1945
"Chi sono quelli? Non sanno che cosa c'è sotto la neve? Quelli che ora giacciono sepolti erano uomini... Ma lo erano davvero? Ormai non alzano nemmeno un grido.
Quelli che stanno correndo sopra i cadaveri... sono loro gli uomini?"
Come negli altri suoi manga Keiko Ichiguchi ci porta lontano dal solito Giappone: stavolta ci troviamo nella Germania della Seconda Guerra Mondiale, nel periodo dell'Olocausto. Ma la migliore amica di Elen, figlia di una famiglia benestante tedesca, è Rosa, una ragazza ebrea. Le due incontrano Alex, un loro coetaneo, la cui gentilezza colpisce molto Elen, ma non molto tempo dopo Rosa viene deportata come tanti altri ebrei, mentre una disgrazia induce Alex ad odiare mortalmente gli ebrei; questo suo odio lo spinge ad entrare nelle SS...
Anche in questo manga troviamo il delicato romanticismo delle opere della Ichiguchi, ma stavolta esso non ne è che una minima parte: 1945 è un manga duro (anzi, a dire della Kappa edizioni, non manga, ma "romanzo a fumetti"), che ci mostra il quadro della Germania nazista esattamente così com'è, senza mezzi termini, senza risparmiarci nulla. Anche con immagini crude, preparandoci fin dalla primissima pagina, in cui il primo piano del povero uccellino morto (che Alex "fa volare via") non mi pare messo lì per caso. Perché all'inizio è un uccellino, poi vedremo di molto peggio! Le vicende che seguono, che in un modo o nell'altro segnano irreparabilmente i protagonisti, restano impresse nel lettore, come un pugno nello stomaco, nonostante la bellezza delle tavole, a cui contribuisce l'eleganza dello stile di disegno, meglio esaltato dal maxi-formato (che come sapete a me non piace per motivi di spazio, ma che effettivamente ha un suo lato positivo).
Purtroppo anche 1945 risente della brevità, che comporta un'eccessiva frettolosità in alcuni punti, ma l'opera rimane comunque notevole, anche perché un po' inaspettata da parte di una romanticona come la Ichiguchi.
Voto globale: 9.
Quelli che stanno correndo sopra i cadaveri... sono loro gli uomini?"
Come negli altri suoi manga Keiko Ichiguchi ci porta lontano dal solito Giappone: stavolta ci troviamo nella Germania della Seconda Guerra Mondiale, nel periodo dell'Olocausto. Ma la migliore amica di Elen, figlia di una famiglia benestante tedesca, è Rosa, una ragazza ebrea. Le due incontrano Alex, un loro coetaneo, la cui gentilezza colpisce molto Elen, ma non molto tempo dopo Rosa viene deportata come tanti altri ebrei, mentre una disgrazia induce Alex ad odiare mortalmente gli ebrei; questo suo odio lo spinge ad entrare nelle SS...
Anche in questo manga troviamo il delicato romanticismo delle opere della Ichiguchi, ma stavolta esso non ne è che una minima parte: 1945 è un manga duro (anzi, a dire della Kappa edizioni, non manga, ma "romanzo a fumetti"), che ci mostra il quadro della Germania nazista esattamente così com'è, senza mezzi termini, senza risparmiarci nulla. Anche con immagini crude, preparandoci fin dalla primissima pagina, in cui il primo piano del povero uccellino morto (che Alex "fa volare via") non mi pare messo lì per caso. Perché all'inizio è un uccellino, poi vedremo di molto peggio! Le vicende che seguono, che in un modo o nell'altro segnano irreparabilmente i protagonisti, restano impresse nel lettore, come un pugno nello stomaco, nonostante la bellezza delle tavole, a cui contribuisce l'eleganza dello stile di disegno, meglio esaltato dal maxi-formato (che come sapete a me non piace per motivi di spazio, ma che effettivamente ha un suo lato positivo).
Purtroppo anche 1945 risente della brevità, che comporta un'eccessiva frettolosità in alcuni punti, ma l'opera rimane comunque notevole, anche perché un po' inaspettata da parte di una romanticona come la Ichiguchi.
