fascino della la serie originale.
Ed è proprio il comparto tecnico il vero protagonista di questo film! Sono ben quattro gli studi coinvolti nella produzione e sono: il mitico Studio Nue, la Tatsunoko, Arland e Topcraft, qui riuniti per realizzare quello che per me è un film senza tempo. Lo staff annovera geni innovatori assoluti quali Shoji Kawamori, che è una vera leggenda dell'animazione giapponese, specialmente per le sue enormi capacità di mecha designer, in questo film diventa anche regista in collaborazione con Noboru Ishiguro. Un altro nome leggendario è quello del character designer Haruhiko Mikimoto, già autore di quello della prima serie, qui raggiunge un livello di perfezione artistica semplicemente divino. Il character design è quindi stratosferico, magistrale e dettagliatissimo, (anche per ora) con personaggi che raggiungono un livello di bellezza estetica generale indimenticabile. Il mecha design è superlativo e immenso in tutto, grazie ad un dettaglio e ad uno stile davvero magistrale. I fondali e le astronavi sono dettagliati in maniera maniacale e le animazioni sono semplicemente fluide, chiare e curatissime.
Le musiche, che già erano ottime nella serie, qui grazie anche allo sviluppo nel 1984 del Midi e di sintetizzatori sempre più evoluti, raggiungono un livello qualitativo superiore a qualunque soundtrack attuale. La canzone "Ai Oboete Imasu Ka" , cantata da una più matura Minmay insieme all'indimenticabile mix di immagini, è qualcosa di leggendario che i film o le serie attuali si possono solo sognare, c'è poco da fare, troppa è la qualità audio-video ed emozioni che quei minuti sanno regalare.
Lo staff in quest'anime ha raggiunto un livello creativo straordinario, realizzando quello che, secondo me, è il film più evocativo, maestoso e sognante di sempre.
Questo epico e leggendario film è un capolavoro eterno, che sempre rimarrà nei cuori di chi ha avuto la fortuna di guardarlo al cinema in Giappone nel 1984 e di chi come me ne ha potuto godere la visione, seppur non cinematografica.
Macross - Do You Remember Love? Per sempre!
Il film di suo non vuole essere né un prequel né un seguito o un riassunto della serie finita nell'anno precedente, ma semplicemente ne prende largo spunto, trasformandosi in un film molto affine alla serie, ma contenendo numerosi spunti nella sceneggiatura e nella trama alternativi. Sono infatti presenti gli Zentradi, (qui più potenti e spietati che nella serie) Hikaru, Misa, Minmay, (una vera J-Pop Idol virtuale) il capitano Global ed altri personaggi famosi e indimenticabili, già visti nella serie. Di conseguenza, lo spettatore si ritrova immerso e coinvolto nuovamente nella guerra di Macross, ma dove tutto è ingigantito ed arricchito da un comparto tecnico avanti almeno di 20 anni secchi rispetto al 1984, che accresce enormemente il fascino della la serie originale.
Ed è proprio il comparto tecnico il vero protagonista di questo film! Sono ben quattro gli studi coinvolti nella produzione e sono: il mitico Studio Nue, la Tatsunoko, Arland e Topcraft, qui riuniti per realizzare quello che per me è un film senza tempo. Lo staff annovera geni innovatori assoluti quali Shoji Kawamori, che è una vera leggenda dell'animazione giapponese, specialmente per le sue enormi capacità di mecha designer, in questo film diventa anche regista in collaborazione con Noboru Ishiguro. Un altro nome leggendario è quello del character designer Haruhiko Mikimoto, già autore di quello della prima serie, qui raggiunge un livello di perfezione artistica semplicemente divino. Il character design è quindi stratosferico, magistrale e dettagliatissimo, (anche per ora) con personaggi che raggiungono un livello di bellezza estetica generale indimenticabile. Il mecha design è superlativo e immenso in tutto, grazie ad un dettaglio e ad uno stile davvero magistrale. I fondali e le astronavi sono dettagliati in maniera maniacale e le animazioni sono semplicemente fluide, chiare e curatissime.
