Tutor Hitman Reborn!
Dopo 140 episodi dove ho sinceramente sperato in un cambiamento, mi sono arreso. È un anime pessimo, che ha però delle enormi potenzialità non sfruttate, a mio parere.
Partiamo dalla trama: Tsuna, uno 'sfigato' totale, è stato scelto per diventare il nuovo boss mafioso della famiglia Vongola. Come già detto prima, è uno 'sfigato' totale, perciò a istruirlo ci penserà Reborn, il suo tutor personale assunto dall'attuale boss dei Vongola.
Detto così, sembra anche carino, ha un incipit niente male. Ma ecco quello che non sapete: i personaggi (per fortuna, non tutti) sono al limite del sopportabile, tra cui Lambo è il più odioso, i combattimenti sono senza un senso logico e troppe scenette comiche sono al limite dell'imbarazzante (quasi ogni scena con Lambo).
I primi venti episodi sono essenziali, purtroppo, perché presentano i personaggi della storia (modo peggiore forse non c'era), ma allo stesso tempo risultano molto noiosi, passa la voglia di guardare i restanti 180. Ci sta partire con calma, ma magari al posto di venti episodi così, fanne sette/otto, massimo dieci. Poi d'un tratto la luce in fondo al tunnel: arrivano i combattimenti con la saga di Mukuro, che devo ammettere di aver apprezzato. Finita questa, inizia a parer mio il declino: la saga dei Varia.
Attenzione: la parte seguente contiene spoiler
Questa saga l'ho apprezzata solo parzialmente, fino all'accordo per cui avrebbero dovuto combattere per decidere chi sarebbe diventato boss tra Tsuna e Xanxus (nuovo nemico). Poi hanno combinato quella che secondo me è una gran sciocchezza: con questa saga hanno introdotto questi anelli dei Vongola, in pratica chi li possiede è della famiglia dei Vongola (senza stare a precisare il tutto), e fin qui ok. Poi si è deciso di scontrarsi per gli anelli, e chi vince lo scontro prende l'anello. Gli scontri sono supervisionati da giudici esterni e sono tanti quanti gli anelli, quindi sette, e saranno uno al giorno. Cosa succede al termine dei sei scontri? Beh, i giudici di questo scontro si sono ripresi tutti gli anelli eccetto l'ultimo, e hanno rifatto combattere chi già aveva combattuto. Ma, allora, il senso dei sei scontri prima qual era? A logica, giusto per dire un'idea, non si potevano fare i combattimenti in contemporanea direttamente? Senza stare a perdere tempo ed episodi? (Palesemente, è stato fatto per creare una sorta di colpo di scena) Una gran cavolata questi combattimenti, che, come ho detto all'inizio, non hanno senso.
Non spendo parole per la saga del futuro, perché è una cavolata dall'inizio fino a dove sono arrivato. Avete presente tutto quello che si sapeva dei combattimenti precedenti? Dimenticatevi tutto. Ora nel futuro si combatte con le box! Vi faccio un esempio favoloso dell'utilizzo delle box: Hibari prima usava quei manganelli, uno per braccio, ora con le box lui li deve evocare. Wow! Pazzesco! E poi pompa di steroidi dei ricci con la sua fiamma, perché ora con degli anelli (Vongola o no) devi ricoprirli con la fiamma del tuo attributo, concentrandola sull'anello. Ma se si poteva fare una roba del genere, non si poteva introdurre una sorta di potere del genere nello scontro dei Varia?
Fine parte contenente spoiler
Come ho detto all'inizio, ha molte potenzialità, fino ai combattimenti della saga dei Varia, dopo io avrei cambiato tutto, ma proprio tutto. Ho dato 4 e non 1 solo perché effettivamente le carte in tavola per un buon anime c'erano eccome, e poi la saga di Mukuro non è stata male.
Partiamo dalla trama: Tsuna, uno 'sfigato' totale, è stato scelto per diventare il nuovo boss mafioso della famiglia Vongola. Come già detto prima, è uno 'sfigato' totale, perciò a istruirlo ci penserà Reborn, il suo tutor personale assunto dall'attuale boss dei Vongola.
Detto così, sembra anche carino, ha un incipit niente male. Ma ecco quello che non sapete: i personaggi (per fortuna, non tutti) sono al limite del sopportabile, tra cui Lambo è il più odioso, i combattimenti sono senza un senso logico e troppe scenette comiche sono al limite dell'imbarazzante (quasi ogni scena con Lambo).
I primi venti episodi sono essenziali, purtroppo, perché presentano i personaggi della storia (modo peggiore forse non c'era), ma allo stesso tempo risultano molto noiosi, passa la voglia di guardare i restanti 180. Ci sta partire con calma, ma magari al posto di venti episodi così, fanne sette/otto, massimo dieci. Poi d'un tratto la luce in fondo al tunnel: arrivano i combattimenti con la saga di Mukuro, che devo ammettere di aver apprezzato. Finita questa, inizia a parer mio il declino: la saga dei Varia.
Attenzione: la parte seguente contiene spoiler
Questa saga l'ho apprezzata solo parzialmente, fino all'accordo per cui avrebbero dovuto combattere per decidere chi sarebbe diventato boss tra Tsuna e Xanxus (nuovo nemico). Poi hanno combinato quella che secondo me è una gran sciocchezza: con questa saga hanno introdotto questi anelli dei Vongola, in pratica chi li possiede è della famiglia dei Vongola (senza stare a precisare il tutto), e fin qui ok. Poi si è deciso di scontrarsi per gli anelli, e chi vince lo scontro prende l'anello. Gli scontri sono supervisionati da giudici esterni e sono tanti quanti gli anelli, quindi sette, e saranno uno al giorno. Cosa succede al termine dei sei scontri? Beh, i giudici di questo scontro si sono ripresi tutti gli anelli eccetto l'ultimo, e hanno rifatto combattere chi già aveva combattuto. Ma, allora, il senso dei sei scontri prima qual era? A logica, giusto per dire un'idea, non si potevano fare i combattimenti in contemporanea direttamente? Senza stare a perdere tempo ed episodi? (Palesemente, è stato fatto per creare una sorta di colpo di scena) Una gran cavolata questi combattimenti, che, come ho detto all'inizio, non hanno senso.
Non spendo parole per la saga del futuro, perché è una cavolata dall'inizio fino a dove sono arrivato. Avete presente tutto quello che si sapeva dei combattimenti precedenti? Dimenticatevi tutto. Ora nel futuro si combatte con le box! Vi faccio un esempio favoloso dell'utilizzo delle box: Hibari prima usava quei manganelli, uno per braccio, ora con le box lui li deve evocare. Wow! Pazzesco! E poi pompa di steroidi dei ricci con la sua fiamma, perché ora con degli anelli (Vongola o no) devi ricoprirli con la fiamma del tuo attributo, concentrandola sull'anello. Ma se si poteva fare una roba del genere, non si poteva introdurre una sorta di potere del genere nello scontro dei Varia?
Fine parte contenente spoiler
Come ho detto all'inizio, ha molte potenzialità, fino ai combattimenti della saga dei Varia, dopo io avrei cambiato tutto, ma proprio tutto. Ho dato 4 e non 1 solo perché effettivamente le carte in tavola per un buon anime c'erano eccome, e poi la saga di Mukuro non è stata male.
Sovente le mie recensioni servono a calibrare meglio i pollici dati episodio per episodio. Prendiamo ad esempio questo “Tutor Hitman Reborn”, di cui ho avuto l’opportunità di vedere solo venticinque episodi su Italia2 trasmessi quest’estate: quasi tutti i pollici sono verdi, ma a ben pensare l’opera non è da nove/nove e mezzo... perché?
Perché, anche se c’erano buone possibilità di sviluppo, i primi episodi (alcuni ben riusciti) ti presentano personaggi piatti: l’opera infatti deve essere stata studiata per bambini. Gokudera il bombarolo ha sempre le stesse frasi (“Sarò il braccio destro del decimo”), Yamamoto pensa che tutto sia uno scherzo, Lambo, Bianca, Ryohei, Haru, Ipin... alcuni, se fossero reali, li prenderesti e romperesti loro la testa contro il muro da quanto sono antipatici e piatti... poi però l’episodio funziona. Anche il protagonista è la versione comica di Takemichi di “Tokyo Revengers”: chi mi conosce sa che odio quel patetico di Takemichi fino al midollo, ma la sua versione comico/patetica è decisamente meno antipatica.
Poi la serie migliora, con i combattimenti che iniziano ad essere interessanti a partire dal ventesimo episodio, e mi dicono che con l’andare del tempo (nei 203 episodi che compongono l’intera opera) migliorano sempre più, anche se i personaggi nati per bambini non diventano molto meglio.
Alcuni si domandano: “Ma è educativo un anime su un ragazzo imbranato che diventa boss della mafia ed è circondato da amici che diventano i suoi picciotti e sono tutti buoni?” È educativo quanto Will E. Coyote che dovrebbe morire tre/quattro volte ad episodio ed è sempre vivo, perché si spera che i bambini siano abbastanza intelligenti da comprendere che è fiction.
Quindi, ricapitolando, i disegni sono bruttini, le musiche sufficienti, molti personaggi sono bambini (Lambo, Reborn, Ipin) e altri monodimensionali, ma l’insieme di queste cose che, prese da sole, non funzionano crea una serie molto carina.
Voto? Sette e mezzo.
Perché, anche se c’erano buone possibilità di sviluppo, i primi episodi (alcuni ben riusciti) ti presentano personaggi piatti: l’opera infatti deve essere stata studiata per bambini. Gokudera il bombarolo ha sempre le stesse frasi (“Sarò il braccio destro del decimo”), Yamamoto pensa che tutto sia uno scherzo, Lambo, Bianca, Ryohei, Haru, Ipin... alcuni, se fossero reali, li prenderesti e romperesti loro la testa contro il muro da quanto sono antipatici e piatti... poi però l’episodio funziona. Anche il protagonista è la versione comica di Takemichi di “Tokyo Revengers”: chi mi conosce sa che odio quel patetico di Takemichi fino al midollo, ma la sua versione comico/patetica è decisamente meno antipatica.
Poi la serie migliora, con i combattimenti che iniziano ad essere interessanti a partire dal ventesimo episodio, e mi dicono che con l’andare del tempo (nei 203 episodi che compongono l’intera opera) migliorano sempre più, anche se i personaggi nati per bambini non diventano molto meglio.
Alcuni si domandano: “Ma è educativo un anime su un ragazzo imbranato che diventa boss della mafia ed è circondato da amici che diventano i suoi picciotti e sono tutti buoni?” È educativo quanto Will E. Coyote che dovrebbe morire tre/quattro volte ad episodio ed è sempre vivo, perché si spera che i bambini siano abbastanza intelligenti da comprendere che è fiction.
Quindi, ricapitolando, i disegni sono bruttini, le musiche sufficienti, molti personaggi sono bambini (Lambo, Reborn, Ipin) e altri monodimensionali, ma l’insieme di queste cose che, prese da sole, non funzionano crea una serie molto carina.
Voto? Sette e mezzo.
Può piacere come no, come ogni anime, ma a parer mio questo è un capolavoro parecchio sottovalutato.
La caratterizzazione dei personaggi è davvero ben fatta, nonostante molti critichino la semplicità del protagonista, la quale invece secondo me è molto ben utilizzata per sviluppare i personaggi secondari, che non sono per nulla in secondo piano. La squadra intorno al protagonista cresce e ha l'ardua missione di dover salvare l'universo, oltre che i vari mondi paralleli. Gli antagonisti sono caratterizzati altrettanto bene.
Vi consiglio, quando avete finito l'anime, di continuare con il manga. Molte domande rimaste aperte trovano risposta in esso. L'incompiutezza dell'anime a mio modo di vedere è l'unica sua grande pecca, ma diciamo che la community anime non ne ha particolarmente agevolato il prosieguo.
La caratterizzazione dei personaggi è davvero ben fatta, nonostante molti critichino la semplicità del protagonista, la quale invece secondo me è molto ben utilizzata per sviluppare i personaggi secondari, che non sono per nulla in secondo piano. La squadra intorno al protagonista cresce e ha l'ardua missione di dover salvare l'universo, oltre che i vari mondi paralleli. Gli antagonisti sono caratterizzati altrettanto bene.
Vi consiglio, quando avete finito l'anime, di continuare con il manga. Molte domande rimaste aperte trovano risposta in esso. L'incompiutezza dell'anime a mio modo di vedere è l'unica sua grande pecca, ma diciamo che la community anime non ne ha particolarmente agevolato il prosieguo.
La peggiore esperienza anime che abbia mai avuto. Sono disgustato.
Faccio una premessa: prima di guardare "Katekyo Hitman Reborn", ho letto un certo numero di recensioni e ho notato fin da subito un fatto che poi si sarebbe rivelato cruciale: l'inizio. La stragrande maggioranza degli utenti si lamentava per questo famigerato inizio, inguardabile a tal punto, da aver costretto molti ad abbandonare, proprio perché non riuscivano ad andare oltre. Questa è la caratteristica fondamentale dell'anime, ovvero che dall'episodio 1 al 34 si tratta di una commedia demenziale, incentrata su gag e scenette comiche da quattro soldi, per poi trasformarsi magicamente in un battle shonen (l'arco che va dall'episodio 20 al 26 fa parte di quest'ultimo, anche se rientra nella prima parte).
Detto questo, ora posso finalmente raccontare le mie impressioni.
I primissimi episodi sono semplicemente inguardabili, ho dovuto saltare non so quante parti per proseguire, le scene comiche sono di un imbarazzante incredibile, però dopo un po' si sono alleggerite, mi ci sono abituato e ho iniziato persino ad apprezzarle. Nonostante questo, dall'episodio 1 al 34 sono praticamente solo filler, ma non puoi saltarli, perché vengono introdotti i protagonisti e si formano i legami tra la "famiglia", però sono tutte avventure autoconclusive che non aggiungono quasi nulla alla storia principale (l'unica eccezione, come ho già detto, è l'arco stile azione e combattimenti, e soprattutto serio, dall'episodio 20 al 26, che mi è piaciuto). Tornando a questi pseudo-filler, all'inizio erano carini, penso di essermi difficilmente annoiato, ma dopo un po' sono diventati pesanti, fino a diventare insopportabili, soprattutto a causa del protagonista, Tsuna.
