Macross Zero
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>
Nonostante il tempo passato, la saga di "Macross" continua a essere ricordata specialmente per il meraviglioso film "Do You Remenber Love?" e per le serie "7" e "Plus", ma, come ogni saga che si rispetti, l'anniversario vi è sempre, ed è così che lo studio Satelight (autore in seguito della saga di "Aquarion") decise, nel 2002, di creare qualcosa per il 20° anniversario dell'opera, e quale modo migliore se non una serie OAV prequel di cinque puntate chiamata "Macross Zero"? Certo, l'idea di un prequel potrebbe straniare molti, ma, se si vuole cominciare a seguire la serie di "Macross", può essere un buon punto di partenza.
I più attenti ricorderanno che nella prima serie l'incipit accennò a una guerra civile fra il governo unificato e un'Unione Anti-Unificazione a seguito dei disordini provocati dall'impatto della colossale nave da guerra che in seguito divenne L'SDF-1 Macross, e "Zero" racconta l'ultimo anno di questa guerra con gli occhi del protagonista Shin Kudo, un asso dell'aviazione che durante un combattimento si trovò davanti all'arma segreta dell'Anti-Unificazione, dei caccia trasformabili in robot. Uno di essi abbatté il suo aereo, ma lui riuscì ad atterrare su un'isola abitata da indigeni.
Tali persone, in mezzo a cui Shin si legherà alle sorelle Sara e Mao Nome, seguono il culto di un misterioso uomo-uccello il quale, a detta loro, portò all'origine della vita umana, oltre al vivere a contatto con la natura dell'isola; questo almeno fino a poco prima, dal momento che una comitiva militare in zona diede loro un assaggio del mondo esterno, portando usi e costumi del mondo moderno come l'elettricità, la radio o le foto. Nella comitiva militare vi è un equipe scientifica che vuole studiare le rovine dell'isola, dal momento che potrebbe avere legami con la misteriosa protocultura.
Peccato che un commando anti-unificazione si trova in zona per il medesimo scopo, ma con fini più oscuri, e per questo motivo Shin deciderà di combattere insieme al commando militare a bordo di uno dei primi modelli dei nuovi caccia trasformabili Valkyrie.
Pur essendo un prequel, "Zero" contiene tutti gli elementi tipici della saga, ovvero: location molto curate, qui l'isola e la sua vegetazione, esempi di scambio culturale, qui tra i nativi dell'isola e i militari del mondo esterno, spettacolari battaglie aeree, qui tra i modelli Valkyrie di entrambe le fazioni, misteri sulla protocultura, camei di vecchie conoscenze - qui ritroveremo il mitico Roy Foker - e triangoli amorosi, qui tra Shin e le sorelle Nome, anche se meno movimentati e senza quiproquo.
Peccato per i nemici, qui aventi il desiderio di potere, vendetta e morte: quindi niente patti, solo proiettili.
In ambito grafico, Satelight fa la sua figura, con un massiccio uso della CGI nelle battaglie aeree tra i Valkyrie e per altri effetti, unito a un buon design dei personaggi, mentre in ambito audio "Macross Zero" offre ancora una volta una meraviglia uditiva, con musiche orchestrate uniti a pezzi tipici di tribù indiane, utili all'atmosfera esotica, oltre ad altre canzoni come quella usata alla fine del primo OAV, cantata con una lirica francese davvero soave.
Pur essendo un prequel, "Macross Zero" dà un'ottima prova di sé. Se volete cominciare la saga di "Macross", partite da qui.
Nonostante il tempo passato, la saga di "Macross" continua a essere ricordata specialmente per il meraviglioso film "Do You Remenber Love?" e per le serie "7" e "Plus", ma, come ogni saga che si rispetti, l'anniversario vi è sempre, ed è così che lo studio Satelight (autore in seguito della saga di "Aquarion") decise, nel 2002, di creare qualcosa per il 20° anniversario dell'opera, e quale modo migliore se non una serie OAV prequel di cinque puntate chiamata "Macross Zero"? Certo, l'idea di un prequel potrebbe straniare molti, ma, se si vuole cominciare a seguire la serie di "Macross", può essere un buon punto di partenza.