Le musiche, che già erano ottime nella serie, qui grazie anche allo sviluppo nel 1984 del Midi e di sintetizzatori sempre più evoluti, raggiungono un livello qualitativo superiore a qualunque soundtrack attuale. La canzone "Ai Oboete Imasu Ka" , cantata da una più matura Minmay insieme all'indimenticabile mix di immagini, è qualcosa di leggendario che i film o le serie attuali si possono solo sognare, c'è poco da fare, troppa è la qualità audio-video ed emozioni che quei minuti sanno regalare.
Lo staff in quest'anime ha raggiunto un livello creativo straordinario, realizzando quello che, secondo me, è il film più evocativo, maestoso e sognante di sempre.
Questo epico e leggendario film è un capolavoro eterno, che sempre rimarrà nei cuori di chi ha avuto la fortuna di guardarlo al cinema in Giappone nel 1984 e di chi come me ne ha potuto godere la visione, seppur non cinematografica.
Macross - Do You Remember Love? Per sempre!
Le motivazioni che possono spingere una persona a cimentarsi nel mondo del fumetto e dell'animazione giapponese possono essere molteplici: dalla semplice curiosità, ai consigli di un buon amico, fino ad una visione puramente casuale. Nel mio caso è stata la seconda ipotesi e non ringrazierò mai abbastanza questo mio amico che mi mostrò quel VHS su Macross.
È incredibile come passi in fretta il tempo. Pensare che questo gioiello d'animazione è stato creato nel 1984 fa comprendere come il tempo sia volato e come quest'opera abbia ancora molto da dire e da insegnare, sia alle produzioni più recenti, sia a livello puramente contenutistico. Giunto in Italia negli anni '90 come il quarto prodotto targato Yamato Video, il film di Macross ha saputo conquistare il cuore degli appassionati hardcore della serie e attirare a sé i neofiti dell'epoca.
Se oggi sono un appassionato di manga ed anime lo devo principalmente a quest'opera. Il film Macross è un'opera commovente e meravigliosa, le lacrime scendono spontaneamente nonostante possa essere l'ennesima volta che lo si guardi. Ho notato con gioia che quest'opera piace anche a chi non è appassionato del mondo dell'animazione, questo significa che è un prodotto davvero fuori dall'ordinario.
Trama: anno 2009. la razza umana si trova recentemente a combattere contro l'esercito alieno degli Zentradi (razza di giganti umanoidi composta esclusivamente da maschi), dopo aver riattivato una loro vecchia astronave, il Macross, che si è schiantata vent'anni prima sulla Terra. Ora gli abitanti di Sud Ataria, i terrestri che hanno riattivato il velivolo, utilizzandolo sono finiti su Plutone, e cercano, sotto la minaccia degli attacchi della flotta nemica, di fare ritorno verso il loro pianeta. Sono così presentati i personaggi: il pilota di valkyrie (unità caccia trasformabili in mech) dello squadrone teschio Hikaru Ichijyo, l'idol terrestre Lynn Minmay e l'ufficiale Delta 1 Misa Hayase. La storia si sviluppa nel momento in cui il Macross finisce sotto attacco nemico ed in seguito alla trasgressione degli ordini da parte di Hikaru, che ospitando Minmay all'interno di un velivolo d'addestramento, finisce catturato da una flotta Zentradi. Da notare lo stupore e l'incredulità degli Zentradi quando notano che gli esseri umani convivono pacificamente tra maschi e femmine e sono depositari della cultura, ossia "un'attività ricreativa diversa dal combattere", concetto incredibile per quella razza aliena. In seguito si rivelerà che gli esseri umani, gli Zentradi e la loro controparte femminile, le Meltradi discendono da un'unica razza, i protoculturiani. Per cui decadono le ragioni del conflitto e la trama ha qui la sua svolta più nobile e profonda.
Anche se il film è stato realizzato nel 1984 è da sottolineare la scelta della data in cui viene firmata la pace tra i microniani (gli esseri umani) e gli Zentradi: l'11 settembre. Lascio al lettore ogni riflessione di sorta. Da elogiare l'interesse e la ricerca degli Zentradi per la cultura.
