Macross Plus
Premetto che della saga di “Robotech” la mia serie preferita era “Mospeada”, quella che seguiva era “Southern Cross” e quella che mi piaceva meno era proprio “Macross”. Va a sapere perché, mentre le altre due serie che secondo me erano superiori sono state semi-dimenticate, “Macross” ha vissuto una vita piena, con sempre nuovi anime e manga che ne hanno ripreso il nome.
Una di queste serie è proprio “Macross Plus”: quattro OAV usciti nel 1994 che narrano le avventure di due piloti (Isamu e Guld) e di una loro amica (Myung), diventata l’anima di una cantante virtuale: Sharon Apple. Si tratta dunque di un prodotto che tratta di combattimenti e di un doppio triangolo amoroso. Temi molto abusati nel mondo dell’animazione, e qui trattati sufficientemente bene, ma senza eccellere. Un altro tema ricorrente è quello della musica, e devo dire che nonostante grandi nomi e la Filarmonica Israeliana non sono rimasto granché impressionato.
La regia è di Shinichiro Watanabe, da molti apprezzato in “Sakamichi no Apollon”, ma qui è alle prime armi, e dunque non arriva ancora a certi virtuosismi, mentre il mecha e il soggetto originale sono di Shoji Kawamori, creatore del soggetto del primo “Macross” e degli altri anime a seguire. Per chi non lo sapesse, è anche la mente dietro a “I cieli di Escaflowne” e “Aquarion”. Si sente comunque l’assenza di un charater design come Hiruhiko Mikimoto.
Questa storia può essere vista senza problemi da chiunque, anche da chi non conosce il primo “Macross”, in quanto ci sono pochi riferimenti e per gli stessi (il fatto che Guld è mezzo zentrade o l’astronave Macross) non c’è bisogno di conoscere la prima serie perché siano compresi. Opera molto carina.
Una di queste serie è proprio “Macross Plus”: quattro OAV usciti nel 1994 che narrano le avventure di due piloti (Isamu e Guld) e di una loro amica (Myung), diventata l’anima di una cantante virtuale: Sharon Apple. Si tratta dunque di un prodotto che tratta di combattimenti e di un doppio triangolo amoroso. Temi molto abusati nel mondo dell’animazione, e qui trattati sufficientemente bene, ma senza eccellere. Un altro tema ricorrente è quello della musica, e devo dire che nonostante grandi nomi e la Filarmonica Israeliana non sono rimasto granché impressionato.
La regia è di Shinichiro Watanabe, da molti apprezzato in “Sakamichi no Apollon”, ma qui è alle prime armi, e dunque non arriva ancora a certi virtuosismi, mentre il mecha e il soggetto originale sono di Shoji Kawamori, creatore del soggetto del primo “Macross” e degli altri anime a seguire. Per chi non lo sapesse, è anche la mente dietro a “I cieli di Escaflowne” e “Aquarion”. Si sente comunque l’assenza di un charater design come Hiruhiko Mikimoto.
Questa storia può essere vista senza problemi da chiunque, anche da chi non conosce il primo “Macross”, in quanto ci sono pochi riferimenti e per gli stessi (il fatto che Guld è mezzo zentrade o l’astronave Macross) non c’è bisogno di conoscere la prima serie perché siano compresi. Opera molto carina.
"Macross Plus" è il primo sequel di "Macross" che possiede una linea narrativa originale rispetto ai suoi predecessori. La narrazione è ambientata trent'anni dopo la grande guerra tra umani e Zentradi, su una colonia terrestre di nome Eden. Adesso i due popoli coesistono pacificamente e, non essendoci guerre in corso, l'attenzione viene focalizzata sul triangolo amoroso tra i protagonisti. La storia tutto sommato è semplice, ma comunque avvincente, anche grazie alla regia di Kawamori. Le scene d'azione e alcune inquadrature acquistano una conformazione migliore, per un miglior coinvolgimento da parte dello spettatore.
In questa serie, il character design è affidato a Yamaguchi, il quale, pur avendo un tratto molto accurato, non possiede la linea accattivante di Mikimoto (character designer dei precedenti "Macross"). Le animazioni sono di altissimo livello con un ampio uso della computer grafica, andando a realizzare delle sequenze aeree assolutamente spettacolari. Le scene in cui fa le sue apparizioni Sharon Apple sono estremamente suggestive e fanno un ampio uso di giochi di luce e trasparenze, che esaltano al meglio la cantante virtuale. Nonostante faccia parte della saga di "Macross", questa serie può essere vista senza problemi anche da chi non ha seguito i lavori precedenti. Da non perdere.
Sharon Apple
Come sempre avviene negli anime della serie "Macross", la parte musicale è estremamente importante. In "Macross Plus" è incarnata nella sensuale Sharon Apple, una idol virtuale. In pratica si tratta di un computer dotato di IA (Intelligenza Artificiale) che riproduce un ologramma. Dato che il programma di Sharon è incompleto, le sue emozioni le sono fornite da Myung, che si interfaccia con la sua IA in modo da creare delle canzoni davvero uniche. Le musiche stavolta sono ad opera di Yoko Kanno e vengono interpretate dall'Orchestra Filarmonica d'Israele. Le musiche hanno un ritmo totalmente differente da quelle di Minmay, andando a realizzare delle melodie più avveniristiche, ma comunque molto suggestive. Alcuni brani sono persino cantati in lingua zentradi.