E ora arriva il bello. Il nostro caro Loser Tsuna, il suo soprannome, è il protagonista shonen peggiore che abbia mai visto: penso di non aver mai odiato così tanto un personaggio anime. Nei primi episodi poteva essere accettabile un comportamento così pietoso, ma non potete dopo quaranta, dico quaranta episodi, farlo rimanere un patetico fifone che passa tutto il tempo a frignare e a lamentarsi. Vi rendete conto che avete infranto una delle regole che stanno alla base degli shonen? Sto parlando della crescita sia a livello mentale che fisico del protagonista. E non è finita qua! Dopo un po' mi è sorto il dubbio: "Ma non è che Tsuna rimane uno smidollato fino alla fine?" In preda a una notevole agitazione, ho fatto varie ricerche su Internet e ho trovato quasi sempre la stessa risposta: "Anche se diventa estremamente forte, la sua natura rimane più o meno uguale. Non è patetico come all'inizio, però non avviene mai un vero e proprio cambiamento". Non volevo credere ai miei occhi. Allora, ormai deciso ad abbandonare l'anime, ho guardato a pezzi l'ultimo episodio, il 203, arrivando a un momento dove Reborn, il tutore, dice a Tsuna: "Sei sempre il solito Loser Tsuna", seguito dai suoi piagnistei; trattenendo a stento la rabbia e la frustrazione, l'ho interrotto definitivamente.
In conclusione, non vedo lati positivi in questa "opera", so solo che ho resistito non so come quaranta episodi, per arrivare agli archi dove l'anime diventa un battle shonen serio, per scoprire poi che il protagonista rimarrà quasi lo stesso per 203 episodi. Che dire? Se per qualche strano motivo vi dovesse piacere un personaggio del genere, quest'anime potrebbe persino piacervi, quando si trasforma da una commedia shonen a un battle shonen.
Faccio una premessa: prima di guardare "Katekyo Hitman Reborn", ho letto un certo numero di recensioni e ho notato fin da subito un fatto che poi si sarebbe rivelato cruciale: l'inizio. La stragrande maggioranza degli utenti si lamentava per questo famigerato inizio, inguardabile a tal punto, da aver costretto molti ad abbandonare, proprio perché non riuscivano ad andare oltre. Questa è la caratteristica fondamentale dell'anime, ovvero che dall'episodio 1 al 34 si tratta di una commedia demenziale, incentrata su gag e scenette comiche da quattro soldi, per poi trasformarsi magicamente in un battle shonen (l'arco che va dall'episodio 20 al 26 fa parte di quest'ultimo, anche se rientra nella prima parte).
Detto questo, ora posso finalmente raccontare le mie impressioni.
I primissimi episodi sono semplicemente inguardabili, ho dovuto saltare non so quante parti per proseguire, le scene comiche sono di un imbarazzante incredibile, però dopo un po' si sono alleggerite, mi ci sono abituato e ho iniziato persino ad apprezzarle. Nonostante questo, dall'episodio 1 al 34 sono praticamente solo filler, ma non puoi saltarli, perché vengono introdotti i protagonisti e si formano i legami tra la "famiglia", però sono tutte avventure autoconclusive che non aggiungono quasi nulla alla storia principale (l'unica eccezione, come ho già detto, è l'arco stile azione e combattimenti, e soprattutto serio, dall'episodio 20 al 26, che mi è piaciuto). Tornando a questi pseudo-filler, all'inizio erano carini, penso di essermi difficilmente annoiato, ma dopo un po' sono diventati pesanti, fino a diventare insopportabili, soprattutto a causa del protagonista, Tsuna.
E ora arriva il bello. Il nostro caro Loser Tsuna, il suo soprannome, è il protagonista shonen peggiore che abbia mai visto: penso di non aver mai odiato così tanto un personaggio anime. Nei primi episodi poteva essere accettabile un comportamento così pietoso, ma non potete dopo quaranta, dico quaranta episodi, farlo rimanere un patetico fifone che passa tutto il tempo a frignare e a lamentarsi. Vi rendete conto che avete infranto una delle regole che stanno alla base degli shonen? Sto parlando della crescita sia a livello mentale che fisico del protagonista. E non è finita qua! Dopo un po' mi è sorto il dubbio: "Ma non è che Tsuna rimane uno smidollato fino alla fine?" In preda a una notevole agitazione, ho fatto varie ricerche su Internet e ho trovato quasi sempre la stessa risposta: "Anche se diventa estremamente forte, la sua natura rimane più o meno uguale. Non è patetico come all'inizio, però non avviene mai un vero e proprio cambiamento". Non volevo credere ai miei occhi. Allora, ormai deciso ad abbandonare l'anime, ho guardato a pezzi l'ultimo episodio, il 203, arrivando a un momento dove Reborn, il tutore, dice a Tsuna: "Sei sempre il solito Loser Tsuna", seguito dai suoi piagnistei; trattenendo a stento la rabbia e la frustrazione, l'ho interrotto definitivamente.
In conclusione, non vedo lati positivi in questa "opera", so solo che ho resistito non so come quaranta episodi, per arrivare agli archi dove l'anime diventa un battle shonen serio, per scoprire poi che il protagonista rimarrà quasi lo stesso per 203 episodi. Che dire? Se per qualche strano motivo vi dovesse piacere un personaggio del genere, quest'anime potrebbe persino piacervi, quando si trasforma da una commedia shonen a un battle shonen.
E' il mio shounen preferito in assoluto, peccato sia davvero poco conosciuto.
Non gli trovo un solo difetto. Ha comicità, serietà, azione, dinamiche assurde, introspezione e sviluppo dei personaggi. Ogni momento ti tiene con il fiato sospeso, è una serie davvero speciale che mi ha fatto subito innamorare. Non è il classico shounen di combattimenti, sa davvero catturarti del tutto e non è mai prevedibile. Tiene sempre sulle spine, sempre con il fiato sospeso per sapere come va a finire.
Tsuna e compagni crescono e maturano piano piano, prendendo consapevolezza di sé stessi e di cosa vanno incontro. E' una delle serie più belle, dinamiche e coinvolgente mai viste. Grazie Amano-sensei e grazie Studio Artland per averla animata.
Non gli trovo un solo difetto. Ha comicità, serietà, azione, dinamiche assurde, introspezione e sviluppo dei personaggi. Ogni momento ti tiene con il fiato sospeso, è una serie davvero speciale che mi ha fatto subito innamorare. Non è il classico shounen di combattimenti, sa davvero catturarti del tutto e non è mai prevedibile. Tiene sempre sulle spine, sempre con il fiato sospeso per sapere come va a finire.
Tsuna e compagni crescono e maturano piano piano, prendendo consapevolezza di sé stessi e di cosa vanno incontro. E' una delle serie più belle, dinamiche e coinvolgente mai viste. Grazie Amano-sensei e grazie Studio Artland per averla animata.
Eccezionale! La comicità di questo anime è fantastica e accessibile a tutti, i personaggi (molti) sono ben caratterizzati e bizzarri, i combattimenti mai eccessivamente lunghi e assurdi. Uno dei pochi anime che mi ha tenuto incollato al PC con la curiosità di vedere l'episodio successivo. Si parte con episodi leggeri e all'insegna dell'ironia, poi si entra nel vivo e si assiste alla crescita dei personaggi, che cambiano lentamente col passare del tempo e per via degli eventi. E Reborn è il genio del male di questo capolavoro!
È la prima, e unica (per ora, spero che in un futuro non tanto lontano continuino con una seconda serie), serie animata tratta dal manga "Tutor Hitman Reborn" di Akira Amano-sensei. Ricopre le prime due (tre, se si conta quella di Rokudo Mokuro come tale) saghe del manga, quella dei Varia e del Futuro.
Si presenta all'inizio come un comico/scolastico, con questo bambino che si presenta a casa di Sawada Tsunayoshi, un perfetto imbranato, dicendo alla madre che lo aiuterà a migliorare a scuola; egli si rivela in realtà un mafioso venuto in Giappone per allenare Tsuna, destinato a diventare il decimo boss della famiglia Vongola, la famiglia mafiosa più influente e famosa nel mondo. Nei primi episodi si sviluppano la relazioni tra i vari personaggi, ovvero Reborn (il bambino), Yamamoto (il cosiddetto "maniaco del baseball"), Gokudera (il bombarolo), Ryohey (il pugile), Lambo (un bambino di un'altra famiglia mafiosa affidato ai Vongola), Haru (una ragazza che frequenta una delle due scuole medie di Naminori), Kyoko (sorella del pugile e la ragazza di cui è innamorato Tsuna) e Hibari (freddo e crudele presidente del comitato disciplinare della scuola media Namimori). Dopo le prime ventidue puntate circa compare il primo vero malvagio della serie, Rokudo Mokuro, un illusionista, assieme alla sua banda: questo sarà il primo vero ostacolo per la famiglia Vongola e proprio in questa parte Tsuna combatte per la prima volta, mostrando i suoi poteri. Dopo questa mini saga shonen riprende la parte comica e scolastica per altri venti episodi circa, per poi raggiungere la prima vera e propria saga shonen: quella dei Varia, nella lotta per il comando della famiglia Vongola, durante la quale Tsuna e i suoi guardiani (ovvero coloro che devono proteggere il boss: Yamamoto, Ryohei, Hibari, Lambo, Gokudera e Chrome - giovane ragazza che compare proprio durante la saga) devono sconfiggere i sette membri dei Varia in competizioni singole e con regole particolari. Questa saga è dunque ricca di combattimenti e di acquisizioni di poteri anche da parte degli altri amici di Tsuna. Alla conclusione della saga segue il solito gruppo di episodi "inutili" e comici, fino ad arrivare al cuore di questo anime, la saga del futuro, che occupa all'incirca i 2/3 degli episodi. Non darò molti dettagli sulla trama di questa perché non voglio fare spoiler, dico soltanto che Tsuna si ritrova nel futuro per colpa del Bazooka dei Dieci Anni di Lambo, dove scopre che il mondo è completamente cambiato e che la famiglia Vongola non è più la maggiore esponente della mafia: al suo posto c'è la famiglia Millefiore, divisa in Black Spell e White Spell (dal colore dei vestiti che indossano), i portatori dei Mare Ring, unici anelli in grado di eguagliare quelli dei Vongola in quanto a potenza. La saga è ricca di combattimenti e di colpi di scena, che cambiano e ribaltano tutto quello che si pensava fino ad un momento prima, e spiega anche molti elementi della trama e riguardanti i vari anelli e le famiglie mafiose.
I personaggi sono molto vari e ce ne sono di tutti i tipi, dai più stupidi e rompiscatole (Lambo), da quelli con atteggiamenti da duro (Hibari), a quelli spensierati (Yamamoto); insomma, ce ne sono davvero per tutti i gusti. La loro evoluzione nel corso della storia è inevitabile, vista la grande mole di episodi e il cambiamento di genere che l'anime compie "in itinere"; Tsuna è quello che si evolve maggiormente, riuscendo a capire ciò che è davvero importante per lui, riuscendo ad acquistare il potere e la volontà per proteggere i propri amici e cari. Gli altri invece si ritrovano dentro vari modelli e non escono molto dal confine stabilito da essi. Ovviamente contiene anche personaggi semi-inutili o del tutto inutili, fastidiosi e patetici, ma questi purtroppo sono onnipresenti e non sono solo un problema di questo singolo anime.
La grafica si evolve anch'essa, dato che l'anime dura molto; le scene di combattimento sono molto ben definite e sceniche, i poteri sono molto originali e ben rappresentati, anche come colori scelti è davvero fatto bene; non è perfetta perché è un po' datato.
Le colonne sonore e i temi dei vari personaggi sono stupende, davvero molto azzeccate, e rievocano, al solo sentirle, tutto ciò che è e ha vissuto quel personaggio, oppure rievocano tutte le altre scene epiche che si sono già svolte, e che avevano lo stesso sottofondo musicale (Tsuna Awakens in primis, il tema di Hibari subito dopo). Davvero impeccabile sotto questo aspetto, tanto di cappello.
Commento personale: ho davvero amato quest'anime, anche se a volte le scene comiche erano un po' troppo forzate e alla lunga ripetitive; proprio per questo motivo non ho dato il voto massimo. Per il resto adoro molto i poteri e i personaggi; anche le voci giapponesi sono molto azzeccate.
Si presenta all'inizio come un comico/scolastico, con questo bambino che si presenta a casa di Sawada Tsunayoshi, un perfetto imbranato, dicendo alla madre che lo aiuterà a migliorare a scuola; egli si rivela in realtà un mafioso venuto in Giappone per allenare Tsuna, destinato a diventare il decimo boss della famiglia Vongola, la famiglia mafiosa più influente e famosa nel mondo. Nei primi episodi si sviluppano la relazioni tra i vari personaggi, ovvero Reborn (il bambino), Yamamoto (il cosiddetto "maniaco del baseball"), Gokudera (il bombarolo), Ryohey (il pugile), Lambo (un bambino di un'altra famiglia mafiosa affidato ai Vongola), Haru (una ragazza che frequenta una delle due scuole medie di Naminori), Kyoko (sorella del pugile e la ragazza di cui è innamorato Tsuna) e Hibari (freddo e crudele presidente del comitato disciplinare della scuola media Namimori). Dopo le prime ventidue puntate circa compare il primo vero malvagio della serie, Rokudo Mokuro, un illusionista, assieme alla sua banda: questo sarà il primo vero ostacolo per la famiglia Vongola e proprio in questa parte Tsuna combatte per la prima volta, mostrando i suoi poteri. Dopo questa mini saga shonen riprende la parte comica e scolastica per altri venti episodi circa, per poi raggiungere la prima vera e propria saga shonen: quella dei Varia, nella lotta per il comando della famiglia Vongola, durante la quale Tsuna e i suoi guardiani (ovvero coloro che devono proteggere il boss: Yamamoto, Ryohei, Hibari, Lambo, Gokudera e Chrome - giovane ragazza che compare proprio durante la saga) devono sconfiggere i sette membri dei Varia in competizioni singole e con regole particolari. Questa saga è dunque ricca di combattimenti e di acquisizioni di poteri anche da parte degli altri amici di Tsuna. Alla conclusione della saga segue il solito gruppo di episodi "inutili" e comici, fino ad arrivare al cuore di questo anime, la saga del futuro, che occupa all'incirca i 2/3 degli episodi. Non darò molti dettagli sulla trama di questa perché non voglio fare spoiler, dico soltanto che Tsuna si ritrova nel futuro per colpa del Bazooka dei Dieci Anni di Lambo, dove scopre che il mondo è completamente cambiato e che la famiglia Vongola non è più la maggiore esponente della mafia: al suo posto c'è la famiglia Millefiore, divisa in Black Spell e White Spell (dal colore dei vestiti che indossano), i portatori dei Mare Ring, unici anelli in grado di eguagliare quelli dei Vongola in quanto a potenza. La saga è ricca di combattimenti e di colpi di scena, che cambiano e ribaltano tutto quello che si pensava fino ad un momento prima, e spiega anche molti elementi della trama e riguardanti i vari anelli e le famiglie mafiose.