Grafica: per essere un film del 1984 tutto il comparto grafico è abbondantemente sopra la media. Le ambientazioni sono favolose, dall'ipotetico idillio all'interno di Macross (meraviglioso constatare la visione del futuro che si aveva negli anni 80, che si rispecchia fedelmente nell'abbigliamento dei civili, così come nelle forme di espressione tecnologica futuristica) fino agli orrori e alla desolazione di un pianeta devastato dalla guerra. Tutto è reso con la massima fedeltà possibile dell'epoca. Ottime anche le animazioni che sanno rendere giustizia alle trasformazioni di Macross e dei Valkyrie, oltre che a valorizzare tutte le scene di combattimento. Il character design è bellissimo. Si nota lo stile sublime di Haruhiko Mikimoto in ogni parte dell'opera. Il mecha design è meraviglioso. Nonostante gli anni sa rendere alla perfezione l'idea di velivoli e robot futuristici. Un plauso ad Haruhiko Mikimoto che all'epoca ha saputo vedere molto lontano.
Sonoro: se esiste una serie d'animazione in cui il sonoro è la componente principe, quella serie è proprio Macross e questo film ne è la dimostrazione più elevata. Tutte le musiche e le OST possono essere considerate dei capolavori: dal glorioso e maestoso brano introduttivo, ai vari brani musicali "da concerto" inerenti al film, culminando poi col "brano principe" "Ai Oboete Imasu ka?" (Ti ricordi l'amore?) che dona significato all'intero film, per concludere gloriosamente con un ending semplicemente sublime, con ogni probabilità l'ending più bello e toccante che abbia mai ascoltato in un anime. Un inchino. Gli effetti sonori sono tipici delle produzioni dell'epoca, il suono dei laser, dei proiettili e dei missili ricorda molto le gloriose serie robotiche degli anni 70 e 80. Discorso a parte per il doppiaggio italiano che merita il mio personale apprezzamento nonostante qualche errorino e qualche ingenuità di traduzione qua e là, va ricordato che all'epoca non esisteva la cura maniacale sui dettagli, sulla pronuncia e sugli accenti che c'è ora, per cui non ci si può lamentare troppo. Da segnalare invece qualche fastidioso taglio sonoro, qui imputabile interamente alla Yamato, così come l'audio monofonico.
Personaggi: i personaggi della saga di Macross hanno scolpito i loro nomi a caratteri cubitali nella leggenda dell'animazione giapponese. Impossibile non ricordarli sia per la loro fama, sia per la loro caratterizzazione impeccabile. I personaggi risultano incredibilmente umani, provano sentimenti autentici e si tormentano soffrendo talvolta tacitamente, talvolta apertamente.
Sceneggiatura: esecuzione magistrale durante tutto il film. Coerenza temporale rispettata. Tutto va come deve andate senza la minima forzatura. Certe scene potrebbero risultare ingenue se viste col senno di poi, nonostante questo, non solo offrono uno spaccato della mentalità dell'epoca, ma sono comunque apprezzabili poiché coerenti con tutta l'opera. Non manca mai l'elemento tragico. La regia non s'è fatta scrupolo di mostrare teste separate dai corpi, scene di sangue e morte nel campo di battaglia, così come ha enfatizzato l'evoluzione dei personaggi, la loro disperazione, la loro maturazione durante tutto il film e la profonda poesia che permea tutta l'opera.
Finale: splendido e commovente in tutta la sua totalità. Dalla tacita intesa ritrovata tra Misa e Lynn, nonostante le ferite d'amore, all'ultimo, meraviglioso dialogo tra Misa e Claudia, fino alle parole finali di Lynn e alla sua ultima canzone che accompagnerà i titoli di coda. Le lacrime non smettono di scorrere.
In sintesi: "Macross - Do You Remember Love?" non è un prodotto per tutti; potrebbe non essere apprezzato da chi è nato dopo gli anni 80 per via degli evidenti limiti tecnologici, di un doppiaggio italiano non ancora all'altezza degli standard attuali e di una trama non smaliziata come le produzioni più recenti. Ciononostante, chi sa andare oltre la mera questione temporale, cominci a guardarlo dal primissimo fotogramma (quando compare il logo Toho Company) e lo concluda dopo aver visto gli ultimi titoli di coda (e le ultime note dell'ending), solo così potrà apprezzare totalmente un prodotto le cui tematiche sono attualissime: dal valore della cultura, alla solidarietà tra popoli, al potere unificatore della musica, ed infine all'amore nell'accezione più nobile del termine (non l'eros, bensì quel sentimento che punta alla felicità del prossimo, quel sentimento che nobilita l'animo umano e che è capace di compiere miracoli). Lo stesso titolo "Do You Remember Love?" può avere diverse chiavi interpretative: può essere una previsione per il futuro (come ad un mondo privo d'amore e cultura), può essere un monito per le generazioni future, così come può essere un avvertimento alle attuali generazioni per non disgregare una nobile componente della civiltà umana.
