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日本

Volumi letti: 1/1 --- Voto 3
Con questo Gaiden su Yuria, si attendeva un approfondimento della figura femminile più enigmatica della saga, promettendo una narrazione introspettiva e malinconica. Tuttavia, il risultato finale si rivela un'eclissi sulla stella della misericordia.
Inizio con il dire che di questo volume l'unica cosa che mi è piaciuta sono i disegni, molto buoni.

La storia, incentrata sul passato di Yuria e sulla sua relazione con la stella di Nanto, si presenta fin da subito frammentaria e nel tentativo di dipingere un ritratto psicologico complesso, si perde in divagazioni oniriche e flashback confusi.
La caratterizzazione di Yuria, pur affascinante nella sua ambiguità, risulta poco approfondita nonostante questo titolo sia rivolto ad essa. La sua figura viene qui ridotta a un archetipo della donna sofferente, priva di una reale evoluzione interiore. La relazione con la stella di Nanto lascia insoddisfatti poiché ci si aspettava un approfondimento di questa dinamica mistica, ma non avviene. Questo Gaiden è un brevissimo spin-off che invece di gettare nuova luce sul passato del personaggio in un modo accurato, lo avvolge in un'aura di mistero ancora più fitta, lasciando il lettore con un senso negativo di incompletezza. Belli i disegni ma il contenuto è poco.

Utente57734

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Utente57734

Volumi letti: 1/1 --- Voto 8
Il volume si suddivide in 9 capitoli per un totale di 224 pagine.
Si presenta corposo e le pagine si fanno accarezzare bene per lo spessore e la ruvidezza della carta, idem per la copertina.
Tutta la storia è ambientata prima del disastro nucleare a cui siamo abituati nella saga originale, quindi dico a tutti di leggere attentamente: ci si dimentica troppo presto che Hokuto no Ken è una storia reale (a parte ovviamente alcuni avvenimenti), ambientata sulla Terra colta in un benessere ritrovato dopo la Seconda Guerra Mondiale, come è accaduto nella Storia. E successivamente nella trama ufficiale precipiterà negli Inferi come in qualsiasi epoca storica, anche la nostra!
I primi 3 capitoli, a testimonianza di quello che ho esplicato, ci mostrano Yuria e Kenshiro come dei ragazzi normali in procinto di recarsi al tempio di Hokuto per vedere il maestro Ryuken (sostituibile con una visita ad un tempio buddhista nel Giappone contemporaneo). Kenshiro è raffigurato come un giovane alla guida di un fuoristrada, sempre dall'inconfondibile sguardo serio e taciturno, ma sempre aperto agli altri. La sua fidanzata Yuria conserva la bellezza del tratto di Hara e ci viene presentata dalle vesti raffinate, quale facente parte di una famiglia facoltosa nella sua vita civile (deduzione mia, visto che le danno sempre del lei ed è circondata da varie attendenti).
La scena si conclude con l'intromissione di una ragazzina di nome Saya figlia di uno dei monaci del tempio di Nanto, la quale è stata invitata ad unirsi al gruppo dalla stessa Yuria, per un motivo ingenuo in apparenza, ma ovviamente ci sta altro nascosto.
La cosa che mi ha fatto sorridere è stato vedere Ken con il classico nervo stilizzato ad X sulla testa alla apparizione di Saya sul sedile posteriore.
La seconda parte, che occupa più capitoli, "purtroppo" non ci fa godere della presenza di Kenshiro che ho adorato nella prima parte. La Kasai riesce a dipingerlo "irremidiabilmente umano nei pregi e nei difetti che possiede" come dirà in futuro Ryuken al suo successore, ma questa è un'altra storia. Ed aggiungo che la bellezza di HnK sta "non solo in mazzate" ma soprattutto nei sentimenti che qui vengono mostrati. Basta vedersi la tavola dove Kenshiro accarezza la testa di Saya per lasciarsi ammansire: ricorda altre piccole scene del manga originale.

