Ripensando alla connotazione che il mese di giugno riveste nell'ambito della comunità LGBTQIA+, Animeclick.it ha optato per proporre una panoramica di titoli che trattano tematiche ad essa inerenti: possiamo così apprezzare e scoprire -o, perché no, ri-scoprire appieno- opere che hanno contribuito ad avvicinare universi che sembravano inconciliabili.
Per tendersi la mano, verso un mondo che possa essere contraddistinto dal rispetto nei confronti dei sentimenti di ogni possibile colore.

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Dedichiamo questo speciale appuntamento, in particolare, ad alcuni titoli del database di AnimeClick.it che propongono tematiche e personaggi LGBTQIA+ e ne affrontano le complesse sfaccettature a vario titolo.
 
Affacciarsi-Dossier-2024

Ricordiamo che l'articolo non pretende di essere esaustivo nell'offrire tutto lo scibile realizzato in merito nel Paese del Sol Levante, bensì piuttosto un modo per rinvenire alcuni titoli perlopiù disponibili nel nostro Paese che possono fungere da interessante approccio o approfondimento su tali argomenti. 
Confidiamo, allo stesso tempo, che forniscano spunti interessanti per la nascita di discussioni, riflessioni e pensieri nell'ambito dell'utenza.

 
MANGA

I want to say I love me - sull'essere mangaka e transgender
Tematiche: identità di genere, figura transgender, autobiografia, problemi sul lavoro, molestie
Editore: Dynit
 
jibun manga
 
Poppy Pesuyama racconta ai lettori la sua vicenda personale, che ha due temi principali che si intrecciano: l’attività lavorativa di giovane mangaka, che ha subito molestie sessuali sul posto di lavoro, e il suo percorso personale per arrivare ad accettare, in qualche modo, il corpo di donna in cui si è trovat@ a nascere.
Il tratto dei disegni è semplice e molto espressivo, e la sofferenza causata dalle molestie è resa con grande potenza. La scrittura è molto equilibrata e gioca abilmente con una serie di flashback che non fanno mai calare l’attenzione durante la lettura.
È un’opera stratificata che molto racconta al lettore, ma che molto gli chiede: lo interroga, lo forza a guardare dentro di sé e attorno. Perché se una parte dell’esperienza di Pesuyama può risultare del tutto sconosciuta a chi legge, che non è detto abbia esperienza diretta dell’essere un mangaka non-binary, le esperienze delle molestie sessuali è difficile che risultino così aliene. E il legame delle vicende personali con quello che avviene nella società, i cambiamenti di percezione della sensibilità generale sono una parte rilevante di questa storia.
Si avverte la grande capacità di analisi dell’artista e la sua grande voglia di comunicare, di spiegarsi, anche di dettagliare il percorso: ogni sentimento è analizzato, senza tacere quelli meno nobili, come l’arrivare a ferire di proposito le altre persone sull’onda di un profondo malessere, o la misoginia interiorizzata.
Non è un manga che si legge a cuor leggero: la sofferenza di Poppy Pesuyama un po’ raggiunge il lettore. La sua scarsa autostima, la difficoltà a rapportarsi con gli altri, accentuata dal fatto che già solo sentirsi chiamare con il nome proprio, sia fonte di disagio, arrivano e fanno un po’ male. Ma la lucidità, che permea ogni tavola - che non manca  memmeno nel presentare una terapia controversa come l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) – arricchisce di punti di vista nuovi e inattesi.
I due volumi, editi in italia da Dynit, si chiudono con due capitoli extra di cui il secondo racconta, con leggerezza e ironia, come anche la masturbazione -che Pesuyama definisce un passatempo piacevole e divertente- possa essere un’attività un po’ complicata se si ci ritrova in un corpo con cui non si ha un buon rapporto.