I più attenti ricorderanno che nella prima serie l'incipit accennò a una guerra civile fra il governo unificato e un'Unione Anti-Unificazione a seguito dei disordini provocati dall'impatto della colossale nave da guerra che in seguito divenne L'SDF-1 Macross, e "Zero" racconta l'ultimo anno di questa guerra con gli occhi del protagonista Shin Kudo, un asso dell'aviazione che durante un combattimento si trovò davanti all'arma segreta dell'Anti-Unificazione, dei caccia trasformabili in robot. Uno di essi abbatté il suo aereo, ma lui riuscì ad atterrare su un'isola abitata da indigeni.
Tali persone, in mezzo a cui Shin si legherà alle sorelle Sara e Mao Nome, seguono il culto di un misterioso uomo-uccello il quale, a detta loro, portò all'origine della vita umana, oltre al vivere a contatto con la natura dell'isola; questo almeno fino a poco prima, dal momento che una comitiva militare in zona diede loro un assaggio del mondo esterno, portando usi e costumi del mondo moderno come l'elettricità, la radio o le foto. Nella comitiva militare vi è un equipe scientifica che vuole studiare le rovine dell'isola, dal momento che potrebbe avere legami con la misteriosa protocultura.
Peccato che un commando anti-unificazione si trova in zona per il medesimo scopo, ma con fini più oscuri, e per questo motivo Shin deciderà di combattere insieme al commando militare a bordo di uno dei primi modelli dei nuovi caccia trasformabili Valkyrie.
Pur essendo un prequel, "Zero" contiene tutti gli elementi tipici della saga, ovvero: location molto curate, qui l'isola e la sua vegetazione, esempi di scambio culturale, qui tra i nativi dell'isola e i militari del mondo esterno, spettacolari battaglie aeree, qui tra i modelli Valkyrie di entrambe le fazioni, misteri sulla protocultura, camei di vecchie conoscenze - qui ritroveremo il mitico Roy Foker - e triangoli amorosi, qui tra Shin e le sorelle Nome, anche se meno movimentati e senza quiproquo.
Peccato per i nemici, qui aventi il desiderio di potere, vendetta e morte: quindi niente patti, solo proiettili.
In ambito grafico, Satelight fa la sua figura, con un massiccio uso della CGI nelle battaglie aeree tra i Valkyrie e per altri effetti, unito a un buon design dei personaggi, mentre in ambito audio "Macross Zero" offre ancora una volta una meraviglia uditiva, con musiche orchestrate uniti a pezzi tipici di tribù indiane, utili all'atmosfera esotica, oltre ad altre canzoni come quella usata alla fine del primo OAV, cantata con una lirica francese davvero soave.
Pur essendo un prequel, "Macross Zero" dà un'ottima prova di sé. Se volete cominciare la saga di "Macross", partite da qui.
Come sempre faccio quando parlo di anime riguardanti mecha e sci-fi premetto che non sono un vero e proprio amante del genere "mecha", anzi, adoro più le storie fantasy fantastiche o surreali, ma tutto di riduce a mere considerazioni quando ci si trova di fronte a prodotti che vengono esaltati da una trama eccezionale e indimenticabile, tanto da far passare gli elementi che delineano il genere di questa in secondo piano.
E' questo il caso di Macross Zero, una mini serie di 5 OAV semplicemente mozzafiato, che fanno parte del classico e mai intramontabile filone Macross, serie che fra l'altro non ho mai seguito con particolare interesse. Mi sono imbattuto per caso in giudizi estremamente positivi su questo anime, in vari forum e siti, e a quel punto mi sono incuriosito, mi sono procurato e infine letteralmente divorato i 5 episodi uno dietro l'altro, in lingua originale subbati ita, scoprendo un capolavoro insospettato.
La trama, come ho potuto constatare con piacere, è una sorta di storia fantascientifica dal sapore classico ma con elementi singolari e uno scenario originale, che porterà ad un climax notevole e intenso negli ultimi due episodi, specialmente nell'ultimo.
In un eventuale passato (1999), una vera e propria astronave extraterrestre naufraga sulla Terra, carica di misteri e tecnologie che fanno gola a tutte le potenze mondiali, e come eventuale che sia, scoppia una guerra di portata mondiale. Due anni dopo troviamo il protagonista della vicenda, un ragazzo pilota di aerei da guerra che in una concitata battaglia volante incontra un avversario che, con suo sommo stupore, tramuta il suo velivolo in una sorta di robot dalle sembianze umanoidi eliminando in un batter d'occhio la concorrenza.