Dicevo che nella seconda parte ritroviamo Yuria all'inizio del capitolo 4 in sella ad un cavallo bianco e... Shin. Già qui si assiste al primo incontro casuale fra i due esponenti di Nanto.
Shin è raffigurato come un uomo dalla capigliatura folta, forse leggermente meno prominente in muscoli, ma rende giustizia alla sua controparte haraiana.
Segue la nomina effettiva a successore dello stile dell'Aquila di Nanto, fase trattata in modo approssimativo. Però viene detto che l'aquila di Nanto, rispetto alla più potente ed eterea Fenice (come esempio, bisogna conoscere la serie originale per comprenderlo), è lo stile più ripetitivo/grezzo di tutti, quindi si può chiudere un occhio.
Ovviamente Yuria colpisce profondamente Shin e tenta di conquistarla in malo modo. Un altro guerriero ossia Juza delle Nuvole si intromette in difesa della donna (i suoi forti sentimenti verso di lei lo guidano).
Juza il personaggio più libertino e scanzonato della saga originale, neanche qui si smentisce a far irritare gli avversari, quindi un tipo particolare anche nella lotta e si presenta come un amico d'infanzia di Yuria.
Alla fine fra i due guerrieri s'instaura una feroce disputa che si concluderà in modo troppo frettoloso per me, con certe conseguenze, alimentate vocalmente dalla stella dell'amore materno...

In questo manga, a differenza dell'originale, la donna possiede il dono della preveggenza. Non si sanno esattamente le motivazioni, questo lo si nota anche nell'oav della Pentalogia la Leggenda di Yuria, anch'esso importato in Italia. Forse una donna che si preoccupa così tanto per il prossimo deve avere una qualche capacità speciale; quasi come una vergine nata senza peccato. Conscia di ciò che attende l'umanità.
Comunque si è rivelata un''arma a doppio taglio. Il difetto principale, non si nota subito, avviene con Shin. Non scrivo nulla per non creare spoiler al volume.

Conclusione: dico sempre che non ci si deve lasciar bloccare da recensioni negative o sbrigative dire:"Lasciamo perdere". Bisogna seguire se stessi e sopportare.
È un'opera quanto mai fresca e capace di commuovere, e in questo la prima parte mi risulta essere la migliore. Anzi è proprio questa parte che dà lustro al volume.
Ken, Yuria agiscono come dovrebbero agire nel mondo ripeto reale come il nostro, quasi una prova per il mondo futuro (cioè in un mondo distrutto da conseguenze che abbiamo vissuto anche noi, il nucleare scoppiato negli anni 60 per esempio con la crisi di Cuba) che percorreranno.
Juza e Shin si comportano esattamente come nell'opera originale anche se la fretta nel narrare la vicenda (e parte dell'ambientazione un pò... frivola ossia lo scontro fra i due in una festa) tende a portar via parte della profondità del racconto.
Insomma a parte i difettini che ho citato sopra, non capisco come si possa scartare questo manga a priori soffermandosi solo ai disegni alternativi, neanche troppo per i miei gusti. Anzi li trovo molto attraenti, le linee sono nette, e si sostengono da sole; cioè si potrebbro leggere pure senza i fumetti.
Può trarre in inganno la sintesi in quarta copertina "Chi era davvero Yuria, la donna al centro delle attenzioni dei guerrieri di Hokuto e Nanto? (...) Scopriamo parte del passato del personaggio (...)" di fatto non aggiunge molto di Yuria a parte l'incontro con Shin, ma lo consiglio a tutti lo stesso perchè sa affascinare anche non essendo un capolavoro. E con tutti intendo tutti anche a chi non conosce nulla di "Ken il guerriero", anzi forse è un buon punto da cui partire.


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Jackassassin

Volumi letti: 1/1 --- Voto 4
Innanzitutto c'è da dire che nulla di nuovo è aggiunto alla storia originale di Hokuto no Ken.
Vengono narrati due episodi distinti.
Nel primo Ken e Yuria sono alle prese con una bambina sola e triste dal tragico destino. Il racconto dura poche pagine e si nota soprattutto come la personalità (come, del resto, il character design) di Kenshiro venga snaturato dall'autrice. Ken parla un po' troppo e i lineamenti del suo viso potrebbero ricordare più un figlio illegittimo di Jackie Chan che il bellissimo tratto di Tetsuo Hara.
Nel secondo episodio quasi sparisce la figura di Yuria (che dovrebbe essere la protagonista di questo manga) a favore dei battibecchi infantili di Shin e Juza. Tutto sfocerà in un combattimento fra i due (alquanto banale) disturbato dall'intromissione di un personaggio di mezza tacca (tenta di eliminarli perchè si erano permessi di umiliarlo... nulla di originale insomma) che quasi ruba loro la scena. Il tutto finisce come può finire un fumetto mediocre.
Poco, davvero poco per questo volume dedicato al personaggio femminile più importante della saga di Ken il Guerriero. I disegni potrebbero pure passare ma la trama sarebbe da rivedere e correggere in più punti.
Consigliato solo ai fan sfegatati di Kenshiro, gli altri si astengano.