I personaggi sono molto vari e ce ne sono di tutti i tipi, dai più stupidi e rompiscatole (Lambo), da quelli con atteggiamenti da duro (Hibari), a quelli spensierati (Yamamoto); insomma, ce ne sono davvero per tutti i gusti. La loro evoluzione nel corso della storia è inevitabile, vista la grande mole di episodi e il cambiamento di genere che l'anime compie "in itinere"; Tsuna è quello che si evolve maggiormente, riuscendo a capire ciò che è davvero importante per lui, riuscendo ad acquistare il potere e la volontà per proteggere i propri amici e cari. Gli altri invece si ritrovano dentro vari modelli e non escono molto dal confine stabilito da essi. Ovviamente contiene anche personaggi semi-inutili o del tutto inutili, fastidiosi e patetici, ma questi purtroppo sono onnipresenti e non sono solo un problema di questo singolo anime.
La grafica si evolve anch'essa, dato che l'anime dura molto; le scene di combattimento sono molto ben definite e sceniche, i poteri sono molto originali e ben rappresentati, anche come colori scelti è davvero fatto bene; non è perfetta perché è un po' datato.
Le colonne sonore e i temi dei vari personaggi sono stupende, davvero molto azzeccate, e rievocano, al solo sentirle, tutto ciò che è e ha vissuto quel personaggio, oppure rievocano tutte le altre scene epiche che si sono già svolte, e che avevano lo stesso sottofondo musicale (Tsuna Awakens in primis, il tema di Hibari subito dopo). Davvero impeccabile sotto questo aspetto, tanto di cappello.
Commento personale: ho davvero amato quest'anime, anche se a volte le scene comiche erano un po' troppo forzate e alla lunga ripetitive; proprio per questo motivo non ho dato il voto massimo. Per il resto adoro molto i poteri e i personaggi; anche le voci giapponesi sono molto azzeccate.
"Tutor Hitman Reborn" o "Katekyo Hitman Reborn" è il solito anime che inizia da commedia (deprimente) per poi trasformarsi in un bello shounen, rovinato proprio da grosse lacune e imperfezioni della mangaka Amano Akira, infatti l'anime è preso dall'omonimo manga, ma non si conclude insieme a esso, infatti finisce con la saga "del futuro" in corrispondenza dell'inizio del trentesimo volume del manga, che durerà 42 volumi.
Quindi vediamo in KHR (abbreviato) una sorta anche di presa in giro, ci poteva risultare una bella trama. <b>[INIZIO SPOILER]</b> La trama gira intorno alla famiglia Vongola, una famiglia mafiosa famosa che risiede in Italia. E' proprio compito di uno degli Arcobaleni, Reborn, trovare il decimo boss della famiglia Vongola, e lo trova in Sawada Tsunayoshi, un ragazzo che non eccelle in niente, considerato da tutti "sfigato" e senza amici. Vedremo quindi le difficoltà che dovrà passare Tsuna, diventando da sfigato a famoso, eccellente negli sport ecc. solo grazie al proiettile dell'ultimo desiderio, un proiettile speciale sparato da Reborn che ti fa apparentemente morire ma dopo aver espresso per forza il tuo ultimo desiderio - cioè quello che aveva in mente Tsuna prima di essere colpito dal proiettile -, quindi è proprio grazie a Reborn che Tsuna si troverà degli amici e amiche, ma anche dei nemici nel corso delle varie saghe. L'obiettivo dell'anime alla fine, quindi, è quello di far diventare Sawada Tsunayoshi decimo boss dei vongola. <b>[FINE SPOILER]</b>
Commenti: a me dell'anime sono piaciute molto le tre saghe, soprattutto i combattimenti. I poteri dei personaggi anche, sono dei punti in più per l'anime e la trama non è da non essere invidiata da altri mangaka. Ma vediamo in questo anime, proprio come ho detto prima, molte lacune. Il fatto di essere passato da commedia (come ho già detto, una commedia incapace di fare ridere) a uno shounen - vedendo di non fare successo l'Amano Akira ha cambiato tipologia di anime - facendoci passare per i primi 20 episodi una vera noia. Poi in mezzo a una saga e l'altra, non bastavano le puntate inutili all'inizio, vedremo altre puntate inutili e noiose, per tutte le saghe vedremo sempre i soliti personaggi, sia alleati sia nemici, in quanto <b>
Quindi vediamo in KHR (abbreviato) una sorta anche di presa in giro, ci poteva risultare una bella trama. <b>[INIZIO SPOILER]</b> La trama gira intorno alla famiglia Vongola, una famiglia mafiosa famosa che risiede in Italia. E' proprio compito di uno degli Arcobaleni, Reborn, trovare il decimo boss della famiglia Vongola, e lo trova in Sawada Tsunayoshi, un ragazzo che non eccelle in niente, considerato da tutti "sfigato" e senza amici. Vedremo quindi le difficoltà che dovrà passare Tsuna, diventando da sfigato a famoso, eccellente negli sport ecc. solo grazie al proiettile dell'ultimo desiderio, un proiettile speciale sparato da Reborn che ti fa apparentemente morire ma dopo aver espresso per forza il tuo ultimo desiderio - cioè quello che aveva in mente Tsuna prima di essere colpito dal proiettile -, quindi è proprio grazie a Reborn che Tsuna si troverà degli amici e amiche, ma anche dei nemici nel corso delle varie saghe. L'obiettivo dell'anime alla fine, quindi, è quello di far diventare Sawada Tsunayoshi decimo boss dei vongola. <b>[FINE SPOILER]</b>
Commenti: a me dell'anime sono piaciute molto le tre saghe, soprattutto i combattimenti. I poteri dei personaggi anche, sono dei punti in più per l'anime e la trama non è da non essere invidiata da altri mangaka. Ma vediamo in questo anime, proprio come ho detto prima, molte lacune. Il fatto di essere passato da commedia (come ho già detto, una commedia incapace di fare ridere) a uno shounen - vedendo di non fare successo l'Amano Akira ha cambiato tipologia di anime - facendoci passare per i primi 20 episodi una vera noia. Poi in mezzo a una saga e l'altra, non bastavano le puntate inutili all'inizio, vedremo altre puntate inutili e noiose, per tutte le saghe vedremo sempre i soliti personaggi, sia alleati sia nemici, in quanto <b>
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b> non morirà mai nessuno di importante ma massimo due-tre personaggi d'importanza secondaria <b>[Fine spoiler]</b>, ma alla fine tutti i nemici saranno in un certo senso "amici" del protagonista, che ha proprio questo potere di cambiare atteggiamenti e mentalità dei suoi nemici durante gli avvenimenti. Ma non possiamo dire, almeno io, che i personaggi di "Tutor Hitman Reborn" non ci siano rimasti a cuore e quindi che ci siamo appassionati all'anime. Avrei preferito quindi un anime di una centinaia di episodi. Voto 7.
Vi è mai capitato di cominciare a vedere un anime comico, che di punto in bianco, dopo una ventina di puntate, si trasforma in uno shounen di combattimenti meno che mediocre? Credo di no. Certo, eccetto "Tutor Hitman Reborn!".
Reborn, per abbreviare, è l'unico anime che abbia mai avuto modo di vedere, in cui il genere comico, e shounen/azione, si alternano in maniera inverosimile. Sembra quasi che dopo le prime puntate, l'autrice abbia di colpo avuto l'idea di fare uno shounen, nonostante sia palese che Reborn è nato come un anime comico e, sinceramente, è proprio la parte comica quella meglio riuscita.
La comicità di Reborn non è eccezionale, ma abbastanza leggera da permettere una lettura gradevole, anche se alla lunga un po' noiosa; senza contare che tutti i personaggi (a mio parere uno dei punti più realistici dell'opera) sono nati per essere utilizzati in un anime comico, e non in uno shounen di combattimenti pietosi.
Andiamo, è palese che l'autrice abbia copiato malamente a destra e a manca per realizzare i combattimenti, e diventa ancora più palese durante la saga del futuro, di cui ho visto sì e no la metà della puntate, vista la noia che mi colpiva durante gli scontri. Ricordiamo i 7 tipi di hado, copiati spudoratamente dai 5 elementi di Naruto; e che dire delle boxe? Ognuno ha la sua, sono tutte diverse, ed è quasi come se tramite esse, chiunque rilasci il suo vero potere. Rilascio, rilascio... Non ricorda tanto Bleach, e il rilascio delle Zampakuto? E potrei andare avanti all'infinito.
Ma la cosa più evidente, è che Reborn è puro fanservice; soltanto la scelta di cambiare genere è riconducibile al "seguire la massa", tipico degli anime di adesso; evidentemente l'autrice ha capito che un manga comico sarebbe durato ben poco, e cos'ha fatto? L'ha trasformato in uno shounen d'azione, che sa tutto di già visto, e che straripa di scopiazzamenti ovunque.
Dunque che dire? Io, fossi in voi, guarderei l'anime solamente fino alle puntate 71/72, che comprendono le prime saghe, abbastanza digeribili, per poi cestinare completamente tutte le altre, ovvero la saga del futuro, veramente tremenda. Almeno non rovinerete la vostra opinione su quest'anime, cosa che ho fatto io, e molti altri. Penso che più di 5 non si meriti.
Reborn, per abbreviare, è l'unico anime che abbia mai avuto modo di vedere, in cui il genere comico, e shounen/azione, si alternano in maniera inverosimile. Sembra quasi che dopo le prime puntate, l'autrice abbia di colpo avuto l'idea di fare uno shounen, nonostante sia palese che Reborn è nato come un anime comico e, sinceramente, è proprio la parte comica quella meglio riuscita.
La comicità di Reborn non è eccezionale, ma abbastanza leggera da permettere una lettura gradevole, anche se alla lunga un po' noiosa; senza contare che tutti i personaggi (a mio parere uno dei punti più realistici dell'opera) sono nati per essere utilizzati in un anime comico, e non in uno shounen di combattimenti pietosi.
Andiamo, è palese che l'autrice abbia copiato malamente a destra e a manca per realizzare i combattimenti, e diventa ancora più palese durante la saga del futuro, di cui ho visto sì e no la metà della puntate, vista la noia che mi colpiva durante gli scontri. Ricordiamo i 7 tipi di hado, copiati spudoratamente dai 5 elementi di Naruto; e che dire delle boxe? Ognuno ha la sua, sono tutte diverse, ed è quasi come se tramite esse, chiunque rilasci il suo vero potere. Rilascio, rilascio... Non ricorda tanto Bleach, e il rilascio delle Zampakuto? E potrei andare avanti all'infinito.
Ma la cosa più evidente, è che Reborn è puro fanservice; soltanto la scelta di cambiare genere è riconducibile al "seguire la massa", tipico degli anime di adesso; evidentemente l'autrice ha capito che un manga comico sarebbe durato ben poco, e cos'ha fatto? L'ha trasformato in uno shounen d'azione, che sa tutto di già visto, e che straripa di scopiazzamenti ovunque.
Dunque che dire? Io, fossi in voi, guarderei l'anime solamente fino alle puntate 71/72, che comprendono le prime saghe, abbastanza digeribili, per poi cestinare completamente tutte le altre, ovvero la saga del futuro, veramente tremenda. Almeno non rovinerete la vostra opinione su quest'anime, cosa che ho fatto io, e molti altri. Penso che più di 5 non si meriti.
"Tutor Hitman Reborn!", tratto dall'omonimo manga, è un'opera parecchio confusionaria, ma fortunatamente ciò non incide su una qualità complessiva sulle media e in alcuni sprazzi oltre. Infatti l'anime nasce come gag manga, un frullato di battute e poca serietà che poi si trasforma in uno shounen alla ricerca della serietà che inizialmente veniva messa da parte. Questa separazione è ovviamente più visibile nella versione cartacea, ma anche in quella animata con le prime puntate si può notare. Beh, c'è da precisare che circa la prima ventina di episodi sono filler quasi interamente, una scelta davvero ridicola a parere mio, perché costringe lo spettatore a vedere quel filler ma con noia e un calo dell'interesse assurdo, tant'è che ci vuole forza per arrivare alla parte originale ancora vogliosi di continuare, dopo essersi assorbiti episodi senza alcun senso ma impossibili da saltare se si vogliono conoscere i protagonisti. Già per questo, reputo che l'anime di THR sia calato di voto; ok, si cerca soprattutto la qualità, ma questo fattore influisce molto su di essa.
Ora iniziamo con la trama in generale, che presenta sia particolarità positive sia negative. Tsuna è un ragazzino che frequenta le medie, dai suoi compagni viene chiamato "imbranaTsuna" appunto perché è un fallito totale: prende brutti voti, sbaglia a parlare, non è pratico in nessuno sport e non riesce a toccare dito senza creare caos. Un giorno, proprio perché non è un genio, quella stupida di sua madre (veramente raggiunge dei liti assurdi di demenza quella donna, aspetto irrealistico anche per un'opera di fantasia) trova nella cassetta delle poste una lettera da un insegnante privato, che si offre di aiutare Tsuna e quando arriverà a casa il docente, che si scoprirà essere un bambino che dimostra due anni ma parla come un adulto, la donna non avrà problemi ad accettarlo come tutore... Per fortuna almeno il figlio si farà delle domande, e avrà le risposte. Il suo maestro in realtà è un killer della mafia, venuto in Giappone per far crescere il prossimo boss della sua famiglia, ovvero i Vongola. E chi sarà questo probabile prossimo capo mafioso? Ovvio, Tsuna! C'è da dire che da qui l'idea non è così malvagia, anche se si va a toccare un argomento piuttosto spinoso quale il mondo della malavita.
Indiscutibilmente non vi è nulla di divertente in un manga di battute e divertimento su questa tematica, fortunatamente diventerà uno shounen con il tempo, anche se peccherà secondo me in un dettaglio sì piccolo ma importante: l'analizzare ciò che è seriamente il mafioso o l'organizzazione in generale. Ci troviamo contro vittime del sistema mafioso e basta, questo anzi rimane anonimo, senza nomi e volti... per il resto c'è sempre il pentimento. Sembra quasi che ci troviamo in un mondo sì di mafia, ma in cui vige prima di tutto il rispetto verso chi si ama, e sappiamo che non è sempre così. THR manca di crudeltà e amara verità, lo sbaglio dell'autrice può essere senz'altro quello di aver inserito un protagonista così giovane: forse ciò le impedisce di fargli vivere contesti troppo dolorosi, chissà. I personaggi per fortuna hanno una forza tutta loro che colma la banalità del protagonista, per il quale a un certo punto si spera pure che passi all'altro mondo, veramente il classico cliché del 'devo salvare tutti' fatto a un livello eccessivo. E' un mondo senz'altro vario arricchito dal carisma e dal mistero di Reborn, ma che nei combattimenti pecca spesso, e si sente. Uno schema sempre uguale mai sfocia in colpi di scena: amico contro nemico finché non rimangono i boss ad affrontarsi. Ogni battaglia pare non portare da nessuna parte, e almeno nel punto in cui si è fermato l'anime è proprio così. Finiti questi duecento episodi ci si chiede perché così tanti per farci vedere il solito Tsuna e i soliti amici solo più potenziati? Dov'è la crescita psicologica? E quella caratteriale? Ritenta, sarai più fortunato.