Come gli appassionati della serie avranno notato, Macross Zero è un ritorno alle origini della saga: è praticamente il prequel di quel che sarà il vero Macross, in Italia conosciuto come Robotech. Si salverà per miracolo precipitando in alcune isole di uno sperduto arcipelago dell'oceano pacifico, cercando di rintracciare con qualche radio il suo quartier generale e avendo a che fare con le tribù del posto, gente che vive ancora immersa nella natura e priva della tecnologia moderna, e che crede a strane storie di creature misteriose che forse venerano come divinità, entità che proteggono la terra...
E' invece incredibile e meravigliosa la costruzione sia artistisca che della sceneggiatura in questi soli 5 OAV: nel giro di 150 minuti gli autori riescono a esprimere una storia bellissima, intensa, ricca di significati e riflessioni quanto mai odierne, come il maltrattamento della terra da parte dell'uomo e la sete di potere dei governi, la corsa agli armamenti e la sanguinosa carneficina che avviene per accaparrarsi questi bellici segreti extraterrestri. Già con queste premesse l'anime si è rivelerà una vera e propria sorpresa, ma tutto questo farà da sfondo ad una impossibile e tenerissima storia d'amore, dipingendo un quadro memorabile nel mondo dell'animazione giapponese, con un finale pirotecnico ricco d'azione e di ogni genere d'emozione.
E' raro trovarsi di fronte a capolavori del genere, e anche dal punto di vista puramente tecnico e artistico Macross Zero strabilia: animazioni a dir poco splendide, colori vivaci, chara design accattivante e piacevolissimo, per non parlare dei mirabolanti combattimenti aerei dei mecha aereo-robot, roba da far dimenticare anche le spericolatezze del prode Tom Cruise in Top Gun. la CG è davvero adoperata in modo eccelso e ogni scena dove viene adoperata è integrata perfettamente in scenari da favola, arcipelaghi polinesiani ed esotici, sfondi incontaminati di quel che sarà presto il luogo della scoperta di un incredibile - e terribile segreto.
Macross è apprezzabile per tanti punti di vista, è consigliato davvero a tutti, per chi ama il genere e anche per chi non sopporta i mecha. Dopo averlo visto ho capito che poco importano gli elementi che compongono questo anime: il risultato che ne scaturisce è un emozionante turbinio di eventi e colpi di scena, intrecciato a momenti di riflessione profonda e di grande dolcezza. Senza dubbio, un capolavoro adulto e maturo che consiglio assolutamente.
E' questo il caso di Macross Zero, una mini serie di 5 OAV semplicemente mozzafiato, che fanno parte del classico e mai intramontabile filone Macross, serie che fra l'altro non ho mai seguito con particolare interesse. Mi sono imbattuto per caso in giudizi estremamente positivi su questo anime, in vari forum e siti, e a quel punto mi sono incuriosito, mi sono procurato e infine letteralmente divorato i 5 episodi uno dietro l'altro, in lingua originale subbati ita, scoprendo un capolavoro insospettato.
La trama, come ho potuto constatare con piacere, è una sorta di storia fantascientifica dal sapore classico ma con elementi singolari e uno scenario originale, che porterà ad un climax notevole e intenso negli ultimi due episodi, specialmente nell'ultimo.
In un eventuale passato (1999), una vera e propria astronave extraterrestre naufraga sulla Terra, carica di misteri e tecnologie che fanno gola a tutte le potenze mondiali, e come eventuale che sia, scoppia una guerra di portata mondiale. Due anni dopo troviamo il protagonista della vicenda, un ragazzo pilota di aerei da guerra che in una concitata battaglia volante incontra un avversario che, con suo sommo stupore, tramuta il suo velivolo in una sorta di robot dalle sembianze umanoidi eliminando in un batter d'occhio la concorrenza.