In questa serie, il character design è affidato a Yamaguchi, il quale, pur avendo un tratto molto accurato, non possiede la linea accattivante di Mikimoto (character designer dei precedenti "Macross"). Le animazioni sono di altissimo livello con un ampio uso della computer grafica, andando a realizzare delle sequenze aeree assolutamente spettacolari. Le scene in cui fa le sue apparizioni Sharon Apple sono estremamente suggestive e fanno un ampio uso di giochi di luce e trasparenze, che esaltano al meglio la cantante virtuale. Nonostante faccia parte della saga di "Macross", questa serie può essere vista senza problemi anche da chi non ha seguito i lavori precedenti. Da non perdere.
Sharon Apple
Come sempre avviene negli anime della serie "Macross", la parte musicale è estremamente importante. In "Macross Plus" è incarnata nella sensuale Sharon Apple, una idol virtuale. In pratica si tratta di un computer dotato di IA (Intelligenza Artificiale) che riproduce un ologramma. Dato che il programma di Sharon è incompleto, le sue emozioni le sono fornite da Myung, che si interfaccia con la sua IA in modo da creare delle canzoni davvero uniche. Le musiche stavolta sono ad opera di Yoko Kanno e vengono interpretate dall'Orchestra Filarmonica d'Israele. Le musiche hanno un ritmo totalmente differente da quelle di Minmay, andando a realizzare delle melodie più avveniristiche, ma comunque molto suggestive. Alcuni brani sono persino cantati in lingua zentradi.
Non credo ci sia nulla di meglio che consacrare la mia centesima recensione all'interno di questo portale ad una delle più grandi opere degli anni 90, il leggendario Macross Plus, opera che sfortunatamente è stata messa in ombra da serie sue contemporanee dotate di un appeal commerciale decisamente più spiccato, ma assai inferiori a livello semantico e contenutistico.
Macross Plus è una serie OAV della stagione estiva 1994 composta da 4 episodi della durata di circa 37 minuti ciascuno. L'opera trae origine dall'universo di Macross di cui ne è sequel ufficiale.
Trama (tratta da animeita.net ed integrata dal sottoscritto): Spazio, anno 2033. Gli scontri tra umani, Zentradi e Meltradi sono solo un lontano ricordo e nell'universo regna la pace. Sul pianeta Eden tornano ad incontrarsi tre vecchi amici: Isamu e Guld, entrambi piloti militari partecipi rispettivamente dei progetti dei nuovi caccia YF-19 e YF-21 (il primo a comandi manuali, il secondo sfrutta le onde cerebrali del pilota), e Myung, produttrice e manager della famosa cantate (virtuale) Sharon Apple. L'incontro fortuito che li porta di nuovo tutti vicini fa riaffiorare anche le vicende della loro infanzia e, in particolare, il motivo che ha allontanato ognuno dall'altro. I giorni più importanti sono quelli dell'arrivo del mega-computer che genera la cantante Sharon al suo concerto in città. Qui le cose si complicano e Isamu e Guld, già super impegnati nei test di due nuovi caccia militari molto sofisticati, si troveranno a combattere tra loro e con il loro orgoglio per salvare Myung alle prese con i capricci creati dall'intelligenza artificiale. La storia è un susseguirsi di vicende sentimentali, virtuali e sperimentali, ed è dotata di una grande raffinatezza.
Grafica: per comprendere appieno la grandiosità del comparto grafico occorre soffermarsi su un dettaglio. Macross Plus è un'opera del 1994 e nonostante ciò si usufruisce, forse per la prima volta della computer graphic. Fatta questa premessa è possibile comprendere l'enorme qualità grafica dell'opera. Le ambientazioni sono veramente ben fatte e variegate, ottimo il livello di dettaglio. Le animazioni sono rapide e fluide in grado di enfatizzare i combattimenti. Il character design è all'altezza della serie, veramente bello e piacevole. Mecha design impeccabile.
Sonoro: in una serie della saga di Macross il sonoro non può che avere un'importanza primaria e Macross Plus non fa eccezione. Yoko Kanno non si smentisce e in Macross Plus ha saputo dare il meglio di sé con un comparto sonoro a dir poco sontuoso ed imponente, tale da aver scomodato l'orchestra filarmonica israeliana. Opening cantato a dir poco soave. Ending estremamente gradevole e convincente. OST a dir poco strepitosi per bellezza e coinvolgimento. Ottimi effetti sonori. Adattamento italiano grandioso, sa rendere onore alla bellezza della serie.
Personaggi: non sono molti, ma quei pochi presenti compensano in maniera eccellente il basso numero di personaggi presenti. La loro caratterizzazione è perfetta, il passato di ciascun personaggio è ben approfondito ed è presente il giusto livello introspettivo. L'interazione a livello di gruppo è encomiabile, così com'è presente una bella componente evolutiva.
Sceneggiatura: questa serie è stata realizzata da veri professionisti dell'animazione e si vede. La realizzazione è accurata in ogni dettaglio, a cominciare da una gestione temporale fluida e fruibile nonostante la presenza di flashback, per passare poi ad un ritmo a velocità media, ottimo per approfondire la trama, il passato, le tematiche amorose, i test, la musica ed i combattimenti. I combattimenti non mancano (seppure sono quantitativamente inferiori rispetto alle serie precedenti) e si muore con dignità. La violenza non manca ed è presente un modesto quantitativo di fanservice. I dialoghi sono ottimi.