Consiglio quest'opera alle vecchie guardie e ai veri cultori dell'animazione (gli otaku lascino perdere), a coloro che sanno andare oltre i limiti tecnologici dell'epoca e vedono in "Macross - Do You Remember Love?" un'opera immortale, profonda, dall'immenso valore umano, degna di appartenere all'olimpo delle migliori produzioni d'animazione giapponese di sempre. Si faccia tesoro del grande messaggio trasmesso dalla serie ossia che "la cultura può essere nostra". Questa è arte.
È incredibile come passi in fretta il tempo. Pensare che questo gioiello d'animazione è stato creato nel 1984 fa comprendere come il tempo sia volato e come quest'opera abbia ancora molto da dire e da insegnare, sia alle produzioni più recenti, sia a livello puramente contenutistico. Giunto in Italia negli anni '90 come il quarto prodotto targato Yamato Video, il film di Macross ha saputo conquistare il cuore degli appassionati hardcore della serie e attirare a sé i neofiti dell'epoca.
Se oggi sono un appassionato di manga ed anime lo devo principalmente a quest'opera. Il film Macross è un'opera commovente e meravigliosa, le lacrime scendono spontaneamente nonostante possa essere l'ennesima volta che lo si guardi. Ho notato con gioia che quest'opera piace anche a chi non è appassionato del mondo dell'animazione, questo significa che è un prodotto davvero fuori dall'ordinario.
Trama: anno 2009. la razza umana si trova recentemente a combattere contro l'esercito alieno degli Zentradi (razza di giganti umanoidi composta esclusivamente da maschi), dopo aver riattivato una loro vecchia astronave, il Macross, che si è schiantata vent'anni prima sulla Terra. Ora gli abitanti di Sud Ataria, i terrestri che hanno riattivato il velivolo, utilizzandolo sono finiti su Plutone, e cercano, sotto la minaccia degli attacchi della flotta nemica, di fare ritorno verso il loro pianeta. Sono così presentati i personaggi: il pilota di valkyrie (unità caccia trasformabili in mech) dello squadrone teschio Hikaru Ichijyo, l'idol terrestre Lynn Minmay e l'ufficiale Delta 1 Misa Hayase. La storia si sviluppa nel momento in cui il Macross finisce sotto attacco nemico ed in seguito alla trasgressione degli ordini da parte di Hikaru, che ospitando Minmay all'interno di un velivolo d'addestramento, finisce catturato da una flotta Zentradi. Da notare lo stupore e l'incredulità degli Zentradi quando notano che gli esseri umani convivono pacificamente tra maschi e femmine e sono depositari della cultura, ossia "un'attività ricreativa diversa dal combattere", concetto incredibile per quella razza aliena. In seguito si rivelerà che gli esseri umani, gli Zentradi e la loro controparte femminile, le Meltradi discendono da un'unica razza, i protoculturiani. Per cui decadono le ragioni del conflitto e la trama ha qui la sua svolta più nobile e profonda.
Anche se il film è stato realizzato nel 1984 è da sottolineare la scelta della data in cui viene firmata la pace tra i microniani (gli esseri umani) e gli Zentradi: l'11 settembre. Lascio al lettore ogni riflessione di sorta. Da elogiare l'interesse e la ricerca degli Zentradi per la cultura.
Grafica: per essere un film del 1984 tutto il comparto grafico è abbondantemente sopra la media. Le ambientazioni sono favolose, dall'ipotetico idillio all'interno di Macross (meraviglioso constatare la visione del futuro che si aveva negli anni 80, che si rispecchia fedelmente nell'abbigliamento dei civili, così come nelle forme di espressione tecnologica futuristica) fino agli orrori e alla desolazione di un pianeta devastato dalla guerra. Tutto è reso con la massima fedeltà possibile dell'epoca. Ottime anche le animazioni che sanno rendere giustizia alle trasformazioni di Macross e dei Valkyrie, oltre che a valorizzare tutte le scene di combattimento. Il character design è bellissimo. Si nota lo stile sublime di Haruhiko Mikimoto in ogni parte dell'opera. Il mecha design è meraviglioso. Nonostante gli anni sa rendere alla perfezione l'idea di velivoli e robot futuristici. Un plauso ad Haruhiko Mikimoto che all'epoca ha saputo vedere molto lontano.