Soprattutto i personaggi femminili, un ammasso di inutilità, manette alle mani dei protagonisti che spesso si indeboliranno per salvare due ragazze che stanno lì senza motivo, e neanche loro sono così celebrate da comprendere la loro inutilità. Anche loro le avrei viste volentieri solo dentro a una bara sigillata e dieci metri sotto terra.
La grafica, devo dire che non mi è piaciuta, anche se c'è stato un lieve miglioramento progressivo.
Merito ai doppiatori che ho trovato perfetti, ma demerito alle censure davvero troppo insistenti e a tratti idiote. Gokudera usa la dinamite, ma come l'accende nell'anime senza la sigaretta? Con la magia? Insomma, bocciata quasi su tutti i punti, questa versione animata di Reborn.
Ora iniziamo con la trama in generale, che presenta sia particolarità positive sia negative. Tsuna è un ragazzino che frequenta le medie, dai suoi compagni viene chiamato "imbranaTsuna" appunto perché è un fallito totale: prende brutti voti, sbaglia a parlare, non è pratico in nessuno sport e non riesce a toccare dito senza creare caos. Un giorno, proprio perché non è un genio, quella stupida di sua madre (veramente raggiunge dei liti assurdi di demenza quella donna, aspetto irrealistico anche per un'opera di fantasia) trova nella cassetta delle poste una lettera da un insegnante privato, che si offre di aiutare Tsuna e quando arriverà a casa il docente, che si scoprirà essere un bambino che dimostra due anni ma parla come un adulto, la donna non avrà problemi ad accettarlo come tutore... Per fortuna almeno il figlio si farà delle domande, e avrà le risposte. Il suo maestro in realtà è un killer della mafia, venuto in Giappone per far crescere il prossimo boss della sua famiglia, ovvero i Vongola. E chi sarà questo probabile prossimo capo mafioso? Ovvio, Tsuna! C'è da dire che da qui l'idea non è così malvagia, anche se si va a toccare un argomento piuttosto spinoso quale il mondo della malavita.
Indiscutibilmente non vi è nulla di divertente in un manga di battute e divertimento su questa tematica, fortunatamente diventerà uno shounen con il tempo, anche se peccherà secondo me in un dettaglio sì piccolo ma importante: l'analizzare ciò che è seriamente il mafioso o l'organizzazione in generale. Ci troviamo contro vittime del sistema mafioso e basta, questo anzi rimane anonimo, senza nomi e volti... per il resto c'è sempre il pentimento. Sembra quasi che ci troviamo in un mondo sì di mafia, ma in cui vige prima di tutto il rispetto verso chi si ama, e sappiamo che non è sempre così. THR manca di crudeltà e amara verità, lo sbaglio dell'autrice può essere senz'altro quello di aver inserito un protagonista così giovane: forse ciò le impedisce di fargli vivere contesti troppo dolorosi, chissà. I personaggi per fortuna hanno una forza tutta loro che colma la banalità del protagonista, per il quale a un certo punto si spera pure che passi all'altro mondo, veramente il classico cliché del 'devo salvare tutti' fatto a un livello eccessivo. E' un mondo senz'altro vario arricchito dal carisma e dal mistero di Reborn, ma che nei combattimenti pecca spesso, e si sente. Uno schema sempre uguale mai sfocia in colpi di scena: amico contro nemico finché non rimangono i boss ad affrontarsi. Ogni battaglia pare non portare da nessuna parte, e almeno nel punto in cui si è fermato l'anime è proprio così. Finiti questi duecento episodi ci si chiede perché così tanti per farci vedere il solito Tsuna e i soliti amici solo più potenziati? Dov'è la crescita psicologica? E quella caratteriale? Ritenta, sarai più fortunato.
Soprattutto i personaggi femminili, un ammasso di inutilità, manette alle mani dei protagonisti che spesso si indeboliranno per salvare due ragazze che stanno lì senza motivo, e neanche loro sono così celebrate da comprendere la loro inutilità. Anche loro le avrei viste volentieri solo dentro a una bara sigillata e dieci metri sotto terra.
La grafica, devo dire che non mi è piaciuta, anche se c'è stato un lieve miglioramento progressivo.
Merito ai doppiatori che ho trovato perfetti, ma demerito alle censure davvero troppo insistenti e a tratti idiote. Gokudera usa la dinamite, ma come l'accende nell'anime senza la sigaretta? Con la magia? Insomma, bocciata quasi su tutti i punti, questa versione animata di Reborn.
A mio parere "Tutor Hitman Reborn!" è uno dei migliori shounen in circolazione al momento, made in Weekly Shounen Jump, rivista già ben nota a tutti i fan di anime/manga per serie come "Bleach", "Naruto", "One Piece". La versione anime, seppur non completa, in quanto il manga è ancora in corso mentre l'anime è terminato, si presenta subito come un prodotto di qualità ben disegnato e con il pregio di essere pressocché esente da filler - le uniche due saghe filler sono state disegnate dall'autrice stessa del manga, quindi si possono considerare come un ampliamento della trama principale stessa.
Trama
La trama si presenta inizialmente tipica di un manga comico, con personaggi assurdi che vivono storie assurde, almeno fino all'episodio 19, in cui l'anime si trasforma in un vero e proprio shounen d'azione. I primi episodi fino al 10 vedono l'entrata in scena e la presentazione dei personaggi, quindi vi consiglio di guardarli, li troverete anche divertenti. Se invece vi scoccia potete tranquillamente saltare dal 10 in avanti e potrete saltare anche gli altri episodi riempitivi tra una saga e l'altra senza perdervi nessun tassello importante della trama. Dall'episodio 19, comunque, l'anime cambia totalmente, si passa a toni più seri in molti casi e battaglie veramente ben realizzate e impressionanti, con attacchi e mosse speciali semplici ma apprezzabili dallo spettatore. La trama intrigante, grazie alla storia degli Arcobaleno ben realizzata e una serie di misteri che soltanto verso il finale iniziano a chiarirsi. Sottolineo che per quanto nella serie si parli di mafia, i toni sono spesso giocosi e fantasiosi, per quanto spesso vengano ricordate anche le cose orribili che fa la mafia e anche per questo stesso motivo il protagonista non vuole entrare a farne parte.
Personaggi
I personaggi sono sicuramente il punto forte della serie, quelli che la rendono così fantastica. Come in ogni shounen, alla base di tutto c'è il rapporto di amicizia forte e indistruttibile tra i personaggi, ben caratterizzati e realizzati, con commistioni di serietà e comicità allo stesso tempo, in grado di farti emozionare. Le tecniche di combattimento che utilizzano, poi, sono variegate e non le solite tecniche a cui siamo abituati - Gokudera che combatte con della dinamite ne è un ottimo esempio. Il protagonista Tsuna, però, non è il solito protagonista figo e potente alla Goku, ma un povero ragazzo abbastanza imbranato che se non fosse per il proiettile dell'ultimo desiderio con cui lo colpisce il tutor reborn non sarebbe in grado di combinare niente di buono. Reborn stesso è un personaggio interessante, vittima della Maledizione degli Arcobaleno (la cui ombra aleggia per tutta la serie e soltanto nell'ultima saga si riesce a intuire di che si tratti veramente), che è considerato il miglior killer nel mondo della mafia.
Animazione
La serie è un buon prodotto di animazione, i combattimenti son ben trasposti e acquisiscono grande valore nell'anime, con le fiamme ben realizzate. Ending, OST e opening sono di qualità, piacevoli da ascoltare e in grado di far immergere ancora meglio lo spettatore nella visione.
Un dieci pieno per uno dei miei anime/manga preferiti.
Trama
La trama si presenta inizialmente tipica di un manga comico, con personaggi assurdi che vivono storie assurde, almeno fino all'episodio 19, in cui l'anime si trasforma in un vero e proprio shounen d'azione. I primi episodi fino al 10 vedono l'entrata in scena e la presentazione dei personaggi, quindi vi consiglio di guardarli, li troverete anche divertenti. Se invece vi scoccia potete tranquillamente saltare dal 10 in avanti e potrete saltare anche gli altri episodi riempitivi tra una saga e l'altra senza perdervi nessun tassello importante della trama. Dall'episodio 19, comunque, l'anime cambia totalmente, si passa a toni più seri in molti casi e battaglie veramente ben realizzate e impressionanti, con attacchi e mosse speciali semplici ma apprezzabili dallo spettatore. La trama intrigante, grazie alla storia degli Arcobaleno ben realizzata e una serie di misteri che soltanto verso il finale iniziano a chiarirsi. Sottolineo che per quanto nella serie si parli di mafia, i toni sono spesso giocosi e fantasiosi, per quanto spesso vengano ricordate anche le cose orribili che fa la mafia e anche per questo stesso motivo il protagonista non vuole entrare a farne parte.
Personaggi
I personaggi sono sicuramente il punto forte della serie, quelli che la rendono così fantastica. Come in ogni shounen, alla base di tutto c'è il rapporto di amicizia forte e indistruttibile tra i personaggi, ben caratterizzati e realizzati, con commistioni di serietà e comicità allo stesso tempo, in grado di farti emozionare. Le tecniche di combattimento che utilizzano, poi, sono variegate e non le solite tecniche a cui siamo abituati - Gokudera che combatte con della dinamite ne è un ottimo esempio. Il protagonista Tsuna, però, non è il solito protagonista figo e potente alla Goku, ma un povero ragazzo abbastanza imbranato che se non fosse per il proiettile dell'ultimo desiderio con cui lo colpisce il tutor reborn non sarebbe in grado di combinare niente di buono. Reborn stesso è un personaggio interessante, vittima della Maledizione degli Arcobaleno (la cui ombra aleggia per tutta la serie e soltanto nell'ultima saga si riesce a intuire di che si tratti veramente), che è considerato il miglior killer nel mondo della mafia.
Animazione
La serie è un buon prodotto di animazione, i combattimenti son ben trasposti e acquisiscono grande valore nell'anime, con le fiamme ben realizzate. Ending, OST e opening sono di qualità, piacevoli da ascoltare e in grado di far immergere ancora meglio lo spettatore nella visione.
Un dieci pieno per uno dei miei anime/manga preferiti.
Uno dei migliori anime mai visti! Dispiace che non comprenda tutto il manga, anch'esso fantastico, ma sarebbe stato impossibile proseguirlo a causa della vicinanza del manga (meno di 50 capitoli). La storia iniziata con stampo comico, ha poi preso una direzione più seria e a stile "eroe jump!", ma penso che ciò non abbia fatto altro che migliorare la storia; la censura effettuata è stata un "colpo di classe" sotto certi punti di vista, permettendo di rendere visibile l'anime anche a fasce minori, senza toglie niente alla trama.
Unica pecca è il doppiaggio italiano a mio parere, in quanto alcune voci non mi sembrano adatte ai personaggi, ma questa è 1 mia ipotesi personale.
Unica pecca è il doppiaggio italiano a mio parere, in quanto alcune voci non mi sembrano adatte ai personaggi, ma questa è 1 mia ipotesi personale.
Tutor Hitman Reborn, più noto come Katekyo Hitman Reborn, ed infine per nome completo Katekyoushi Hitman Reborn, è una serie shonen di grande successo prodotta dalla Shonen Jump, scritta e disegnata dall’autrice Akira Amano.
Il manga è composto da 33 volumetti usciti in Giappone fino ad oggi, ma che purtroppo in Italia hanno visto luce solamente 18 di questi grazie (e a causa della) Planeta DeAgostini Comics.
Katekyo Hitman Reborn, d’ora in poi “KHR”, non è solo una forma cartacea ma è anche un anime che ha riscosso un notevole successo, infatti è stato catalogato come uno dei migliori shonen odierni. Nelle classifiche generali dei volumi più apprezzati e venduti settimanalmente, KHR ha sempre trovato il proprio podio tra i primi, e non solo per l’originalità continua di questo manga, ma anche per i disegni strepitosi, la grinta e la continua passione che l’autrice ha impiegato in ogni suo volumetto. KHR è composto da 203 episodi e tutti questi sono un sorprendente elaborato di genialità.
Sì, esatto, ho detto proprio “genialità”, e sapete perché? Perché geniale lo è ed ora ve lo spiegherò nel dettaglio.
La storia ruota attorno a Sawada Tsunayoshi, un ragazzino delle scuole medie imbranato come pochi, che nulla ha di positivo se non la bravura nel cacciarsi in situazioni a dir poco compromettenti, umilianti, e che lo possano rendere sempre più sfigato agli occhi altrui. Il suo eterno amore, infatti, Sasagawa Kyoko, è la sua ragazza ideale: gentile, disponibile, altruista e carina, peccato che quest’ultima non lo degni di uno sguardo se non per salutarlo cordialmente.
Inutile dire che Tsuna faccia pena a chiunque, insomma, al sol guardarlo pare un perdente, e proprio per questo il suo soprannome altri non è che “Imbrana-Tsuna”, e lui non sembra voler fare a meno di questo ridicolo soprannome perché altro non riesce a combinare che guai, sia per sé che per gli altri.
Un giorno però, miracolo avviene che la sfiga di Tsuna magicamente si tramuti in un vero e proprio inferno: il peggio doveva ancora arrivare. Una mattina sfortunata come le altre, Tsuna viene fermato da un piccolo bambino vestito di tutto punto, e consegnata una lettera, egli gli comunica che è stato scelto per divenire il più potente boss mafioso esistente, e più precisamente Tsuna è stato candidato per il “trono” di Vongola Decimo. Tsuna ovviamente non ne vuol sapere di tutto questo, anzi, lo trova logicamente uno scherzo, peccato però che il bambino, di nome Reborn, presa una buffa pistola verde gli spara in testa uccidendolo.
Una cosa strana avviene però, infatti, nel momento di morire, in Tsuna iniziano a ronzare per la testa strani pensieri, quali ad esempio, il non aver ancora rivelato i propri sentimenti alla dolce Kyoko e che morendo non avrebbe più potuto fare. Caso vuole che Tsuna si risvegli di colpo dal decesso e, spogliatosi di tutti i suoi indumenti, con una forza sovrumana corra saltando di macchina in macchina, di casa in casa, alla propria scuola, dove in mutande rivelerà a Kyoko i suoi sentimenti.
Cosa sarà successo a Tsuna? È forse impazzito? Certo che no.