Finale: grandioso come ogni finale della saga di Macross. Completo, maturo, epico, toccante ed evocativo. Un finale meraviglioso per una serie fantastica. Provare per credere.
In sintesi: Macross Plus è tranquillamente considerabile come il migliore prodotto della prima metà degli anni 90 e con ogni probabilità il miglior prodotto degli anni 90 in assoluto. 4 OAV che fanno vacillare serie più corpose, recenti, appariscenti e blasonate. Quest'opera ha il grande pregio di poter essere vista senz'aver mai visto le serie precedenti di Macross (la sua trama sa reggersi sulle sue gambe senza per forza essere un sequel) in quanto totalmente fruibile e comprensibile da chiunque, per cui è consigliata ai veri cultori d'animazione che non cercano una serie "commerciale", bensì un prodotto raffinato e d'altissimo livello. Gli otaku stiano alla larga.
Macross Plus è una serie OAV della stagione estiva 1994 composta da 4 episodi della durata di circa 37 minuti ciascuno. L'opera trae origine dall'universo di Macross di cui ne è sequel ufficiale.
Trama (tratta da animeita.net ed integrata dal sottoscritto): Spazio, anno 2033. Gli scontri tra umani, Zentradi e Meltradi sono solo un lontano ricordo e nell'universo regna la pace. Sul pianeta Eden tornano ad incontrarsi tre vecchi amici: Isamu e Guld, entrambi piloti militari partecipi rispettivamente dei progetti dei nuovi caccia YF-19 e YF-21 (il primo a comandi manuali, il secondo sfrutta le onde cerebrali del pilota), e Myung, produttrice e manager della famosa cantate (virtuale) Sharon Apple. L'incontro fortuito che li porta di nuovo tutti vicini fa riaffiorare anche le vicende della loro infanzia e, in particolare, il motivo che ha allontanato ognuno dall'altro. I giorni più importanti sono quelli dell'arrivo del mega-computer che genera la cantante Sharon al suo concerto in città. Qui le cose si complicano e Isamu e Guld, già super impegnati nei test di due nuovi caccia militari molto sofisticati, si troveranno a combattere tra loro e con il loro orgoglio per salvare Myung alle prese con i capricci creati dall'intelligenza artificiale. La storia è un susseguirsi di vicende sentimentali, virtuali e sperimentali, ed è dotata di una grande raffinatezza.
Grafica: per comprendere appieno la grandiosità del comparto grafico occorre soffermarsi su un dettaglio. Macross Plus è un'opera del 1994 e nonostante ciò si usufruisce, forse per la prima volta della computer graphic. Fatta questa premessa è possibile comprendere l'enorme qualità grafica dell'opera. Le ambientazioni sono veramente ben fatte e variegate, ottimo il livello di dettaglio. Le animazioni sono rapide e fluide in grado di enfatizzare i combattimenti. Il character design è all'altezza della serie, veramente bello e piacevole. Mecha design impeccabile.
Sonoro: in una serie della saga di Macross il sonoro non può che avere un'importanza primaria e Macross Plus non fa eccezione. Yoko Kanno non si smentisce e in Macross Plus ha saputo dare il meglio di sé con un comparto sonoro a dir poco sontuoso ed imponente, tale da aver scomodato l'orchestra filarmonica israeliana. Opening cantato a dir poco soave. Ending estremamente gradevole e convincente. OST a dir poco strepitosi per bellezza e coinvolgimento. Ottimi effetti sonori. Adattamento italiano grandioso, sa rendere onore alla bellezza della serie.
Personaggi: non sono molti, ma quei pochi presenti compensano in maniera eccellente il basso numero di personaggi presenti. La loro caratterizzazione è perfetta, il passato di ciascun personaggio è ben approfondito ed è presente il giusto livello introspettivo. L'interazione a livello di gruppo è encomiabile, così com'è presente una bella componente evolutiva.
Sceneggiatura: questa serie è stata realizzata da veri professionisti dell'animazione e si vede. La realizzazione è accurata in ogni dettaglio, a cominciare da una gestione temporale fluida e fruibile nonostante la presenza di flashback, per passare poi ad un ritmo a velocità media, ottimo per approfondire la trama, il passato, le tematiche amorose, i test, la musica ed i combattimenti. I combattimenti non mancano (seppure sono quantitativamente inferiori rispetto alle serie precedenti) e si muore con dignità. La violenza non manca ed è presente un modesto quantitativo di fanservice. I dialoghi sono ottimi.
Finale: grandioso come ogni finale della saga di Macross. Completo, maturo, epico, toccante ed evocativo. Un finale meraviglioso per una serie fantastica. Provare per credere.
In sintesi: Macross Plus è tranquillamente considerabile come il migliore prodotto della prima metà degli anni 90 e con ogni probabilità il miglior prodotto degli anni 90 in assoluto. 4 OAV che fanno vacillare serie più corpose, recenti, appariscenti e blasonate. Quest'opera ha il grande pregio di poter essere vista senz'aver mai visto le serie precedenti di Macross (la sua trama sa reggersi sulle sue gambe senza per forza essere un sequel) in quanto totalmente fruibile e comprensibile da chiunque, per cui è consigliata ai veri cultori d'animazione che non cercano una serie "commerciale", bensì un prodotto raffinato e d'altissimo livello. Gli otaku stiano alla larga.