Come gli appassionati della serie avranno notato, Macross Zero è un ritorno alle origini della saga: è praticamente il prequel di quel che sarà il vero Macross, in Italia conosciuto come Robotech. Si salverà per miracolo precipitando in alcune isole di uno sperduto arcipelago dell'oceano pacifico, cercando di rintracciare con qualche radio il suo quartier generale e avendo a che fare con le tribù del posto, gente che vive ancora immersa nella natura e priva della tecnologia moderna, e che crede a strane storie di creature misteriose che forse venerano come divinità, entità che proteggono la terra...
E' invece incredibile e meravigliosa la costruzione sia artistisca che della sceneggiatura in questi soli 5 OAV: nel giro di 150 minuti gli autori riescono a esprimere una storia bellissima, intensa, ricca di significati e riflessioni quanto mai odierne, come il maltrattamento della terra da parte dell'uomo e la sete di potere dei governi, la corsa agli armamenti e la sanguinosa carneficina che avviene per accaparrarsi questi bellici segreti extraterrestri. Già con queste premesse l'anime si è rivelerà una vera e propria sorpresa, ma tutto questo farà da sfondo ad una impossibile e tenerissima storia d'amore, dipingendo un quadro memorabile nel mondo dell'animazione giapponese, con un finale pirotecnico ricco d'azione e di ogni genere d'emozione.
E' raro trovarsi di fronte a capolavori del genere, e anche dal punto di vista puramente tecnico e artistico Macross Zero strabilia: animazioni a dir poco splendide, colori vivaci, chara design accattivante e piacevolissimo, per non parlare dei mirabolanti combattimenti aerei dei mecha aereo-robot, roba da far dimenticare anche le spericolatezze del prode Tom Cruise in Top Gun. la CG è davvero adoperata in modo eccelso e ogni scena dove viene adoperata è integrata perfettamente in scenari da favola, arcipelaghi polinesiani ed esotici, sfondi incontaminati di quel che sarà presto il luogo della scoperta di un incredibile - e terribile segreto.
Macross è apprezzabile per tanti punti di vista, è consigliato davvero a tutti, per chi ama il genere e anche per chi non sopporta i mecha. Dopo averlo visto ho capito che poco importano gli elementi che compongono questo anime: il risultato che ne scaturisce è un emozionante turbinio di eventi e colpi di scena, intrecciato a momenti di riflessione profonda e di grande dolcezza. Senza dubbio, un capolavoro adulto e maturo che consiglio assolutamente.
Come molti degli spettatori di questi 5 OAV anche io sono felicemente sorpreso di come siano stati mescolati gli elementi della trama ed i combattimenti, soprattutto per il fatto che l'uso di CG è molto ampio, però devo dire che i fondali delle animazioni e gli scontri sono a dir poco mozzafiato.
Non sono un intenditore di macross, anche perchè il minestrone americano chiamato Robotech non mi ha mai attirato, anche se adesso ci sono i DVD del vero macross, forse sopperirò a questa mancanza prima o poi.
In effetti quì non si parla di guerra con gli zentradi, per cui non so come si collochi all'interno dell'universo macross questo ZERO 8c'è chi dice che sia il pre-macross, il fatto che si chiami zero in effetti fa ben pensare ad un qualcosa del genere), fatto sta che troviamo Roy Focker nel ruolo di leader delle valkirye Zero.
Sicuramente la miscela è esplosiva, nel senso che abbiamo un pò di tutto: una storia d'amore velata tipica di questi anime (ovvero cose mezze dette, timidezza ecc), scontri mozzafiato, temi trattati in maniera ottima quali la guerra e la brama di potere, un potere che per ottenerlo non ci si crea il problema di distruggere civiltà intere...
Insomma un anime che mi ha sorpreso in senso positivo, non è eccezionale a mio avviso, ma sicuramente porta nel panorama anime qualcosa in più ed è un buonissimo prodotto che va visto!
Koji_77 ;)
Non sono un intenditore di macross, anche perchè il minestrone americano chiamato Robotech non mi ha mai attirato, anche se adesso ci sono i DVD del vero macross, forse sopperirò a questa mancanza prima o poi.
In effetti quì non si parla di guerra con gli zentradi, per cui non so come si collochi all'interno dell'universo macross questo ZERO 8c'è chi dice che sia il pre-macross, il fatto che si chiami zero in effetti fa ben pensare ad un qualcosa del genere), fatto sta che troviamo Roy Focker nel ruolo di leader delle valkirye Zero.