L’accaduto è stato dettato dalla Dying Will Bullet, ovvero una pallottola di proprietà di Reborn, che quando colpisce qualcuno fa scaturire i sensi di colpa avuti in vita antecedenti alla morte, e dona uno stato di forza innaturale per poterli risolvere, o comunque eliminare.
È solo l’inizio della sfortuna di Tsuna, perché Reborn s’insedierà a casa sua proclamandosi il suo tutore, nonché insegnante assassino per far divenire Tsuna il più grande boss mafioso della storia, nonché il più grande sicario di sempre.
Fin da subito il protagonista risulta essere chiaramente il tipico “Loser”, o comunque uno smidollato che altro non riesce a fare se non chiedere aiuto al prossimo piagnucolando come un bambino. È cosa rara al giorno d’oggi che altro non si legge che di protagonisti eroi, bellissimi ed intraprendenti senza macchia e senza paura.
Una trama a dir poco ironica, divertente, che ha di che poter ridere, ma le bizzarre avvenute dello sfigato protagonista sembrano non finire mai perché in futuro, altri come lui dovranno aiutarlo nel divenire Vongola Decimo, ovvero dei Guardiani che presteranno fedeltà a Tsuna.
Analizzando ogni singolo personaggio della storia, ho potuto constatare che tutti sono estremamente diversi tra loro, ma con un’unica comunanza: L’amicizia che li tiene legati sia a Tsuna che tra di loro.
Questa è sicuramente la serie in cui ho apprezzato i nemici come in nessun’altra prima d’ora: quasi fossero al pari dei protagonisti li ho trovati a dir poco mozzafiato per tutto.
Gli episodi della versione animata sono molti, è vero, lo pensai anche io, ma sapeste come ho piagnucolato alla fine per non poterlo più vedere! La serie animata è stata infatti interrotta per non creare filler poiché la versione cartacea era ancora in fase di ulteriore sviluppo, pertanto, è stata già annunciata una seconda serie che vedrà luce non appena sarà disponibile maggior materiale su cui poter lavorare.
Per tenermi al “passo” ho infatti continuato a leggere la versione cartacea, e devo ammettere che se all’anime davo 10+ al manga do 11.
Una storia come questa, lunga come questa e che non fa annoiare, per me è introvabile: è l’unica serie di così tanti episodi che non mi ha stancata e credetemi, non riesco ancora a crederci di aver visto 203 episodi.
Una come me infatti lascia subito perdere, e se devo essere sincera, ai primi 10 episodi dell’anime smisi di vederlo perché la trama non procedeva, ma poi sentiti tanti pareri ho ripreso a guardarlo e ora è una delle mie tre serie preferite.
Alcune persone hanno valutato in modo pessimo questa serie per via del fattore “mafia”, accusando quest’opera d’esser diseducativa, ma ora proviamo a ragionare insieme: Quale persona si farebbe condizionare da un anime al punto tale di voler divenire un mafioso? Vorrebbe dire che è senza cervello, privo di neuroni e che l’unico esistente è morto dopo un’overdose, ma in tal caso ci penserebbe la polizia a mandarlo in un centro di recupero mentale.
Oltretutto, nella versione cartacea, onde evitare spoiler, dico solo che la questione “mafia” viene ampliamente risolta e rivalutata, inoltre vorrei ricordare che è pura F.A.N.T.A.S.I.A., e non un vero e proprio stile di vita.
La frase “I fatti accaduti in questa vicenda solo un prodotto di pura fantasia” non vi dice nulla? È qua che entra in gioco questa magica formula d’avvertenza.
Allora Hokuto No Ken cosa dovrebbe essere? Illegale ovviamente. Dragon Ball? Inguardabile.
Suvvia gente, sul mercato vi sono cose molto peggiori.
I voti che ho dato a questa serie non li rivaluterei mai poiché mai una serie è riuscita ad entusiasmarmi per così tanto tempo e per così tante puntate, al punto tale da voler a tutti i costi proseguire con la versione cartacea per scoprirne il seguito ancora inedito come anime: è stato veramente un anime splendido fino alla fine, e come manga sta continuando a piacermi seppur dopo 33 volumi la fine paia ancora lontana.
L’amicizia in questa serie non è mai stata tanto importante, e di anime e manga ne ho visti e letti, ma qui è stato il punto fermo costante della storia: La lealtà, l’onestà e la forza di volontà e la fierezza di dover sempre difendere i propri compagni sono le componenti essenziali del rapporto che vi è tra tutti i personaggi della serie.
Un’altra cosa che mi ha molto colpita è stata l’autrice, che seppur donna, sia stata in grado di sfondare con una serie così dannatamente shonen, d’azione e battaglie, perché di solito i maschi sono più “portati”, ma invece lei ha fatto meglio di tantissimi altri. Pertanto si merita veramente i miei complimenti per la bravura e per la costante perseveranza che impiega nel suo lavoro, si vede che lavora con la passione nel cuore per questa serie.
Il disegno è molto curato, e le scene di battaglia sono ben fatte, e ogni singola vignetta è piena di particolari: molto, ma molto belle.
Gli attacchi, le mosse di combattimento e le tecniche di queste ultime sono state pensate molto dettagliatamente, e le vittorie dei personaggi sono veramente meritate. Spesso capita che i boss finali vengano annientati in quattro secondi, seppur magari per tutta la serie siano stati degli aghi nel sedere, ma qui è diverso, ci sono degli scontri mozzafiato non troppo lunghi né troppo brevi, e per la prima volta sono veramente soddisfatta della durata di queste battaglie decisive perché spesso mi ritrovavo con l’amaro in bocca, della serie: “Ma che? Già finito?” Qua è diverso.
Un’altra cosa su cui volevo soffermarmi erano le Opening e le Ending di questa serie, che trovo bellissime.
Ho apprezzato una canzone dopo l’altra, e non tralascio nel dire che una delle Ending è cantata da due dei personaggi dell’opera, e quasi fosse stato da parte della Amano un regalo per i fan, io l’ho adorato come pochi.
Katekyoushi Hitman Reborn è per me un capolavoro, nulla da ridire. Concludo dicendo che, come se non si fosse notato, ho veramente amato la versione animata e sto continuando ad amare il manga e che consiglio moltissimo a tutti gli amanti del genere.
Il manga è composto da 33 volumetti usciti in Giappone fino ad oggi, ma che purtroppo in Italia hanno visto luce solamente 18 di questi grazie (e a causa della) Planeta DeAgostini Comics.
Katekyo Hitman Reborn, d’ora in poi “KHR”, non è solo una forma cartacea ma è anche un anime che ha riscosso un notevole successo, infatti è stato catalogato come uno dei migliori shonen odierni. Nelle classifiche generali dei volumi più apprezzati e venduti settimanalmente, KHR ha sempre trovato il proprio podio tra i primi, e non solo per l’originalità continua di questo manga, ma anche per i disegni strepitosi, la grinta e la continua passione che l’autrice ha impiegato in ogni suo volumetto. KHR è composto da 203 episodi e tutti questi sono un sorprendente elaborato di genialità.
Sì, esatto, ho detto proprio “genialità”, e sapete perché? Perché geniale lo è ed ora ve lo spiegherò nel dettaglio.
La storia ruota attorno a Sawada Tsunayoshi, un ragazzino delle scuole medie imbranato come pochi, che nulla ha di positivo se non la bravura nel cacciarsi in situazioni a dir poco compromettenti, umilianti, e che lo possano rendere sempre più sfigato agli occhi altrui. Il suo eterno amore, infatti, Sasagawa Kyoko, è la sua ragazza ideale: gentile, disponibile, altruista e carina, peccato che quest’ultima non lo degni di uno sguardo se non per salutarlo cordialmente.
Inutile dire che Tsuna faccia pena a chiunque, insomma, al sol guardarlo pare un perdente, e proprio per questo il suo soprannome altri non è che “Imbrana-Tsuna”, e lui non sembra voler fare a meno di questo ridicolo soprannome perché altro non riesce a combinare che guai, sia per sé che per gli altri.
Un giorno però, miracolo avviene che la sfiga di Tsuna magicamente si tramuti in un vero e proprio inferno: il peggio doveva ancora arrivare. Una mattina sfortunata come le altre, Tsuna viene fermato da un piccolo bambino vestito di tutto punto, e consegnata una lettera, egli gli comunica che è stato scelto per divenire il più potente boss mafioso esistente, e più precisamente Tsuna è stato candidato per il “trono” di Vongola Decimo. Tsuna ovviamente non ne vuol sapere di tutto questo, anzi, lo trova logicamente uno scherzo, peccato però che il bambino, di nome Reborn, presa una buffa pistola verde gli spara in testa uccidendolo.
Una cosa strana avviene però, infatti, nel momento di morire, in Tsuna iniziano a ronzare per la testa strani pensieri, quali ad esempio, il non aver ancora rivelato i propri sentimenti alla dolce Kyoko e che morendo non avrebbe più potuto fare. Caso vuole che Tsuna si risvegli di colpo dal decesso e, spogliatosi di tutti i suoi indumenti, con una forza sovrumana corra saltando di macchina in macchina, di casa in casa, alla propria scuola, dove in mutande rivelerà a Kyoko i suoi sentimenti.
Cosa sarà successo a Tsuna? È forse impazzito? Certo che no.
L’accaduto è stato dettato dalla Dying Will Bullet, ovvero una pallottola di proprietà di Reborn, che quando colpisce qualcuno fa scaturire i sensi di colpa avuti in vita antecedenti alla morte, e dona uno stato di forza innaturale per poterli risolvere, o comunque eliminare.
È solo l’inizio della sfortuna di Tsuna, perché Reborn s’insedierà a casa sua proclamandosi il suo tutore, nonché insegnante assassino per far divenire Tsuna il più grande boss mafioso della storia, nonché il più grande sicario di sempre.
Fin da subito il protagonista risulta essere chiaramente il tipico “Loser”, o comunque uno smidollato che altro non riesce a fare se non chiedere aiuto al prossimo piagnucolando come un bambino. È cosa rara al giorno d’oggi che altro non si legge che di protagonisti eroi, bellissimi ed intraprendenti senza macchia e senza paura.
Una trama a dir poco ironica, divertente, che ha di che poter ridere, ma le bizzarre avvenute dello sfigato protagonista sembrano non finire mai perché in futuro, altri come lui dovranno aiutarlo nel divenire Vongola Decimo, ovvero dei Guardiani che presteranno fedeltà a Tsuna.
Analizzando ogni singolo personaggio della storia, ho potuto constatare che tutti sono estremamente diversi tra loro, ma con un’unica comunanza: L’amicizia che li tiene legati sia a Tsuna che tra di loro.
Questa è sicuramente la serie in cui ho apprezzato i nemici come in nessun’altra prima d’ora: quasi fossero al pari dei protagonisti li ho trovati a dir poco mozzafiato per tutto.
Gli episodi della versione animata sono molti, è vero, lo pensai anche io, ma sapeste come ho piagnucolato alla fine per non poterlo più vedere! La serie animata è stata infatti interrotta per non creare filler poiché la versione cartacea era ancora in fase di ulteriore sviluppo, pertanto, è stata già annunciata una seconda serie che vedrà luce non appena sarà disponibile maggior materiale su cui poter lavorare.
Per tenermi al “passo” ho infatti continuato a leggere la versione cartacea, e devo ammettere che se all’anime davo 10+ al manga do 11.
Una storia come questa, lunga come questa e che non fa annoiare, per me è introvabile: è l’unica serie di così tanti episodi che non mi ha stancata e credetemi, non riesco ancora a crederci di aver visto 203 episodi.
Una come me infatti lascia subito perdere, e se devo essere sincera, ai primi 10 episodi dell’anime smisi di vederlo perché la trama non procedeva, ma poi sentiti tanti pareri ho ripreso a guardarlo e ora è una delle mie tre serie preferite.
Alcune persone hanno valutato in modo pessimo questa serie per via del fattore “mafia”, accusando quest’opera d’esser diseducativa, ma ora proviamo a ragionare insieme: Quale persona si farebbe condizionare da un anime al punto tale di voler divenire un mafioso? Vorrebbe dire che è senza cervello, privo di neuroni e che l’unico esistente è morto dopo un’overdose, ma in tal caso ci penserebbe la polizia a mandarlo in un centro di recupero mentale.
Oltretutto, nella versione cartacea, onde evitare spoiler, dico solo che la questione “mafia” viene ampliamente risolta e rivalutata, inoltre vorrei ricordare che è pura F.A.N.T.A.S.I.A., e non un vero e proprio stile di vita.
La frase “I fatti accaduti in questa vicenda solo un prodotto di pura fantasia” non vi dice nulla? È qua che entra in gioco questa magica formula d’avvertenza.
Allora Hokuto No Ken cosa dovrebbe essere? Illegale ovviamente. Dragon Ball? Inguardabile.
Suvvia gente, sul mercato vi sono cose molto peggiori.
I voti che ho dato a questa serie non li rivaluterei mai poiché mai una serie è riuscita ad entusiasmarmi per così tanto tempo e per così tante puntate, al punto tale da voler a tutti i costi proseguire con la versione cartacea per scoprirne il seguito ancora inedito come anime: è stato veramente un anime splendido fino alla fine, e come manga sta continuando a piacermi seppur dopo 33 volumi la fine paia ancora lontana.
L’amicizia in questa serie non è mai stata tanto importante, e di anime e manga ne ho visti e letti, ma qui è stato il punto fermo costante della storia: La lealtà, l’onestà e la forza di volontà e la fierezza di dover sempre difendere i propri compagni sono le componenti essenziali del rapporto che vi è tra tutti i personaggi della serie.
Un’altra cosa che mi ha molto colpita è stata l’autrice, che seppur donna, sia stata in grado di sfondare con una serie così dannatamente shonen, d’azione e battaglie, perché di solito i maschi sono più “portati”, ma invece lei ha fatto meglio di tantissimi altri. Pertanto si merita veramente i miei complimenti per la bravura e per la costante perseveranza che impiega nel suo lavoro, si vede che lavora con la passione nel cuore per questa serie.
Il disegno è molto curato, e le scene di battaglia sono ben fatte, e ogni singola vignetta è piena di particolari: molto, ma molto belle.
Gli attacchi, le mosse di combattimento e le tecniche di queste ultime sono state pensate molto dettagliatamente, e le vittorie dei personaggi sono veramente meritate. Spesso capita che i boss finali vengano annientati in quattro secondi, seppur magari per tutta la serie siano stati degli aghi nel sedere, ma qui è diverso, ci sono degli scontri mozzafiato non troppo lunghi né troppo brevi, e per la prima volta sono veramente soddisfatta della durata di queste battaglie decisive perché spesso mi ritrovavo con l’amaro in bocca, della serie: “Ma che? Già finito?” Qua è diverso.