Davvero una cocente delusione questo Macross Plus, che della serie originale ha solamente il nome. Io conosco e adoro la serie originale e devo dire che quest'anime è soltanto un prodotto commerciale dotato di un comparto tecnico strabiliante e basta. Il vero Macross era 10 volte più ampio, innovativo e visionario di questa breve e dimenticabile serie Oav. La trama, a differenza del capolavoro del 1982, ruota attorno ad un debolissimo triangolo amoroso e specialmente attorno a Sharon Apple, una cantante virtuale generata e proiettata da un sistema informatico. Tutto qui? Esattamente, questa è la triste e noiosa trama spicciola di questa serie, che sfrutta in nome di Macross per risultare interessante senza riuscirci minimamente.
Il difetto principale di Macross Pluss, oltre alla trama, è sicuramente la quasi totale mancanza di gustosi scontri tra mech, accompagnati da una sceneggiatura convincente che li sostenga. Non è possibile eliminare in un colpo solo, una guerra epica, battaglie memorabili e J-Pop di alto livello, senza subire un generale calo di consistenza generale. Come se non bastasse, l'anime è talmente noioso e banale da risultare lento e soporifero, grazie anche a lunghissimi e tediosi dialoghi che non portano davvero a nulla. I personaggi sono caratterizzati in maniera estremamente superficiale e nessuno di loro riesce minimamente ad essere intrigante, nemmeno la bella Myung Fang Lone.
La grafica, ovviamente è l'unica cosa positiva della serie. Il character design è eccelso e realistico, avanti di almeno 8 anni rispetto al 1994, il mecha design è del mitico Shōji Kawamori, già autore dei mech della serie originale, ma qui di mech se ne vedono pochi anche se ben realizzati.
I fondali sono uno splendore visivo, dettagliatissimi e dalla colorazione davvero splendida, stessa cosa anche per le animazioni, che sono buone. Le musiche, tranne quella splendida iniziale, sono anni luce lontane da quelle J-Pop di Macross e risultano solo sufficienti.
In sostanza, Macross Plus è un anime con una splendida grafica, ma dai contenuti davvero scarsi.
Il difetto principale di Macross Pluss, oltre alla trama, è sicuramente la quasi totale mancanza di gustosi scontri tra mech, accompagnati da una sceneggiatura convincente che li sostenga. Non è possibile eliminare in un colpo solo, una guerra epica, battaglie memorabili e J-Pop di alto livello, senza subire un generale calo di consistenza generale. Come se non bastasse, l'anime è talmente noioso e banale da risultare lento e soporifero, grazie anche a lunghissimi e tediosi dialoghi che non portano davvero a nulla. I personaggi sono caratterizzati in maniera estremamente superficiale e nessuno di loro riesce minimamente ad essere intrigante, nemmeno la bella Myung Fang Lone.
La grafica, ovviamente è l'unica cosa positiva della serie. Il character design è eccelso e realistico, avanti di almeno 8 anni rispetto al 1994, il mecha design è del mitico Shōji Kawamori, già autore dei mech della serie originale, ma qui di mech se ne vedono pochi anche se ben realizzati.
I fondali sono uno splendore visivo, dettagliatissimi e dalla colorazione davvero splendida, stessa cosa anche per le animazioni, che sono buone. Le musiche, tranne quella splendida iniziale, sono anni luce lontane da quelle J-Pop di Macross e risultano solo sufficienti.
In sostanza, Macross Plus è un anime con una splendida grafica, ma dai contenuti davvero scarsi.
Ottima serie: riporta in vita con rinnovato vigore Macross.
La storia è estremamente matura e ben scritta, sentimenti e relazioni interpersonali saranno il vero centro della storia; il triangolo tra i personaggi principali, che inizialmente può sembrare banale, riserverà invece una struttura complessa e profonda. Non mancherà la musica, vecchio pallino di questa serie (da me non ritenuta certo la parte più affascinante).
Il mech-design bello è e convincente, le animazioni ottime.
In soldoni "Macross Plus" è una serie obbligatoria per tutti quelli che hanno amato la serie classica.
La storia è estremamente matura e ben scritta, sentimenti e relazioni interpersonali saranno il vero centro della storia; il triangolo tra i personaggi principali, che inizialmente può sembrare banale, riserverà invece una struttura complessa e profonda. Non mancherà la musica, vecchio pallino di questa serie (da me non ritenuta certo la parte più affascinante).
Il mech-design bello è e convincente, le animazioni ottime.
In soldoni "Macross Plus" è una serie obbligatoria per tutti quelli che hanno amato la serie classica.
Macross Plus è un grande capolavoro che dona un pezzo in più del puzzle Macross, mostrando da dov'è che arrivano i YF-21 e i YF-19; il tutto contornato da una storia intensa che vede un intricato triangolo amoroso adolescenziale ricostruirsi in età adulta ancora con le stesse modalità di quando si era spezzato.