Sonoro: se esiste una serie d'animazione in cui il sonoro è la componente principe, quella serie è proprio Macross e questo film ne è la dimostrazione più elevata. Tutte le musiche e le OST possono essere considerate dei capolavori: dal glorioso e maestoso brano introduttivo, ai vari brani musicali "da concerto" inerenti al film, culminando poi col "brano principe" "Ai Oboete Imasu ka?" (Ti ricordi l'amore?) che dona significato all'intero film, per concludere gloriosamente con un ending semplicemente sublime, con ogni probabilità l'ending più bello e toccante che abbia mai ascoltato in un anime. Un inchino. Gli effetti sonori sono tipici delle produzioni dell'epoca, il suono dei laser, dei proiettili e dei missili ricorda molto le gloriose serie robotiche degli anni 70 e 80. Discorso a parte per il doppiaggio italiano che merita il mio personale apprezzamento nonostante qualche errorino e qualche ingenuità di traduzione qua e là, va ricordato che all'epoca non esisteva la cura maniacale sui dettagli, sulla pronuncia e sugli accenti che c'è ora, per cui non ci si può lamentare troppo. Da segnalare invece qualche fastidioso taglio sonoro, qui imputabile interamente alla Yamato, così come l'audio monofonico.
Personaggi: i personaggi della saga di Macross hanno scolpito i loro nomi a caratteri cubitali nella leggenda dell'animazione giapponese. Impossibile non ricordarli sia per la loro fama, sia per la loro caratterizzazione impeccabile. I personaggi risultano incredibilmente umani, provano sentimenti autentici e si tormentano soffrendo talvolta tacitamente, talvolta apertamente.
Sceneggiatura: esecuzione magistrale durante tutto il film. Coerenza temporale rispettata. Tutto va come deve andate senza la minima forzatura. Certe scene potrebbero risultare ingenue se viste col senno di poi, nonostante questo, non solo offrono uno spaccato della mentalità dell'epoca, ma sono comunque apprezzabili poiché coerenti con tutta l'opera. Non manca mai l'elemento tragico. La regia non s'è fatta scrupolo di mostrare teste separate dai corpi, scene di sangue e morte nel campo di battaglia, così come ha enfatizzato l'evoluzione dei personaggi, la loro disperazione, la loro maturazione durante tutto il film e la profonda poesia che permea tutta l'opera.
Finale: splendido e commovente in tutta la sua totalità. Dalla tacita intesa ritrovata tra Misa e Lynn, nonostante le ferite d'amore, all'ultimo, meraviglioso dialogo tra Misa e Claudia, fino alle parole finali di Lynn e alla sua ultima canzone che accompagnerà i titoli di coda. Le lacrime non smettono di scorrere.
In sintesi: "Macross - Do You Remember Love?" non è un prodotto per tutti; potrebbe non essere apprezzato da chi è nato dopo gli anni 80 per via degli evidenti limiti tecnologici, di un doppiaggio italiano non ancora all'altezza degli standard attuali e di una trama non smaliziata come le produzioni più recenti. Ciononostante, chi sa andare oltre la mera questione temporale, cominci a guardarlo dal primissimo fotogramma (quando compare il logo Toho Company) e lo concluda dopo aver visto gli ultimi titoli di coda (e le ultime note dell'ending), solo così potrà apprezzare totalmente un prodotto le cui tematiche sono attualissime: dal valore della cultura, alla solidarietà tra popoli, al potere unificatore della musica, ed infine all'amore nell'accezione più nobile del termine (non l'eros, bensì quel sentimento che punta alla felicità del prossimo, quel sentimento che nobilita l'animo umano e che è capace di compiere miracoli). Lo stesso titolo "Do You Remember Love?" può avere diverse chiavi interpretative: può essere una previsione per il futuro (come ad un mondo privo d'amore e cultura), può essere un monito per le generazioni future, così come può essere un avvertimento alle attuali generazioni per non disgregare una nobile componente della civiltà umana.