Un’altra cosa su cui volevo soffermarmi erano le Opening e le Ending di questa serie, che trovo bellissime.
Ho apprezzato una canzone dopo l’altra, e non tralascio nel dire che una delle Ending è cantata da due dei personaggi dell’opera, e quasi fosse stato da parte della Amano un regalo per i fan, io l’ho adorato come pochi.
Katekyoushi Hitman Reborn è per me un capolavoro, nulla da ridire. Concludo dicendo che, come se non si fosse notato, ho veramente amato la versione animata e sto continuando ad amare il manga e che consiglio moltissimo a tutti gli amanti del genere.
Non ricordo da quanti anni, non visionavo in maniera così accanita e divertita una serie animata longeva tratta da uno shonen manga. È successo fortunatamente con <i>Katekyo Hitman REBORN!</i> (conosciuto in Italia come <i>Tutor Hitman REBORN!</i>), fortunata serie trasmessa da TV Tokyo e realizzata dallo Studio Artland.
<b>LA STORIA</b>
Ci viene presentato Tsuna, un ragazzo nella media come tanti, forse anche un po' al di sotto della medesima dato che non ha attitudini fisiche particolari, che viene preso in giro dai compagni di classe e additato come imbranato. La sua vita cambia in maniera esponenziale quando entra in scena Reborn, il Tutor ufficiale della Famiglia Mafiosa Vongola, con lo scopo di addestrarlo per trasformarlo un giorno in colui che diventerà il Boss della X generazione. Catapultato in una realtà incredibile e a tratti spaventosa, Tsuna si ritroverà ad affrontare ardui combattimenti con avversari devastanti ma si circonderà di alleati incredibilmente in gamba. La bravura di Amano infatti si manifesta in diversi modi come i sopracitati comprimari ed avversari: vengono infatti descritti bene i Picciotti e i Guardiani della Famiglia di Tsuna quali l'auto-proclamato braccio destro Gokudera, scorbutico con tutti fuori che con Tsuna stesso, lo svampito ed atletico Yamamoto, fissato con baseball e residente in un mondo fantastico nel quale pensa che tutto attorno a lui faccia parte di un ambiente di gioco, il demenziale Lambo, un bambino dal curioso costume di Mucca che arriva in Giappone con l'obiettivo principale di uccidere Reborn per poi finire a vivere con Tsuna stesso neanche fosse il suo fratellino, e il freddo e silenzioso Hibari, che sembra aver a cuore solamente la pace dell'istituto e i combattimenti con fortissimi avversari. I nemici non hanno nulla da invidiare alle più popolarissime serie shonen: la Gang di Kokuyo capitanata dallo spietato Mukuro Rokudo, abile nelle tecniche illusorie, nel combattimento corpo a corpo e con un odio contraddistinto per la Mafia, nonché Xanxus e i temibili Varia che mirano ai Vongola Ring, sistema di controllo e rilascio energetico.
<b>TRA RANMA E DRAGONBALL</b>
Se mi doveste chiedere com'è questa serie, direi che si giostra tranquillamente tra le due serie citate nel titolo del paragrafo. Infatti, le numerose storie autoconclusive prettamente di stampo demenzial-romantico dove personaggi riconoscibili per caratteristiche più o meno stereotipate portate all'estremo e il caos totale in costante crescita, rievocano molto le atmosfere comiche del miglior <i>Ranma Nibunnoichi</i> di Rumiko Takahashi, per poi dar spazio a combattimenti con colpi energetici ed adrenalinici corpo a corpo tipici di <i>Dragonball</i> di Akira Toriyama. Se però nel manga le storie autoconclusive e comiche continuano solo per i primi otto volumi dando spazio poi a saghe lunghe e concatenate con combattimenti, tecniche speciali e power-up costanti, nell'anime queste storie vengono dilazionate tra una saga seriosa e l'altra sia per spezzare i ritmi serrati carichi di tensione di cui la serie poco per volta gradualmente si permea, sia per guadagnare tempo sull'adattamento cartaceo da cui la conversione animata è tratta. Va detto però che se la serie subisce quest'evoluzione non è da considerarsi una sconfitta né tanto meno una snaturalizzazione della medesima a carico della giovane autrice: infatti, i siparietti comici in KHR non mancano ed anzi, sono onnipresenti sia tra gli eroi così come i cattivi.
<b>UN SUCCESSO ANNUNCIATO? MA ANCHE NO</b>
Nonostante un successo iniziale ed una tiepida accoglienza di pubblico, KHR è stato spesso a rischio cancellazione ad un certo punto del suo svolgimento a causa della ripetitività delle storie autoconclusive, motivo per cui la Amano ha ben pensato col suo editor di focalizzare le storie su ritmi serrati e combattimenti, guadagnandosi il favore del pubblico. In ambito animato, la serie che doveva inizialmente contare 26 episodi, parte con un design altalenante e di dubbio gusto, poco fedele alla conversione originale, per poi esser rinnovata una seconda stagione e così via per i successivi 4 anni. La conversione animata, complice la pressoché quasi totalitaria assenza di filler e la fluidità migliorata delle animazioni e del design, ha dato vita a numerosi Audio CD, DVD Extra e addirittura manifestazioni teatrali che segnavano il tutto esaurito chiamate Rebo-Con, dove i doppiatori dei personaggi interagivano col pubblico in sala con siparietti comici, giochi e canzoni.
Nel giro di un paio d'anni, KHR è diventato il quarto titolo più seguito su Jump, preceduto solo rispettivamente da <i>One Piece, Naruto</i> e <i>Bleach</i>.
<b>MAFIA PER BAMBINI</b>
La serie rivisita la Mafia come una cosa buffa, dove uno dei killer e cecchini più esperti, è un bimbo di un anno (?!), e i proiettili danno vita a super-poteri e colpi devastanti, quando nel nostro paese sappiamo benissimo che è una piaga sociale ben radicata nella storia dello stivale, guadagnandosi una brutta nomina nel mondo (ed esercitando un qual fascino specie negli Stati Uniti), seminando morte, panico e distruzione nel dolore di diverse famiglie; eppure in Giappone la serie è stata pensata e riadattata per un pubblico di giovanissimi adolescenti, come l'orario di messa in onda lascia immaginare, sabato mattina. La conversione animata a dispetto dell'edizione cartacea soffre infatti di pesanti censure quali:
- la trasformazione di Leon in pistola di Reborn, anziché assegnare a Reborn una pistola vera e propria;
- proiettili di luce che colpiscono Tsuna quando questi muore, anziché di proiettili veri e propri che lasciano scie di sangue una volta ucciso il protagonista;
- tolto a Gokudera il vizio di fumo, creando il gap in cui i candelotti di dinamite del ragazzo si accendono da soli (combustione spontanea?!);
- Lambo non ha più bisogno di colpirsi col <i>Bazooka dei 10 Anni</i> per evocare il suo alter-ego futuristico, ci si tuffa proprio all'interno;
- il sangue nei combattimenti così come gli arti mutilati vengono cancellati completamente, edulcorando di molto lividi e ferite;
- le motociclette usate dai protagonisti diventano futuristiche airbike.
E così via.
Tuttavia, se la serie viene demenzialita molto nei primi episodi, va detto che successivamente la Mafia viene mostrata esattamente ciò che è: criminalità. Infatti, il bimbo che davanti allo schermo guarda la serie, s'accorgerà che i mafiosi non son guerrieri dotati di super-poteri che combattono mafiosi più cattivi, ma - almeno nel caso dei Vongola, la famiglia del protagonista - dei vigilanti che vogliono sovvertire l'ordine mafioso mondiale cancellandolo dall'esistenza. E Tsuna, protagonista assoluto dell'opera, a più riprese si dichiara reticente ad ereditare una carica di Boss.
<b>SERIE LUNGA SENZA FILLER? NO, PERO'...</b>
Con all'attivo poco più di 30 volumi, com'è possibile realizzare una serie tanto longeva senza rischiare interruzioni o ricorrere a filler? Semplice, ricorrendo a simpatici stratagemmi quali:
- Haru-Haru Interviste: siparietti comici in cui il personaggio di Haru intervista tutti gli altri dando vita a scene esilaranti in super-deformed;
- Oroscopo: viene stilata una classifica dei tre segni zodiacali più fortunati della settimana con relativi messaggi d'incoraggiamento dei personaggi facenti parti dello zodiaco;
- Monster-Tamer Tsuna: una sidestory superdeformed in perfetto stile GDR, in cui Tsuna assolda membri di un gruppo con cui stanare un demonio cattivissimo.
Oltre a questo si è pensato inoltre ad un metodo innovativo quale richiedere all'autrice di approfondire alcuni concetti e personaggi solo vagamente accennati nell'opera originale per poi dar loro maggiore spazio nella conversione animata. Da qui ecco quindi due archi narrativi inediti lunghi giusto mezza stagione a testa, 13 episodi: Arcobaleno e Primo Family. Molti personaggi hanno avuto più spazio e sono comparsi talvolta addirittura prima nell'anime che nel manga, venendo così considerata la serie come una sorta di storia originale 2.0 riveduta e corretta.
<b>CITAZIONI A GO-GO</b>
È facile scorgere anche l'amore e la passione che Amano dimostra nei manga in generale: Hayato Gokudera assomiglia molto ad Hayato Shingu, omonimo co-protagonista della serie <i>ARMS</i> (di Kyoichi Nanatsuki e Ryoji Minagawa) con cui condivide nome, carattere, taglio e colore di capelli, nonché Takeshi Yamamoto, che riporta nome, taglio e colore di capelli dell'altro co-protagonista Takeshi Tomoe. A questo aggiungiamo anche l'aspetto di I-Pin, che riporta un codino ed un abito rosso molto simile allo stile e abbigliamento di <i>Ranma</i> (di Rumiko Takahashi) protagonista dell'omonima serie, senza contare che una delle tecniche speciali usate da Tsuna stesso richiama molto una delle pose dei personaggi di <i>Dragonball</i> (di Akira Toriyama), TenShinHan.
<b>IN DEFINITIVA</b>
La serie non è un capolavoro assoluto, ma ne vige che nell'ambito degli shonen, nella sua conversione animata risulta senz'altro più gradevole dei ben più noti <i>Bleach, Naruto,</i> e <i>One Piece</i>: risate, emozioni, sentimenti, approfondimenti, colpi di scena, combattimenti mozzafiato, innovazione, originalità e quant'altro sono gli ingredienti che hanno reso quest'opera estremamente valida e di successo agli occhi dei fan di tutto il mondo. La bellezza di ascoltare personaggi pronunciare con un italiano grammaticalmente scorretto nomi di tecniche speciali solitamente inflazionate tra lingua madre giapponese ed inglese, il fascino di un design accurato ed approfondito in costante miglioramento, viaggi nel tempo, trasformazioni, invocazioni, card game, corse, giochi, combattimenti, angeli, dinosauri, armi e viaggi nel tempo, sono solamente alcune delle chicche che non faranno altro che entusiasmarvi, specie a noi italiani che mai come in questa serie ci sentiremo tanto esaltati nell'esser chiamati in causa.
KHR è uno shonen molto valido che dev'essere tassativamente seguito se siete fan del genere. Per maggiori approfondimenti su storia, personaggi e novità dal Giappone sulla serie, vi invito inoltre a visitare il <a href="http://famigliavongola.altervista.org/">mio sito</a>.
Ciaossu!
<b>LA STORIA</b>
Ci viene presentato Tsuna, un ragazzo nella media come tanti, forse anche un po' al di sotto della medesima dato che non ha attitudini fisiche particolari, che viene preso in giro dai compagni di classe e additato come imbranato. La sua vita cambia in maniera esponenziale quando entra in scena Reborn, il Tutor ufficiale della Famiglia Mafiosa Vongola, con lo scopo di addestrarlo per trasformarlo un giorno in colui che diventerà il Boss della X generazione. Catapultato in una realtà incredibile e a tratti spaventosa, Tsuna si ritroverà ad affrontare ardui combattimenti con avversari devastanti ma si circonderà di alleati incredibilmente in gamba. La bravura di Amano infatti si manifesta in diversi modi come i sopracitati comprimari ed avversari: vengono infatti descritti bene i Picciotti e i Guardiani della Famiglia di Tsuna quali l'auto-proclamato braccio destro Gokudera, scorbutico con tutti fuori che con Tsuna stesso, lo svampito ed atletico Yamamoto, fissato con baseball e residente in un mondo fantastico nel quale pensa che tutto attorno a lui faccia parte di un ambiente di gioco, il demenziale Lambo, un bambino dal curioso costume di Mucca che arriva in Giappone con l'obiettivo principale di uccidere Reborn per poi finire a vivere con Tsuna stesso neanche fosse il suo fratellino, e il freddo e silenzioso Hibari, che sembra aver a cuore solamente la pace dell'istituto e i combattimenti con fortissimi avversari. I nemici non hanno nulla da invidiare alle più popolarissime serie shonen: la Gang di Kokuyo capitanata dallo spietato Mukuro Rokudo, abile nelle tecniche illusorie, nel combattimento corpo a corpo e con un odio contraddistinto per la Mafia, nonché Xanxus e i temibili Varia che mirano ai Vongola Ring, sistema di controllo e rilascio energetico.
<b>TRA RANMA E DRAGONBALL</b>
Se mi doveste chiedere com'è questa serie, direi che si giostra tranquillamente tra le due serie citate nel titolo del paragrafo. Infatti, le numerose storie autoconclusive prettamente di stampo demenzial-romantico dove personaggi riconoscibili per caratteristiche più o meno stereotipate portate all'estremo e il caos totale in costante crescita, rievocano molto le atmosfere comiche del miglior <i>Ranma Nibunnoichi</i> di Rumiko Takahashi, per poi dar spazio a combattimenti con colpi energetici ed adrenalinici corpo a corpo tipici di <i>Dragonball</i> di Akira Toriyama. Se però nel manga le storie autoconclusive e comiche continuano solo per i primi otto volumi dando spazio poi a saghe lunghe e concatenate con combattimenti, tecniche speciali e power-up costanti, nell'anime queste storie vengono dilazionate tra una saga seriosa e l'altra sia per spezzare i ritmi serrati carichi di tensione di cui la serie poco per volta gradualmente si permea, sia per guadagnare tempo sull'adattamento cartaceo da cui la conversione animata è tratta. Va detto però che se la serie subisce quest'evoluzione non è da considerarsi una sconfitta né tanto meno una snaturalizzazione della medesima a carico della giovane autrice: infatti, i siparietti comici in KHR non mancano ed anzi, sono onnipresenti sia tra gli eroi così come i cattivi.