Il trio della storia sono due piloti e una produttrice di una cantante virtuale famosissima, Sharon Apple: le sue canzoni adornano ogni istante musicale degli OAV e questa secondo me è una cosa stupenda che da un tocco bellissimo all'anime.
L'arrogante e collerico Isamu Dyson, colui che spezzò il triangolo spezzando il cuore di Myon, si ritrova a fare il collaudatore sul suo pianeta natale; la controparte del collaudo è il suo amico di infanzia Gold Goa Bornam, nonchè secondo innamorato di Myon che da giovane aveva un sogno (oltre ad una vita con Isamu) ossia quello di diventare una cantante famosa.
Su Eden (pianeta dei tre) si ripropone di nuovo il triangolo amoroso; questa volta però con anche il severo ruolo adulto che li relega, quindi le ripicche non sono più tra giovani, ma tra uomini che pilotano aeri da combattimento potenzialmente mortali. Tutta la storia si svolge in modo fluido e intenso, l'amicizia che viene riscoperta, l'amore che viene riscoperto e i legami che si riformano e la risoluzione finale del triangolo.
Lo stile grafico è davvero eccezionale: stiamo parlando degli anni novanta e non del 2010, quindi veramente ottimo; le musiche poi sono impareggiabili.
Nel complesso lo consiglio a tutti fans della saga e non; questo perchè Macross plus non ha un vero legame saldo con la serie, per cui se non la si è vista, semplicemente si notano meno dettagli, ma resta comunque davvero un'opera eccellente.
Il trio della storia sono due piloti e una produttrice di una cantante virtuale famosissima, Sharon Apple: le sue canzoni adornano ogni istante musicale degli OAV e questa secondo me è una cosa stupenda che da un tocco bellissimo all'anime.
L'arrogante e collerico Isamu Dyson, colui che spezzò il triangolo spezzando il cuore di Myon, si ritrova a fare il collaudatore sul suo pianeta natale; la controparte del collaudo è il suo amico di infanzia Gold Goa Bornam, nonchè secondo innamorato di Myon che da giovane aveva un sogno (oltre ad una vita con Isamu) ossia quello di diventare una cantante famosa.
Su Eden (pianeta dei tre) si ripropone di nuovo il triangolo amoroso; questa volta però con anche il severo ruolo adulto che li relega, quindi le ripicche non sono più tra giovani, ma tra uomini che pilotano aeri da combattimento potenzialmente mortali. Tutta la storia si svolge in modo fluido e intenso, l'amicizia che viene riscoperta, l'amore che viene riscoperto e i legami che si riformano e la risoluzione finale del triangolo.
Lo stile grafico è davvero eccezionale: stiamo parlando degli anni novanta e non del 2010, quindi veramente ottimo; le musiche poi sono impareggiabili.
Nel complesso lo consiglio a tutti fans della saga e non; questo perchè Macross plus non ha un vero legame saldo con la serie, per cui se non la si è vista, semplicemente si notano meno dettagli, ma resta comunque davvero un'opera eccellente.
Ambientato ventotto anni dopo il primo Macross, "Macross Plus" è un nuovo tassello che va ad aggiungersi al mosaico della vasta saga fantascientifica.
Il perno attorno al quale ruota la trama è il triangolo amoroso tra l'impulsivo Isamu Dyson, il brutale e superbo Guld Bowman e la povera Myung Fang Lone, la produttrice della famosa cantante virtuale Sharon Apple. I tre si ritrovano sul pianeta Eden dopo molto tempo e vengono alla luce vecchi dissapori dovuti a ferite amorose (Myung è stata lasciata da Isamu ed è quindi restia ad accettare l'amore di Guld). Questo è il punto principale e il resto è una sottotrama fantascientifica che si svilupperà solo a partire dalla fine del terzo episodio.
La qualità di questi quattro OAV è indiscutibile in ogni aspetto, soprattutto se si pensa che non si tratta di un prodotto recente, ma risale addirittura al 1994; eppure guardandolo non lo si direbbe proprio. Non a caso lo staff di produzione è formato da maestri come Shoji Kawamori e Shinichiro Watanabe (Cowboy Bebop, Samurai Champloo, Gundam 0083) alla regia, Keiko Nobumoto (Wolf's Rain, Cowboy Bebop) alla sceneggiatura, Yoko Kanno alle musiche. Con uno staff simile non si poteva aspettare certo di meno. Se proprio dovessi fare una critica, la farei alle colorazioni troppo scure, che spesso sono talmente invadenti da non permetterci di apprezzare il character design. Ma a parte questo e qualche assurdità nel finale (ma si tratta pur sempre di un cartone animato), penso che questo Macross Plus sia un buon anime, non un capolavoro, ma abbastanza godibile e che merita una visione, sia per i neofiti (dopotutto sono solo 4 episodi, che vi costa?) e soprattutto per i fan della saga di Macross.
Il perno attorno al quale ruota la trama è il triangolo amoroso tra l'impulsivo Isamu Dyson, il brutale e superbo Guld Bowman e la povera Myung Fang Lone, la produttrice della famosa cantante virtuale Sharon Apple. I tre si ritrovano sul pianeta Eden dopo molto tempo e vengono alla luce vecchi dissapori dovuti a ferite amorose (Myung è stata lasciata da Isamu ed è quindi restia ad accettare l'amore di Guld). Questo è il punto principale e il resto è una sottotrama fantascientifica che si svilupperà solo a partire dalla fine del terzo episodio.