Sicuramente la miscela è esplosiva, nel senso che abbiamo un pò di tutto: una storia d'amore velata tipica di questi anime (ovvero cose mezze dette, timidezza ecc), scontri mozzafiato, temi trattati in maniera ottima quali la guerra e la brama di potere, un potere che per ottenerlo non ci si crea il problema di distruggere civiltà intere...
Insomma un anime che mi ha sorpreso in senso positivo, non è eccezionale a mio avviso, ma sicuramente porta nel panorama anime qualcosa in più ed è un buonissimo prodotto che va visto!
Koji_77 ;)
i 5 oav che compongono l'opera mostrano delle scene d'azione aerea molto interessanti, difficilmente riscontrabili in altri prodotti dell'animazione orientale, con narrazione incalzante, azione spettacolare e risvolti emotivi sobri. Invece il tema del diverso, puro e immacolato è sfruttato molto con pochi risultati tangibili, la coppia lui uomo moderno ma con un passato che poco ci viene mostrato (peccato, scelta stilistica dubbia), lei donna arcaica e pura con un futuro chiaro e drammatico (catturata da una forza aliena che perirà). Invece ancora una volta le azioni di combattimento molto spettacolari in pieno stile Hollywood, fanno che riempire il rapporto di conoscenza e complicità che a tratti si instaura tra i protagonisti. Prodotto piacevole indicato ad un pubblico giovane.
Come molti, anch'io da bambino mi innamorai della serie televisiva Macross (trasmessa come capitolo del minestrone Robotech). Di quell'anime, dopo tanto tempo, non mi rimangono che vaghi e sbiaditi ricordi (soprattutto della fantastica sigla), tra i quali ovviamente campeggiano dei fantastici aerei in grado di trasformarsi ed assumere sembianze antropomorfe.
Spinto dalla curiosità e dalla voglia di recuperare quei ricordi, ho cominciato qualche giorno fa a guardare questo Macross Zero.
Cinque puntate sono solitamente poche per proporre una trama se non epocale quantomeno solida, con la dicitura "OAV" a fare da controaltare quale (normalmente) sinonimo di grande qualità sotto il profilo tecnico.
Per fortuna, questa miniserie ha letteralmente spazzato via tutti i miei dubbi.
Non so come si sia evoluto l'universo Macross dopo le battaglie con gli Zentradi, e quindi poco ho capito dell'ambientazione generale se non che (quantomeno mi sembra) si sia passati ad una guerra più Gundam-style, umani contro umani, insomma. Questo non mi ha impedito di gustarmi a fondo le (poche) vicende narrate in questi OAV, una storia che riesce a mescolare sapientemente temi quali guerra, amore e musica. La trama è molto ben congegnata e chiara, non voglio raccontarne nulla per non rovinare la sorpresa a chi ancora non l'ha visto; la conclusione dell'opera mi ha lasciato pienamente soddisfatto e senza dubbi e/o interrogativi lasciati a sè stessi.
Per quanto riguarda il comparto tecnico? Macross Zero è assolutamente spettacolare, non tanto nei momenti riflessivi e più tranquilli (comunque ben realizzati), quanto nei combattimenti aerei che infiammeranno i cieli di queste cinque straordinarie puntate! La qualità di animazioni e regia è a livelli elevatissimi; vedere i piloti compiere le azioni e le acrobazie più pericolose e spettacolari permesse dalle loro cavalcature d'acciaio mi ha fatto rimanere senza fiato, tanta era l'immedesimazione provocata da immagini veramente di rara bellezza.
Macross Zero è stato veramente il migliore dei modi per rinfrescarmi la memoria!
Spinto dalla curiosità e dalla voglia di recuperare quei ricordi, ho cominciato qualche giorno fa a guardare questo Macross Zero.
Cinque puntate sono solitamente poche per proporre una trama se non epocale quantomeno solida, con la dicitura "OAV" a fare da controaltare quale (normalmente) sinonimo di grande qualità sotto il profilo tecnico.
Per fortuna, questa miniserie ha letteralmente spazzato via tutti i miei dubbi.