<b>UN SUCCESSO ANNUNCIATO? MA ANCHE NO</b>
Nonostante un successo iniziale ed una tiepida accoglienza di pubblico, KHR è stato spesso a rischio cancellazione ad un certo punto del suo svolgimento a causa della ripetitività delle storie autoconclusive, motivo per cui la Amano ha ben pensato col suo editor di focalizzare le storie su ritmi serrati e combattimenti, guadagnandosi il favore del pubblico. In ambito animato, la serie che doveva inizialmente contare 26 episodi, parte con un design altalenante e di dubbio gusto, poco fedele alla conversione originale, per poi esser rinnovata una seconda stagione e così via per i successivi 4 anni. La conversione animata, complice la pressoché quasi totalitaria assenza di filler e la fluidità migliorata delle animazioni e del design, ha dato vita a numerosi Audio CD, DVD Extra e addirittura manifestazioni teatrali che segnavano il tutto esaurito chiamate Rebo-Con, dove i doppiatori dei personaggi interagivano col pubblico in sala con siparietti comici, giochi e canzoni.
Nel giro di un paio d'anni, KHR è diventato il quarto titolo più seguito su Jump, preceduto solo rispettivamente da <i>One Piece, Naruto</i> e <i>Bleach</i>.
<b>MAFIA PER BAMBINI</b>
La serie rivisita la Mafia come una cosa buffa, dove uno dei killer e cecchini più esperti, è un bimbo di un anno (?!), e i proiettili danno vita a super-poteri e colpi devastanti, quando nel nostro paese sappiamo benissimo che è una piaga sociale ben radicata nella storia dello stivale, guadagnandosi una brutta nomina nel mondo (ed esercitando un qual fascino specie negli Stati Uniti), seminando morte, panico e distruzione nel dolore di diverse famiglie; eppure in Giappone la serie è stata pensata e riadattata per un pubblico di giovanissimi adolescenti, come l'orario di messa in onda lascia immaginare, sabato mattina. La conversione animata a dispetto dell'edizione cartacea soffre infatti di pesanti censure quali:
- la trasformazione di Leon in pistola di Reborn, anziché assegnare a Reborn una pistola vera e propria;
- proiettili di luce che colpiscono Tsuna quando questi muore, anziché di proiettili veri e propri che lasciano scie di sangue una volta ucciso il protagonista;
- tolto a Gokudera il vizio di fumo, creando il gap in cui i candelotti di dinamite del ragazzo si accendono da soli (combustione spontanea?!);
- Lambo non ha più bisogno di colpirsi col <i>Bazooka dei 10 Anni</i> per evocare il suo alter-ego futuristico, ci si tuffa proprio all'interno;
- il sangue nei combattimenti così come gli arti mutilati vengono cancellati completamente, edulcorando di molto lividi e ferite;
- le motociclette usate dai protagonisti diventano futuristiche airbike.
E così via.
Tuttavia, se la serie viene demenzialita molto nei primi episodi, va detto che successivamente la Mafia viene mostrata esattamente ciò che è: criminalità. Infatti, il bimbo che davanti allo schermo guarda la serie, s'accorgerà che i mafiosi non son guerrieri dotati di super-poteri che combattono mafiosi più cattivi, ma - almeno nel caso dei Vongola, la famiglia del protagonista - dei vigilanti che vogliono sovvertire l'ordine mafioso mondiale cancellandolo dall'esistenza. E Tsuna, protagonista assoluto dell'opera, a più riprese si dichiara reticente ad ereditare una carica di Boss.
<b>SERIE LUNGA SENZA FILLER? NO, PERO'...</b>
Con all'attivo poco più di 30 volumi, com'è possibile realizzare una serie tanto longeva senza rischiare interruzioni o ricorrere a filler? Semplice, ricorrendo a simpatici stratagemmi quali:
- Haru-Haru Interviste: siparietti comici in cui il personaggio di Haru intervista tutti gli altri dando vita a scene esilaranti in super-deformed;
- Oroscopo: viene stilata una classifica dei tre segni zodiacali più fortunati della settimana con relativi messaggi d'incoraggiamento dei personaggi facenti parti dello zodiaco;
- Monster-Tamer Tsuna: una sidestory superdeformed in perfetto stile GDR, in cui Tsuna assolda membri di un gruppo con cui stanare un demonio cattivissimo.
Oltre a questo si è pensato inoltre ad un metodo innovativo quale richiedere all'autrice di approfondire alcuni concetti e personaggi solo vagamente accennati nell'opera originale per poi dar loro maggiore spazio nella conversione animata. Da qui ecco quindi due archi narrativi inediti lunghi giusto mezza stagione a testa, 13 episodi: Arcobaleno e Primo Family. Molti personaggi hanno avuto più spazio e sono comparsi talvolta addirittura prima nell'anime che nel manga, venendo così considerata la serie come una sorta di storia originale 2.0 riveduta e corretta.
<b>CITAZIONI A GO-GO</b>
È facile scorgere anche l'amore e la passione che Amano dimostra nei manga in generale: Hayato Gokudera assomiglia molto ad Hayato Shingu, omonimo co-protagonista della serie <i>ARMS</i> (di Kyoichi Nanatsuki e Ryoji Minagawa) con cui condivide nome, carattere, taglio e colore di capelli, nonché Takeshi Yamamoto, che riporta nome, taglio e colore di capelli dell'altro co-protagonista Takeshi Tomoe. A questo aggiungiamo anche l'aspetto di I-Pin, che riporta un codino ed un abito rosso molto simile allo stile e abbigliamento di <i>Ranma</i> (di Rumiko Takahashi) protagonista dell'omonima serie, senza contare che una delle tecniche speciali usate da Tsuna stesso richiama molto una delle pose dei personaggi di <i>Dragonball</i> (di Akira Toriyama), TenShinHan.
<b>IN DEFINITIVA</b>
La serie non è un capolavoro assoluto, ma ne vige che nell'ambito degli shonen, nella sua conversione animata risulta senz'altro più gradevole dei ben più noti <i>Bleach, Naruto,</i> e <i>One Piece</i>: risate, emozioni, sentimenti, approfondimenti, colpi di scena, combattimenti mozzafiato, innovazione, originalità e quant'altro sono gli ingredienti che hanno reso quest'opera estremamente valida e di successo agli occhi dei fan di tutto il mondo. La bellezza di ascoltare personaggi pronunciare con un italiano grammaticalmente scorretto nomi di tecniche speciali solitamente inflazionate tra lingua madre giapponese ed inglese, il fascino di un design accurato ed approfondito in costante miglioramento, viaggi nel tempo, trasformazioni, invocazioni, card game, corse, giochi, combattimenti, angeli, dinosauri, armi e viaggi nel tempo, sono solamente alcune delle chicche che non faranno altro che entusiasmarvi, specie a noi italiani che mai come in questa serie ci sentiremo tanto esaltati nell'esser chiamati in causa.
KHR è uno shonen molto valido che dev'essere tassativamente seguito se siete fan del genere. Per maggiori approfondimenti su storia, personaggi e novità dal Giappone sulla serie, vi invito inoltre a visitare il <a href="http://famigliavongola.altervista.org/">mio sito</a>.
Ciaossu!
Tutor Hitman Reborn è un buon anime, c'è da dire che è un anime molto leggero che non ha grandi temi da trattare se non l'amicizia e i soliti temi da shonen.
La partenza è mooolto lenta, in pratica nelle prime puntate non succede assolutamente nulla, tanto che penserete che sia completamente da buttare; andando avanti con le puntate e concludendo con la parte introduttiva, inizieranno ad esserci puntate più interessanti, sopratutto dal punto di vista dei combattimenti. Per quel che riguarda i personaggi c'è da dire che molti sono dei completi imbecilli, sopratutto le donne, ma anche tra i personaggi maschili ci sono esemplari di imbecille doc (Yamamoto, Lambo, Rhyoei). Ora, penso che la cosa sia voluta, ma è mai possibile che Yamamoto ad esempio in tutte le puntate non capisca mai nulla di quello che sta succedendo? Addirittura ignora che faccia parte di una banda di mafiosi. Alla lunga questa storia inizia a stancare e tutto diventa molto ripetitivo. Aggiungo poi che il parlare della mafia in modo fin troppo giocoso, come avviene in questo anime, può dare un po' fastidio, sopratutto per noi che viviamo in Italia e sappiamo cosa sia la mafia.
Dal punto di vista della grafica, trovo lo stile semplice ed efficace, nulla di straordinario ma fa egregiamente il suo lavoro, comunque si nota come ci sia stata una pesante censura durante i combattimenti, quindi non vedrete uno schizzetto di sangue neanche se qualcuno viene trapassato da parte a parte con una spada.
Alla fine avverto chiunque voglia seguire questo anime di non aspettarsi chissà che dal punto di vista dei temi trattati e della trama, ma di guardarlo semplicemente per quello che è, uno shonen di stampo classico, anche divertente alla fine.
La partenza è mooolto lenta, in pratica nelle prime puntate non succede assolutamente nulla, tanto che penserete che sia completamente da buttare; andando avanti con le puntate e concludendo con la parte introduttiva, inizieranno ad esserci puntate più interessanti, sopratutto dal punto di vista dei combattimenti. Per quel che riguarda i personaggi c'è da dire che molti sono dei completi imbecilli, sopratutto le donne, ma anche tra i personaggi maschili ci sono esemplari di imbecille doc (Yamamoto, Lambo, Rhyoei). Ora, penso che la cosa sia voluta, ma è mai possibile che Yamamoto ad esempio in tutte le puntate non capisca mai nulla di quello che sta succedendo? Addirittura ignora che faccia parte di una banda di mafiosi. Alla lunga questa storia inizia a stancare e tutto diventa molto ripetitivo. Aggiungo poi che il parlare della mafia in modo fin troppo giocoso, come avviene in questo anime, può dare un po' fastidio, sopratutto per noi che viviamo in Italia e sappiamo cosa sia la mafia.
Dal punto di vista della grafica, trovo lo stile semplice ed efficace, nulla di straordinario ma fa egregiamente il suo lavoro, comunque si nota come ci sia stata una pesante censura durante i combattimenti, quindi non vedrete uno schizzetto di sangue neanche se qualcuno viene trapassato da parte a parte con una spada.
Alla fine avverto chiunque voglia seguire questo anime di non aspettarsi chissà che dal punto di vista dei temi trattati e della trama, ma di guardarlo semplicemente per quello che è, uno shonen di stampo classico, anche divertente alla fine.
Tutor Hitman Reborn non è un anime che è possibile comprendere nelle prime 20-30 puntate; inizialmente si descrivono i vari personaggi principali, e dopo qualche filler si inizia la vera e propria storia. Ad essere sincero inizialmente ho avuto più volte la tentazione di mollarlo, ma sono felice di non averlo fatto date le storie avvincenti narrate nelle varie saghe successive alle presentazioni. Le saghe principali sono sostanzialmente 3 di cui l'ultima, quella del futuro, prende gran parte delle puntate. Alcune opening sono molto carine, come anche le inner song che gasano nei momenti clue. Molti penseranno che è un anime dedicato puramente ad un pubblico giovanissimo, a causa dei disegni e alcuni momenti di comicità infantile; ma Reborn è godibile anche dai più grandi, soprattutto nei momenti di scontro tra l'una e l'altra fazione.
Protagonisti principali di Tutor Hitman Reborn sono sicuramente Tsuna e Reborn; il primo un normale studente delle medie, il secondo un killer (bambino) assunto dalla famiglia mafiosa Vongola per istruire il giovane ragazzo a diventare il decimo boss della suddetta famiglia. Tsuna si dimostra subito riluttante, ma Reborn non demorde e continua con i suoi insegnamenti. Lungo la strada per diventare boss Tuna incontrerà numerosi amici che l'accompagneranno nelle altrettante numerose battaglie. Verranno svelati numerosi segreti relativi alla famiglia Vongola e al perché Reborn e i suoi compagni appaiano come bambini di 5 anni. Benché non sia un patito dei protagonisti deboli e riluttanti alla battaglia, vedere come Tsuna matura interiormente e nel combattimento è uno dei motivi che mi hanno spinto a continuare a guardare questo anime.
Attualmente sono disponibili 203 puntate dell'anime, che si è fermato per permettere al manga di riprendere terreno. L'unica cosa che consiglio a coloro che si cimenteranno nella visione di questo anime è di non farsi scoraggiare dal numero di puntate (soprattutto verso la metà vorrete non staccarvi mai dallo schermo) né dalla parte iniziale delle presentazioni dei vari personaggi.
Protagonisti principali di Tutor Hitman Reborn sono sicuramente Tsuna e Reborn; il primo un normale studente delle medie, il secondo un killer (bambino) assunto dalla famiglia mafiosa Vongola per istruire il giovane ragazzo a diventare il decimo boss della suddetta famiglia. Tsuna si dimostra subito riluttante, ma Reborn non demorde e continua con i suoi insegnamenti. Lungo la strada per diventare boss Tuna incontrerà numerosi amici che l'accompagneranno nelle altrettante numerose battaglie. Verranno svelati numerosi segreti relativi alla famiglia Vongola e al perché Reborn e i suoi compagni appaiano come bambini di 5 anni. Benché non sia un patito dei protagonisti deboli e riluttanti alla battaglia, vedere come Tsuna matura interiormente e nel combattimento è uno dei motivi che mi hanno spinto a continuare a guardare questo anime.
Attualmente sono disponibili 203 puntate dell'anime, che si è fermato per permettere al manga di riprendere terreno. L'unica cosa che consiglio a coloro che si cimenteranno nella visione di questo anime è di non farsi scoraggiare dal numero di puntate (soprattutto verso la metà vorrete non staccarvi mai dallo schermo) né dalla parte iniziale delle presentazioni dei vari personaggi.
All'inizio ero un po' riluttante su quest'anime, sopratutto dopo aver letto che la storia passava dal comico all'azione, ma mi sono dovuto ricredere poiché l'umorismo demenziale rimane comunque anche negli episodi più seri.
Reborn, Lambo, I-pin, Bianchi, Hibari, Skull e tutti gli altri personaggi di quest'assurda famiglia mafiosa italo-giapponese sono troppo simpatici! E poi finalmente un anime dove si parla un po' d'italiano anziché il solito inglese!
Caldamente consigliato a tutti, anche per gli undicenni, visto il poco livello di violenza presente nei combattimenti, molto simile a quello di Ranma. Anche negli scontri più agguerriti non vi è sangue e l'unica volta in cui esce è nero!
Reborn, Lambo, I-pin, Bianchi, Hibari, Skull e tutti gli altri personaggi di quest'assurda famiglia mafiosa italo-giapponese sono troppo simpatici! E poi finalmente un anime dove si parla un po' d'italiano anziché il solito inglese!
Caldamente consigliato a tutti, anche per gli undicenni, visto il poco livello di violenza presente nei combattimenti, molto simile a quello di Ranma. Anche negli scontri più agguerriti non vi è sangue e l'unica volta in cui esce è nero!