Consiglio quest'opera alle vecchie guardie e ai veri cultori dell'animazione (gli otaku lascino perdere), a coloro che sanno andare oltre i limiti tecnologici dell'epoca e vedono in "Macross - Do You Remember Love?" un'opera immortale, profonda, dall'immenso valore umano, degna di appartenere all'olimpo delle migliori produzioni d'animazione giapponese di sempre. Si faccia tesoro del grande messaggio trasmesso dalla serie ossia che "la cultura può essere nostra". Questa è arte.
Il film si sviluppa intorno ai tre personaggi principali: il pilota Hikaru Ichijio, la idol Lynn Minmay e il primo ufficiale Misa Hayase. Fa da sfondo la guerra tra gli umani e una popolazione di giganti alieni maschi chiamata Zentradi. L'unica difesa degli umani è la fortezza superdimensionale Macross, che ospita decine di migliaia di civili: sia questi ultimi che l'equipaggio sanno che la Terra è stata attaccata, ma non sanno che fine abbiano fatto i terrestri. Più avanti nel corso della storia, si scoprirà che gli Zentradi stanno combattendo una guerra con le loro controparti femminili, le Meltradi (non ci sono indicazioni in questo film della cosiddetta Supervision Army, nemico storico di Zentradi e Meltradi e originari costruttori della Macross nella serie originale); entrambe le specie, create con l'ingegneria genetica al solo scopo di combattere, sono colpite dal contatto con la cultura umana, in modo particolare dalle canzoni e dall'amore.
La storia inizia in medias res, con la Macross che tenta di raggiungere la Terra sfuggendo agli attacchi degli Zentradi ai confini del sistema solare: durante l'ultimo scontro, il pilota Hikaru Ichijio salva la idol Lynn Minmay; questo incontro porta all'inizio di una storia tra la cantante e il suo fan.
Nel frattempo, gli Zentradi scoprono gli effetti distruttivi che la musica umana ha sulle truppe e l'ordine militare; preoccupati, catturano Lynn Minmay, Lynn Kaifun, Roy Fokker, Hikaru Ichijyo e Misa Hayase allo scopo di studiarli. Durante un attacco delle Meltradi Misa e Hikaru riescono a fuggire, ma per errore vengono teletrasportati in un mondo desolato che si scopre essere la Terra. Mentre attraversano le regioni distrutte della Terra, lentamente si innamorano. Scoprono inoltre i resti di un'antica città della Protocultura, dove viene scoperta la misteriosa origine dei giganti alieni.
Quando le due gigantesche armate convergono sulla Macross per lo scontro finale, la guerra rischia di cancellare per sempre ciò che resta dell'umanità, e l'unica speranza è riposta in una vecchia canzone della Protocultura scoperta da Misa e cantata da Minmay (in assoluto la più bella di tutto il soundtrack di Macross; il film meriterebbe di essere visto anche solo per questa canzone!)
Do you remember love? è una reinterpretazione di Macross in formato cinematografico: sono presenti quasi tutti i personaggi della serie televisiva, ciascuno con la voce originale (almeno per quanto riguarda il doppiaggio giapponese, che è quello che ho visto io); i loro rapporti restano gli stessi, anche se purtroppo non viene lasciato molto spazio ai personaggi secondari.
Le navi, i robot e i personaggi hanno un design completamente nuovo, che sarà poi presente nelle successive produzioni Macross. Una particolarità che ho apprezzato molto è che gli Zentradi hanno un linguaggio proprio, e la maggior parte dei loro dialoghi nel film è proprio in questo linguaggio.
In conclusione, il film merita sicuramente di essere visto dai fan della serie originale, ma penso che anche i neofiti possano goderselo senza difficoltà; io consiglierei loro però prima di vedere la serie tv, per apprezzare al meglio anche i personaggi secondari e le sottotrame che li riguardano, che nel film non sono assolutamente presenti.
La storia inizia in medias res, con la Macross che tenta di raggiungere la Terra sfuggendo agli attacchi degli Zentradi ai confini del sistema solare: durante l'ultimo scontro, il pilota Hikaru Ichijio salva la idol Lynn Minmay; questo incontro porta all'inizio di una storia tra la cantante e il suo fan.