 

ANIME

Tadaima, okaeri 
Tematiche: famiglia arcobaleno, coppia sposata, genitori LGBT 
Disponibilità: Crunchyroll
Tratto da: manga omonimo di Ichi Ichikawa (inedito in Italia)
Tadaima_Okaeri-famiglia
Tratta da un manga ancora colpevolmente inedito nel nostro paese, la serie Tadaima, Okaeri racchiude nel suo stesso titolo il suo senso più profondo: "Sono a casa, bentornato", una formula di saluto tanto cara ai giapponesi ma di cui possiamo facilmente riconoscerne l'importanza anche noi. Tornare a casa, salutare chi ci aspetta e sentirci a nostra volta salutati e accolti in quello che dovrebbe essere il luogo sicuro della nostra esistenza quotidiana. La famiglia Fujiyoshi, due papà e due figli, quel luogo lo ha creato e trasuda di amore e affetto.
Sarebbe bello pensare che in un posto del genere siano presenti solo sentimenti belli e positivi, ma una famiglia è fatta di persone e le persone portano sulle proprie spalle un passato, traumi, paure, speranze che possono essere disattese. Masaki è un omega, Hiromu un alpha, ma per quanto la serie si collochi all'interno del complesso sistema dell'omegaverse, Masaki e Hiromu sono in primis due persone che si amano e hanno deciso di passare la vita insieme mettendo al mondo due splendidi bambini, come potrebbe succedere in qualunque serie romantica o anche nella vita reale.
Le difficoltà della coppia sono le stesse che potrebbe incontrare qualunque essere umano, omegaverse o meno: la paura di essere discriminati, le difficoltà di comunicazione con la famiglia, l'imparare ogni giorno a conoscere nuovi aspetti dei propri figli rispettandone la personalità e le inclinazioni e tanto altro.
Partendo dalla nozione di omega, tramite il personaggio di Masaki la serie offre lo spunto per riflettere sul più generale concetto di accettazione di se stessi, come persone in sé, come padri e come partner. Ci invita a pensare in maniera concreta all'idea, tanto semplice quanto complessa, di famiglia, un ecosistema fatto di persone portatrici di una propria individualità che insieme si fondono e diventano un tutt'uno. 
Per quanto il dolcissimo Hikari sia un bimbo fin troppo dotato per la sua età, Tadaima, Okaeri racconta in modo semplice, dolce e a modo suo realistico le tappe quotidiane della crescita del piccolo e dei suoi genitori (Hina-chan, aspettiamo anche te), proponendo fortemente l'idea che all'interno di una famiglia tutti facciano quotidianamente dei passi avanti, tutti crescono e maturano e lo fanno insieme, guidati dall'amore, dal rispetto reciproco e dall'aiuto delle persone che ci circondano, anche fuori dal nucleo familiare. E tutto questo è totalmente indipendente dall'essere una coppia etero o meno, una famiglia "tradizionale" o meno. Non esiste tradizione, esistono solo amore e rispetto.


 

DRAMA (LIVE ACTION)

Kinou nani tabeta Season 2 (What did you eat yesterday?)
Tematiche: convivenza, famiglia atipica, rapporto genitori/figli, coppia omosessuale, diritti civili
Distribuzione: inedito
Tratto da: manga omonimo di Fumi Yoshinaga (inedito in Italia)
 
Kinou_Nani_Tabeta2 famiglia
 
Come già nella prima serie, nonché nello special e nel successivo film, anche nella seconda stagione del drama tratto dall'apprezzata opera di Fumi Yoshinaga osserviamo le vicende di una coppia omosessuale di mezz'età.
Attraverso la condivisione dei pasti, già titolo dell'opera, la quotidianità di Kenji e Shiro si riveste di sfumature pacate e piacevoli, ovvero l'assaporare momenti di serenità ritagliati talora a fatica dalla frenesia delle giornate.
Frizzanti, tenere e commoventi le performance degli straordinari Hidetoshi Nishijima e Seiyo Uchino.
Man mano che il legame affettivo della coppia -già solido- si fa sempre più stretto, lo spettatore ha modo di emozionarsi assieme a loro mentre i due affrontano nodi via via più delicati: la rigidità di genitori che non accettano del tutto l'amore tra due uomini, la progressione di una carriera che può rendere più difficoltoso il ménage familiare. La consapevolezza di poter invecchiare insieme, il forte desiderio di volerlo fare venendo riconosciuta la propria unione come tale, senza passare per artifici; la necessità infine di una tutela per il proprio nucleo familiare, che vada persino oltre la propria vita.
Malgrado tematiche così importanti si dipanino numerose di volta in volta, un episodio dopo l'altro, la serie non abbandona mai la vena di sottile commedia che la caratterizza; del mondo queer sa offrire, infatti, anche il suo lato più ironico, maturo e sfrontato. Divertentissimo vedere in tal senso, ancora una volta, la coppia di amici ottimamente interpretati da Koji Yamamoto e Hayato Isomura; immancabili poi le affettuose strizzatine d'occhio al mondo dei manga e ai suoi carismatici personaggi, dal Ryo Saeba del maestro Hojo al Gilbert di Keiko Takemiya.