Voto globale: 9.
Il manga "1945" è stato pubblicato in patria nel 1997 dalla casa editrice Kodansha dalla mangaka Keiko Ichiguchi, allora ancora conosciuta con lo pseudonimo di Keiko Sakisaka, in Italia, invece, è stato pubblicato dalla Kappa Edizioni nel 2003.
La storia inizia in un bosco nei pressi di Hoffendorf, nella Germania del 1937, dove avviene il primo incontro tra i due adolescenti Elen e Alex, un incontro fugace ma non per questo insufficiente a lasciare nel cuore dei due protagonisti un ricordo indissolubile l'uno dell'altra.
La storia si sposta due anni più avanti, dove il mondo sta per essere trascinato in quel vortice di violenza e sofferenza che prenderà il nome di Seconda Guerra Mondiale.
Qui rincontriamo Elen e facciamo la conoscenza di suo fratello maggiore Maximilian, altro protagonista. Entrambi i fratelli, sia per insofferenze personali che politiche, sono riluttanti a partecipare a quello che la loro "patria" gli impone di fare, cioè elogiare la grandezza del Reich, seminando paura, odio e violenza verso coloro che ritengono inferiori.
Ma le follie e le violenze sono solo all'inizio, ed il secondo passo del Reich è quello di deportare tutti gli ebrei, e questo cambierà profondamente la vita dei due fratelli, soprattutto di Elen, visto che la sua amica d'infanzia Rosa, essendo ebrea, verrà caricata a forza su una camionetta senza che la povera Elen possa far nulla.
Ma è qui che la vita sembra essere beffarda, essendo proprio l'Alex di Elen uno degli "aguzzini" di Rosa, essendosi a suo tempo arruolato nella "Gioventù Hitleriana" in seguito al suo odio verso gli Ebrei, o per meglio dire un solo ebreo, per lui causa della rovina del padre.
Quello raccontato sopra è in sintesi, ma neanche tanto, il riassunto di una parte del primo capitolo del manga, è mi fermo qui per evitare troppi spoiler.
Quest'opera della Ichiguchi è sicuramente molto coinvolgente e suscita molte emozioni, essendo ambientata in un periodo storico realmente accaduto che ha portato molta sofferenza a tutta l'umanità.
Questo sicuramente ha permesso all'opera di sembrare alquanto realistica, ma allo stesso tempo non è riuscita a liberarsi del tutto dei soliti cliché degli Shojo manga.
Il storia, come tutte quelle della Sensei, risulta essere molto intimista, profonda e personale, raccontata per lo più dal vissuto di Elen, all'inizio giovane, ingenua e con l'allegria che solo gli adolescenti hanno, per arrivare ad una Elen più adulta che ha abbandonato l'innocenza per lottare e dedicarsi anima e corpo agli ideali in cui lei ed il gruppo di cui fa parte credono.
Non meno importante sono i punti di vista degli altri due protagonisti, Max forse troppo sognatore e idealista, che non si ferma davanti a nulla anche dopo aver visto quello di cui i nazisti sono capaci, ad Alex diviso tra il continuare ad odiare gli ebrei o l'amare Elen anche se ha il sentore che lei fa parte del gruppo rivoluzionario.
Punto di forza del manga è sicuramente la sceneggiatura, divisa in tre capitoli, il primo dedicato ad Elen, il secondo ad Alex e il terzo, l'epilogo finale.
La mangaka si è avvalsa della collaborazione della studiosa di cultura europea Hitomi Wakabayashi, e basandosi liberamente sulla storia di Sophie Scholl, attivista pacifista che lottava contro la ferocia e gli ideali di supremazia nazista.
Come già detto la Ichiguchi è stata molto brava a creare una storia ben strutturata, fluida, dove il contrasto del bianco e nero delle tavole, a volte quasi scarne, ben si addice all'intera storia, il tratto è semplice ma molto elegante (bellissimi come al solito i primi piani) e risulta perfetto visto che non distrae con inutili abbellimenti dalla storia in se.
È un manga che emoziona, commuove e fa riflettere sulle atrocità che il mondo ha dovuto subire per colpa della ferocia di pochi e deboli individui, che hanno lasciato nella memoria una sofferenza che difficilmente riuscirà ad essere dimenticata.