Nel frattempo, gli Zentradi scoprono gli effetti distruttivi che la musica umana ha sulle truppe e l'ordine militare; preoccupati, catturano Lynn Minmay, Lynn Kaifun, Roy Fokker, Hikaru Ichijyo e Misa Hayase allo scopo di studiarli. Durante un attacco delle Meltradi Misa e Hikaru riescono a fuggire, ma per errore vengono teletrasportati in un mondo desolato che si scopre essere la Terra. Mentre attraversano le regioni distrutte della Terra, lentamente si innamorano. Scoprono inoltre i resti di un'antica città della Protocultura, dove viene scoperta la misteriosa origine dei giganti alieni.
Quando le due gigantesche armate convergono sulla Macross per lo scontro finale, la guerra rischia di cancellare per sempre ciò che resta dell'umanità, e l'unica speranza è riposta in una vecchia canzone della Protocultura scoperta da Misa e cantata da Minmay (in assoluto la più bella di tutto il soundtrack di Macross; il film meriterebbe di essere visto anche solo per questa canzone!)
Do you remember love? è una reinterpretazione di Macross in formato cinematografico: sono presenti quasi tutti i personaggi della serie televisiva, ciascuno con la voce originale (almeno per quanto riguarda il doppiaggio giapponese, che è quello che ho visto io); i loro rapporti restano gli stessi, anche se purtroppo non viene lasciato molto spazio ai personaggi secondari.
Le navi, i robot e i personaggi hanno un design completamente nuovo, che sarà poi presente nelle successive produzioni Macross. Una particolarità che ho apprezzato molto è che gli Zentradi hanno un linguaggio proprio, e la maggior parte dei loro dialoghi nel film è proprio in questo linguaggio.
In conclusione, il film merita sicuramente di essere visto dai fan della serie originale, ma penso che anche i neofiti possano goderselo senza difficoltà; io consiglierei loro però prima di vedere la serie tv, per apprezzare al meglio anche i personaggi secondari e le sottotrame che li riguardano, che nel film non sono assolutamente presenti.
La serie l'ho vista da tempo e mi e` rimasta nel cuore. Finalmente trovo il tempo di vedermi anche il film e ne sono rimasto positivamente colpito. La storia ricalca a grandi linee la serie, e anche le atmosfere sono le stesse. Belli i disegni (non dimentichiamoci l'anno di produzione), ma sulla colonna sonora forse potevano fare qualcosa di piu`. La vera grande pecca non riguarda la produzione in se, ma il doppiaggio: nun se po' senti`!!!
Avrei preferito vedermelo con l'audio originale e i sottotitoli.
Avrei preferito vedermelo con l'audio originale e i sottotitoli.
Il movie di Macross è abbastanza diverso dalla serie originale. Hikaru Ichijo è già un pilota affermato della flotta Macross mentre Lynn Minmay è già una cantante di successo, ma ancora non si conoscono. Solo un attacco degli zentradi li farà incontrare.(mentre nella serie originale Hikaru non era ancora arruolato nell’esercito e pilotava per la prima volta un aereo-caccia Valkyrie e Minmay una perfetta sconosciuta). Il ritmo del lungometraggio è più blando e tutto è focalizzato sui rapporti tra Ichijo- Misa Hayase- Lynn Minmay. Il doppiaggio è di qualità medio-bassa, mentre il finale è poetico. Il chara design, il mecha design e quello delle astronavi se nella serie principale era di alta qualità in questo film si arriva a livelli galattici in tutti i sensi, inarrivabile per la CG dei prodotti odierni.
A.D. 2009: la razza umana è nel bel mezzo di una guerra interplanetaria fra tre schieramenti. Contro i terresti stanno combattendo due razze aliene, composte da umanoidi giganteschi: gli zentradi (di sesso maschile) e le meltradi (di sesso femminile) completamente privi di una cultura che non sia bellica. Il film inizia in medias res con l'astronave Macross che, spinta all'estremità del sistema solare e tagliata fuori da ogni comunicazione con la terra, tenta di sfuggire all'ennesimo assalto Zentradi per mettere in salvo la popolazione civile che ospita al suo interno. Durante la battaglia il pilota di Valkirie Hikaru Ichijo salva la famosa cantante pop Lynn Minmay; quest'incontro fortuito porterà allo sbocciare di una relazione tra i due.