La qualità di questi quattro OAV è indiscutibile in ogni aspetto, soprattutto se si pensa che non si tratta di un prodotto recente, ma risale addirittura al 1994; eppure guardandolo non lo si direbbe proprio. Non a caso lo staff di produzione è formato da maestri come Shoji Kawamori e Shinichiro Watanabe (Cowboy Bebop, Samurai Champloo, Gundam 0083) alla regia, Keiko Nobumoto (Wolf's Rain, Cowboy Bebop) alla sceneggiatura, Yoko Kanno alle musiche. Con uno staff simile non si poteva aspettare certo di meno. Se proprio dovessi fare una critica, la farei alle colorazioni troppo scure, che spesso sono talmente invadenti da non permetterci di apprezzare il character design. Ma a parte questo e qualche assurdità nel finale (ma si tratta pur sempre di un cartone animato), penso che questo Macross Plus sia un buon anime, non un capolavoro, ma abbastanza godibile e che merita una visione, sia per i neofiti (dopotutto sono solo 4 episodi, che vi costa?) e soprattutto per i fan della saga di Macross.
Beh, che dire di Macross Plus?
Devo ammettere che quando uscì, non potei non comprarlo. La trama non è delle più originali, però la forte contrapposizione tra le due figure principali ben si sposa con la rivalità delle macchine che competono. Tecnicamente spettacolare per l'epoca, la regia di Watanabe risulta quasi perfetta. Non possiamo dimenticare la colonna sonora: Yoko Kanno e la filarmonica israeliana hanno fatto davvero un ottimo lavoro. Il "Torch Song" ancora oggi lo ascolto e le immagini del VF21 e del VF19 compaiono quasi da sole, come se fossero inscindibili l'una dalle altre.
Inutile dire che, visto oggi (quasi 14 anni dopo) difficilmente se ne resta così colpiti. Ma all'epoca era tra i migliori, se non il migliore.
Devo ammettere che quando uscì, non potei non comprarlo. La trama non è delle più originali, però la forte contrapposizione tra le due figure principali ben si sposa con la rivalità delle macchine che competono. Tecnicamente spettacolare per l'epoca, la regia di Watanabe risulta quasi perfetta. Non possiamo dimenticare la colonna sonora: Yoko Kanno e la filarmonica israeliana hanno fatto davvero un ottimo lavoro. Il "Torch Song" ancora oggi lo ascolto e le immagini del VF21 e del VF19 compaiono quasi da sole, come se fossero inscindibili l'una dalle altre.
Inutile dire che, visto oggi (quasi 14 anni dopo) difficilmente se ne resta così colpiti. Ma all'epoca era tra i migliori, se non il migliore.
È certamente una serie oav ottimamente realizzata, sopratutto per quanto riguarda i combattimenti aerei. Nonostante porti il nome Macross si vede benissimo a digiuno ed è adatta per chi ama film alla topgun, dove sfide aeree, incroci amorosi e vecchie rivalità creano una storia molto appassionante non priva di colpi di scena emozionanti.
un pilota valkirya torna a casa come collaudatore di un veicolo in gara d'appalto per nuove forniture al governo. Il pilota della compagnia rivale era un suo grande amico, amicizia però morta per causa di una donna. Una rivalità accesa porta a galla un passato di incomprensioni che sfocia in scontri al limite delle regole sia in aria che a terra.
un pilota valkirya torna a casa come collaudatore di un veicolo in gara d'appalto per nuove forniture al governo. Il pilota della compagnia rivale era un suo grande amico, amicizia però morta per causa di una donna. Una rivalità accesa porta a galla un passato di incomprensioni che sfocia in scontri al limite delle regole sia in aria che a terra.
Prodotto interessante e commercialmente riuscito perché il leitmotiv principale è una rivalità d'amore, d'amicizia e di speranza di ricongiungersi dei tre protagonisti. Personaggi ben rappresentati ma che fanno bene a tratti ma potevano fare meglio in tutte le scene. L'aspetto fantascientifico amplifica in parte questo trio di vite incrociate, a volte diventa un puro meccanismo del montaggio per riempire le scene. Tuttavia è un prodotto commerciale ben riuscito come audiovisivo piace.
Un’avvincente saga SF nata nel lontano 1982 continua a mietere consensi fino ad oggi
MACROSS PLUS
Sofisticati mezzi meccanici, sensuali Idol e tanta buona musica
Ancora Macross alla ribalta. E ben venga!
Dopo il lungometraggio del 1984, i sei video di Macross II (1992) e la prima serie tv (1982), tutti editi da Yamato Video, giunge in Italia, per la Panini Video, la nuova serie OAV di Macross Plus (1994), racchiusa in un box di due DVD. Ricordiamo che assemblando vari spezzoni dai tre OAV è nato il film “Macross Plus the movie”. Ormai ci resta da aspettare e gustare la serie Macross Seven, l’unica ancora inedita in Italia.
I quattro OAV di Macross Plus sono ambientati trent’anni dopo la prima serie; l’anno è il 2040; il pianeta, una colonia terrestre dal nome Eden.