L'amore di Ossan: il ritorno
Tematiche: coppia omosessuale, convivenza, rapporto genitori/figli, famiglia, pressioni sociali
Distribuzione: Viki
 
Ossans_Love_Returns-famiglia
 
Se la percezione delle opere che trattano tematiche legate all'universo queer è profondamente mutata in Giappone negli ultimi anni, lo si deve anche all'ampio, inatteso e incredibile successo riscosso dalla dissacrante commedia Ossan's Love (L'amore di ossan) del 2018: vi si raccontano le (dis)avventure amorose di un triangolo che coinvolge l'imbranato salaryman Haruta, il suo capufficio di mezz'età Kurosawa e il competente e affascinante collega Maki.
Probabilmente, l'intento degli scrittori della serie non era quello di far luce in maniera realistica o accurata su una storia d'amore omosessuale, tuttavia i risultati di gradimento da parte degli spettatori hanno saputo accogliere nella normalità del quotidiano ciò che prima, a conti fatti, non si vedeva ipotizzabile nemmeno nel mondo della fiction.
Grazie anche a un'interpretazione acuta ancorché delirante da parte del trittico di protagonisti Kei Tanaka, Kotaro Yoshida e Kento Hayashi e del vivace cast di attori comprimari, facile intuire come mai Ossan's Love abbia poi goduto di due remake, un film sequel e una seconda stagione, tutti disponibili su Viki per l'Italia.
Come nei precedenti, anche in L'amore di Ossan: il ritorno l'attenzione alle tematiche LGBTQIA+ non diviene mai il focus principale della storia, ma si fa qui tuttavia assai più vivida, precisa e calzante all'attualità: Haruta e Maki sono ormai una famiglia, e il riconoscimento concreto della coppia da parte della coppia stessa, della famiglia e del loro circondario è uno dei perni delle vicende.
Venire accettato come compagno del figlio da parte del suocero, peraltro bisognoso di assistenza, avere l'autorizzazione ufficiale per badare ai figli di una collega, discutere su come gestire al meglio le pulizie e il governo della casa tra le mille difficoltà di ogni giorno, ritagliarsi momenti di tenerezza e affetto malgrado la frenesia degli impegni o la stanchezza. La famiglia che prende forma su Haruta e Maki si declina anche attraverso tutto questo, affrancando con forza la normalità del loro amore e rimarcando la volontà di portare avanti un legame nel corso del tempo e degli anni. Ciò che emerge dalla visione è dunque un quadro onesto quand'anche sempre delirante, che con uno sguardo fortemente ironico sancisce il diritto legittimo a raccontare dell'amore, a prescindere sempre dal suo colore.

More than words
Tematiche: scoperta di sé stessi, amore omosessuale, amicizia, crescita caratteriale, famiglia, pressioni sociali
Distribuzione: amatoriale
Tratto da: manga omonimo di Etsuko (inedito in Italia)
 
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“More than words” è un drama realizzato in maniera così realistica che diventa quasi straziante, tratto dal manga della medesima autrice di The Flavor of Melon, quest'ultimo giunto da noi in Italia per Dynit.
La trama è unica e non parla di un semplice triangolo amoroso. 
Si seguono le vicende di tre ragazzi, vedendo la loro crescita e il loro apportarsi per la prima volta alla società: Mieko, una ragazza che non riesce a capire a pieno il sentimento chiamato “Amore”; Makio, un ragazzo gay; Eiji, un ragazzo più grande che lavora come cuoco in un ristorante.  
Questa storia racconta di come l’equilibrio che si è creato nel semplice rapporto di tre persone possa essere inesorabilmente incrinato e spezzato, a causa delle pressioni familiari e delle aspettative da parte della società.  
Il drama non ci vuole presentare delle soluzioni, ma semplicemente dei problemi: difficoltà che si sono venute a creare per piccole omissioni, per non aver chiarito subito alcuni sentimenti ed emozioni o per delle decisioni erronee prese in modo affrettato, troppo presi dalla situazione per pensare lucidamente.  
Tutto questo è talmente tangibile e raccontato in modo così concreto che diventa quasi lacerante. Si gioisce insieme ai protagonisti, ma soprattutto ci rattristiamo per e insieme a loro.  
Durante la visione, lo spettatore proverà rabbia, odio per i personaggi, ma sicuramente non arriverà mai a giudicarli perché ogni loro sentimento, decisione e incertezza è spiegata e recitata al meglio.