Divertimento ed entusiasmo mi hanno travolto. Nonostante non sono un grande appassionato di shounen (preferisco infatti i seinen) credo che sia degno di nota.
Tsuna un piccolo ed imbranato ragazzo che vive a Namimori, un giorno viene contattato da Reborn (un bambino di età ancora non compresa, si crede 5, con doti da assassino) che, con la scusa di aiutarlo per la scuola, diventa il suo maestro. Ma non è un normale insegnate privato, lo deve istruire per diventare il decimo boss dei Vongola una delle famiglie più straordinariamente potenti e influenti nel mondo mafioso.
Con la prima serie (che si conclude all'incirca verso l'episodio 27) abbiamo un vero è proprio gag anime, infatti ogni puntata è ricca di divertimento ma, nonostante possa sembrare noiosa, abbastanza introduttiva. Infatti Tsuna, nonostante la sua incapacità globale , riesce a formarsi (involontariamente) una famiglia "mafiosa" intorno a lui. Tutto questo grazie a Reborn e ai proiettili dell'ultimo desiderio che permettono di rivivere per poter realizzare l'ultimo sogno di colui che è stato colpito.
La seconda serie si alza di livello infatti da un gag anime si passa ad un battle anime, ma nonostante ciò si mantiene sempre in una linea divertente.
Non dico altro perchè vorrei evitare di fare spoiler inutili. (Comunque il manga è ancora più bello dell'anime)
Tsuna un piccolo ed imbranato ragazzo che vive a Namimori, un giorno viene contattato da Reborn (un bambino di età ancora non compresa, si crede 5, con doti da assassino) che, con la scusa di aiutarlo per la scuola, diventa il suo maestro. Ma non è un normale insegnate privato, lo deve istruire per diventare il decimo boss dei Vongola una delle famiglie più straordinariamente potenti e influenti nel mondo mafioso.
Con la prima serie (che si conclude all'incirca verso l'episodio 27) abbiamo un vero è proprio gag anime, infatti ogni puntata è ricca di divertimento ma, nonostante possa sembrare noiosa, abbastanza introduttiva. Infatti Tsuna, nonostante la sua incapacità globale , riesce a formarsi (involontariamente) una famiglia "mafiosa" intorno a lui. Tutto questo grazie a Reborn e ai proiettili dell'ultimo desiderio che permettono di rivivere per poter realizzare l'ultimo sogno di colui che è stato colpito.
La seconda serie si alza di livello infatti da un gag anime si passa ad un battle anime, ma nonostante ciò si mantiene sempre in una linea divertente.
Non dico altro perchè vorrei evitare di fare spoiler inutili. (Comunque il manga è ancora più bello dell'anime)
Un anime molto carino, che si distingue dalla massa grazie alla trama ben strutturata e oserei dire originale, a modo suo.
I personaggi sono ben curati dal primo all'ultimo, ognuno con caratteristiche proprie ed uniche che rimangono tali dall'inizio alla fine. Un punto in più glielo darei solo per questo, perchè sinceramente, io mi sono stancato dei vari ninja demoniaci ed extraterrestri con la coda che con uno starnuto distruggono l'universo... voi no?
Apprezzo anche lo stile del disegno che pur non essendo al top è ben fatto ed e godibile, specialmente nelle situazioni più concitate dell'anime dove l'autore tira fuori la figosità dei personaggi e la eleva alla potenza (Tsuna Hyper Mod per esempio).
Una cosa che potrebbe essere migliorata sono i combattimenti, troppo semplici e banali: con dei tipacci del genere si può (e si deve) fare molto di più e spero che in futuro sarà cosi.
Ah, potevano anche evitare venti episodi di introduzione, manco fosse OP.
Quest'anime vanta anche uno tra i personaggi più simpatici di sempre, Lambo. Andrebbe guardato solo per vederlo in azione, un vero fenomeno ed è infatti il mio personaggio preferito (come di molti a quanto vedo) dell'anime.
Il mio voto è 8 per adesso.
I personaggi sono ben curati dal primo all'ultimo, ognuno con caratteristiche proprie ed uniche che rimangono tali dall'inizio alla fine. Un punto in più glielo darei solo per questo, perchè sinceramente, io mi sono stancato dei vari ninja demoniaci ed extraterrestri con la coda che con uno starnuto distruggono l'universo... voi no?
Apprezzo anche lo stile del disegno che pur non essendo al top è ben fatto ed e godibile, specialmente nelle situazioni più concitate dell'anime dove l'autore tira fuori la figosità dei personaggi e la eleva alla potenza (Tsuna Hyper Mod per esempio).
Una cosa che potrebbe essere migliorata sono i combattimenti, troppo semplici e banali: con dei tipacci del genere si può (e si deve) fare molto di più e spero che in futuro sarà cosi.
Ah, potevano anche evitare venti episodi di introduzione, manco fosse OP.
Quest'anime vanta anche uno tra i personaggi più simpatici di sempre, Lambo. Andrebbe guardato solo per vederlo in azione, un vero fenomeno ed è infatti il mio personaggio preferito (come di molti a quanto vedo) dell'anime.
Il mio voto è 8 per adesso.
Questo anime è un vero capolavoro: comicità e pathos sono magistralmente miscelati in modo da rendere l'opera divertente e avvincente allo stesso tempo. Ogni settimana attendo con ansia il nuovo episodio. I personaggi sono molto ben caratterizzati e la loro psicologia viene approfondita man mano che la storia procede in uno stupendo crescendo che va alternandosi dal comico al drammatico direi magistralmente.
Che dire.. ho iniziato a vedere questo fantastico anime grazie ad un amico e in effetti le prime 20 puntate sono "solo" una presentazione dei personaggi (comunque divertentissime). Poi però dalla 21 in poi inizia la storia e li è un crescendo di emozioni, ottimi i personaggi con una straordinaria caratterizzazione, belle musiche, simpatia ovunque!! Concludo dicendo che una volta finite le puntate sottotitolate in italiano ho iniziato con quelle in inglese e le emozioni aumentano, davvero quest'anime merita di essere visto!!
Voto 6! Il voto e' abbastanza influenzato dal fatto che ho letto e seguo tutt'ora il manga. La storia e' bellissima, appassionante ed avvincente!! nonostante tutto ci sono delle "pecche" a mio parere sull'anime. La voce di Reborn ^^ (la prima volta che l'ho sentita sono rimasto sconvolto!!) e il fatto di non seguire passo passo il manga ma di scambiare d'ordine cronologico di alcune scene e saltarne altrettante. Se l'anime fosse l'esatta coppia del manga non esiterei a dare un bel 10!!
Questo anime è bellissimo, anche se mi fa innervosire quando va in forma ultimo desiderio e distrugge i suoi vestiti, ma un bell'8 ci sta.
Un osservazione: Ma se distrugge ogni volta i vestiti, che armadio ha? XD
Tsunayoshi Sawada è stato scelto come 10° Boss della mafia della famiglia vongola perchè i suoi parenti (nonno, bis nonno ecc.) sono morti e quindi lui era l'ultima scelta. Reborn, un bambino che fa parte degli arcobaleno, sette bambini molto forti e reborn è uno di questi, esso è un assassino di fiducia del nono Boss dei vongola, reborn fu spedito a casa di Tsunayoshi per prepararlo alla vita mafiosa, anche se lui non vuole diventare il 10° boss della mafia. Col andare avanti esso si fa una famiglia anche non volendo...
Un osservazione: Ma se distrugge ogni volta i vestiti, che armadio ha? XD
Tsunayoshi Sawada è stato scelto come 10° Boss della mafia della famiglia vongola perchè i suoi parenti (nonno, bis nonno ecc.) sono morti e quindi lui era l'ultima scelta. Reborn, un bambino che fa parte degli arcobaleno, sette bambini molto forti e reborn è uno di questi, esso è un assassino di fiducia del nono Boss dei vongola, reborn fu spedito a casa di Tsunayoshi per prepararlo alla vita mafiosa, anche se lui non vuole diventare il 10° boss della mafia. Col andare avanti esso si fa una famiglia anche non volendo...
Bellissimo anime, ma proprio bello, che parte con un inizio leggerissimo e divertente (molto divertente) di "presentazione" dei personaggi e dell'ambiente, per proseguire con una storia ben intrecciata e colpi di scena, combattimenti, tecniche e via dicendo.
Uno shonen scorrevole e mai noioso, che sa bene come tenere chi lo guarda attaccato allo schermo (bellissime le scene di combattimento che trovo molto ben fatte a parte qualche pecca).
Personaggi diversissimi e ben delineati, impossibile non trovarne uno di preferito, tutti si caratterizzano per caratteri ben specifici, da quello spensierato (almeno nella prima parte) di Yamamoto Takeshi (il mio personaggio preferito in assoluto) a quello scorbutico ma "devoto" a Tsuna di Hayato Gokudera.
Un anime che non si può definire un capolavoro, ma che si può si definire appassionante e davvero, ma davvero, ben fatto.
Particolarissimo il fatto che la mafia non sia intesa come quella della vita reale, ma non più di una organizzazione "cattiva", nel senso che non è di certo buona, però non sembra fare tutto questo male. Bellissimo anche il fatto che Reborn saluti sempre con un CIAOSS sonoro, una mischia tra un saluto italiano e uno giapponese.
Il character design non eccelle ma non è per nulla brutto. Anzi, trovo che molto spesso i personaggi siano davvero fatti molto bene e così anche paesaggi e via dicendo.
Animazioni molto buone, anche qui come in praticamente tutti gli anime shonen certi movimenti sono lenti e mal fatti, ma per il resto è piacevole da vedere.
Bellissime le sigle, in particolare la quarta.
Insomma, Davvero un buon anime, si merita un 9 pieno, consigliatissimo e ASSOLUTAMENTE da vedere, anche i primi 20 episodi di presentazione che sono davvero simpatici e i personaggi sono uno più pazzo dell'altro!
Uno shonen scorrevole e mai noioso, che sa bene come tenere chi lo guarda attaccato allo schermo (bellissime le scene di combattimento che trovo molto ben fatte a parte qualche pecca).
Personaggi diversissimi e ben delineati, impossibile non trovarne uno di preferito, tutti si caratterizzano per caratteri ben specifici, da quello spensierato (almeno nella prima parte) di Yamamoto Takeshi (il mio personaggio preferito in assoluto) a quello scorbutico ma "devoto" a Tsuna di Hayato Gokudera.
Un anime che non si può definire un capolavoro, ma che si può si definire appassionante e davvero, ma davvero, ben fatto.
Particolarissimo il fatto che la mafia non sia intesa come quella della vita reale, ma non più di una organizzazione "cattiva", nel senso che non è di certo buona, però non sembra fare tutto questo male. Bellissimo anche il fatto che Reborn saluti sempre con un CIAOSS sonoro, una mischia tra un saluto italiano e uno giapponese.
Il character design non eccelle ma non è per nulla brutto. Anzi, trovo che molto spesso i personaggi siano davvero fatti molto bene e così anche paesaggi e via dicendo.
Animazioni molto buone, anche qui come in praticamente tutti gli anime shonen certi movimenti sono lenti e mal fatti, ma per il resto è piacevole da vedere.
Bellissime le sigle, in particolare la quarta.
Insomma, Davvero un buon anime, si merita un 9 pieno, consigliatissimo e ASSOLUTAMENTE da vedere, anche i primi 20 episodi di presentazione che sono davvero simpatici e i personaggi sono uno più pazzo dell'altro!
Questo anime l'ho conosciuto per caso. Dal primo episodio sono rimasto affascinato da quegli episodi che all'inizio mi facevano morire dal ridere. La storia parla di Tsuna, un ragazzo buono a nulla che scopre di essere il futuro decimo boss della famiglia Vongola e iniziano gli episodi in cui il ragazzo deve trovare i suoi sottoposti (unica pecca è che nel manga sono stati messi solo i fatti più importanti, tralasciando un sacco di capitoli). Subito dopo la comicità sparisce pian piano, dando spazio a degli scontri spettacolari (devo ancora capire cosa centrino le illusioni con la mafia O_O). Le varie saghe non sono mai monotone o ripetitive, anzi è pieno di colpi di scena. I personaggi sono tutti ben caratterizzati (il mio preferito in assoluto è Lambo, vi sfido a non ridere ogni volta che compare XD). Consigliatissimo! Reborn si merita un bel 10, non per niente è diventato il mio anime preferito!
Le prime 20 puntate non sono niente di speciale, si presentano i personaggi (alcuni veramente assurdi ) infatti avevo mezza idea di non continuarlo in quanto mi sembrava più una serie demenziale e con episodi autoconclusivi invece la trama inizia a diventare promettente con l'arrivo dei "cattivi". I combattimenti diventano più interessanti e iniziano i colpi di scena. Stona un po' il fatto che la mafia sia rappresentata un po' superficialmente quasi in modo positivo.
La serie comincia in sordina, con un tono demenziale, ma dopo le prime venti puntate spicca il volo diventando una serie piena di azione e colpi di scena.
Divertente e mai noiosa, anche dopo la svolta action continua a presentare situazioni varie e anche gli stessi combattimenti non risultano mai uguali gli uni agli altri.
Non è una serie con grandi pretese, ma sa sorprendere lo spettatore con trovate sempre nuove e facendo un po' il verso a opere più rinomate.
Potrebbe anche venire trasmessa in Italia senza eccessivi rimaneggiamenti, se non fosse che è una serie sulla mafia, e annega nei luoghi comuni sugli italiani mafiosi, quindi qualcuno potrebbe offendersi.
A rileggermi 9 è poco, questa è una serie che merita 10^^
Divertente e mai noiosa, anche dopo la svolta action continua a presentare situazioni varie e anche gli stessi combattimenti non risultano mai uguali gli uni agli altri.
Non è una serie con grandi pretese, ma sa sorprendere lo spettatore con trovate sempre nuove e facendo un po' il verso a opere più rinomate.
Potrebbe anche venire trasmessa in Italia senza eccessivi rimaneggiamenti, se non fosse che è una serie sulla mafia, e annega nei luoghi comuni sugli italiani mafiosi, quindi qualcuno potrebbe offendersi.
A rileggermi 9 è poco, questa è una serie che merita 10^^
Spettacolare, e divertente, bei disegni che variano dai personaggi normali a quelli più strambi. Parla di un bambino mafioso che va in giappone per far diventare un ragazzo il 10 boss della mafia della famiglia vongola utilizzando una pistola che spara delle cartuccie che fanno esaudire l'ultimo desiderio della persona che viene colpita. Molto divertente, belle situazioni molto strambe, e tanto diverimento assicurato. Io ho visto i prime 6 puntate e mi sono divertito tanto, se volete farvi quattro risate lo consiglio, veramente bello e divertente.