Consiglio l'acquisto di questo "romanzo a fumetti"(come definito dalla Kappa Edizioni), essendo un pezzo che non può assolutamente mancare nelle librerie di tutti gli appassionati di manga e non.
La storia inizia in un bosco nei pressi di Hoffendorf, nella Germania del 1937, dove avviene il primo incontro tra i due adolescenti Elen e Alex, un incontro fugace ma non per questo insufficiente a lasciare nel cuore dei due protagonisti un ricordo indissolubile l'uno dell'altra.
La storia si sposta due anni più avanti, dove il mondo sta per essere trascinato in quel vortice di violenza e sofferenza che prenderà il nome di Seconda Guerra Mondiale.
Qui rincontriamo Elen e facciamo la conoscenza di suo fratello maggiore Maximilian, altro protagonista. Entrambi i fratelli, sia per insofferenze personali che politiche, sono riluttanti a partecipare a quello che la loro "patria" gli impone di fare, cioè elogiare la grandezza del Reich, seminando paura, odio e violenza verso coloro che ritengono inferiori.
Ma le follie e le violenze sono solo all'inizio, ed il secondo passo del Reich è quello di deportare tutti gli ebrei, e questo cambierà profondamente la vita dei due fratelli, soprattutto di Elen, visto che la sua amica d'infanzia Rosa, essendo ebrea, verrà caricata a forza su una camionetta senza che la povera Elen possa far nulla.
Ma è qui che la vita sembra essere beffarda, essendo proprio l'Alex di Elen uno degli "aguzzini" di Rosa, essendosi a suo tempo arruolato nella "Gioventù Hitleriana" in seguito al suo odio verso gli Ebrei, o per meglio dire un solo ebreo, per lui causa della rovina del padre.
Quello raccontato sopra è in sintesi, ma neanche tanto, il riassunto di una parte del primo capitolo del manga, è mi fermo qui per evitare troppi spoiler.
Quest'opera della Ichiguchi è sicuramente molto coinvolgente e suscita molte emozioni, essendo ambientata in un periodo storico realmente accaduto che ha portato molta sofferenza a tutta l'umanità.
Questo sicuramente ha permesso all'opera di sembrare alquanto realistica, ma allo stesso tempo non è riuscita a liberarsi del tutto dei soliti cliché degli Shojo manga.
Il storia, come tutte quelle della Sensei, risulta essere molto intimista, profonda e personale, raccontata per lo più dal vissuto di Elen, all'inizio giovane, ingenua e con l'allegria che solo gli adolescenti hanno, per arrivare ad una Elen più adulta che ha abbandonato l'innocenza per lottare e dedicarsi anima e corpo agli ideali in cui lei ed il gruppo di cui fa parte credono.
Non meno importante sono i punti di vista degli altri due protagonisti, Max forse troppo sognatore e idealista, che non si ferma davanti a nulla anche dopo aver visto quello di cui i nazisti sono capaci, ad Alex diviso tra il continuare ad odiare gli ebrei o l'amare Elen anche se ha il sentore che lei fa parte del gruppo rivoluzionario.
Punto di forza del manga è sicuramente la sceneggiatura, divisa in tre capitoli, il primo dedicato ad Elen, il secondo ad Alex e il terzo, l'epilogo finale.
La mangaka si è avvalsa della collaborazione della studiosa di cultura europea Hitomi Wakabayashi, e basandosi liberamente sulla storia di Sophie Scholl, attivista pacifista che lottava contro la ferocia e gli ideali di supremazia nazista.
Come già detto la Ichiguchi è stata molto brava a creare una storia ben strutturata, fluida, dove il contrasto del bianco e nero delle tavole, a volte quasi scarne, ben si addice all'intera storia, il tratto è semplice ma molto elegante (bellissimi come al solito i primi piani) e risulta perfetto visto che non distrae con inutili abbellimenti dalla storia in se.
È un manga che emoziona, commuove e fa riflettere sulle atrocità che il mondo ha dovuto subire per colpa della ferocia di pochi e deboli individui, che hanno lasciato nella memoria una sofferenza che difficilmente riuscirà ad essere dimenticata.