Moonlight Chicken
Tematiche: amore omosessuale, accettazione di sè, pressioni sociali, famiglia, disabilità
Distribuzione: amatoriale, con sub approvati ufficialmente
 
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“Moonlight Chicken” è un drama che con solo otto episodi riesce a toccare tantissimi temi importanti e profondi, e trattandoli con estrema delicatezza: difficoltà economiche, la morte di una persona cara, il tradimento, una gravidanza inattesa, la disabilità, il linguaggio dei segni. 
In mezzo a tutto questo, vengono presentate più relazioni omosessuali, tutte emozionanti, alcune tenerissime e dolci, altre tristi, ma tutte diverse fra loro. 
I protagonisti sono realistici e imperfetti; si portano dietro un bagaglio emotivo pesante, di storie non sempre finite nel migliore dei modi. È proprio questo aspetto che ce li fa sentire più vicini e per cui ci affezioniamo subito a ogni personaggio. 
Durante la visione, non pochi sono i commenti, più o meno diretti, verso la società thailandese. Un esempio lampante, che mi è rimasto impresso anche a distanza di anni, è il dibattito dei due protagonisti sulla società di oggi.  
Jim è preoccupato per il nipote e queste preoccupazioni riflettono semplicemente le sue insicurezze: a causa della società, lui continua a sentirsi in colpa per la sua omosessualità, considerando anche il fatto che, in Thailandia, i matrimoni con persone dello stesso sesso non sono riconosciuti. Wen cerca di confortarlo affermando che se le cose non cambieranno, può semplicemente diventare deputato e scrivere una bozza di legge.
Sarà stata forse questa minaccia a far cambiare idea a qualche “dinosauro conservatore”, come li definisce Wen, e far approvare il disegno di legge per i matrimoni egualitari?
La Thailandia diventa così il terzo paese asiatico, dopo Taiwan e Nepal, che legalizza le nozze tra persone dello stesso sesso.


 
FILM (LIVE ACTION)

I am what I am
Tematiche: asessualità, rapporto genitori/figli, famiglia, pressioni sociali
Distribuzione: nel catalogo del Japanese Film Festival Online 2024
 
I_am_what_I_am
 
Questo film è fatto di tanti piccoli eventi e personaggi che si susseguono e che ruotano attorno alla protagonista: nessuno di loro è fondamentale, ma tutti sono rilevanti e preziosi per farci comprendere a fondo Kasumi. Il focus è sulle sue emozioni e su quello che prova.  
In un mondo in cui la sfera romantica è così predominante, tanto da essere anche argomento per rompere il ghiaccio o passare il tempo, Kasumi è una persona aromantica e asessuale.  
La cosa che mi ha colpito subito e che mi ha piacevolmente stupito, è che la protagonista non mette mai in dubbio quella che è e la sua identità, ma vuole semplicemente essere silenziosamente accettata dalle altre persone che davanti alla sua confessione reagiscono in modi diversi.  
Molto significativo anche la rappresentazione delle altre figure femminili della famiglia di Kasumi, la nonna, la madre e la sorella: loro non sono come Kasumi, ma questo non significa che abbiano una vita semplice o che siano sempre appagate, perché ognuna di loro ha avuto o ha problemi con il proprio partner; tutto questo sta a sottolineare che essere una persona “normale” non implica essere felici
In sottofondo, la musica è quasi assente: qui l’importante sono le parole che spesso vengono pronunciate dai personaggi che ruotano intorno alla protagonista, non tanto da lei stessa che, spesso, preferisce quasi tacere.
In “I am what I am” non è lei, infatti, che lotta per accettare se stessa, ma sono le persone intorno a lei che devono farlo per accettarla.
 

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Vi invitiamo infine a scoprire gli approfondimenti degli scorsi anni, così come le molte altre opere correlate presenti nel nostro database: si possono rinvenire attraverso la ricerca specifica per tag, quali ad esempio "temi-LGBT", "omosessualità", "intersessualità" ed altri ancora.