Il tenente Isamu Dyson, di origini terrestri, è un pilota di caccia da combattimento Valkyrie di grande talento e dal carattere fin troppo temerario e goliardico. Al centro di collaudo New Edwards è in corso una competizione fra la General Galaxy e la Industry, entrambe fabbricatrici di due nuovi modelli di caccia, rispettivamente l’YF-21 e l’YF-19.
Isamu, nelle vesti di collaudatore, è assegnato alla squadra di sviluppo dell’YF-19, mentre l’altro caccia, la cui caratteristica consiste nell’essere pilotato attraverso gli impulsi cerebrali di chi vi sta al comando, viene affidato al tenente Guld Goa Bowman (per metà umano e per l’altra zentrade). Un tempo i due erano amici per la pelle, tuttavia ora sono rivali, non solo perché essendo collaudatori di due caccia differenti vogliono dimostrare reciprocamente la proprio superiorità, ma soprattutto a causa di una traumatica storia di alcuni anni prima, legata ad una donna, Myung Fang Lone di cui sono entrambi innamorati.
Myung (umana di Eden), è una fragile donna che, sfumato il suo sogno di pop-star, è ora produttrice e manager di una idol virtuale, tale Sharon Apple. Quest’ultima non è altro che un programma per computer, il quale, usufruendo delle onde cerebrali di Myung, può elaborare una cantante virtuale sottoforma di ologramma.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Sul piano tecnico, l’anime è valido sotto molti punti di vista.
L’ambientazione futuristica è rinnovata ed è realizzata nei minimi dettagli, in alcune scene anche con l’uso del computer.
L’animazione è sicuramente dinamica e in alcune sequenze, specialmente quelle aeree, viene anch’essa aiutata dalla CG che risulta assai funzionale. La caratterizzazione psicologica è ben curata per i personaggi principali e quel tanto che basta per i secondari. Il character designer è di Masayuki, il quale pur dotato di uno stile estremamente schematico ed accurato, non vanta purtroppo la linea accattivante di un Mikimoto, character designer di tutti i Macross, la quale avrebbe probabilmente giovato maggiormente ai personaggi. L’utilizzo dei colori è efficace con la prevalenza di tinte scure e un abile gioco di contrasti. La regia è di Shoji Kawamori.
SOUNDTRACK
La colonna sonora e le canzoni, da sempre di ottima qualità nei vari Macross, vengono notevolmente attualizzati rispetto alle precedenti produzioni “macrossiane”. Non più canzoni subito orecchiabili e non solo musiche sinfoniche, bensì melodie più avveniristiche, in alcuni casi ascetiche e suggestive, ad opera stavolta di Yoko Kanno, affidate all’Orchestra Filarmonica d’Israele, e canzoni con un ritmo totalmente differente da quelle di Minmay e stilisticamente ricercate. Addirittura alcuni brani presentano testi in lingua zentrade!
Come nella migliore tradizione di Macross, questa volta però senza alcun Zentrade o Marduke da sconfiggere, la componente amorosa ha un ruolo fondamentale, e difatti ecco riproporsi il collaudato triangolo ma con una novità: non due donne per l’eroe di turno che non sa decidere (come Misa e Lynn per Hikaru) bensì due vigorosi uomini per una donna indecisa (Isamu e Guld per Myung). Non poteva mancare il personaggio della pop-star, (Sharon Apple) reso più originale e al passo con gli anni, poiché, non in carne ed ossa, ma nella forma di entità virtuale.
La storia tutto sommato è semplice e scorrevole, ma avvincente anche grazie alla direzione del veterano Shoji Kawamori, già regista della prima serie e del film dell’84 che, partendo da un plot già collaudato e sfruttato, ci dimostra come si possa creare un prodotto innovativo, valido e di successo. In altre parole, come riuscire a conciliare nello stesso tempo, consuetudini e sperimentazioni di vario tipo con ottimi esiti.
“Macross Plus” è la più recente evoluzione della lunga saga di Macross.
Un anime superaccalmato da pubblico e critica che continua a far parlare parecchio di sé, date, ripetiamo, le numerose qualità e che lascerà tracce nella storia di Macross e in generale nel campo dell’animazione giapponese e non.
Fabio Cassella
MACROSS PLUS
Sofisticati mezzi meccanici, sensuali Idol e tanta buona musica
Ancora Macross alla ribalta. E ben venga!
Dopo il lungometraggio del 1984, i sei video di Macross II (1992) e la prima serie tv (1982), tutti editi da Yamato Video, giunge in Italia, per la Panini Video, la nuova serie OAV di Macross Plus (1994), racchiusa in un box di due DVD. Ricordiamo che assemblando vari spezzoni dai tre OAV è nato il film “Macross Plus the movie”. Ormai ci resta da aspettare e gustare la serie Macross Seven, l’unica ancora inedita in Italia.
I quattro OAV di Macross Plus sono ambientati trent’anni dopo la prima serie; l’anno è il 2040; il pianeta, una colonia terrestre dal nome Eden.
Il tenente Isamu Dyson, di origini terrestri, è un pilota di caccia da combattimento Valkyrie di grande talento e dal carattere fin troppo temerario e goliardico. Al centro di collaudo New Edwards è in corso una competizione fra la General Galaxy e la Industry, entrambe fabbricatrici di due nuovi modelli di caccia, rispettivamente l’YF-21 e l’YF-19.