Non so come si sia evoluto l'universo Macross dopo le battaglie con gli Zentradi, e quindi poco ho capito dell'ambientazione generale se non che (quantomeno mi sembra) si sia passati ad una guerra più Gundam-style, umani contro umani, insomma. Questo non mi ha impedito di gustarmi a fondo le (poche) vicende narrate in questi OAV, una storia che riesce a mescolare sapientemente temi quali guerra, amore e musica. La trama è molto ben congegnata e chiara, non voglio raccontarne nulla per non rovinare la sorpresa a chi ancora non l'ha visto; la conclusione dell'opera mi ha lasciato pienamente soddisfatto e senza dubbi e/o interrogativi lasciati a sè stessi.
Per quanto riguarda il comparto tecnico? Macross Zero è assolutamente spettacolare, non tanto nei momenti riflessivi e più tranquilli (comunque ben realizzati), quanto nei combattimenti aerei che infiammeranno i cieli di queste cinque straordinarie puntate! La qualità di animazioni e regia è a livelli elevatissimi; vedere i piloti compiere le azioni e le acrobazie più pericolose e spettacolari permesse dalle loro cavalcature d'acciaio mi ha fatto rimanere senza fiato, tanta era l'immedesimazione provocata da immagini veramente di rara bellezza.
Macross Zero è stato veramente il migliore dei modi per rinfrescarmi la memoria!
Quando ero alle scuole medie mi entusiasmava la serie di "Robotech" (Macross prima serie) che, all'epoca, la davano addirittura in prima serata su Italia 1... oggi, superati i 30 anni, rimango sbalordito dalla capacità nipponica di sorprendere i vecchi e nuovi fans con questo anime assolutamente eccezionale. Non serve che io aggiunga chissà che alle cose già dette... Macross Zero è un capolavoro e aver acquistato la serie completa in dvd originale, mi rende ancora di più entusiasta dell'acquisto... mai avrei immaginato una serie robotica e di amore e guerra, così intensa. Dieci con lode, ampiamente meritato.
Da avere.
Mac
Da avere.
Mac
Questo Macross è davvero sorprendente! Nonostante le sequenze di azione siano frenetiche e realizzate in modo superbo (quella dell'ultimo episodio farebbe impallidere TopGun) la trama è davvero profonda. Bellissimi i rapporti tra i vari personaggi! Il finale è tragico quanto basta per completare l'atmosfera da imminente fine del mondo. Macross Zero è infatti il "prequel" di Macross...e chi conosce Macross sa bene quale terribile guerra sia al centro della storia. Assolutamente da vedere.
Correggo un po' il tiro a serie finita. Questi 5 OAV salgono davvero alla grande. Dopo i primi due episodi un po' lentini decolla e il finale regala alcune sequenze d'animazione bellissime con un meraviglioso uso della musica. Gli effetti sono strepitosi. Davvero una meraviglia.
---- 1° recensione
Mi trovo piuttosto d'accordo con Tacchan, i primi due episodi mi hanno lasciato abbastanza freddino, e la fusione di animazione tradizionale e digitale non mi fa mai una buona impressione (escludendo Metropolis, ma è un'altra storia). Ciò nonostante i combattimenti sono spettacolari e il character design, le musiche e gli scenari non mancano di fascino. La serie però decolla davvero col terzo episodio e col quarto rimedia a tutto quanto c'era stato di sbagliato fino a qui. Il 4° OAV infatti non ha praticamente un solo scontro e si concentra interamente nel tratteggiare i personaggi e nel delinearne i rapporti reciproci preparandoci al finale. Resta da vedere se si concluderà in una bolla di sapone oppure no.
---- 1° recensione
Mi trovo piuttosto d'accordo con Tacchan, i primi due episodi mi hanno lasciato abbastanza freddino, e la fusione di animazione tradizionale e digitale non mi fa mai una buona impressione (escludendo Metropolis, ma è un'altra storia). Ciò nonostante i combattimenti sono spettacolari e il character design, le musiche e gli scenari non mancano di fascino. La serie però decolla davvero col terzo episodio e col quarto rimedia a tutto quanto c'era stato di sbagliato fino a qui. Il 4° OAV infatti non ha praticamente un solo scontro e si concentra interamente nel tratteggiare i personaggi e nel delinearne i rapporti reciproci preparandoci al finale. Resta da vedere se si concluderà in una bolla di sapone oppure no.