Consiglio l'acquisto di questo "romanzo a fumetti"(come definito dalla Kappa Edizioni), essendo un pezzo che non può assolutamente mancare nelle librerie di tutti gli appassionati di manga e non.
Di tutti i manga che ho letto della Ichiguchi (in realtà quelli che ho letto sono pochi..) di sicuro "1945" è il mio preferito. Sarà perché ho un debole per le storie ambientate durante la Seconda Guerra Mondiale (e i manga ambientanti in quel periodo sono pochissimi, almeno quelli tradotti qui in Italia...) poi mi è piaciuta molto la storia che ricalca quella di Sophie Scholl e dell'organizzazione "La rosa bianca". Sophie è davvero esistita e insieme al fratello e ad un gruppo di amici formavano un gruppo non violento contro il regime Nazista. La storia "1945" praticamente è come quella di Sophie, solo che qui la protagonista si chiama Elen e il fratello si chiama Maximilian. Essendo uno shoujo c'è però l'elemento amore ovvero Alex, ragazzo che diventa SS e amico d'infanzia di Elen (nella storia di Sophie invece tutto era incentrato poi sulla detenzione e sul processo del gruppo "Rosa Bianca").
Leggendo si avvertono tutte quelle sensazioni spiacevoli che si possono avere guardando un film sulla Seconda Guerra Mondiale, ovvero la deportazione di conoscenti di Ellen perchè questi sono ebrei, la consapevolezza del fratello Maximilian di voler fare qualcosa e poi la successiva presa di posizione di Ellen, che prima ne era rimasta fuori ma si stufa di essere una spettatrice inerme.
Poi c'è anche la guerra vera e propria sul campo, dove i destini di Alex e Maximilian si intrecciano.
L'unico neo è la brevità, è un volume che non supera le centocinquanta pagine e penso che alcune cosucce potevano essere "ampliate" e far arrivare la storia allo standard centonovanta pagine o giù di lì.
Molto curata l'ambientazione, con gli edifici, le caserme...un ottimo lavoro da parte dell'autrice.
L'edizione della Kappa Edizioni è molto bella, con sovracoperta e pagine bianche come piacciono a me. Il formato è forse troppo grosso (17x23) direi abbastanza scomodo perché è poco maneggevole (anche perché solitamente uno è abituato a leggere il classico 13x18).
Appunto l'unica nota dolente sono le poche pagine di questo volume unico e ovviamente il prezzo, troppo alto secondo me. Lo consiglio comunque a tutti perché alla fine narra vicende realmente accadute, pur non essendo una biografia, ma queste cose succedevano davvero nella Germania nazista.
Leggendo si avvertono tutte quelle sensazioni spiacevoli che si possono avere guardando un film sulla Seconda Guerra Mondiale, ovvero la deportazione di conoscenti di Ellen perchè questi sono ebrei, la consapevolezza del fratello Maximilian di voler fare qualcosa e poi la successiva presa di posizione di Ellen, che prima ne era rimasta fuori ma si stufa di essere una spettatrice inerme.
Poi c'è anche la guerra vera e propria sul campo, dove i destini di Alex e Maximilian si intrecciano.
L'unico neo è la brevità, è un volume che non supera le centocinquanta pagine e penso che alcune cosucce potevano essere "ampliate" e far arrivare la storia allo standard centonovanta pagine o giù di lì.
Molto curata l'ambientazione, con gli edifici, le caserme...un ottimo lavoro da parte dell'autrice.
L'edizione della Kappa Edizioni è molto bella, con sovracoperta e pagine bianche come piacciono a me. Il formato è forse troppo grosso (17x23) direi abbastanza scomodo perché è poco maneggevole (anche perché solitamente uno è abituato a leggere il classico 13x18).
Appunto l'unica nota dolente sono le poche pagine di questo volume unico e ovviamente il prezzo, troppo alto secondo me. Lo consiglio comunque a tutti perché alla fine narra vicende realmente accadute, pur non essendo una biografia, ma queste cose succedevano davvero nella Germania nazista.