Isamu, nelle vesti di collaudatore, è assegnato alla squadra di sviluppo dell’YF-19, mentre l’altro caccia, la cui caratteristica consiste nell’essere pilotato attraverso gli impulsi cerebrali di chi vi sta al comando, viene affidato al tenente Guld Goa Bowman (per metà umano e per l’altra zentrade). Un tempo i due erano amici per la pelle, tuttavia ora sono rivali, non solo perché essendo collaudatori di due caccia differenti vogliono dimostrare reciprocamente la proprio superiorità, ma soprattutto a causa di una traumatica storia di alcuni anni prima, legata ad una donna, Myung Fang Lone di cui sono entrambi innamorati.
Myung (umana di Eden), è una fragile donna che, sfumato il suo sogno di pop-star, è ora produttrice e manager di una idol virtuale, tale Sharon Apple. Quest’ultima non è altro che un programma per computer, il quale, usufruendo delle onde cerebrali di Myung, può elaborare una cantante virtuale sottoforma di ologramma.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Sul piano tecnico, l’anime è valido sotto molti punti di vista.
L’ambientazione futuristica è rinnovata ed è realizzata nei minimi dettagli, in alcune scene anche con l’uso del computer.
L’animazione è sicuramente dinamica e in alcune sequenze, specialmente quelle aeree, viene anch’essa aiutata dalla CG che risulta assai funzionale. La caratterizzazione psicologica è ben curata per i personaggi principali e quel tanto che basta per i secondari. Il character designer è di Masayuki, il quale pur dotato di uno stile estremamente schematico ed accurato, non vanta purtroppo la linea accattivante di un Mikimoto, character designer di tutti i Macross, la quale avrebbe probabilmente giovato maggiormente ai personaggi. L’utilizzo dei colori è efficace con la prevalenza di tinte scure e un abile gioco di contrasti. La regia è di Shoji Kawamori.
SOUNDTRACK
La colonna sonora e le canzoni, da sempre di ottima qualità nei vari Macross, vengono notevolmente attualizzati rispetto alle precedenti produzioni “macrossiane”. Non più canzoni subito orecchiabili e non solo musiche sinfoniche, bensì melodie più avveniristiche, in alcuni casi ascetiche e suggestive, ad opera stavolta di Yoko Kanno, affidate all’Orchestra Filarmonica d’Israele, e canzoni con un ritmo totalmente differente da quelle di Minmay e stilisticamente ricercate. Addirittura alcuni brani presentano testi in lingua zentrade!
Come nella migliore tradizione di Macross, questa volta però senza alcun Zentrade o Marduke da sconfiggere, la componente amorosa ha un ruolo fondamentale, e difatti ecco riproporsi il collaudato triangolo ma con una novità: non due donne per l’eroe di turno che non sa decidere (come Misa e Lynn per Hikaru) bensì due vigorosi uomini per una donna indecisa (Isamu e Guld per Myung). Non poteva mancare il personaggio della pop-star, (Sharon Apple) reso più originale e al passo con gli anni, poiché, non in carne ed ossa, ma nella forma di entità virtuale.
La storia tutto sommato è semplice e scorrevole, ma avvincente anche grazie alla direzione del veterano Shoji Kawamori, già regista della prima serie e del film dell’84 che, partendo da un plot già collaudato e sfruttato, ci dimostra come si possa creare un prodotto innovativo, valido e di successo. In altre parole, come riuscire a conciliare nello stesso tempo, consuetudini e sperimentazioni di vario tipo con ottimi esiti.
“Macross Plus” è la più recente evoluzione della lunga saga di Macross.
Un anime superaccalmato da pubblico e critica che continua a far parlare parecchio di sé, date, ripetiamo, le numerose qualità e che lascerà tracce nella storia di Macross e in generale nel campo dell’animazione giapponese e non.
Fabio Cassella
Unanimemente considerato uno dei migliori OAV degli anni novanta, e non a torto. Grafica e animazione stupefacenti per l'epoca, paragonabili solo a Ghost in The Shell, per restare nell'ambito dell'animazione giapponese. Aggiungetevi la regia di Shinichiro Watanabe, mister "Cowboy Bebop" e "Samurai Champloo" per intenderci. Le scene di volo e di combattimento sono tra le più belle che siano state mai realizzate. Per non dimenticare le musiche geniali di Yoko Kanno, che chi non conosce farebbe bene ad ascoltare. Manca il 10 solo per qualche rallentamento della trama negli ultimi due episodi. Consigliato a chiunque si professi appassionato di anime.
Una delle mie serie preferite! la storia intrigante la regia spettacolare, le mitiche scene di combattimento in volo e i personaggi ben caratterizzati sono il punto di forza di questa serie.
Per quanto riguada le musiche sono a parer mio un po' angoscianti, ma ben si adatano all'atmosfera... meravigliosa invece la canzone della protagonista di cui ora mi sfugge il nome
se volete non un massimo capolavoro ma certamente da vedere!
Per quanto riguada le musiche sono a parer mio un po' angoscianti, ma ben si adatano all'atmosfera... meravigliosa invece la canzone della protagonista di cui ora mi sfugge il nome
se volete non un massimo capolavoro ma certamente da vedere!