Nel frattempo gli Zentradi, scoperti gli effetti negativi che la musica e la cultura terrestri hanno sulle loro truppe, decidono di indagare e prendere dei soggetti da studiare. Minmey e suo cugino Kaifun verranno così rapiti insieme a Hikaru e agli ufficali Roy Fokker, Hayase Misa e Max Genius. Quando ormai sembra non ci sia più speranza un attacco meltradi crea una via fuga: Hikaru e il suo superiore Misa, con cui ha un rapporto antagonistico, si ritrovano da soli ad essere trasportati sulla terra ormai desolata e disabitata, impossibilitati a mettersi in contatto con la Macross. Qui durante i loro viaggi solitari scopriranno i misteri della Protocultura e forse una soluzione al conflitto con gli alieni oltre che un nuovo amore (andando così a creare lo storico triangolo).
Questo film non è un remake della serie originale, da cui differisce molto; i personaggi sono già maturi e le circostanze e i tempi delle loro interazioni sono molto diversi. E' una specie di film nel film. Viene considerato come una possibile versione cinematografica della storia originale prodotta dalle generazioni future per celebrare i loro eroi (infatti ci sono dei riferimenti anche nelle serie successive come Macross 7 e Macross Frontier).
Essendo un film non ha lo stesso approfondimento della serie ma non per questo perde in fascino ed espressività dei temi; la storia d'amore in particolare ci guadagna, i personaggi sono più maturi e ci sono meno tira e molla. Il viaggio di Misa e Hikaru nella terra distrutta e contaminata in particolare resterà per sempre nel mio repertorio delle scene più toccanti. Può essere apprezzato sia dai fan della serie che dai neofiti. Per quanto riguarda il comparto tecnico le animazioni sono buone per l'epoca (1984) mentre il character design è secondo me ancor oggi una perla rara grazie al contributo del maestro Haruhiko Mikimoto. Come sempre nell'universo Macross una particolare cura è riservata alla musica, protagonista della storia insieme ai personaggi; ritroviamo così vecchi successi e ne ascoltiamo di nuovi.
Nel frattempo gli Zentradi, scoperti gli effetti negativi che la musica e la cultura terrestri hanno sulle loro truppe, decidono di indagare e prendere dei soggetti da studiare. Minmey e suo cugino Kaifun verranno così rapiti insieme a Hikaru e agli ufficali Roy Fokker, Hayase Misa e Max Genius. Quando ormai sembra non ci sia più speranza un attacco meltradi crea una via fuga: Hikaru e il suo superiore Misa, con cui ha un rapporto antagonistico, si ritrovano da soli ad essere trasportati sulla terra ormai desolata e disabitata, impossibilitati a mettersi in contatto con la Macross. Qui durante i loro viaggi solitari scopriranno i misteri della Protocultura e forse una soluzione al conflitto con gli alieni oltre che un nuovo amore (andando così a creare lo storico triangolo).
Questo film non è un remake della serie originale, da cui differisce molto; i personaggi sono già maturi e le circostanze e i tempi delle loro interazioni sono molto diversi. E' una specie di film nel film. Viene considerato come una possibile versione cinematografica della storia originale prodotta dalle generazioni future per celebrare i loro eroi (infatti ci sono dei riferimenti anche nelle serie successive come Macross 7 e Macross Frontier).
Essendo un film non ha lo stesso approfondimento della serie ma non per questo perde in fascino ed espressività dei temi; la storia d'amore in particolare ci guadagna, i personaggi sono più maturi e ci sono meno tira e molla. Il viaggio di Misa e Hikaru nella terra distrutta e contaminata in particolare resterà per sempre nel mio repertorio delle scene più toccanti. Può essere apprezzato sia dai fan della serie che dai neofiti. Per quanto riguarda il comparto tecnico le animazioni sono buone per l'epoca (1984) mentre il character design è secondo me ancor oggi una perla rara grazie al contributo del maestro Haruhiko Mikimoto. Come sempre nell'universo Macross una particolare cura è riservata alla musica, protagonista della storia insieme ai personaggi; ritroviamo così vecchi successi e ne ascoltiamo di nuovi.