 4
GianniGreed

Volumi letti: 1/1 --- Voto 3
Quando Tetsuo Hara ha iniziato a lavorare su Soten No Ken, prequel del manga Hokuto No Ken, Ken il Guerriero da noi, in Giappone devono essersi accorti che i personaggi potevano ancora fare incassare un bel po’ di soldi alla casa editrice, e dunque oltre al già citato prequel è iniziata una serie di manga spin-off incentrati sui vari personaggi secondari della storia principale, con il nome di Hokuto No Ken – Gaiden.
Questo in particolare si focalizza su Yuria, la donna amata da Kenshiro e ultimo generale di Nanto, nata sotto la “Stella dell’Amore Materno”.

Iniziamo col dire che è uno dei manga più inutili che abbia mai letto. È un volume unico, ma un volume pieno di nulla. Il manga inizia con Yuria e Kenshiro che si recano dal maestro Ryuken, insieme ad una ragazzina di nome Saya; dopo viene mostrato il primo incontro tra Yuria e Shin, la prova di lotta in cui Shin viene designato come successore della tecnica Nanto, e il suo incontro/scontro con Juza delle Nuvole. E basta, tutto qui.

Ora, qual è lo scopo di questo manga? Chiamandosi Yuria Gaiden, e leggendo le frasi iniziali sulle prime pagine: “questa è la storia di come Yuria ha percorso la strada del suo destino… ecc.” mi aspettavo un manga incentrato su di lei, che potesse aggiungere qualcosa alla storia del manga principale, e invece no. Non capisco perché il titolo non sia Shin Gaiden o Juza Gaiden (Juza ha il suo manga Gaiden), visto che loro due sono ben più presenti nelle vignette della stessa Yuria.
Il manga mostra l’amore che Juza e Shin provano per lei, sentimento che li spinge, dopo i diverbi iniziali, a provare rispetto l’uno per l’altro. Si vabbè, le ultime pagine sono vergognose.

Nei disegni si nota la mano femminile, con personaggi dai lineamenti dolci, e per nulla virili.
I disegni… i disegni, non sono brutti, ma qui stiamo parlando di Kenshiro! Non mi puoi disegnare Kenshiro con il giubbotto all’ultima moda, come un belloccio di uno shojo qualunque! Dove sono i suoi occhi profondi e carichi di tristezza? Vero è che il manga è ambientato prima della guerra nucleare, magari non ha motivo di essere triste, ne avrebbe se vedesse com’è stato disegnato.
Inoltre Kenshiro compare solo per pochissime pagine, poche pagine da cui però esce davvero snaturato, sarebbe stato meglio per i fan non farlo comparire affatto.
Non parliamo poi di Shin e Juza. Anzi, facciamolo: se già Shin nel manga originale ha i capelli lunghi e biondi… qui sembra una ragazza. Indescrivibile. Juza è abbastanza simile a quello del manga originale, ha la stessa faccia da schiaffi, ed è il solito piacione. Yuria invece è molto bella, almeno lei.
Ripeto i disegni non sono brutti, ma per i fan di Kenshiro sono come un pugno nello stomaco da parte di Raoh.

Sono presenti anche un po’ di scene di lotta, ma sono solo un contentino, la più lunga è il combattimento tra Shin e Juza, ma è molto statica, più che altro mostra i personaggi in varie pose.

Non ho capito se la storia è stata scritta in qualche modo dagli autori originali e abbiano affidato solo i disegni a questa disegnatrice (e se fosse cosi, la cosa sarebbe assai triste) o se è tutta farina del suo sacco.
Non sono per nulla contento di aver letto questo manga, ho la sensazione di aver perso tempo, e me lo sarei potuto risparmiare, visto che non aggiunge davvero nulla alla storia. Del resto non si chiama Gaiden per niente.
Io non lo consiglio a nessuno, nemmeno ai fan della serie, perché si può solo restarne delusi.
Però magari ad alcuni potrebbe piacere - anche se non ci credo minimamente.